giovedì 30 gennaio 2014

Tre anni

Tre anni fa, a quest'ora, ero spalmata su un letto d'ospedale, pallida come un cadavere, imbottita di antidolorifici, lacerata come un quarto di bue da un'episiotomia di 6 cm e mezzo, con due super tette che neanche Pamela Anderson ai tempi di Baywatch,  stanchissima, insonne da giorni, affamata e dolorante come se mi fosse passato sopra un autotreno !

Però vicino a me, nella sua culletta, c'era il mio Cuzzupino, poche ore di vita e già il centro della mia.

Tutto rosso, strapazzato da un travaglio durato 12 ore, quasi 4 kg di pieguzze da mordere !

Scadendo nella banalità dirò che è stato il giorno più bello della mia vita !
Bè, devo dire che anche la vacanza a Madrid con le mie amiche nel 2009 e l'anno che ho vissuto a Londra sono nella parte alta della classifica ma Cuzzupino ha battuto tutto il resto.

E' nato all'1.30 di notte e, quando ci hanno portati in camera, Cédric e suo padre sono tornati a casa e noi siamo rimasti da soli nella stanza.
Lo guardavo, lì che dormiva nella sua culletta accanto al mio letto, e pensavo: " è mio, l'ho fatto io ".
Non era orgoglio; era incredulità !

Sono passati tre anni, troppo velocemente, e sono sempre più innamorata.

E' una cosa incredibile, una cosa alla quale non potresti mai credere se te la raccontasse qualcuno.
La devi vivere per capire come e quanto ti cambia la vita, le priorità, i desideri.

Ci sono tante donne che purtroppo non riescono a diventare mamma e tante altre che, invece, pur essendo madri, non saranno mai " mamme ".

E poi ci sono quelle che non vogliono avere figli perchè hanno paura che la loro esistenza sarà stravolta.

Si, è così.

Sarà stravolta.

E sarà la cosa più bella che vi potrà mai capitare nella vita.

Buon compleanno Cuzzupino mio !

lunedì 27 gennaio 2014

Una moglie da rottamare















Da una settimana sono malata!

Me l'ha mischiato il pupo, che pure lui è combinato male.
Con febbre, poca, e super raffreddore, si è fatto una settimana a casa; domani torna a scuola e saranno lacrime amare, a cominciare dalla sveglia all'alba.
In questi giorni si è svegliato non prima delle 10.30 !
La vedo molto dura !

Io ho avuto la febbre solo un giorno ma mi sento stanca come se mi fosse passato sopra un tir.
Due volte!
Ho un raffreddore che non mi fa dormire la notte e pure il mal di gola, come se ci fosse uno spillo conficcato dentro.
Memore della sinusite del mese di dicembre, appena ho sentito che il raffreddore si concentrava vicino agli occhi, abbandonando le mie terapie non convenzionali, sono ricorsa alla medicina ufficiale e ho fatto l'aerosol con un mucolitico per sciogliere, appunto, i muchi.
Evidentemente il principio attivo contenuto nel farmaco era paracetamolo o qualcosa di simile e io sono allergica al paracetamolo quindi adesso sono completamente afona.

E c'ho ancora il raffreddore.

Questa volta mi è venuto proprio in forma potente perchè mi lacrimano persino gli occhi.

O forse è la disperazione, non saprei.

Comunque, siccome due giorni fa mi sono svegliata con un occhio particolarmente appiccicato e dolente, ho pensato di fare un impacco di camomilla.
Chi non conosce le virtù calmanti della camomilla?

Alla mia veneranda età ho scoperto che forse, anzi sicuramente, sono allergica ( anche ) alla camomilla !!!
Così, ora l'occhio, oltre ad essere appiccicoso e dolente, è pure gonfio come se mi avessero pestato.

Se aggiungo la stanchezza cronica che mi fa passare dal letto al divano e dal divano al letto, la fiacca perenne e la lentezza mentale, sembro un bradipo in cassa integrazione, c'ho i bioritmi di un morto !!!

Domani vado dal dottore.

Anzi no, prima esco, prendo un pò d'aria gelida che male non può farmi.
Voglio dire, sono combinata così e sto chiusa in casa da una settimana, come potrebbe peggiorare ?
Questi microbi proliferano in questa casa, al caldo dei termosifoni, gli serve una ventata di aria gelida ( e pare che stanotte nevicherà ) così li stecchisce tutti.
Se poi non dovesse funzionare, il dottore ha lo studio a due passi da qui.

Quando ero incinta all'ottavo mese, la sorella gemella di Barbapapà, me ne andavo ogni mattina a fare una passeggiata nel bosco dietro casa con il cane ( si pronuncia Nuska ma si scrive in un modo incomprensibile ), con il freddo e la neve che mi arrivava sotto la pancia.
Ho smesso quando ho realizzato che avrei potuto partorire lì, nel bosco, e nessuno mi avrebbe soccorso perchè non prendeva neanche il cellulare.
Non mi sono MAI ammalata, neanche uno starnuto, neanche un colpo di tosse, zero, nulla, nisba, nada.

Questa vita da casalinga mi sta rammollendo !

mercoledì 22 gennaio 2014

Rassegnatevi all'ottimismo

Il peggio deve ancora venire?

Dal sondaggio del Fatto emerge una visione tragica del futuro.
Ma perché siete così negativi?
Già me li vedo i commenti: come fai a dire che la situazione migliora, cazzone, non vedi le famiglie in miseria e il 42% di giovani disoccupati? Certo che li vedo. E se mi chiedessero com’è la situazione risponderei: “Di merda!”

