martedì 30 aprile 2013

Al parco


"più forte mamma"

Cédric dice che dovrei uscire di più, andare più spesso al parco con nostro figlio.

Andrea ha 2 anni e 3 mesi (oggi) e suo padre ancora, inspiegabilmente, non ha che una vaghissima idea di quanto sia difficile uscire di casa con la prole.
Nella mia vita p.A. (prima di Andrea) ci mettevo 10 minuti per prepararmi; adesso che sono mamma, ci metto "almeno" un'ora.

Prendiamo ad esempio oggi.

Andrea fa colazione: impieghiamo 3/4 d'ora, perchè leggere 3 volte Ratatouille mentre lui beve il latte e mi interrompe di continuo per commentare la storia richiede tempo.
Doccia, sua e poi mia; vestizione, sua e poi mia: totale 20 minuti (18 per lui, 2 per me).
Quando siamo davanti la porta di casa, abbiamo già messo le scarpe e la giacca, lui, con un tempismo perfetto, pensa bene di liberare il suo intestino.
Va cambiato: ritorniamo di sopra (mai più una casa su 3 piani!), lo lavo, gli cambio il pannolino, lo rivesto.
Finalmente siamo pronti per uscire.
Tempo totale impiegato: 1 ora e 50 minuti.

Arriviamo al parco quando gli altri bambini vanno a casa a mangiare.
Noi pranziamo alle 3 del pomeriggio che nemmeno in Spagna, figuriamoci in Nord Europa!

Dopo pranzo, in giardino a giocare con camion, macchine, pallone, monopattino e attrezzi da giardinaggio assortiti (c'è il sole, dobbiamo approfittarne).
Quando lo convinco a giocare un pò da solo, riordino la cucina.
Finalmente mi siedo: ore 19.05.

Non ho fatto la spesa, non ho cucinato niente per questa sera, non ho pulito la casa, non ho stirato, non ho chiamato mia mamma su skype e non sono andata in palestra.

Arriva sera, Cédric torna a casa, stressato dal lavoro (dice lui) e mi domanda cosa c'è per cena.
"Insalata" rispondo.
Mi guarda come se gli avessi detto "lingue di pappagallo arrostite" che, forse, vista la sua fame atavica, avrebbe gradito di più.

Poi mi chiede cosa ho fatto tutto il giorno.

Per certe domande il silenzio è la risposta migliore.


Tartare di fragole con pan brioche al cioccolato






Ingredienti

1 vaschetta di fragole
4 fette di pan brioche
100 gr di cioccolato fondente
1 cucchiaio di zucchero


Preparazione

Pulire le fragole, tagliarle a dadini e condirle con lo zucchero.
Ricavare 4 dischi di pan brioche dalle fette con un tagliapasta.
Biscottarli in una padella antiaderente lasciandoli, però, morbidi al centro.
Fondere il cioccolato a bagnomaria e glassarvi il pan brioche.
Mettere il pan brioche su un piatto, poggiarvi sopra il tagliapasta e riempirlo con le fragole.
Togliere il tagliapasta e disporre sopra le fragole il secondo disco di pan brioche.



Bon appétit

lunedì 29 aprile 2013

Torta al cioccolato con crema alla menta


La glassa al cioccolato copre ogni imperfezione!
Ingredienti:
180 gr di farina bianca
120 gr di cioccolato fondente
2 cucchiai di cacao amaro
1 cucchiaino di lievito in polvere
120 gr di burro fuso
200 gr di zucchero semolato
70 gr di zucchero di canna scuro
2 uova
0,8 dl di latte

Farcitura alla menta
450 gr di zucchero a velo
120 gr di burro
1 cucchiaio di latte
1/2 cucchiaino di aroma di menta

Glassa al cioccolato
115 gr di cacao amaro
90 gr di burro
500 gr di zucchero a velo
1,5 dl di latte

TORTA
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e lasciare raffreddare.
Mescolare farina, cacao e lievito. Montare a crema il burro con i due tipi di zucchero, poi unire le uova. Incorporare gradualmente il composto a base di farina alternandolo con il latte e il cioccolato fuso. Mescolare bene e trasferire l'impasto nella tortiera (rivestita con carta da forno oppure imburrata e infarinata). Forno preriscaldato a 180° per 30-40 minuti. Fare intiepidire nella tortiera per 10 minuti poi rovesciare la torta su una griglia e fare raffreddare COMPLETAMENTE (molto importante, non fate come me!!!).
Tagliare il dolce a metà orizzontalmente, spalmare la farcitura su un disco di pasta, coprire con l'altro disco e ricoprire la torta con glassa al cioccolato.

FARCITURA ALLA MENTA
Montare a crema il burro con lo zucchero a velo. Aggiungere il latte e l'aroma di menta.

GLASSA AL CIOCCOLATO
Lavorare il butto con un frullatore elettrico fino ad ottenere una crema leggera e spumosa. Unire gradualmente lo zucchero setacciato e poi frullare ad alta velocità per 3-4 minuti.
Unire il cacao setacciato e incorporare gradualmente il latte.
Una volta aggiunti tutti gli ingredienti, alzare la velocità al massimo e frullare per 30 secondi.
La glassa deve essere scura ed avere una consistenza spalmabile.

