domenica 14 aprile 2013

Il pranzo della domenica

Mia mamma non ha mai amato cucinare, nè sperimentare nuove ricette; se avesse potuto avrebbe mangiato, e fatto mangiare, pane e pomodoro a pranzo e cena.
Però il suo senso del dovere ha sempre prevalso (e prevale tuttora) e quindi a casa mia abbiamo sempre mangiato di tutto, e anche di più, e con una certa varietà.
Considerati i vizi dei vari membri della famiglia, il menù quotidiano prevedeva almeno due preparazioni differenti per accontentare i gusti di tutti.

Ci sono ricordi "culinari" che restano indelebili nella nostra memoria.
Per esempio il profumo del ciambellone appena sfornato o delle lasagne fatte in casa.

Mia mamma non ha mai fatto un dolce in vita sua.
O meglio, ha tentato un paio di volte, il risultato non è stato all'altezza delle sue aspettative e non ci ha provato mai più.
Dice che "non è portata" per i dolci!
Le lasagne, poi, manco a parlarne: tutti gli uomini di casa odiano la besciamella e le salse di qualsiasi tipo, quindi, niente!

Però ricordo tantissima frutta estiva nel frigorifero, chili e chili di cilegie e pesche, di fragole con il limone e lo zucchero che finivano in un quarto d'ora e , soprattutto, le angurie.
Quando tornavamo dal mare, mia mamma alla guida della sua Fiat 112, con tre mocciosi, poi ragazzini, sempre in lite sul sedile posteriore, si fermava per strada a comprare l'anguria che vendevano su un camion parcheggiato sul lungomare.
Mai meno di 15 kg.
Mi ricordo ancora il profumo.
Erano cosi buone che le mangiavamo anche calde, appena affettate, perchè non riuscivamo ad aspettare che si raffreddassero un paio d'ore in frigorifero!

Naturalmente io, con questo fulgido esempio di amante della cucina ("ma perchè non inventano una pillola che sostituisce i pasti?" era la domanda che mia mamma rivolgeva, e tuttora rivolge, all'etere ogni giorno quando doveva pensare a cosa cucinare), sono cresciuta allo stesso modo.
Mica è vietato mangiare panini a pranzo e cena!

Non ricordo quando ho iniziato a cimentarmi nella cucina ma ricordo perfettamente la prima crostata che ho fatto.
Mi sono impegnata e il risultato è stato soddisfacente.
Mio padre ha tentato di dissuadermi  dicendomi "ma perchè non la compri in pasticceria? ognuno fa il mestiere suo".
Incoraggiante!
Mio padre è stato anche il primo ad offrirsi volontario per l'assaggio.
Il suo commento è stato il seguente: "Mah, c'è poca marmellata e doveva cuocere di più".
Dopo 4 ore era finita!

Da allora è stato un crescendo, dai dolci sono passata agli aperitivi, agli antipasti e ai primi.
Sono ancora carente sui secondi, forse perchè non mangio la carne e non amo molto neanche il pesce.
Però sui contorni sto diventando un'esperta!

Da quando vivo all'estero, inoltre, sono diventata automaticamente lo chef della compagnia!
Quando invitiamo amici a cena, vengono già con delle aspettative ben precise: lasagne se è possibile altrimenti, quanto meno, pasta!
E quando siamo noi ad essere invitati, vanno in crisi!
Ieri sera a cena Carole mi ha detto "Ho preparato il couscous, come faccio a preparare la pasta ad un'italiana? non sarei mai all'altezza"!
A parte che mi piacerebbe dire a tutte queste persone che, passi per i condimenti, ma cucinare la pasta non è cosi difficile: basterebbe seguire i minuti di cottura indicati sulla scatola.
E, magari, alla fine della cottura, non lasciare la pasta a mollo nell'acqua bollente per un quarto d'ora ed evitare di lavarla sotto l'acqua fredda.
Dicono che sia utile per togliere " l'amidone " che, come noto, fa ingrassare!!!
Invece condirla con 250 ml di crema fresca e un soffritto di cipolle e pancetta fa bene al fegato!

La mia vicina di casa ha avuto un'idea geniale per liberarsi dello stress della cucina almeno la domenica: pranzo a base di chips (patatine in busta) per tutta la famiglia.

Mia mamma mi ha detto che vorrebbe conoscerla!

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