Ma la domanda è un’altra: “La crisi è alle nostre spalle?”
E su questo, scusate, ma non ci sono dubbi. L’Italia non farà bancarotta.  Il motivo è semplice: l’Italia è una nazione troppo ricca per fallire! Certo i nostri molti politici e imprenditori pasticcioni e corrotti e i nostri mafiosi hanno fatto di tutto per spolparsi il cosciotto… E ancora ci danno dentro… Ma come si può pensare che una nazione che butta 500 miliardi di euro all’anno in evasione fiscale, corruzione, inefficienza, burocrazia e mafia non riesca a risparmiarne 100 per mettere a posto le finanze e dare aiuto a chi è in miseria?

Va be’ che ci sono i malvagi, ma ci sono comunque un gran numero di italiani che ragionano. E se questo non bastasse il resto del mondo è intenzionato a farci ragionare (ed è quello che stanno facendo tenendoci sulla corda con lo spread). E come si fa a dire che Monti e Letta non hanno fatto niente? Non hanno realizzato abbastanza e hanno messo su un sacco di porcherie, ma ci ricordiamo che quando Berlusconi ha dato le dimissioni rischiavamo di non avere soldi per pagare le pensioni e stipendi pubblici? Lì abbiamo rischiato la bancarotta!

Qualche cosa è cambiato. Ad esempio, oggi abbiamo un’anagrafe tributaria unificata che ha già permesso di scovare 1 milione e 400 mila case fantasma. Praticamente il fisco “non vedeva” una città come Milano! Questo è un cambiamento epocale o no? Poi, certo, sono di una lentezza mostruosa… Ma dovranno per forza accelerare e modernizzare la baracca. La storia ce lo impone, il mondo è cambiato e le repubbliche delle banane sono una cosa antiquata come i piccioni viaggiatori (e gli italiani ormai sono esasperati). A chi poi teme un ulteriore collasso mondiale perché i cinesi sono tanti e da qui a poco produrranno tutto e tutte le fabbriche europee chiuderanno, vorrei far notare che sottovalutano il cambiamento che è in corso. Ti ricordi quelli che nel 2005 garantivano che entro 8 anni ci sarebbe stato il collasso energetico e i venti di guerra con la Cina? Non è successo (e non ho sentito nessuno fare autocritica).

Queste persone hanno sbagliato perché non hanno messo in conto la rivoluzione energetica. Quest’estate per alcune ore l’intero fabbisogno italiano di elettricità è stato soddisfatto dalle fonti rinnovabili. Vi ricordate quelli che dicevano che era un’utopia? E siamo solo agli inizi: il costo dell’energia inizierà a diminuire perché stiamo finalmente entrando nel vivo della rivoluzione delle ecotecnologie e sta per arrivare sul mercato una nuova generazione di auto, generatori eolici, accumulatori, idroturbine. Nei prossimi dodici mesi cambierà tutto.

Ma siamo anche all’inizio della rivoluzione delle bio plastiche ottenute non più da vegetali commestibili ma dagli scarti agricoli (e in questo settore l’Italia è all’avanguardia, vedi Bio On di Bologna. Anche i sistemi di riciclaggio stanno diventando meno costosi e decisamente più efficienti, avremo quindi materie prime da riutilizzare a prezzi più bassi grazie alla nuova generazione di impianti in grado di suddividere perfettamente l’immondizia (e fra qualche anno non sarà più necessario gestire la raccolta dei rifiuti in maniera differenziata, pratica giusta ma molto costosa per lo stato e i cittadini).

Ma un’altra colossale rivoluzione sta arrivando, quella della stampa in 3D. Oggi il prezzo delle piccole stampanti è sceso sotto i 300 euro, ma ancora sono costosi i materiali e lenti i tempi di riproduzione. Ma già oggi si possono stampare oggetti in plastica, acciaio (con microfusione laser) titanio, bronzo, argilla, ceramica. E non è lontano il tempo in cui potremo stampare in 3D la nostra casa scaricando dalla rete il progetto digitale (e anche qui gli italiani sono all’avanguardia, vedi l’azienda-laboratorio WASProject).
Un pazzo americano sta realizzando la prima auto completamente autoprodotta con una stampante 3D e un altro ha stampato un fucile (azione malvagia che cito solo far capire che fra breve si potrà autoprodurre qualunque cosa).

Anche nel settore digitale possiamo aspettarci novità stratosferiche e non solo sul fronte dei prezzi e dell’efficienza di tablet e smartphone (che stanno permettendo l’accesso digitale ai paesi poveri). Stiamo per conoscere un ulteriore salto di qualità della rete: le comunità digitali ormai stanno iniziando a determinare una rivoluzione sociale permettendo livelli di cooperazione ed economia alternativa inimmaginabili fino a qualche anno fa. Sistemi di scambio e baratto di merci e servizi (come www.reoose.it) stanno dando vita a un mercato parallelo. La rete dei gruppi di acquisto, degli artigiani e dei professionisti che vendono servizi in rete stanno cambiando il modo di consumare e di produrre. E stanno creando decine di migliaia di posti di lavoro.
Iniziative di acquisto di massa di elettricità (mega gruppi di acquisto) come quella lanciata da Altroconsumo (con più di mezzo milione di aderenti) sono destinate a diffondersi velocemente cambiando il rapporto tra consumatori e aziende e abbassando i prezzi.La realtà è che in questo momento il mondo sta facendo un balzo in avanti, tecnologico e sociale non solo in Cina, India, Brasile (dove sono riusciti a sconfiggere la fame), Indonesia e Sud Africa. Si stanno sviluppando a velocità supersonica anche la maggior parte delle aree depresse del mondo, a partire dall’Africa centrale.

Il mondo, come accade da millenni, continua a migliorare.
Rassegnatevi all’ottimismo

( Jacopo Fo )

Flan di salmone e porri

Ecco una quiche a base di verdure e pesce che mio figlio, 3 anni, ha adorato.
Buongustaio !