VARIANTE
Se non vi piace la menta potete sostituirla con l' aroma di vaniglia o di fragola.

domenica 28 aprile 2013

Ice cream




La primavera è iniziata da più di un mese ma il Belgio non fa testo: giovedi ero in giardino in costume e almeno 30° al sole e ieri di gradi ce n'erano 6.
Meno male che non avevo messo via gli stivali (imbottiti!).

Però il corpo lo sente, lo sa che "altrove" fa caldo e si va già al mare.
E lo sa per esperienza diretta!

Quindi: divano, copertina e...
gelato alla stracciatella, direttamente dalla vaschetta.

Arriverà anche qui il caldo, prima o poi!
E altrimenti me ne frego della crisi e mi trasferisco in Spagna!
Tanto non lavoro nemmeno qui!


sabato 27 aprile 2013

Risultati

Ieri ho chiamato la dottoressa per il risultato della biopsia!
L'infiammazione c'è ma non è grave, prossimo controllo tra 6 mesi, con la speranza (e la probabilità) che svanisca da sola, senza farmaci e nient'altro.
FIUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!
Che sarebbe un sospiro di sollievo!

Meno male che non ho sprecato due settimane a preoccuparmi inutilmente!

Beh, diciamo che la settimana in Francia ha aiutato.
La vacanza aiuta sempre!
E il lavoro fisico anche: essere una desperate housewife con figlio di 2 anni e marito part time (nel senso che lavora e quindi non è in casa) (specifico sennò, permaloso com'è.....) e l'insana voglia di fare un orto bio in giardino prende molto tempo.

Comunque ieri, in attesa del risultato, terapia antistress: shopping!
Ma solo per minori di anni 7, tutti i figli dei miei amici e anche per i due che arriveranno quest'estate:
Giovanni e il mio Luigi!

Oggi pranzo a ristorante per festeggiare i 91 anni di bonne maman (dopo i 90 si festeggia ogni anno, come quando si è piccoli! non si sa mai!). Famiglia al completo!

E non aggiungo altro.

giovedì 25 aprile 2013

Torta bicolore





Il titolo del post doveva essere "Ciambella bicolore" ma, come si evince dalla foto (e come annunciato ieri), manca l'elemento fondamentale della ciambella, cioè il buco!

Dunque, chiamiamola torta, tanto è uguale!

Per chi ha avuto la fortuna (come me) di avere una nonna che amava cucinare (mia mamma non ha ereditato!), questo dolce riporta ai sapori e ai profumi dell'infanzia!

I miei nonni la preparavano insieme; ricordo il momento in cui miscelavano la crema bianca e quella al cioccolato.
La mia ricetta è quella originale, con la variante (non da poco) dell'uso del burro al posto dell'olio d'oliva che, comunque, posso rassicurare gli scettici, non è troppo forte al palato.
E' solo una questione di abitudine, prima ancora che di gusto.


Ingredienti

260 gr di farina
60 gr di cacao amaro
200 gr di zucchero
120 gr di burro (o 6 cucchiai di olio d'oliva extravergine)
3 uova
latte q.b.
1 bustina di lievito
1 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
gocce di cioccolato (facoltative)


Preparazione

In una terrina sbattere le uova con lo zucchero poi amalgamare, poco alla volta, la farina (mischiata con il sale, il bicarbonato e il lievito), il burro fuso e qualche cucchiaio di latte (se l'impasto è troppo duro).
Versare i 2/3 dell'impasto in uno stampo per ciambelle (ma anche uno a cassetta) imburrato e infarinato.
Incorporare  alla parte che resta il cacao e qualche cucchiaio di latte quindi versare nella teglia.

Forno preriscaldato a 180° per 35 minuti circa (verificare la cottura con uno stecchino infilato al centro della torta che dovrà uscire asciutto).

Se piace, spolverare con zucchero a velo (a me piace ma l'ho finito!!!).

Mio figlio la adora!

Bon appétit!






mercoledì 24 aprile 2013

Non tutte le ciambelle escono col buco!

C'è chi dice che questo sia un blog di cucina.

C'è chi consiglia di "trasformarlo" in un blog di sole ricette, magari in due, tre lingue diverse.

C'è chi consiglia di farne un format televisivo (Angela, Gloriaaaaa!!!!) :)

Perchè no?

Mia mamma odia anche solo pensare a quello che deve cucinare, magari ce ne sono altre/i come lei ai quali fa piacere qualche suggerimento!
Inoltre, sono piatti facili e veloci da preparare, ideali per chi non ama passare troppo tempo dietro ai fornelli ma ama la buona cucina.

Stasera ho preparato la torta che faceva mia nonna, un bel ciambellone bicolore, ideale per la prima colazione.
Purtroppo non tutte le ciambelle escono col buco...

martedì 23 aprile 2013

Risotto alla crema di melenzane


E stasera, Risotto!!!

