Tempo fa guardavo Le Iene in tv, c'era un servizio sul metodo Stamina.
In sintesi, per chi non lo sapesse, si tratta di un controverso trattamento medico inventato da D. Vannoni e rivolto alle malattie degenerative.
Le Iene hanno mostrato ( già alcuni mesi fa ) dei bambini malati di SMA, atrofia muscolare spinale, curati con questo metodo.
Il dibattito infuria in tv, sui giornali, in parlamento e, soprattutto, ne sono certa, nei segretissimi incontri di chi comanda nelle grandi multinazionali farmaceutiche: sono loro che ci tengono in scacco, sono loro che decidono se siamo malati o no, quali farmaci dobbiamo prendere e quali no.
Voglio dire, è noto che i farmaci usati per la chemioterapia sono cancerogeni.
Gli sfortunati che devo fare questa terapia, firmano un foglio in cui accettano le cure e dichiarano di essere stati informati dei loro effetti collaterali, spesso letali.
Ma si sa, i farmaci usati per la chemio costano migliaia di euro, e sono a carico del servizio sanitario nazionale.
Chi ci guadagna?
Ma non voglio fare polemiche, ci sono troppe persone che soffrono e sono coinvolte in questo discorso di salute, interessi, soldi, disonestà ecc ecc.
Non so se il metodo Stamina funziona, non so se Vannoni è un truffatore o un genio, non so se sta disturbando poteri forti o vuole solo arricchirsi speculando sulla sofferenza altrui.
Non lo so e non voglio scrivere di questo.
Quello che però mi ha fatto davvero male, guardando il servizio delle Iene, erano le mamme di quei bambini malati.
Le mamme che dicevano " mio figlio era un bimbo sano, come gli altri; poi, all'improvviso, da un giorno all'altro, non è più riuscito a muovere le mani, i piedi, a parlare, a vedere ".
Io non posso immaginare il dolore di queste mamme ( e papà ), la sofferenza nel vedere i loro figli spegnersi giorno dopo giorno, soffrire, diventare immobili.
E sapere che non esiste cura per questo.
Le aspettative di vita sono di appena due anni ( in media ).
Sono condannati a morte, dopo una breve vita piena di sofferenze.
Poi hanno fatto vedere alcune mamme della Terra dei fuochi ( www.laterradeifuochi.it ).
Mamme campane che sono state ricevute dal presidente Napolitano, al quale hanno chiesto un intervento forte delle autorità perchè si intervenga in questa regione martoriata dalla camorra, dai rifiuti, dall'incuria.
Mamme che si sono presentate con le foto dei loro figli morti per cancro.
Hanno fatto vedere anche un servizio in cui intervistavano una giovane mamma di appena 27 anni, gravemente malata. Anche lei, con forza denunciava quello che sta accadendo in questa bellissima regione che è la Campania.
Nel solo momento in cui ha ceduto all'emozione, ha detto: " non posso morire, ho tre bambini, hanno bisogno di me ".
Questa ragazza è morta a settembre, i suoi tre bambini sono rimasti soli con il loro papà.
Ecco, tutta questa premessa, tutta questa tristezza, purtroppo reale, per ribadire un concetto che mi sta particolarmente a cuore:
LA SALUTE è LA COSA PIU' IMPORTANTE.
E ne ho fin sopra i capelli di quelli che si lamentano per cose che non hanno nessuna importanza.
" Oddio, non posso comprare quel vestito da 300 euro "
" Quanto sono sfortunata, non posso comprare l'ultimo smartphone da 700 euro e quello che ho comprato 3 mesi fa ormai è fuori moda "
" Mio padre non mi vuole comprare la macchina nuova, dice che costa troppo "
" Come faccio a sposarmi se non posso pagare 2.000 euro di fioraio, 2.500 euro di fotografo ( come sopravvivere senza filmino prematrimoniale?), 30.000 euro di ricevimento e 3.000 di viaggio di nozze? e le bomboniere di cristallo ? e la carrozza per andare in chiesa ( manco fosse una mozzarella ) ? "
Mi avete rotto, non vi sopporto più.
