giovedì 27 febbraio 2014

La polizia alla mia porta

Finalmente mi siedo !
Non mi ricordo quand'è stata l'ultima volta che mi sono seduta per dieci minuti di seguito senza essere disturbata !
Ormai pranzo in piedi, per guadagnare tempo.

E dormo in posizione semi sdraiata, come facevano i nobili nel 1600 pensando che fosse la posizione migliore per aiutare la digestione.

Con quello che mangio in questi giorni, nemmeno dormire in piedi come i cavalli aiuterebbe il mio apparato digerente !

Per esempio, per merenda ho ingurgitato, in ordine sparso, noci, nocciole, spremuta di arance e limoni.
E mezzo pacco di Micado al cioccolato fondente.

Troppi alimenti salutari nuocciono al corpo, non è abituato !!!

E adesso, una bella tazza di cioccolata fumante.

Domenica abbiamo preso il treno e siamo andati ad Anversa !
Non potevo lasciare il Belgio senza aver visto il profondo nord !
C'ero stata una volta ma di sera e per poche ore, invece questa volta abbiamo trascorso l'intera giornata in giro per le stradine del centro, siamo andati a vedere la cattedrale che è

MAGNIFICA

la più grande del Belgio, e poi io adoro l'architettura gotica

il palazzo di Rubens, una casetta modesta, niente di che, poverello, viveva davvero di stenti nel suo mini letto a baldacchino, con i saloni lussuosi e un giardino meraviglioso in pieno centro città

il Grote Markt, il municipio, la via degli antiquari e quella dei diamanti.

Andrea è stato bravissimo, come sempre.
Ha camminato per chilometri senza mai lamentarsi, è stato di buon umore tutta la giornata, non ha mai fatto capricci. Ha chiesto solo un gelato alla fragola e, naturalmente, l'abbiamo accontentato.
Il gelataio era proprio simpatico ma questo purtroppo non ha compensato la mancanza di gusto del prodotto che vendeva.
Per Andrea fragola, per me cioccolato ma avrebbero potuto essere dita dei piedi ghiacciate, a giudicare dalla consistenza e anche dal sapore.
Non che abbia mai assaggiato dita dei piedi, congelate o meno, ma ho idea che sarebbero più gustose.

E' stata una giornata di svago, lontana da scatoloni da riempire, oggetti da imballare, vestiti da mettere in valigia, il caos per casa e gente che entra ed esce a tutte le ore con un mobile smontato sotto braccio come in un negozio Ikea.

Stasera è venuto pure un poliziotto, credevo fosse venuto ad arrestarci per contrabbando di mobili Ikea di seconda mano, invece era venuto per controllare me.

Me ?
Ma l'Italia e il Belgio non fanno entrambi parte dell'Unione Europea ?
E allora perchè io ho bisogno di un documento che spiega che cosa sono venuta a fare qui ?
Non prendo soldi dallo Stato, non usufruisco degli aiuti economici ai lavoratori disoccupati, non ho un'assicurazione statale, che vogliono da me?

Al limite, contribuisco ad elevare gli standard estetici, considerato il gusto per l'abbigliamento delle donne che vedo in giro per strada.
Abbinamenti cromatici, questi sconosciuti.

E non è la prima volta che vengono a controllarmi.
E' allucinante.
e meno male che sono una cittadina europea !

Coabitazione legale.
Così si chiama il certificato rilasciato dal comune di Namur che attesta che io, straniera, abito regolarmente con un cittadino belga.

Comunque, il poliziotto è lo stesso che è venuto due anni fa e anche l'anno scorso, sembrava anche ricordarsi di me, si è persino giustificato dicendo che si tratta solo di un controllo di routine, che non ce l'hanno con me.

Vorrei bene vedere !


lunedì 24 febbraio 2014

Pronti ?

No, per niente.

Figuriamoci adesso che la partenza è stata anticipata di un paio di settimane e, tra l'altro, mi tocca anche partire da sola con Andrea.

