lunedì 1 aprile 2013

Natale con i tuoi, Pasqua....pure!

Se per "tuoi" intendiamo la famiglia "acquisita", quella del nostro partner.
In realtà, la Pasqua è stata casalinga, la giornata in famiglia è stata oggi.
Tutti a casa della suocera, yuppi!!!!
In Italia si usa regalare ai bambini uova di cioccolato con sorpresa; qui in Belgio, invece, la tradizione vuole che un coniglio (pasquale, per l'appunto) corra nei prati lanciando a destra e a manca ovetti di cioccolato che hanno la stessa grandezza di un confetto: neanche Carrol Lewis in Alice nel paese delle meraviglie ha osato tanto.
Les petite enfants dovranno dunque guadagnarseli questi ovetti correndo a raccoglierli in giardini e parchi, pubblici e privati.
Comunque, per tornare al tema di oggi, erano tutti presenti: suocera, suocero, nonna, zia, cognati con mariti e mogli e bambini di età assortita, di prime e seconde nozze.
La famiglia al completo: un delitto perfetto!!!!
Potrei anche godermi questo tipo di giornate, in fondo non devo cucinare, non devo fare la padrona di casa che si occupa di tutto, posso godere della conversazione (!!!) e approfittare anche del sole in giardino (c'erano 5 gradi ma , tant'è, meglio di niente!).
In più, Andrea non ha tantissime occasioni di stare con altri bambini quindi sono contenta quando può passare del tempo con loro; qualsiasi sia la loro età, Andrea non fa distinzioni, ama giocare con tutti e di solito tutti lo coccolano, essendo il più piccolo.
Ha un carattere socievole ed estroverso, questo mi rende molto felice.
Quando abbiamo scattato una foto con tutti i presenti, tutti allegri, sorridenti, stretti in un grande abbraccio, sarebbe stata perfetta per la copertina di Famiglia Cristiana: la famiglia di una volta!
SI.
Di una volta.
Al massimo due  o tre, perchè questo è il numero di volte che ci si incontra in un anno.
E non perchè abitiamo lontani l'uno dall'altro (il Belgio non è cosi grande) ma perchè ognuno pensa solo alla propria vita per il resto del tempo.
Ci si vede a Natale e a Pasqua ed è tutto, o quasi.
Giornate in cui l'ipocrisia regna sovrana, si sorride, si fa finta di essere tutti contenti quando ognuno (o quasi) vorrebbe essere altrove, cioè dove normalmente si trova gli altri 363 giorni dell'anno.
Non sono questi i giorni in cui mi manca di più la "mia" famiglia.
Mi manca tutti i giorni, nella quotidianità, quando vorrei che mio figlio potesse condividere le sue giornate , le sue scoperte, le sue gioie con i nonni, gli zii, la cuginetta e i miei amici con i loro bambini, che sono parte "essenziale" della mia vita, anche a distanza.
Per ora è cosi...ma mi auguro fortemente che tutto questo cambi.
E, poichè non si possono cambiare le persone nè scegliersi i parenti,...toccherà cambiare Paese!!!
Buona Pasquetta a tutti!


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