E poi ci sono sicuramente cose più serie, più gravi, che ci preoccupano, come non trovare lavoro, o averne uno di merda.
Avete ragione, è difficile, ci sono mille cose da pagare, scadenze da rispettare, non è facile.
Posso capire.
E ci sono anche quelli che soffrono per amore.
Comprendo la preoccupazione, la sofferenza, il dolore, il dispiacere, la delusione, lo smarrimento.
Comprendo la preoccupazione, la sofferenza, il dolore, il dispiacere, la delusione, lo smarrimento.
Comprendo tutto.
Ma siete vivi. Siete sani.
Avete una vita davanti, fosse pure un solo giorno.
Ma come fate a farvi fermare, bloccare, pietrificare ?
E non è che parlo per parlare, non è che io vivo una vita perfetta, senza problemi, non è che non ho mai avuto dolori o sofferenze.
Sono stata mollata, sono stata ignorata da chi amavo, mi sono sentita delusa, tradita, abbandonata, maltrattata.
Non vivo nel lusso, non mi posso permettere di vedere, acquistare, fare tante cose che mi piacerebbero.
Non ho la vita dei sogni, non sono una strafiga che campa del suo aspetto esteriore, non sono ricca, non ho una relazione perfetta perchè nessuna relazione lo è, non ho una vita perfetta.
Ma sto bene, non ho problemi di salute seri, non ne ho mai avuti, per fortuna.
Mio figlio sta bene, le persone che amo stanno abbastanza bene.
Quindi so di cosa sto parlando.
Ed è senza nessuna presunzione, senza salire su alcun pulpito, che vi dico:
andatevene a fanculo!
C'è un limite.
E se il limite non è la propria dignità, allora che almeno lo sia il rispetto per la sofferenza altrui, quella vera.
Mi sono sentita dire: " no, non posso sostenere questa o quell'altra associazione ( non importa quale ), ho i miei problemi, i miei guai ".
Non avete un euro per aiutare qualcuno che soffre davvero e poi però non si rinuncia alla pizza del sabato, alla borsa nuova, alle figurine da comprare all'edicola per i vostri figli.
Figli che hanno tutto, cosi tanto che non sanno più che farci, annoiati, ingrati, insoddisfatti, capricciosi.
Ma un euro per chi non ha niente, per chi lotta davvero tutti i giorni, quello non ce l'avete.
Peggio, mi hanno detto: " no, guarda, quest'anno non partecipo a cene, pranzi, raccolte solidali di nessun genere. C'ho i cazzi miei, non ho voglia di pensare a chi sta male ".
Mi sembra giusto, bisogna concentrarsi su se stessi per stare bene, se si pensa a chi sta male, come riuscirci?
No, dico, ma vi sembra normale ?
Giudicare non è mai la strada giusta per ottenere qualcosa. Dietro un volto sortidente ci può essere una grande sofferenza. Viviamo in un mondo rivolto verso la materialità e l'egoismo. ..ma quanti invece rinunciano a tanti per gli altri. Dobbiamo parlare di queste persone e non puntare il dito verso coloro che non conoscono altro che vestito, cellulari o auto costose. Diamo loro la possibilità di vedere e sentire "altro". E poi ci sono bambini che si accontentano di poco, che non chiedono nulla perché negargli anche la bustina di figurine che aspettano una volta alla settimana. A chi tocca l'educazione? A chi vede più lontano. Un abbraccio.
RispondiEliminaCara Teresa, io non voglio educare nessuno nè tanto meno giudicare. Solo sono stanca di questa superficialità, di questo egoismo che non ci fa vedere oltre il nostro naso. Ci sono bambini che hanno "solo" la loro bustina di figurine una volta alla settimana, e ci sono quelli ci cui parlo io, cioè quelli che hanno talmente tante cose che non le apprezzano nemmeno.
RispondiEliminaIo mi riferisco a quelle persone che guardano solo alla loro piccola vita meschina e non si preoccupano del resto del mondo. Non hanno ancora capito che anche loro sono "il resto del mondo" e forse se ne renderanno conto solo nel momento in cui resteranno da soli. Ti abbraccio.