Ingredienti (per 4 persone)

300 gr di riso
300 gr di melenzane
1 cipolla piccola
1 piccolo cespo di lattuga
parmigiano grattuggiato
origano
brodo vegetale (poco meno di un litro)
vino bianco secco
olio
sale
pepe bianco in grani


Preparazione

Lavare la melenzana e tagliarla a metà nel senso della lunghezza; incidere la polpa con tagli incrociati, condire con sale , origano e olio e infornare per 15 minuti a 200 gradi.
Alla fine, frullare (con la buccia) unendo un filo d'olio, pepe ed altro origano fino ad ottenere una crema omogena.
Tostare il riso in una pentola capiente, in un soffritto di cipolla tritata; sfumare con un dito di vino bianco, salare e portare a cottura in 15 minuti, aggiungendo poco alla volta il brodo bollente, mano a mano che viene assorbito.
Qualche minuto prima che sia pronto, unire la lattuga (lavata e tagliata in striscioline) e mantecare con la crema di melenzane ed un filo d'olio.
Mettere il riso nel piatto da portata, completare con una macinata di pepe e abbondante grana grattuggiato.

Bon appétit!



Mousse al salmone














Ingredienti

250 gr di salmone affumicato
250 gr di philadelphia
150 gr di panna acida
2 cucchiai di succo di limone
sale
pepe

Preparazione

Mixare tutti gli ingredienti e frullare fino ad ottenere un composto cremoso.
Servire con crostini di pane nero e decorare con fettine sottili di cetriolo.

Extra fresco, perfetto per un aperitivo estivo!

domenica 21 aprile 2013

Riflessioni

Domani si torna a casa, purtroppo.

Una settimana di relax, risate, buona cucina, ottimi dolci, un po' di turismo, passeggiate in campagna con i cani al seguito, serate davanti al fuoco con il gatto sdraiato sulle ginocchia, un paio di giornate di sole e caldo e un tuffo nella piscina in giardino.

Una vita che mi sta bene per una breve vacanza o un genere che potrebbe piacermi anche per un periodo più lungo, diciamo 20, 30 anni?

Da una parte la città, la capitale, le possibilità che offre, un lavoro stimolante ma che tiene occupati tutto il giorno, il divertimento, lo svago, le conoscenze, le opportunità.
Dall'altra, la campagna, un ritmo più lento, la natura, un lavoro fatto per vivere e non sopravvivere, una  scelta che non mi porti ad attendere i fine settimana o le vacanze per godermi un po' di relax, una vita più essenziale.

Mah!

Sono in fase riflessiva!


martedì 16 aprile 2013

Tra mare e montagna

Il mare è la mia passione, lo è sempre stata e ancora non mi capacito di come riesca a sopravvivere in una città in cui non ho questo orizzonte!

La montagna la conosco poco e la temo di più pero' ricordo con piacere i weekend sul Pollino a fare trekking sulla neve o arrampicata su roccia. La compagnia era divertente, i paesaggi indimenticabili, le stelle le più luminose che abbia mai visto!

La campagna, invece, non l'ho neanche mai presa in considerazione: troppo anonima, banale, noiosa.

Fino ad oggi!

Eccomi qui,  in questa casa nella campagna del sud della Francia, circondata da prati in fiore, cavalli che pascolano e sembrano non conoscere selle e redini, il rumore delle rane che gracidano nello stagno.
La primavera è finalmente sbocciata e, insieme a lei, fiori e gemme. Tutto profuma, tutto sa di buono, genuino e ... vivo!

Ed ecco che avanzano le mie perplessità sul luogo dove vorrei vivere la mia vita, l'eterno dubbio tra la modernità della città e quello che offre, e un ambiente più naturale, più a contatto con le piante, gli animali e anche noi stessi.

Cosa è più importante per me? e per mio figlio?
Qual'è il posto migliore in cui farlo crescere? con quali esempi, quali prospettive?
Ci sono cose a cui non posso e non voglio rinunciare ma mi chiedo se sono cosi' importanti quando  mi trovo in un posto come questo!


domenica 14 aprile 2013

Plum-cake salato con olive e pomodori



Ingredienti: 

200 gr di farina
150 gr di pomodori secchi
4 uova
120 gr di pecorino dolce grattuggiato
100 gr di latte
100 gr di olio extravergine
30 gr di olive taggiasche snocciolate
1 bustina di lievito per pizza
basilico
sale
pepe


Procedimento:

Mescolare in una ciotola la farina con il lievito; in un'altra ciotola sbattere le uova con un pizzico di sale, pepe, l'olio e il latte, quindi versare il composto sulla farina e mescolare bene.
Incorporare le olive tritate, i pomodori secchi tritati, il pecorino grattuggiato e alcune foglie di basilico spezzettate, amalgamando bene il tutto.
Versare l'impasto in uno stampo a cassetta imburrato e infarinato.
Forno preriscaldato a 180° per circa 45 minuti (controllare con lo stecchino che, infilato al centro della torta, dovrà uscire asciutto).
Sfornare, capovolgere su una gratella e lasciare raffreddare.

Servire tagliato a fettine sottili o a quadrotti.
Ottimo come aperitivo!


Come sempre, sperimentato e super apprezzato!!!

