venerdì 10 maggio 2013

Food&Friends


In un'ora ho fritto le melanzane per la parmigiana, cucinato il sugo per condirle, preparato una macedonia di fragole, zucchero e limone, fatto un plum cake bicolore per la colazione di domani (il cioccolato c'è ma non si vede perchè Andrea ha esagerato con lo zucchero a velo!) e una mousse al cioccolato per sei persone.

Il tutto con un nano di due anni come sous-chef.

Anzi, per essere più precisi, mi ha detto : "Mamma, tu sei lo chef del polollo (pomodoro), io dei dolci. Come Remì".
Che sarebbe il topo chef di Ratatouille, ultimamente in testa alla sua classifica dei libri più amati (durante i pasti, vista l'attinenza con l'argomento. Per la nanna abbiamo una classifica differente che vede in testa, da 12 mesi ininterrotti, "A fish out of water").

Mi piace cucinare, mi rilassa. Ma, anche se ho 20 persone a cena, non passo mai più di tre ore in cucina, sennò poi altro che relax, divento una iena.
Senza contare che, mentre cucino, assaggio un pò di tutto: passo dalle olive tritate all'aglio alle fragole, dal cioccolato ai gamberoni.
Qualcuno mi salvi!

Comunque, ho cucinato con due stati d'animo differenti :
- l' allegria, per l'arrivo, tra poche ore, di Giovanni, un amico che non vedo da 20 anni.
All'incontro non sarà presente Raffaella Carrà che urla "Carramba che sorpresa" ma ce ne faremo una ragione.
- e la tristezza, per alcuni amici che stanno attraversando momenti difficili, che sono scoraggiati e vedono tutto nero.

Vorrei dirvi che vi penso sempre, che vorrei esservi accanto per proteggervi, darvi fiducia, una spalla su cui piangere e parole per sorridere.
Purtroppo sono qui, a migliaia di km di distanza, ma il mio cuore è accanto a voi, è con voi in ogni istante.
Non mollate, siate forti e pazienti, tutto andrà come deve andare.
Forse non sarà quello che vi aspettate ma sarà sicuramente la cosa migliore per voi.
Non abbiate paura.

Vi voglio bene!

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