Ingredienti

  • 500 gr di pasta brisée
  • 400 gr di porri
  • 100 gr di salmone affumicato a fettine
  • 3 uova
  • 100 gr di latte
  • 100 gr di spinaci lessati e strizzati
  • 50 gr di emmental
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe
  • legumi secchi per la cottura in bianco

Preparazione

  1. Mondate e tritate la parte bianca dei porri e fateli appassire con due cucchiai d'olio, poi unite gli spinaci tritati grossolanamente, salate, pepate e togliete dal fuoco.
  2. Imburrate e infarinate uno stampo per crostate, stendete la pasta brisée e con essa foderate lo stampo.
  3. Coprite il fondo con un disco di carta da forno e sopra disponete i legumi per evitare che la pasta si gonfi in cottura, quindi mettete in forno caldo a 200° per 10/15 minuti.
  4. Togliete lo stampo dal forno, eliminate legumi e carta, quindi disponete sul fondo le fette di salmone e copritele con l'emmental, anch'esso tagliato a fettine sottili, poi ultimate con uno strato di verdure saltate.
  5. Sbattete in una ciotola le uova con il latte, un pizzico di sale e uno di pepe, versate il composto sulle verdure, poi passate in forno a 200° per altri 20 minuti circa.

Malanni di stagione

Ieri è stata una giornata infernale.
E' iniziata male perchè mi sono svegliata piena di dolori neanche avessi 100 anni.
Andrea è raffreddato da sabato e di conseguenza da sabato siamo rinchiusi in casa.

Ovviamente, lui e io.

Cédric è uscito nel weekend, fa il suo allenamento a giorni alterni, lavora, insomma non ha cambiato di una virgola le sue abitudini.
Anzi, rimprovera me che sono troppo "mamma italiana " e non ho mandato a scuola Andrea nè lunedi nè ieri.
" Tutti i bambini vanno a scuola, anche se hanno il naso che gli cola ".

Infatti !

Ed è proprio colpa dei loro genitori che li mandano a scuola anche se sono malati se adesso anche nostro figlio lo è.

Finge di non capire.
Gli uomini hanno una dote naturale nel fare gli gnorri, mio marito ha la scusante ulteriore di non comprendere la lingua italiana al 100%.
Quando non gli conviene.

Ieri, dunque, nonostante i dolori diffusi, solita routine casalinga con l'aggiunta di un pupo che mi seguiva passo passo ovunque, bagno compreso, naturalmente ( le mamme sanno di cosa sto parlando ).
Dopo pranzo mi sarei volentieri splamata sul divano ma non ho potuto perchè il proprietario di casa è venuto con un tecnico che doveva misurare lo stato energetico dell'abitazione.
Una specie di valutazione tipo quella che hanno gli elettrodomestici: dalla categoria A ( ecologica e autosufficiente nella produzione di energia ) alla H, praticamente un rottame.
Sono stati in giro per tutta la casa per più di un'ora e allora Andrea e io siamo rimasti in cucina a fare un ciambellone e una crostata, così, per ingannare il tempo.
Finalmente alle 5 se ne sono andati e io mi sono seduta sul divano !
Ho mandato un messaggio a Cédric per dirgli che mi sentivo poco bene e lui mi ha detto che sarebbe tornato a casa un'ora prima.
Meno male, ho pensato, almeno giocherà un pò con suo figlio, che mi sta dando il tormento.
Invece lui è arrivato, si è cambiato ed è andato a correre.
L'ho guardata esterefatta ma lui non si è minimamente scomposto.
Mi ha detto: " rilassati, non muoverti più dal divano, quando torno penso a tutto io " e se n'è andato.

Ah !
Rilassati ! Non muoverti !
Certo.
Fossi stata da sola, sicuramente.

Ma ero con Andrea, che in 40 minuti mi ha chiesto 25 volte di soffiare il naso, 36 di giocare a Croque-carotte e 4 volte siamo corsi in bagno per un'allerta pipì/cacca.

Quando l'atleta è tornato ( miracolosamente si era portato le chiavi di casa ), mi ha chiesto: " tutto bene? ti sei riposata ? "
In certi casi, il silenzio è la risposta migliore.

Poi, siccome ero moribonda sul divano, con febbre e mal di gola, avvolta in una coperta come Lazzaro nel lenzuolo prima della resurrezione, e con una borsa dell'acqua calda ( panacea per tutti i mali, secondo mia mamma ), ha preso in conosiderazione l'idea di mettersi ai fornelli e preparare la cena.
Andrea è stato il suo sous-chef.

Quando mi ammalavo a casa dei miei, mia mamma  preparava un brodo bollente in quantità industriali, sarebbe bastato per tutto l'inverno.
Non dovevo far altro che poltrire tra divano e letto.

Cédric non è italiano, non sa neanche cosa sia il brodo, quindi ha pensato bene di preparare una cena a base di frites, piatto nazionale !

Come si fa ad eleggere a piatto della cucina nazionale delle banalissime patate fritte e rifritte in grasso animale mi lascia ancora attonita, ma tant'è.

Comunque, ha preparato la cena e si è occupato di Andrea mentre io sono rimasta a mangiare sul divano il mio veg hamburger con insalata ( le patate fritte non rientrano nella pseudo dieta che sto seguendo ) e a guardare Scialla, film con quel gran soggetto di Bentivoglio.
Penso che ci siano davvero pochi uomini affascinanti come questo attore.
Ovviamente, non ne conosco nemmeno uno ( senza offesa per gli amici che mi leggono: Bentivoglio ha il suo perchè ! ).

Miracolosamente, Andrea si è rassegnato ad andare a dormire con il padre.
Deve aver capito che ero assolutamente distrutta, mi ha fatto anche le coccole e mi ha detto: " non ti preoccupare mamma, ora ti dò un bacino e ti passa. " .
Cuore di mamma !