Il pranzo della domenica

Mia mamma non ha mai amato cucinare, nè sperimentare nuove ricette; se avesse potuto avrebbe mangiato, e fatto mangiare, pane e pomodoro a pranzo e cena.
Però il suo senso del dovere ha sempre prevalso (e prevale tuttora) e quindi a casa mia abbiamo sempre mangiato di tutto, e anche di più, e con una certa varietà.
Considerati i vizi dei vari membri della famiglia, il menù quotidiano prevedeva almeno due preparazioni differenti per accontentare i gusti di tutti.

Ci sono ricordi "culinari" che restano indelebili nella nostra memoria.
Per esempio il profumo del ciambellone appena sfornato o delle lasagne fatte in casa.

Mia mamma non ha mai fatto un dolce in vita sua.
O meglio, ha tentato un paio di volte, il risultato non è stato all'altezza delle sue aspettative e non ci ha provato mai più.
Dice che "non è portata" per i dolci!
Le lasagne, poi, manco a parlarne: tutti gli uomini di casa odiano la besciamella e le salse di qualsiasi tipo, quindi, niente!

Però ricordo tantissima frutta estiva nel frigorifero, chili e chili di cilegie e pesche, di fragole con il limone e lo zucchero che finivano in un quarto d'ora e , soprattutto, le angurie.
Quando tornavamo dal mare, mia mamma alla guida della sua Fiat 112, con tre mocciosi, poi ragazzini, sempre in lite sul sedile posteriore, si fermava per strada a comprare l'anguria che vendevano su un camion parcheggiato sul lungomare.
Mai meno di 15 kg.
Mi ricordo ancora il profumo.
Erano cosi buone che le mangiavamo anche calde, appena affettate, perchè non riuscivamo ad aspettare che si raffreddassero un paio d'ore in frigorifero!

Naturalmente io, con questo fulgido esempio di amante della cucina ("ma perchè non inventano una pillola che sostituisce i pasti?" era la domanda che mia mamma rivolgeva, e tuttora rivolge, all'etere ogni giorno quando doveva pensare a cosa cucinare), sono cresciuta allo stesso modo.
Mica è vietato mangiare panini a pranzo e cena!

Non ricordo quando ho iniziato a cimentarmi nella cucina ma ricordo perfettamente la prima crostata che ho fatto.
Mi sono impegnata e il risultato è stato soddisfacente.
Mio padre ha tentato di dissuadermi  dicendomi "ma perchè non la compri in pasticceria? ognuno fa il mestiere suo".
Incoraggiante!
Mio padre è stato anche il primo ad offrirsi volontario per l'assaggio.
Il suo commento è stato il seguente: "Mah, c'è poca marmellata e doveva cuocere di più".
Dopo 4 ore era finita!

Da allora è stato un crescendo, dai dolci sono passata agli aperitivi, agli antipasti e ai primi.
Sono ancora carente sui secondi, forse perchè non mangio la carne e non amo molto neanche il pesce.
Però sui contorni sto diventando un'esperta!

Da quando vivo all'estero, inoltre, sono diventata automaticamente lo chef della compagnia!
Quando invitiamo amici a cena, vengono già con delle aspettative ben precise: lasagne se è possibile altrimenti, quanto meno, pasta!
E quando siamo noi ad essere invitati, vanno in crisi!
Ieri sera a cena Carole mi ha detto "Ho preparato il couscous, come faccio a preparare la pasta ad un'italiana? non sarei mai all'altezza"!
A parte che mi piacerebbe dire a tutte queste persone che, passi per i condimenti, ma cucinare la pasta non è cosi difficile: basterebbe seguire i minuti di cottura indicati sulla scatola.
E, magari, alla fine della cottura, non lasciare la pasta a mollo nell'acqua bollente per un quarto d'ora ed evitare di lavarla sotto l'acqua fredda.
Dicono che sia utile per togliere " l'amidone " che, come noto, fa ingrassare!!!
Invece condirla con 250 ml di crema fresca e un soffritto di cipolle e pancetta fa bene al fegato!

La mia vicina di casa ha avuto un'idea geniale per liberarsi dello stress della cucina almeno la domenica: pranzo a base di chips (patatine in busta) per tutta la famiglia.

Mia mamma mi ha detto che vorrebbe conoscerla!

sabato 13 aprile 2013

N-I-II-III-C

E da oggi iniziano le due settimane di passione!!!!

Ma cercherò di seguire il consiglio del mio amico Alessio (e anche di tutti gli altri! GRAZIE!), cercherò di non pensarci troppo; tanto, a che pro?
Se il risultato della biopsia dirà che è tutto a posto, avrò sprecato una preoccupazione.
Se, invece, dovesse esserci qualcosa che non va, allora avrò cominciato a preoccuparmi due settimane prima.

Madame Godart ha fatto un bel disegnino per spiegarmi la situazione (per un attimo ho creduto che mi considerasse scema!):

|--------------------------------------------------------------------------------------|
N                                             I         II          III                                            C

Dove N sta per Normalità, C sta per Cancro e i numeri sono i vari gradi delle infezioni.

La I c'è, è appurato!
Però nel 95% dei casi regredisce spontaneamente e si torna alla normalità.
Ma ci sono anche altre cellule per le quali è sospetta una gravità maggiore.
Bisogna verificare di quale si tratta.
Se sono di II grado basterà seguire uno stretto follow up (controlli ogni sei mesi);
se di III...sono un pò nella merda!

