Certe volte mi incazzo e vorrei parlare, dire tutto quello che penso per filo e per segno, smetterla con questi sorrisi ipocriti, con questo far finta che va tutto bene.
Non va bene proprio niente, non va bene per me ma soprattutto non va bene per mio figlio.
Purtroppo non sono sola e non voglio ferire le persone che amo, allora sto zitta, non mi profondo in moine e smancerie ma non dico neanche apertamente quello che penso.
Vorrei. Ma non posso.
Non ancora.
Ma continuerò ad essere sincera con le persone che amo, con Cédric e con mio figlio, che è ancora troppo piccolo per capire ma, a tempo debito, sarà messo al corrente di come stanno le cose, di quali sono le persone che davvero lo amano.
Ci sono i miei genitori, i miei fratelli e le loro mogli, mia nipote e quello/a in arrivo, Renè e Cenzy e pochi cugini davvero ...fraterni!
Per il resto, il legame di sangue per me non conta niente: ho dei parenti che avrò visto si e no tre volte in tutta la vita, altri con i quali ci si fanno gli auguri alle feste comandate e altri ancora di cui farei volentieri a meno.
Però ho amici che considero fratelli e sorelle, persone con cui sono cresciuta o che sono entrate nella mia vita quando avevo da un pezzo superato l'adolescenza e i suoi turbamenti, uomini e donne con cui è nato un legame speciale, senza i quali la mia vita sarebbe senz'altro più povera!
Sono persone che fanno e spero faranno sempre parte della mia vita e di quella di mio figlio.
Sono velluto e acciaio nel mio cuore.
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