Quando già dormivo da almeno un'ora, Cédric è venuto a letto e mi ha chiesto se oggi Andrea sarebbe andato a scuola.
Gli ho risposto che io non mi sarei certo alzata alle 7 per prepararlo ma che avrebbe potuto farlo lui.
La sua risposta: " beh...in fondo è ancora raffreddato, può stare a casa un altro giorno. ".

Tsé !

Oggi il pupo piccolo e io ci siamo alzati alle 12.
Il pupo grande è rimasto a lavorare da casa per occuparsi di noi.
E non va nemmeno a correre ( solo perchè oggi è il giorno di riposo ).

Ah, l'amour !

domenica 19 gennaio 2014

Tagliatelle funghi e piselli

 

www.micachef.it

 

Ingredienti

  • 250 gr di tagliatelle all’uovo ( anche panna e fieno )
  • 250 gr di funghi champignon
  • un pugno di piselli surgelati
  • 1 cipolla
  • sale
  • pepe
  • 200 gr di panna da cucina
  • olio extravergine di oliva
  • prezzemolo tritato

Preparazione

  1. Fate soffriggere mezza cipolla in poco olio con i funghi tagliati a cubetti.
  2. Nel frattempo, in un’altra padella fate rosolare i piselli con poco olio e poca cipolla tritata, sale e pepe, e aggiungeteli ai funghi a metà cottura.
  3. Fate cuocere per 10 minuti circa.
  4. Spegnete il fuoco, aggiungete la panna e il prezzemolo tritato e mescolate bene.
  5. Fate cuocere le tagliatelle all’uovo in abbondante acqua salata, scolate al dente e condite con il sughetto.

L'eleganza italiana

Il proprietario di casa ha annunciato che sarebbe venuto oggi pomeriggio alle 3 con un paio di operai per dare un'occhiata ai lavori da fare sul tetto; pare ci sia un'infiltrazione d'acqua da qualche parte.

L'ultima volta è venuto con il signor Alfio, un siciliano trapiantato in Belgio da 50 anni.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere e mi ha detto che ha iniziato lavorando come operaio e poi, compra una casa oggi, compra una casa domani, adesso ne ha così tante che gli serve un software per tenerne il conto.

Quasi come il mio amico Goldenboy con le sue donne !!!

Il signor Alfio è un vecchietto la cui età oscilla tra gli 80 e i 200 anni !

Dunque oggi, che è domenica, e Cédric è uscito mentre io sono rimasta in casa con Andrea raffreddatissimo ( " babbaaaaaaa, devo soffiareee ", ogni 2 minuti !!! ), non mi sono certo preoccupata del mio abbigliamento da mimo, con doposci ai piedi al posto delle pantofole.

Alle 15.08 il proprietario suona il campanello e io, ignara, apro la porta.

Si presenta con due operai che avranno avuto al massimo 25 anni e il fisico di quello che fa la pubblicità della Diet Coke ( http://www.youtube.com/v/HuHV4gwSXn4 ).

TerraTiPregoApritieAccoglimi ( pronunciato così, tutto attaccato ) !

Lo so che sono una madre di famiglia ma all'indecenza c'è un limite !
Sopra il pantalone della tuta extralarge extracomodo extrainforme come un sacco di patate, indosso una felpa che avrò rubato dall'armadio di mio fratello, quindi enorme!
Sul lato sinistro della felpa, altezza cuore, c'è un taschino, che oggi è pieno di fazzoletti dal momento che Andrea si deve soffiare il naso in continuazione.
Imbottito com'è, dà quasi l'impressione di una super tetta !
Una !
Dal lato destro, nessun taschino dunque nessuna tetta.

Non so cosa avranno pensato, vista l'evidente asimmetria.

Mah, se ne saranno fatti una ragione !

Per non parlare dello stato dei miei capelli, legati con una pinza da Barbie che ne teneva al massimo due mentre tutti gli altri cadevano rovinosamente sulle spalle in riccioli scomposti a mò di Medusa !

Quando si dice " l'eleganza delle donne italiane " !
Evidentemente non hanno visto me, in una ordinaria domenica casalinga !

giovedì 16 gennaio 2014

Tempo

Questa vita non è vita.
Non in questo periodo.

Ho tante cose da fare, mille impegni e scadenze, e ho pochissimo tempo.

Mi sento con l'acqua alla gola come quando facevo gli esami all'università e, anche se avevo davanti quattro mesi per preparare la materia, mi riducevo a studiare gli ultimi 15 giorni.
Ovviamente poi ero nel panico totale e piangevo lacrime di coccodrillo perchè avrei potuto studiare molto di piu invece di ridurmi come sempre agli ultimi giorni e con una preparazione appiccicata in fronte che sarebbe stata presto dimenticata.

Adesso è uguale uguale.

Mille cose da fare, una lista bella pronta, la maledetta, che mi guarda e mi sfida ogni mattina: " vediamo che combini oggi ".
E io mi faccio prendere dalle cazzate quotidiane di casalinga disperata e rimando sempre le cose importanti.

Ma come devo fare ?

Mi servirebbe un giorno di 36 ore, di cui almeno 12 da passare da sola.
Perchè Andrea ha le sue esigenze, vuole giocare con me, vuole parlare con me, vuole uscire con me.
E suo padre, anche lui reclama tempo e attenzioni, giustamente.
Non è che io non voglia dargliene ma come faccio  ?

Mi chiedo come fanno le donne che lavorano.
Le mamme che lavorano.
A cosa tolgono tempo ?
Ai loro figli ?
Ai loro compagni e mariti ?
Alla cura di sè, alle loro amicizie, alle loro passioni, al loro benessere ?
A cosa ?