Lei dice di no, dice che, comunque, anche quando c'è una displasia di III grado, ci vogliono anni prima che degeneri in cancro e quindi si può intervenire in tempo.

Che bella notizia! Rincuorante!

Mi ha salutata dicendomi di chiamarla tra due settimane e di dormire tra due guanciali (si dice anche in francese!!!)!
Io non dormivo già prima, figuriamoci adesso!

Cos'è che ho scritto un paio di giorni fa?

RILASSATEVI.
Preoccuparsi, oltre ad essere inutile, è anche dannoso, crea tensione, ansia e annebbia il cervello!
Yoga, Pilates ma anche footing, bike, boxe o quello che vi pare, purchè vi prendiate un pò di tempo per rilassare corpo e mente;

NON ABBIATE PAURA.
L'oggetto delle vostre paure non è mai tanto spaventoso quanto voi lo immaginate;


Predico bene e razzolo malissimo!
Ok, ci proverò!

Ah, comunque, giusto per non essere presa alla sprovvista, ho comprato un barattolo di Nutella da 700 gr!
Meglio prevenire....

giovedì 11 aprile 2013

Biopsia e Nutella


Domani visita medica.

Dire che sono preoccupata non rende bene l'idea.

Sono terrorizzata.

E se c'è qualcosa che non va? Qualcosa di serio, voglio dire.
Che poi, mica finisce domani.
Se faccio la biopsia, e dico "se" perchè non sono sicura di volerla fare, poi ci vogliono almeno due settimane per avere il risultato.
Due settimane a controllare la cassetta della posta 3 volte al giorno.
Non posso vivere con questo stress!

Che angoscia!


Quello di cui ho bisogno adesso è qualcuno che mi dica in CONTINUAZIONE che è tutto a posto, che non c'è niente di grave, che si tratta di esami di routine.


Aiuterebbe anche un barattolo di Nutella da mangiare cosi, con il cucchiaio, quello grande!
Purtroppo non la compriamo più da quando mio marito è diventato un fanatico della cucina salutare.
Lui, che quando l'ho conosciuto mangiava a pranzo e a cena "tartine" (cioè fette di pane) farcite con una poltiglia puzzolente che spacciava per insalata di pesce.

Che orrore!

Adesso è diventato il paladino della buona cucina...italiana!
Vuole mangiare pasta sette giorni su sette, frutta fresca, parmigiano, olio extravergine d'oliva fatto con le olive del mio papà, fa il pane in casa e si è messo in testa pure di fare l'orto in giardino.
(E se ogni tanto il sole facesse capolino sarebbe pure fattibile).

Dunque, Nutella non ce n'è, la torta con la crema l'ho finita due sere fa, l'ovetto kinder è di Andrea e non si tocca...
Una tavoletta di cioccolato fondente al 75%?

 

mercoledì 10 aprile 2013

Goldenboy

Si può essere amici di una persona che si è incontrata una sola volta nella vita, 20 anni fa?

Direi di si, se tutto questo tempo è stato riempito da lettere, telefonate, messaggi, email e, più di recente, chat su Facebook (ecco a cosa serve!).
Tantissime parole per raccontarsi la vita, le disavventure, gli amori, i viaggi, le passioni, i sogni, i successi e le delusioni.

Giovanni e io ci siamo conosciuti nel luglio del 1993, durante un concorso che entrambi facevamo senza nutrire nessuna speranza di successo. E infatti nessuno dei due l'ha vinto.
Non ricordo cosa ne abbia pensato lui ma io sono contenta che sia andata cosi.
Certo, lì per lì tanto felice non lo sono stata ma dopo un pò ho realizzato che non era proprio il lavoro adatto a me, e chi mi conosce bene lo sa.
E poi lo avevo fatto solo dietro insistenze e aspettative paterne.
Commissario della Polizia di Stato. Figuriamoci!
In compenso, siccome il fato ha il senso dell'ironia, i miei ex fidanzati appartengono tutti alle forze dell'ordine.
Polizia, Finanza, ancora Polizia.
Mancavano solo i Carabinieri ma li ho evitati per un soffio!
Meno male che mi sono ravveduta in tempo!

Comunque, tornando a Giovanni, dopo quell'estate non siamo mai riusciti ad incontrarci, ognuno perso dentro la sua vita incasinata, ma non abbiamo mai smesso di tenerci in contatto.
Se mi fermo un attimo a pensare mi vengono subito in mente tre delle tantissime telefonate che ci siamo scambiati.
La prima, lunghissima, quando mi ha chiamato dall' Inghilterra dove si trovava per l'Erasmus e mi ha raccontato tutti i particolari della sua vita all'estero. Beh, non proprio tutti, fortunatamente.
La seconda, quando l'ho chiamato la sera prima della sua laurea e lui era li con la sua mamma che faceva le prove del vestito (come uno sposo!!!!).
La terza, più recente, quando mi trovavo a Londra e lui mi ha telefonato dopo aver letto un mio sms di richiesta soccorso. Ero sola, in mezzo ad una manica di inglesi ubriachi e dall'atteggiamento incomprensibile che lui, Gianni, è riuscito a decodificare in un nanosecondo (grazie alla sua esperienza di uomo di mondo) rendendomi edotta sulle usanze barbare di quella popolazione e facendomi sentire, così, comunque, nonostante tutto, a "casa".