Ancora mobili su ebay, gente che viene e va per portarsi a casa quelli già venduti, il congelatore da svuotare, la stanza di Andrea ancora piena piena, un brocante da preparare, le valigie, la biancheria da letto, le mie adorate piante da regalare a chi saprà occuparsene con il cuore, stoviglie che dovrei imballare ma sicuramente faranno ben altra fine, più altre mille cose, e preoccupazioni e timori e paure e speranze...

Accidenti, l'ultima volta che mi sono sentita così è stata quando sono arrivata a Londra.

Ma due cose fanno la differenza tra allora e oggi:

1) a Londra mi ci sono trovata per caso e davvero su due piedi, in una mezza serata, ho deciso di restare, con appena una valigia di vestiti estivi anche se era già ottobre;

2) a Londra ero da sola, senza il mio pupetto.

E questo si che a la differenza !!!

mercoledì 19 febbraio 2014

Cose che mi mancheranno

Stavo pensando alle cose che mi mancheranno di questo Paese.

Voglio dire, sono quasi quattro anni che ci vivo, ci sarà qualcosa di cui sentirò la mancanza.

Riflettendo per ore e giorni  e settimane...si, qualcosina l'ho trovata.
Ma poi mi sono resa conto che mi sono sbagliata.

Per esempio, quando sarò stanca dei 300 giorni di sole all'anno, me ne andrò in montagna ( un'ora di macchina ) a cercare freddo, cielo grigio, neve, caminetto acceso e cioccolata calda.

Le frites le cucinerò io, e saranno sicuramente meglio di quelle della friggitoria che non cambia l'olio da 10 anni (vorrei anzi precisare, per chi non lo sapesse, che il segreto delle patate fritte, orgoglio nazionale belga, è la doppia frittura in grasso animale. E se lo vantano, pure !!! ).

La cioccolata la troverei pure all'equatore: vantaggi della globalizzazione.

...

No, non mi mancherà questo angolo di mondo.

Ecco forse si, una cosa c'è.

Sta al centro dell'Europa, in due ore di treno puoi essere a Parigi, Amsterdam, Londra.
A parte Londra, purtroppo e per svariate ragioni, non ho potuto godere di questa incredibile possibilità.

Meno male che esiste Ryanair !!!

Zuccheri

Con la stanchezza che mi ritrovo in queste settimane, il mio fabbisogno di zucchero aumenta.
Cerco di tenerlo a bada ma è difficile resistere quando si vive nel Paese della cioccolata.

Sono circondata dal nemico, tanto vale arrendermi !

Comunque, per oggi, ho preparato delle brioche senza neanche l'ombra della cioccolata, nel caso in cui ci fosse qualcuno a cui non piace.

Ovviamente se qualcuno dichiarasse di non amarla, sarebbe un bugiardo.

Cest pas possible !!!


http://www.micachef.it/brioche-con-lo-zucchero/

domenica 16 febbraio 2014

Qualche indizio




Una boccata d'aria fresca

Sono stanca morta, da stamattina non mi sono mai fermata, ho persino fatto colazione in piedi, come al bar, solo che io facevo anche la barista/cameriera.

Non vi dico il pranzo.

Impacchetto da mane a sera, qualsiasi cosa, così, a vanvera, confidando nella buona sorte per ritrovare quello che metto nelle scatole.

Ma sono precisa, eh.

Ho fatto pure un quadernino, l'ho comprato apposta per lo scopo, bello, nuovo nuovo, e ci ho scritto sopra " trasloco " a caratteri cubitali, e dentro scrivo in bella copia i numeri delle scatole e il loro contenuto.

10 a 1 che lo infilo nell'ultimo pacco.

O me lo dimentico qui in Belgio.

Sicuro.

Il fatto è che partiamo con lo stretto indispensabile, cioè quello che entra in macchina, e il resto finirà in un deposito, o un garage, o dalla bisnonna, non sappiamo ancora.

Non sappiamo ancora neanche dove andremo a stare.