Non so come fare, non so cosa fare per prima, non so quando farlo.

La scadenza è là, nero su bianco: 1 aprile 2014.
Forse qualche giorno prima.

E io mi sento, come sempre, impreparata, inadeguata, spaventata.

E non posso permettermelo.

mercoledì 15 gennaio 2014

Vellutata di zucchine e patate

www.micachef.it


Ingredienti


  • 4 patate
  • 5 zucchine
  • 1 cipolla
  • brodo vegetale
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe

Preparazione


  1. Preparate il brodo vegetale.
  2. Pelate le patate e tagliatele a cubetti; affettate le zucchine e la cipolla.
  3. In una pentola fate soffriggere la cipolla in un paio di cucchiai di olio.
  4. Aggiungete le patate e le zucchine e fatele insaporire per qualche minuto, poi coprite con il brodo e lasciate cuocere per 30 minuti circa
  5. Spegnete, aggiustate di sale e pepe e frullate.
  6. Servite tiepida con qualche crostino di pane.
  7. A piacere, aggiungete alcune foglie di basilico, per una versione estiva da servire fredda.


Gli altri a colazione

Nella mia vita di prima ( a.A. : avanti Andrea ), quando mi svegliavo la mattina, non volevo parlare con nessuno, dicevo " buongiorno " con un cenno della testa, ero intrattabile per almeno un'ora ( ma forse anche durante il resto della giornata non ero poi cosi simpatica, ah ah ah ah ).

Totalmente d'accordo con Sartre : " L'inferno sono gli altri a colazione ".

Mia mamma lo sapeva e non mi rivolgeva neanche la parola, comunicavamo a gesti, come i sordomuti !

Poi è arrivata la vita d.A. ( dopo Andrea ).

Stamattina, come ogni mattina da quasi tre anni a questa parte, ho parlato ininterrottamente dalle 7.15 alle 8.31, ho rincoglionito mio figlio di chiacchiere, storie, parole, per distrarlo dal pensiero di andare a scuola.

Ci sono riuscita: è salito in macchina sorridente, mi ha mandato i bacini dal finestrino e se n'è andato tutto allegro.

Poi Cédric mi ha detto che, appena entrato in classe, si è messo a piangere e non voleva staccarsi dalla sua gamba.
E che c'erano tanto bimbi che piangevano, il che ci fa pensare che magari i suoi non sono solo capricci ma ci sono delle ragioni valide per entrare in panico appena arriva a scuola.
Forse i bambini sono troppi, la classe è troppo numerosa, forse le maestre li sgridano, o non hanno tempo da dedicare a tutti...

Mille dubbi mi vengono, mille paure.


venerdì 10 gennaio 2014

Zucchine ripiene alla sarda

Il nonno diceva " le zucchine non si tengono in piedi da sole, figuriamoci se possono tenere in piedi una persona ! ".

Ovviamente non aveva mai assaggiato queste !
Altro che verdura dietetica !


Ingredienti
  • 6 zucchine
  • 1/2 cipolla bianca
  • 150 gr di pecorino sardo
  • 4 pomodori secchi sott'olio
  • 2 uova
  • 100 gr di pangrattato
  • basilico
  • olio extravergine d'oliva
  • sale
  • pepe
Preparazione
  1. Tagliate le zucchine a metà per il lungo, scavate la polpa e tenetela da parte.
  2. In una padella capiente fate soffriggere la cipolla in tre cucchiai d'olio e, quando prende colore, unite la polpa delle zucchine tritata.
  3. Cuocere a fuoco vivo per circa 10 minuti, finchè non sarà morbida.
  4. Lasciate intiepidire, poi aggiungete il pecorino grattugiato, i pomodori secchi tritati, le uova, un pò di basilico spezzettato, sale e pepe.
  5. Mescolate e aggiungete un pò di pangrattato, quanto basta per avere un composto morbido ma non liquido.
  6. Salate leggermente l'interno delle zucchine, riempitele con il composto, spolverate di pangrattato e disponetele in una pirofila.
  7. Condite con poche gocce d'olio e fate cuocere in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti.
  8. Servite tiepide o fredde.
Bon appétit !

Nonna Margherita

Mia nonna Margherita cucinava bene, benissimo.
Amavo tutto della sua cucina, o quasi.
Cucinava con molto, moltissimo olio, sale q.b. per rendere le pietanze saporite e aveva un menù vario ma abitudinario.

Il menù previsto per quando c'erano ospiti a casa ( fossero pure figlie e nipoti ), era sempre lo stesso:
pasta e sugo, cotolette, patate fritte, insalata verde, frutta, caffè.
E un dolcetto per chi non prendeva il caffè, cioè io ( " sennò pare brutto che non ti mangi niente ", diceva, anche se avevi appena terminato un pasto da 2000 calorie ).

Il venerdi si mangiava pesce, obbligatoriamente.
Pasta col pesce, sogliola, spigola, calamari.
Mai una bella impepata di cozze.
Vabbè, del resto quelle sono frutti di mare, mica pesci !

Una volta alla settimana frittata con le patate, insalata verde tutti i giorni e, se era poca, " insalata di rinforzo" cioè funghi, carciofi, melenzane, tutto sott'olio.

Minestrone, legumi, raramente salumi.

Amava molto la carne, odiava i formaggi, non poteva neanche sentirne l'odore, figuriamoci mangiarne.

Ha trascorso la sua vita in cucina, amava cucinare anche se non si cimentava quasi mai in piatti nuovi o elaborati.