Per non parlare delle lettere, le cartoline, i messaggi sempre al momento giusto, quello in cui avevamo bisogno l'uno dell'altra, quelli di sostegno e di incoraggiamento ma anche quelli per prenderci in giro sulle tantissime cazzate che combinavamo (notare l'uso del verbo al passato, chiaramente inappropriato!).

Vi auguro la fortuna di avere un amico come lui, non ci si sente MAI soli, dovunque ci si trovi!

E adesso, in un attimo, in uno scambio di messaggi al volo su Fb, organizziamo un weekend.
Viene a trovarmi e, soprattutto, riprende la sua vecchia e sanissima abitudine: VIAGGIARE!

Arriva il 10 maggio, sarà un fine settimana fantastico!!!

Goldenboy, waiting for you!!!

martedì 9 aprile 2013

Never Ever Give Up



Se siete in crisi perchè vorreste cambiare la vostra vita ma non ne avete il coraggio, se vi sentite confusi, sfiduciati e senza speranze...

Voglio dirvi che a volte le proprie paure sono peggiori della realtà ma dovete avere fede (in Dio, Allah, Buddha, VOI STESSI) perchè, se avete fede, si aprirà sempre una porta. Forse non quella che vi sareste aspettati ma comunque sicuramente quella che si rivelerà la migliore per voi.
Se fate sempre le stesse cose, come potete aspettarvi che la vostra condizione migliori?
Dovete essere onesti con voi stessi ed essere certi di voler cambiare quello che non vi piace, dovete essere disposti a lavorare per questo.

RILASSATEVI.
Preoccuparsi, oltre ad essere inutile, è anche dannoso, crea tensione, ansia e annebbia il cervello!
Yoga, Pilates ma anche footing, bike, boxe o quello che vi pare, purchè vi prendiate un pò di tempo per rilassare corpo e mente;

NON ABBIATE PAURA.
L'oggetto delle vostre paure non è mai tanto spaventoso quanto voi lo immaginate;

SEGUITE IL VOSTRO ISTINTO.
Che non significa agire d'impulso senza ragionare ma ascoltare il vostro cuore perchè se una cosa è sbagliata, in qualche modo, a qualche livello, riuscite a percepirlo.
(Io ci riesco benissimo. Il fatto che poi perseveri nell'ignorarlo è un altro discorso!).

E ricordate che " Nulla accade finchè qualcosa non si muove " (A. Einstein)


Com' è noto, i consigli servono soprattutto a chi li da!
:)

Buonanotte a tutti!

lunedì 8 aprile 2013

Caro Grillo: trattare è quasi sempre utile (perfino con i nazisti, figuriamoci col Pd!) - Jacopo Fo - Il Fatto Quotidiano

Caro Grillo: trattare è quasi sempre utile (perfino con i nazisti, figuriamoci col Pd!) - Jacopo Fo - Il Fatto Quotidiano

W la Glassa al cioccolato!
















Non male, no?
Nonostante la fretta, nonostante l'ora tarda, nonostante la caduta, nonostante tutto...
il risultato è quello che vedete nella foto!
La glassa è fondamentale per i pasticcioni come me: copre tutte le imperfezioni!
Facile da preparare e buonissima da mangiare. Per i miei gusti un pò troppo dolce ma, si sa, de gustibus...

Ecco la ricetta!

Ingredienti:
180 gr di farina bianca
120 gr di cioccolato fondente
2 cucchiai di cacao amaro
1 cucchiaino di lievito in polvere
120 gr di burro fuso
200 gr di zucchero semolato
70 gr di zucchero di canna scuro
2 uova
0,8 dl di latte

Farcitura alla menta
450 gr di zucchero a velo
120 gr di burro
1 cucchiaio di latte
1/2 cucchiaino di aroma di menta

Glassa al cioccolato
115 gr di cacao amaro
90 gr di burro
500 gr di zucchero a velo
1,5 dl di latte

TORTA
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e lasciare raffreddare.
Mescolare farina, cacao e lievito. Montare a crema il burro con i due tipi di zucchero, poi unire le uova. Incorporare gradualmente il composto a base di farina alternandolo con il latte e il cioccolato fuso. Mescolare bene e trasferire l'impasto nella tortiera (rivestita con carta da forno oppure imburrata e infarinata). Forno preriscaldato a 180° per 30-40 minuti. Fare intiepidire nella tortiera per 10 minuti poi rovesciare la torta su una griglia e fare raffreddare COMPLETAMENTE (molto importante, non fate come me!!!).
Tagliare il dolce a metà orizzontalmente, spalmare la farcitura su un disco di pasta, coprire con l'altro disco e ricoprire la torta con glassa al cioccolato.

FARCITURA ALLA MENTA
Montare a crema il burro con lo zucchero a velo. Aggiungere il latte e l'aroma di menta.

GLASSA AL CIOCCOLATO
Lavorare il butto con un frullatore elettrico fino ad ottenere una crema leggera e spumosa. Unire gradualmente lo zucchero setacciato e poi frullare ad alta velocità per 3-4 minuti.
Unire il cacao setacciato e incorporare gradualmente il latte.
Una volta aggiunti tutti gli ingredienti, alzare la velocità al massimo e frullare per 30 secondi.
La glassa deve essere scura ed avere una consistenza spalmabile.