Non sappiamo un sacco di cose ma confidiamo sempre nella buona sorte.

Sono arrivata al pacco numero 15.
Ne aggiungo altri 5 o 6 ( dipende se il Molise lo consideriamo regione a sè ) e chiamo Flavio Insinna per fare la diretta da casa mia.

Oggi c'è il sole, fa pure caldo.

Voglio dire, per i nostri parametri.

Ci sono 10 gradi, a febbraio.
Io non li ho mai visti manco ad aprile ,10 gradi in questo Paese, dunque fa caldo.

Dopo 6 ore passate ad impacchettare, ho deciso di prendermi una pausa.

Andrea ha giocato in giardino e poi ha chiesto di andare a fare un giro in bici.
Vai amore, vai con papà.
E papà: " vieni pure tu che un pò d'aria ti fa bene ".

Quello che mi fa bene in questo momento è, nell'ordine,
1) spalmarmi sul divano 5 minuti e mettere per iscritto quanto vorrei avere il naso magico di Samantha-vita da strega, per organizzare questo trasloco;

2) sbafare senza ritegno i minismarties che ho comprato per il compleanno di mio figlio: gli zuccheri fanno male ai bambini;

3) farmi una doccia in santa pace, senza un uomo che mi chiede quanto ci metto e un nanetto che mi butta nella  vasca tutti gli elastici per i capelli delle Barbie ( ignoro chi li abbia introdotti in questa casa ).

Altro che aria fresca.

La solitudine mi ci vuole.

Rigenerante.

...
Cavolo, sono già tornati !!!
Mi manca ancora il numero 3 !!!

sabato 15 febbraio 2014

La vita è un'avventura

Ci sono persone che non amano cambiare e non ne sentono alcuna necessità.
E persone che sono inquiete, e questo bisogno ce l'hanno eccome.

Il mio amico del cuore  Fransuà, che non si scrive così ma per noi si, mi ha sempre definita così: inquieta.

Aveva ragione.

E ce l'ha ancora.

Nel 2009 sono andata in Uk per restarci due settimane appena.
Sono tornata 10 mesi, 5 traslochi e svariati voli Ryanair dopo.

Sono tornata a Kr di passaggio verso il Belgio, la mia nuova casa.
11 mesi a Strée, 2 anni e 7 mesi a Namur.

E adesso si riparte.

I mobili sono in vendita su ebay, libri dischi e una casa intera stanno riempiendo scatoloni che ci circondano e sovrastano, vestiti primavera-estate sono pronti per entrare nelle valigie.

Un altro Paese, nuovi orizzonti, nuove prospettive, tanti sogni, desideri, speranze.

Una nuova avventura sta per cominciare, per noi tre !




venerdì 14 febbraio 2014

San Valentino

Cioccolata per San Valentino, dal mio amore.





La foto è di stamattina, 4 me li sono già fatti fuori. Quello a forma di cuore è la-fine-del-mondo ! 

Vi dirò, a me San Valentino non dispiace.
Si, sarà pure una festa consumistica, ma lo sono tutte: Natale, Carnevale, Pasqua.
Non vedo dove sia il problema, perchè c'è tanta gente che critica.
Io la trovo simpatica.
Certo meglio di Halloween, se non altro siamo circondati da fiori, cioccolatini e cuori e non da scheletri, mummie e dita mozzate.

Poi, voglio dire, nessuno vi obbliga a festeggiare.

Chi è innamorato lo è tutti i giorni, magari oggi ha solo una scusa in più per fare un gesto carino, per avere un pensiero per la persona che ama.

Cavolo, cioccolatini e fiori, che ci sarà mai di così tragico.

Come dice giustamente la ragazza del post che riporto più in basso ( ha una pagina su facebook, si chiama Vegetariani & vegani ricettario ), non è la festa delle coppie ma degli innamorati.
E si ama anche un amico, un cucciolo peloso, una nonnina.
Si può avere una scusa in più per fare una cosa carina proprio oggi, per festeggiare un'amicizia, un legame speciale, un sentimento forte che ci lega ad una persona.
Certo che la amiamo 365 giorni all'anno, e allora ?
Se pure festeggiamo oggi non significa mica che siamo esonerati dal farlo per i giorni che restano.