Ogni giorno, subito dopo pranzo, quando eravamo ancora a tavola seduti a riflettere sul numero di giorni di dieta di cui avremmo avuto bisogno per smaltire quel pasto, lei faceva la fatidica domanda:
" allora, che prepariamo domani ? ".
Il suo chiodo fisso, la sua preoccupazione costante: cosa cuciniamo ?
Ma la sua era una domanda retorica, il suo menù era prestabilito.
Raramente, e solo in casi eccezionali, ha accettato dei suggerimenti.
E se n'è sempre pentita ( e pure noi che li abbiamo dati, se non altro per tutte le critiche, sue, che abbiamo dovuto sopportare ! )

Anche mia mamma mi domanda " che cosa cucino oggi ? " ma nella sua voce c'è la disperazione di chi andrebbe avanti a panini, se potesse.
Quando inventeranno la pillola sostitutiva dei pasti, lei sarà lì, in prima fila, volontaria per la sperimentazione su cavie umane !

Diciamo che non ha ereditato la passione di sua madre.

La nonna non cucinava di sera.
Era stanca e non vedeva bene e quindi delegava alla figlia la preparazione della cena.

Non sovrintendeva neanche, come faceva invece durante i giorni di festa.
Le sue figlie ai fornelli e lei lì, seduta, che scuoteva la testa in segno di disapprovazione per quell'usurpazione di ruoli, e borbottava: " quando troppi galli cantano, nun fa mai giorno ", riferendosi alla presenza di troppe donne nella " sua " cucina.

Quando un'amica, una vicina o una delle figlie le raccontava di aver preparato una ricetta in modo differente da come faceva lei, ascoltava per un pò, poi la interrompeva e diceva:
" Naaa, nun mi piacia, io a fazz accussi "
( mia nonna era napoletana ) e via a dare la sua ricetta, l'unica e la sola ammissibile.

Per mio nonno, da quando aveva avuto l'infarto, lei cucinava diversamente, cioè completamente senza sale, e con pochissimo olio.
Mi ricordo che il nonno pranzava prima degli altri, in cucina. Come la servitù!
Povero nonnino mio !

Ma lei lo faceva per il suo bene, naturalmente.

Gli preparava molte verdure cotte, ma per lui non c'era la parmigiana o i carciofi ripieni che proponeva al resto della famiglia.
Mi ricordo una delle mie cugine perennemente a dieta che implorava
" nonnina cara, non mettermi nel piatto altre melenzane ripiene, sto a dieta"
e lei rispondeva pronta
" ma ch fa? sò verdure. " .

Per il nonno solo verdure cotte, scaldate, senza sale nè olio.
Una purga.
Però non l'ho mai sentito lamentarsi di quello che gli preparava sua moglie.
Altri tempi.
Non per niente sono stati insieme 60 anni !

mercoledì 8 gennaio 2014

Come cominciare bene la giornata

  • sveglia ore 7.15
  • sveglia reale ore 7.37
  • preparare la colazione
  • svegliare gli uomini di casa che ancora ronfano
  • fare opera di convincimento del pupo piccolo che non ha nessuna intenzione di alzarsi a quest'ora antelucana
  • fare opera di convincimento del pupo grande che non ha nessuna intenzione di alzarsi a quest'ora antelucana
  • parlare ininterrottamente x distrarre il pupetto dalla prospettiva di andare a scuola
  • leggere da 2 a 4 libri mentre beve il latte
  • lavarlo e vestirlo, raccontando un'altra storia ( senza libro: mi esonera )
  • convincerlo ad entrare in macchina ( per fortuna al garage si accede direttamente dall'ingresso di casa ).
Quando ce l'ho quasi fatta, ancora piagnucola ma sta per arrendersi, suo padre, fino a quel momento assente, se ne esce con: " se vuoi viene anche mamma ad accompagnarti a scuola ! ".

Ma se sono in pigiama, pantofole, senza lenti a contatto e ancora mi devo lavare la faccia !
 " Vabbè, resti in macchina ".

Poi dici che uno beve vino di prima mattina !!!

martedì 7 gennaio 2014

La moglie ubriaca

Stamattina, come ogni mattina, ho preparato il pupo per la scuola ( " mammaaaaaa, non voglio andare a scuolaaaaa " ) e poi suo padre l'ha accompagnato.
Ho promesso che oggi sarei andata a prenderlo io, quindi ci saremmo ritrovati a casa per il pranzo.

Me la sono presa comoda, ho lavato i capelli, ultimo risciacquo con aceto, impacco all'olio di semi di lino tentando di arginare i danni che fa questa maledettissima acqua calcarea; poi doccia, guanto di crine, olio di mandorle, crema !
La vecchiaia incalza e bisogna prendersi cura del proprio corpo, l'imbefanimento è dietro l'angolo.

Siccome ero lì, nella stanza da bagno, ho deciso di pulirlo.

E, dal momento che ero unta di olio come un greco ortodosso pronto per il battesimo, ho pensato di non vestirmi subito, nella speranza che tutto quell'olio venisse almeno in parte assorbito dalla mia pelle e non solo dai vestiti.

Mentre pulivo la vasca con una spugna imbevuta di aceto, cantando a squarciagola " Je t'aime mon amour je t'aime tout le jour, je t'aime chi lo sa com'è che andràààà " ( la sigla di Un medico in famiglia. Lo so, nessuno è perfetto ! ) sento bussare alla porta del bagno ed è Cédric che si affaccia sorridente.

Mi ha tolto 10 anni di vita !

Ma anche lui ha avuto la sua sorpresa, il suo sorriso cominciava a somigliare all'Urlo di Munch.
Con uno sguardo tra l'incredulo e l'esterefatto, mi ha domandato: " che diavolo stai facendo nuda e con una bottiglia di vino in mano ? ".
Si, perchè l'aceto era nella bottiglia di vino, che era già mezza vuota e, normalmente, quando pulisco la casa indosso qualcosa sopra le mutande !