Bon appétit!



domenica 7 aprile 2013

Torta al cioccolato con crema alla menta

Perchè non ho pazienza? perchè? perchè? perchè?

La ricetta parla chiaro: sfornare la torta, rovesciarla su una griglia e lasciare raffreddare completamente!
Maledetta fretta!

Beh, ho un'attenuante: è tardissimo, magari vorrei anche andare a dormire.
Comunque ormai il danno è fatto, la torta è stata tagliata orizzontalmente come da ricetta ma, purtroppo, anche verticalmente, diagonalmente e tutti i "mente" cui potete pensare!
Forse posso ancora rimediare ricoprendola con la glassa al cioccolato.
Non posso mica buttare tutto nel secchio, avrò usato mezzo chilo di burro e altrettanto di zucchero a velo.
Per non parlare del cioccolato.

No, non ci penso neanche.

Adesso, per ingannare l'attesa, vado a stendere i panni prima che aprano da soli il cestello della lavatrice e decidano di prendere aria e poi daro' il colpo di grazia alla mia torta!

Buonanotte a tutti!

sabato 6 aprile 2013

Velluto e Acciaio

Certe volte mi incazzo e vorrei parlare, dire tutto quello che penso per filo e per segno, smetterla con questi sorrisi ipocriti, con questo far finta che va tutto bene.
Non va bene proprio niente, non va bene per me ma soprattutto non va bene per mio figlio.
Purtroppo non sono sola e non voglio ferire le persone che amo, allora sto zitta, non mi profondo in moine e smancerie ma non dico neanche apertamente quello che penso.
Vorrei. Ma non posso.
Non ancora.
Ma continuerò ad essere sincera con le persone che amo, con Cédric e con mio figlio, che è ancora troppo piccolo per capire ma, a tempo debito, sarà messo al corrente di come stanno le cose, di quali sono le persone che davvero lo amano.
Ci sono i miei genitori, i miei fratelli e le loro mogli, mia nipote e quello/a in arrivo, Renè e Cenzy e pochi cugini davvero ...fraterni!
Per il resto, il legame di sangue per me non conta niente: ho dei parenti che avrò visto si e no tre volte in tutta la vita, altri con i quali ci si fanno gli auguri alle feste comandate e altri ancora di cui farei volentieri a meno.
Però ho amici che considero fratelli e sorelle, persone con cui sono cresciuta o che sono entrate nella mia vita quando avevo da un pezzo superato l'adolescenza e i suoi turbamenti, uomini e donne con cui è nato un legame speciale, senza i quali la mia vita sarebbe senz'altro più povera!
Sono persone che fanno e spero faranno sempre parte della mia vita e di quella di mio figlio.
Sono velluto e acciaio nel mio cuore.

SPM

A voi non capitano mai quelle giornate NO?
Quelle in cui tutto va storto:
dimenticate il filetto sul gas acceso e vi ritrovate una suola di scarpe per pranzo;
litigate con il vostro compagno perchè ha la sensibilità di un cucchiaino;
vostro figlio decide di giocare con il Didò e non trova di meglio da fare che farne palline da lanciare al soffitto;
un virus attacca il vostro computer cancellando tutto, ma proprio tutto, quello che c'era nell'hard disk;
fuori nevica anche se siamo ad aprile;
al lavoro il capo vi odia e se il lavoro non ce l'avete è anche peggio, vorreste averne uno per poter dire "meglio essere disoccupate";
vostra suocera vi da più fastidio del solito (no, vabbè, questo non conta).
A me si, capitano!
Ogni problema sembra irrisolvibile, ogni sacrificio, inutile, ogni imprevisto, una tragedia!!!!
Ma da quando sono diventata cosi suscettibile? così emotiva? perchè mi commuovo guardando le repliche di Tutti pazzi per amore? e, soprattutto, perchè le guardo????

Gli ormoni della maternità ancora in circolo? La vecchiaia che incalza?

Incrocio la mia faccia allo specchio: ho lo stesso colorito del Cugino It, sono dolce come un caco crudo, non mi si avvicinerebbe a meno di 100 metri neanche un velociraptor...
Che giorno è oggi?
6 aprile?
Ah, ecco!
Sindrome PreMestruale!

venerdì 5 aprile 2013

Tutto

Quando Cédric è rientrato dal lavoro sono andata al supermercato vicino casa a fare la spesa.
Di solito Andrea viene con me ma da qualche giorno è molto raffreddato e adesso si è aggiunta una tosse tipo vecchio fumatore catarroso quindi è rimasto a casa con il suo papà.
Mezz'ora dopo sono rientrata, carica di buste (ma non dovevo comprare solo due cosette urgenti per cena?), morta di freddo perchè questo Paese non si è accorto che la Primavera è inziata 15 giorni fa, di pessimo umore perchè a volte vivere con un uomo è davvero difficile, perchè non trovo uno straccio di lavoro, perchè vorrei avere i soldi per sfoltire la mia lista desideri su www.ibs.it  ...
Lui era lì, dietro i vetri, col nasino incollato alla finestra del soggiorno a guardare la strada aspettando di veder comparire la sua mamma.
E quando finalmente mi ha vista i suoi occhi si sono illuminati come stelle.
E io ho dimenticato tutto il resto e mi sono sentita felice.
"Tutto qui", potreste dire.
Si, tutto qui.
Il mio TUTTO, Andrea !

