Mi piace la sveglia presto per andare in bici, la luce sul mare, il cielo azzurro, gli altri ciclisti che mi salutano (perchè siamo sempre gli stessi), la colazione al bar di Emilia, con quel profumo di cornetti appena fatti (e non quelli solo scongelati che si trovano da Roma in su) , la gente che viene a prendere il caffè e a scambiare due parole con chi fa colazione accanto a lui, la cordialità, i sorrisi, il calore del sole.
Ci sono tante cose che non mi piacciono in questo angolo di mondo, tante cose che potrebbero cambiare se solo ci fosse una mentalità diversa e tanto, tanto senso civico.
Quello che mi manca, però, è il calore: del sole e della gente.
Non c'è solo questa città, è chiaro, per quanto le mie origini e miei affetti siano qui.
Forse qui continuerò a venirci solo in vacanza.
Ma il mio posto non è nemmeno lì dove sono adesso.
Un amico mi ha detto "vai in Svezia, il lavoro non manca".
Se è per questo, non manca neanche in Canada o in Australia.
Ma non fanno per me.
C'è chi riesce ad abituarsi al clima nordico, soprattutto se riesce ad apprezzare i tanti vantaggi e le differenze che ci sono con questa città d'origine (tutte a vantaggio del Nord).
Io però sono stanca.
E la stanchezza, si, sa, precede il cambiamento.
Manca poco così, lo so, lo sento.
Poco così per tornare a svegliarmi col sole.
E con la voglia di fare, di andare, partire.
VIVERE!
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