Avrà pensato che è questo che faccio tutti i giorni, quando lui è a guadagnare col sudore della fronte i soldi che io dico di spendere per la famiglia: me ne vado in giro per casa nuda tracannando vino direttamente dalla bottiglia.

La moglie ideale !

domenica 5 gennaio 2014

Dieta parte 2

Ieri sera per cena Cédric ha mangiato risotto con le melenzane, un'insalata di barbabietola, due bruschette al pomodoro, insalata verde e parmigiano.
Io solo due bruschette.
Ovviamente a mezzanotte, mentre guardavamo " Samedi tout est permis " ( uno show che adoro, mi fa troppo ridere ), si è svegliato il verme solitario che mi fa compagnia e ho fatto fuori una decina di Pan di Stelle.

Allora ho pensato che domani è già lunedi, e martedi dovrei cominciare la mia dieta.

Ho usato il condizionale ?
Dev'essere il subconscio che rifiuta anche solo l'idea !

Ho pensato che non ce la farò mai.
Come faccio a rinunciare, così, da un giorno all'altro, a tutto ?
Cioccolata, chips, frites, schifezze varie.
Il mio corpo è abituato, subirebbe uno choc irreparabile !

E poi, ho ancora la cucina piena di cioccolata in tutte le sue forme, dallo stato liquido a quello solido, semisolido compreso ( Nutella ! ).
Non posso mica buttare tutto nel secchio !
E' peccato sprecare il cibo !

Ci sono due alternative: o rimando la data di inizio della mia dieta, diciamo al mese di Luglio, oppure m'ingozzo come un vitello all'ingrasso e mangio tutto entro domani a mezzanotte.

Potrei farcela !
Si, ne sono certa !
Dopo passerei una settimana seduta sulla tazza del bagno e cosi raggiungerei l'obiettivo anche senza dieta !
Non so perchè ma non mi sembra un'idea geniale.

Poi, casualmente oggi sono capitata su un video del Prof. Franco Berrino ( http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Berrino ), uno dei tanti video che si trovano su youtube.
Conoscevo già questo medico e ogni volta che vedo una sua intervista, una conferenza, o leggo un suo articolo o libro, mi convinco della necessità di fare un'alimentazione sana.

Poi però, si sa, le abitudini sono una brutta cosa.

Il fatto però è che qui non si tratta solo di ciccia e brufoli, non si tratta di ristabilire il peso forma o di togliere due kg di troppo.

Stiamo parlando di Salute e Malattia.
Fisica e anche psicologica.

Il discorso sarebbe lungo e articolato per cui consiglio a tutti di cercare su google notizie sul Prof. Berrino, anche solo per curiosità.
Tra l'altro, ha un modo molto interessante di esprimere idee e conoscenze, competenze e studi; a tratti,  divertente.

Il succo di ciò che dice è quello che ha detto  Feurbach 100 anni fa o giù di li, cioè che l'uomo è ciò che mangia.
Mi verrebbe da aggiungere: " mangi bene e sei una persona perbene, mangi male e sei un caccola ".
Ma è una semplificazione eccessiva.
Diciamo che il filosofo ha articolato meglio il suo pensiero, al quale vi rimando. 

Quindi, in conclusione, il mio proposito di mettermi a dieta da martedi ha trovato nuova linfa, mi sento forte, motivata, sicura di me, determinata.
Ce la posso fare.
Lo devo fare.
Perchè mi voglio bene e non posso maltrattare il mio corpo, tempio della mia anima, buttandoci dentro spazzatura.

Certo, rimane sempre il problema dello smaltimento della suddetta spazzatura che ancora si trova in cucina, sotto forma di cioccolatini, Nutella, Pan di Stelle, ciambellone, biscotti vari, chips, gelato, cacao ecc ecc.

Potrei fare la raccolta differenziata.
Oggi solo biscotti, domani solo chips, mercoledi solo Nutella...

venerdì 3 gennaio 2014

Insonnia

Di nuovo l'una di notte e io sono ancora qui, sul divano, invece di dormire.

Non vedo l'ora che arrivi lunedi, Andrea tornerà a scuola e io sarò costretta a svegliarmi presto, quando fuori è ancora buio, e avrò di nuovo una mattinata intera per fare le mille cose che devo fare.

Perchè ora non ce l'ho la mattina.

Ci svegliamo tardissimo, tra colazione e pranzo passano appena due ore, mi resta il pomeriggio che trascorre cosi in fretta che non riesco a combinare niente.

Domani devo assolutamente trovare un film da guardare mentre stiro altrimenti sarà una noia mortale.
Forse una serie tv è più appropriata.
Non so, tipo Private Practice.
Tutte e sei le serie!
Ho una montagna di vestiti da stirare alta come un letto.
A castello !

A quest'ora di notte in tv danno Piccole donne, quello con Winona Ryder e Susan Sarandon.
Preferisco l'edizione del 1949, quello con Elisabeth Taylor.
Chi non si è immedesimata almeno una volta in Jo, la scrittrice ribelle ?
Adoro questo film, l'ho visto mille volte, ho letto il libro anche di più, lo conosco a memoria eppure mi commuovo sempre quando Jo si taglia i capelli per venderli e dare il ricavato a sua madre perchè possa raggiungere il marito ferito in guerra, quando Beth si ammala e poi muore, quando Jo rifiuta la proposta di matrimonio di Laurie e quando si innamora del professor Bhaer.
Insomma, piango per quasi tutta la durata del film.

Lo adoro.

Ovviamente Cédric non sa neanche di cosa sto parlando !