martedì 2 aprile 2013

Stupidità

Perchè me la prendo tanto? Dovrei saperlo che non c'è cosa peggiore che avere a che fare con gli stupidi.
Per fino la cattiveria è preferibile alla stupidità; ma questa no, non ha fine, non ha senso, non si può combattere, contrastare in nessun modo.
O forse si?
Qualcuno lo sa, conosce il modo?
Allora ditemelo perchè io non ce la faccio più, non so come affrontare questa gentaglia.

Parlare? Tacere? Chiedere spiegazioni? Ignorare?

Se parlo mi rendo conto che è perfettamente inutile, rimangono fisse sulle loro posizioni senza neanche ipotizzare che, magari, chissà, potrebbe esserci anche un modo diverso di vedere una stessa situazione.

Se non parlo mi avveleno il fegato.

Se chiedo spiegazioni mi si risponde che è questione di tempo e tutto si aggiusta magicamente.

Se ignoro...no, non ci riesco, è troppo forte l'impulso di prenderle a testate, mamma, figlia e nipote, tre intere generazioni sprecate.

Non so se prevale la cattiveria o la totale assenza di neuroni.
Propenderei per la seconda ipotesi , ma non è meno grave nè consolante.




lunedì 1 aprile 2013

Natale con i tuoi, Pasqua....pure!

Se per "tuoi" intendiamo la famiglia "acquisita", quella del nostro partner.
In realtà, la Pasqua è stata casalinga, la giornata in famiglia è stata oggi.
Tutti a casa della suocera, yuppi!!!!
In Italia si usa regalare ai bambini uova di cioccolato con sorpresa; qui in Belgio, invece, la tradizione vuole che un coniglio (pasquale, per l'appunto) corra nei prati lanciando a destra e a manca ovetti di cioccolato che hanno la stessa grandezza di un confetto: neanche Carrol Lewis in Alice nel paese delle meraviglie ha osato tanto.
Les petite enfants dovranno dunque guadagnarseli questi ovetti correndo a raccoglierli in giardini e parchi, pubblici e privati.
Comunque, per tornare al tema di oggi, erano tutti presenti: suocera, suocero, nonna, zia, cognati con mariti e mogli e bambini di età assortita, di prime e seconde nozze.
La famiglia al completo: un delitto perfetto!!!!
Potrei anche godermi questo tipo di giornate, in fondo non devo cucinare, non devo fare la padrona di casa che si occupa di tutto, posso godere della conversazione (!!!) e approfittare anche del sole in giardino (c'erano 5 gradi ma , tant'è, meglio di niente!).
In più, Andrea non ha tantissime occasioni di stare con altri bambini quindi sono contenta quando può passare del tempo con loro; qualsiasi sia la loro età, Andrea non fa distinzioni, ama giocare con tutti e di solito tutti lo coccolano, essendo il più piccolo.
Ha un carattere socievole ed estroverso, questo mi rende molto felice.
Quando abbiamo scattato una foto con tutti i presenti, tutti allegri, sorridenti, stretti in un grande abbraccio, sarebbe stata perfetta per la copertina di Famiglia Cristiana: la famiglia di una volta!
SI.
Di una volta.
Al massimo due  o tre, perchè questo è il numero di volte che ci si incontra in un anno.
E non perchè abitiamo lontani l'uno dall'altro (il Belgio non è cosi grande) ma perchè ognuno pensa solo alla propria vita per il resto del tempo.
Ci si vede a Natale e a Pasqua ed è tutto, o quasi.
Giornate in cui l'ipocrisia regna sovrana, si sorride, si fa finta di essere tutti contenti quando ognuno (o quasi) vorrebbe essere altrove, cioè dove normalmente si trova gli altri 363 giorni dell'anno.
Non sono questi i giorni in cui mi manca di più la "mia" famiglia.
Mi manca tutti i giorni, nella quotidianità, quando vorrei che mio figlio potesse condividere le sue giornate , le sue scoperte, le sue gioie con i nonni, gli zii, la cuginetta e i miei amici con i loro bambini, che sono parte "essenziale" della mia vita, anche a distanza.
Per ora è cosi...ma mi auguro fortemente che tutto questo cambi.
E, poichè non si possono cambiare le persone nè scegliersi i parenti,...toccherà cambiare Paese!!!
Buona Pasquetta a tutti!


Determinazione

Sono stanca, stufa, incazzata e al limite della sopportazione.
Di solito quando raggiungo questo stadio finalmente mi decido a fare qualcosa per cambiare la situazione.
Spero che questa determinazione perduri e non si esaurisca solo nella ricerca di un cambiamento effimero.
Il cambiamento è necessario ed improrogabile, e deve essere radicale.
I buoni propositi non mancano, la tenacia neanche...vedremo cosa succede.
Del resto si sa, la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.