lunedì 16 settembre 2013

Maschi ai fornelli

Gli uomini ai fornelli mi fanno davvero ridere!
Almeno il mio.
Innanzitutto annuncia l'evento: "Stasera cucino io amore".

Poi si prepara: mette il grembiule (ovviamente sopra la sua camicia più bella e solo dopo averla pataccata di sugo o qualsiasi altra cosa che non riuscirò mai a smacchiare) e toglie fuori tutte, e dico tutte, le pentole, le stoviglie, i coltelli e gli accessori che ci sono in cucina.

Dopo, ha inizio lo show!

Taglia, affetta, sminuzza, frulla, tutto rigorosamente alla velocità della luce, il che implica che metà degli ingredienti finisca sul pavimento (a volte conditi di sangue, ma lui stoicamente fa finta di niente).
L'altra metà finisce nella pentola, nella tortiera, nel mixer.

Poi cominciano le parolacce, perchè c'è sempre qualcosa che non va esattamente come in una puntata di Top Chef: "Merde, Putain, Shit, Merda " (come tutti i maschi, le parolacce le sa declinare in tutte le lingue).

"Amore, non lo so se è uscito bene, perchè questa maledetta pastasfoglia non è buona, lo vedi? lo vedi come si affloscia? e che posso fare io? niente, è una schifezza".

Di solito il risultato è buono, ma lui continua a passare tutta la serata blaterando perchè, in fondo, ha cucinato per me , voleva che tutto fosse perfetto ma non è mai all'altezza delle sue aspettative.

Naturalmente il caos in cui versa la cucina dopo il passaggio dello chef  rimane li perchè lo chef, si sa, cucina, mica mette in ordine.
"Amore, metto a posto dopo, non ti preoccupare".

Non ho ancora capito cosa intende per "dopo"!!!

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