Quante critiche inutili.
Fa " figo " fare l'antiromantico, il criticone, il freddo e cinico ?
Che tristezza !


" Oggi è la festa di San Valentino e non vedo altro che post su quanto faccia schifo questo giorno e di quante corna abbiano coloro che lo festeggiano.
Dunque io sono nata e cresciuta nella città degli innamorati (che no, NON è Venezia, bensì la sconosciutissima Terni, il cui patrono è proprio San Valentino) e qui tutti festeggiamo per una settimana intera!
La città e' addobbata come se fosse Natale, le scuole sono chiuse e ci si scambiano gli auguri e i doni come se fosse il 25 dicembre.

San Valentino non è la festa delle coppie, bensì la festa degli INNAMORATI!

Ognuno di noi è innamorato di qualcuno o di qualcosa, che sia un amico peloso, piumoso, squamoso, che sia di un oggetto, di un'idea, della propria famiglia o che sia amore per la vita stessa.

Faccio un mare di auguri a tutti voi, perchè la scelta che ci accomuna è anch'assa amore. "

(-Judy-)

mercoledì 12 febbraio 2014

Alzheimer galoppante

Un mese fa abbiamo invitato degli amici a cena.
Cosi si fa nel profondo, manco tanto, nord: si consulta l'agendina e si prende appuntamento per il mese prossimo.
Lei è un'amica di Cédric, lui il suo nuovo fidanzato.
Cédric li aveva già incontrati qualche settimana fa a Liegi, per un caffè, che poi sicuramente era un té o acqua calda colorata.
Io non li avevo mai visti ma ne ho tanto sentito parlare, ero molto curiosa di conoscerli.
Finalmente arriva il giorno.

E io me lo dimentico !!!

Cioè, non ho dimenticato che sarebbero venuti per cena ma, dopo aver stabilito il menu almeno quattro giorni prima, come mia abitudine di maledettissima perfezionista maniaca della precisione, mi sono dimenticata di cucinare.

Non ci posso credere.

L'alzheimer galoppante alla mia età !

Dopo una mattinata ordinaria, pomeriggio gioco con il pupo poi entrambi ci addormentiamo sul divano guardando Bip Bip e Willy il coyote.
Mi sveglio verso le 16.30, il pupo ronfa beato vicino a me, e me ne sto li, avvolta nel plaid, e rifletto.

" mhmm.. dovrei fare qualcosa ma non ricordo cosa ...
I capelli li ho lavati.
Il bucato l'ho fatto.
L'aspirapolvere l'ho passato ieri.
( riflessioni profonde da desperate housewife )
Per pensare alla cena è presto... "

ODDIOLACENA !!!

Sono saltata dal divano, ho mandato un sms a cedric per dirgli di tornare a casa IMMEDIATAMENTE e sono andata in cucina dove ho acceso contemporaneamente tutti i fornelli del gas, il che poteva apparire come un tentativo di suicidio, ma in realtà cercavo solo di guadagnare tempo.
Ci ho buttato su quattro pentole a caso, mi son detta " a qualcosa serviranno ", e ho cominciato a leggere la ricetta.

Tortino di riso, patate e zucchine ( www.micachef.it/tortino-di-riso-con-patate-e-zucchine ).

E siccome avevo una mozzarella che mi avanzava dalla sera prima che avevo fatto la pizza, ho tolto dal frigo pure quella.

Che devo fare per prima?

Mentre preparo il brodo vegetale  per il risotto (meno male che ho una super scorta di dadi da brodo fatti da me medesima, quindi sani e naturali che qui non si mangia gluttamato di sodio che già la parola mi fa venire l'ulcera), ovviamente Andrea si è svegliato e, naturalmente, era piagnucolone e intrattabile.
In realtà, come tutti, voleva le coccole ma io non avevo tempo.