Ma a lui non piace nessuno dei film che io adoro, veri classici che passano sempre sulla tv italiana, soprattutto a Natale, tipo Il piccolo lord, La principessa Sissi, Mary Poppins, tutte le commedie americane con Doris Day, Rock Hudson, Cary Grant e Sandra Dee.
Mi domando come sia possibile.
:)

Oggi abbiamo fatto una passeggiata in centro.
C'era poca gente ed era tutta nei negozi.
Studiava la strategia per domani, che inizieranno i saldi.
Sarà il delirio.
Anche io ho " puntato " un paio di capi.
In realtà non mi serve granchè, solo un paio di maglioni e un paio anche per il pupetto.
Magari anche un pantalone della tuta, di quelli felpati e caldissimi.
Qui siamo in Belgio, mica a Crotone dove ci sono 14 gradi e si lamentano che fa freddo.
Anzi, finora siamo stati fortunati, siamo ancora sopra lo zero, notevolmente sopra.
Ma non durerà.

Non mi lamento, non sarà per sempre !


giovedì 2 gennaio 2014

Dieta

Come farò ad iniziare la dieta la prossima settimana se a quest'ora sono ancora sveglia e mi preparo gli spaghetti con pomodorini e pecorino?

Vabbè, non ho cenato perchè ero troppo disgustata da tutto il cioccolato che ho ingurgitato in questi due giorni, senza contare i 15 precedenti passati in Italia.
Quindi è normale che poi mi venga fame.
Un pò meno che mi faccio fuori 120 gr di spaghetti a quest'ora.

Mancano ancora 4 giorni a lunedi, devo approfittare perchè poi sarà dieta ferrea, nessuno sgarro.

Credibile, vero ?

Non esageriamo, si sa che due cose fanno fallire le diete:
iniziare di lunedi e privarsi di tutto rendendo l'ora dei pasti triste e deprimente.

Dunque, iniziamo martedi !

E poi eliminiamo solo quello che fa proprio male.

Non so...susumelle al cioccolato ( colpa di Emilia ), tavolette di cioccolata, cioccolata calda, Pan di Stelle, ciambellone al cioccolato.

E poi magari anche gli aperitivi casalinghi a base di chips al formaggio, alla paprika e alla mostarda !

E le frites, patate fritte e rifritte, orgoglio nazionale belga !!!

Accidenti, tutte queste cose ?

Beh, le susumelle le ho quasi finite,
le tavolette di cioccolata...quasi,
la cioccolata calda ogni tanto, la sera, quando fuori fa freddissimo e poltrisco sul divano sotto il plaid, ci vuole,
i Pan di Stelle a colazione sono indispensabili,
il ciambellone lo faccio bianco, magari ci metto solo le gocce, di cioccolato.

Agli aperitivi posso rinunciare facilmente, li sostituisco con la frutta secca.
E' calorica ?
Si, però fa bene alla salute !

Le frites sono l'ultima spiaggia per le sere in cui non ho voglia di cucinare ma vorrà dire che cucinerà Cédric !

Fondamentale è avere un obiettivo.
E io ce l'ho !
E adesso lo incollo sul frigorifero e ovunque in cucina.

Ci sono due modi per automotivarsi: guardare una nostra foto che ci ritrae con una silhouette poco lusinghiera, oppure il modo propositivo, cioè una foto dei tempi in cui eravamo in gran forma !
Io opto per il secondo perchè il primo mi deprime !

Quattro giorni ancora per ingozzarmi e poi " Régime ", come dicono i francesi !

Ce la posso fare, ce la posso fare, ce la posso fare...
Training autogeno, mi porto avanti con il lavoro !

Però, buoni sti spaghetti..

:)

mercoledì 1 gennaio 2014

Anno nuovo

" Voglio vivere cosìììììììì, col sole in fronteeee, e felice canto... "

Si, voglio vivere col sole in fronte !
Qui invece piove.

Si, il sole non è tutto, il meteo non è tutto, Londra mi andava benissimo anche con la pioggia, il freddo, la neve e il gelo.
Londra mi andrebbe bene comunque, sempre.
Di Londra non ci si può stancare, mai.
E' impossibile.
Per citare Samuel Johnson , " Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita perchè a Londra si trova tutto ciò che la vita può offrire ".

Ma, comunque, qui non siamo a Londra e piove, e fa freddo e io voglio il sole!

Anno nuovo !

Bilancio di quello vecchio ?
I bilanci li faccio almeno 5-6 volte l'anno quindi oggi non ne farò.

Penso solo che il 2013 è passato in fretta, e poche cose sono cambiate nella mia vita.
All'apparenza.
Ma sono cambiate dentro di me, ed è li, dentro di noi, che inizia la rivoluzione, non è così ?

Voglio dare il benvenuto a Diana, che ha appena tre settimane di vita e ha già riempito d'amore tante vite !
E voglio ricordare Annet, che col suo amore e il suo sorriso di vite ne ha illuminate tante.

Benvenuto 2014.

Auguro a tutti di avere il coraggio di realizzare i propri sogni.
La vita è una sola, ed è NOSTRA.

Tutti nudi alla meta

Giorno 3 ci sarà una simpatica iniziativa del negozio Desigual a Namur.
I primi 100 che entreranno nel negozio in biancheria intima avranno un'ora di tempo per scegliere due capi di vestiario ( o accessori ) che potranno portarsi via gratis.
Basta presentarsi davanti al negozio ( in pieno centro ) prima dell'apertura e spogliarsi 5 minuti prima che aprano le porte.

Già immagino la scena, che sarà naturalmente ripresa da telecamere e macchine fotografiche.

E immagino anche lo spettacolo: non saranno mica tutti Brad e Angelina quelli che si presenteranno li davanti venerdi.

Cédric ci vuole andare.
Certo, potrebbe essere un affare, considerati i prezzi del negozio in questione.

Anche io ci voglio andare, con la mia Nikon e un'ottica 70-300.

Ah ! Che giornata memorabile sarà !