"più forte mamma" |
Cédric dice che dovrei uscire di più, andare più spesso al parco con nostro figlio.
Andrea ha 2 anni e 3 mesi (oggi) e suo padre ancora, inspiegabilmente, non ha che una vaghissima idea di quanto sia difficile uscire di casa con la prole.
Nella mia vita p.A. (prima di Andrea) ci mettevo 10 minuti per prepararmi; adesso che sono mamma, ci metto "almeno" un'ora.
Prendiamo ad esempio oggi.
Andrea fa colazione: impieghiamo 3/4 d'ora, perchè leggere 3 volte Ratatouille mentre lui beve il latte e mi interrompe di continuo per commentare la storia richiede tempo.
Doccia, sua e poi mia; vestizione, sua e poi mia: totale 20 minuti (18 per lui, 2 per me).
Quando siamo davanti la porta di casa, abbiamo già messo le scarpe e la giacca, lui, con un tempismo perfetto, pensa bene di liberare il suo intestino.
Va cambiato: ritorniamo di sopra (mai più una casa su 3 piani!), lo lavo, gli cambio il pannolino, lo rivesto.
Finalmente siamo pronti per uscire.
Tempo totale impiegato: 1 ora e 50 minuti.
Arriviamo al parco quando gli altri bambini vanno a casa a mangiare.
Noi pranziamo alle 3 del pomeriggio che nemmeno in Spagna, figuriamoci in Nord Europa!
Dopo pranzo, in giardino a giocare con camion, macchine, pallone, monopattino e attrezzi da giardinaggio assortiti (c'è il sole, dobbiamo approfittarne).
Quando lo convinco a giocare un pò da solo, riordino la cucina.
Finalmente mi siedo: ore 19.05.
Non ho fatto la spesa, non ho cucinato niente per questa sera, non ho pulito la casa, non ho stirato, non ho chiamato mia mamma su skype e non sono andata in palestra.
Arriva sera, Cédric torna a casa, stressato dal lavoro (dice lui) e mi domanda cosa c'è per cena.
"Insalata" rispondo.
Mi guarda come se gli avessi detto "lingue di pappagallo arrostite" che, forse, vista la sua fame atavica, avrebbe gradito di più.
Poi mi chiede cosa ho fatto tutto il giorno.
Per certe domande il silenzio è la risposta migliore.