Questa vita non è vita.
Non in questo periodo.
Ho tante cose da fare, mille impegni e scadenze, e ho pochissimo tempo.
Mi sento con l'acqua alla gola come quando facevo gli esami all'università e, anche se avevo davanti quattro mesi per preparare la materia, mi riducevo a studiare gli ultimi 15 giorni.
Ovviamente poi ero nel panico totale e piangevo lacrime di coccodrillo perchè avrei potuto studiare molto di piu invece di ridurmi come sempre agli ultimi giorni e con una preparazione appiccicata in fronte che sarebbe stata presto dimenticata.
Adesso è uguale uguale.
Mille cose da fare, una lista bella pronta, la maledetta, che mi guarda e mi sfida ogni mattina: " vediamo che combini oggi ".
E io mi faccio prendere dalle cazzate quotidiane di casalinga disperata e rimando sempre le cose importanti.
Ma come devo fare ?
Mi servirebbe un giorno di 36 ore, di cui almeno 12 da passare da sola.
Perchè Andrea ha le sue esigenze, vuole giocare con me, vuole parlare con me, vuole uscire con me.
E suo padre, anche lui reclama tempo e attenzioni, giustamente.
Non è che io non voglia dargliene ma come faccio ?
Mi chiedo come fanno le donne che lavorano.
Le mamme che lavorano.
A cosa tolgono tempo ?
Ai loro figli ?
Ai loro compagni e mariti ?
Alla cura di sè, alle loro amicizie, alle loro passioni, al loro benessere ?
A cosa ?
Non so come fare, non so cosa fare per prima, non so quando farlo.
La scadenza è là, nero su bianco: 1 aprile 2014.
Forse qualche giorno prima.
E io mi sento, come sempre, impreparata, inadeguata, spaventata.
E non posso permettermelo.
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