sabato 29 giugno 2013

Consigli a un giovane ribelle

"Guardati dall'irrazionale, per quanto seduttivo. Sta' all'erta di fronte al << trascendente >> e a tutti coloro che ti invitano ad assoggettarti o ad annullarti. Diffida della compassione; preferisci la dignità per te e per gli altri. Non aver paura di essere considerato arrogante o egoista. Immaginati tutti gli esperti come dei mammiferi. Non essere mai spettatore dell'ingiustizia o della stupidità. Cerca la discussione e la disputa per il piacere che ti danno; la tomba ti offrirà un sacco di tempo per tacere. Sospetta delle tue stesse ragioni, e di qualsiasi scusa. Non vivere per gli altri più di quanto ti puoi attendere che gli altri vivano per te."

Questo "suggerimento"  è dato dallo scrittore inglese Christopher Hitchens nel suo libro Consigli a un giovane ribelle.
Un libro di lettere immaginarie a uno studente in cui l'autore esplora tutta la gamma delle posizioni "contrarie": dal ribelle al dissidente, dal radicale all'anticonformista, passando per le figure che lo hanno ispirato (Wilde, Orwell, Heller, tra gli altri).
Un minimanifesto del dissenso.

Ma le parole con cui chiude questo piccolo manuale di istruzioni per un'educazione alla ribellione sono quelle di un dissidente ungherese, Gyorgy Konrad, che mantenne la propria integrità attraverso tempi crepuscolari e che sopravvisse ai suoi persecutori.

"Abbi una vita anziché una carriera. Mettiti sotto il riparo del buon gusto. La libertà vissuta ti compenserà di alcune perdite (...). Se non ti piace lo stile degli altri, coltivane uno tuo. Cerca di conoscere i trucchi della riproduzione, sii editore di te stesso anche nella conversazione, e allora la gioia del lavoro potrà riempire le tue giornate. "  

Veramente un bel libro, mi è piaciuto molto e lo consiglio vivamente perchè, con leggerezza, fa riflettere.
Non è poco, vista la prosa degli ultimi decenni!!!!


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