Nel frattempo, suo padre è tornato ma non è stato di alcuna utilità perchè il pupo non l'ha voluto neanche salutare e si è messo a piangere disperatamente: la merenda voleva farla solo con me.

E Cédric continuava a blaterare che forse solo il riso non era abbastanza per cena.

Premesso che

- si, era abbastanza;
considerato anche che
- la mattina, quando ancora mi funzionavano i due neuroni che mi restano, avevo preparato delle salse da spalmare su crostini e mangiare con le verdure in pinzimonio;
- c'erano olive, parmigiano e formaggi a volontà;

quando noi siamo invitati a cena da qualche parte, non ho mai visto tavole imbandite come quelle italiane.
Il menu di solito prevede un aperitivo scarso e un piatto unico di carne o pesce e, naturalmente, una bella fumante tazza di té a fine pasto !
Quando abbiamo ospiti noi, l'aperitivo non finisce mai.
E poi c' è tutto il resto.

Cedric ha proposto un'insalata di accompagnamento.
Accompagnamento a che? non è mica una cena itinerante.
Perchè qui il riso, fosse pure ripieno di un maiale intero, si mangia con l'insalatina di fianco.

Vabbè, fai come ti pare, basta che ti muovi che tra cinque minuti soffoco !

E' andato al supermercato ed è tornato con una di quelle insalate già pulite, tagliate, lavate e imbustate, e un pacco di chips.
A si, ora si che li sfamiamo davvero.

In un'ora, non so come, sono riuscita a

lavareaffettarearrostire zucchine
lavarepelareaffettaresbollentare patate
cuocere il risotto
affettare la mozzarella
riscaldare il sugo che avevo fatto la mattina
buttare tutto piu o meno a casaccio nella tortiera e infornare.

Ovviamente contemporaneamente con una mano imboccavo il pupo che faceva merenda con il naso che gli colava e gli occhioni da panda triste sconsolato.
Alle 17.55, cioè 5 minuti prima che arrivassero gli ospiti ( maledetto nord europa e questa insana abitudine di cenare alle 6 ), sono riuscita ad andare in bagno a truccarmi per non sembrare una pazza, e mettermi qualcosa di diverso dall'abbigliamento casalingo.

Il pupo mi ha seguito a ruota, tutto soddisfatto.
Mentre espletavo i miei bisogni fisiologici trattenuti troppo a lungo, mi ha guardato e mi ha detto: " mamma dovresti metterti il pannolino, cosi puoi fare la pipi quando vuoi ".

Come dargli torto?

sabato 8 febbraio 2014

Quello che conta

Tempo fa guardavo Le Iene in tv, c'era un servizio sul metodo Stamina.

In sintesi, per chi non lo sapesse, si tratta di un controverso trattamento medico inventato da D. Vannoni  e rivolto alle malattie degenerative.

Le Iene hanno mostrato ( già alcuni mesi fa ) dei bambini malati di SMA, atrofia muscolare spinale, curati con questo metodo.
Il dibattito infuria in tv, sui giornali, in parlamento e, soprattutto, ne sono certa, nei segretissimi incontri di chi comanda nelle grandi multinazionali farmaceutiche: sono loro che ci tengono in scacco, sono loro che decidono se siamo malati o no, quali farmaci dobbiamo prendere e quali no.

Voglio dire, è noto che i farmaci usati per la chemioterapia sono cancerogeni.
Gli sfortunati che devo fare questa terapia, firmano un foglio in cui accettano le cure e dichiarano di essere stati informati dei loro effetti collaterali, spesso letali.
Ma si sa, i farmaci usati per la chemio costano migliaia di euro, e sono a carico del servizio sanitario nazionale.
Chi ci guadagna?

Ma non voglio fare polemiche, ci sono troppe persone che soffrono e sono coinvolte in questo discorso di salute, interessi, soldi, disonestà ecc ecc.
Non so se il metodo Stamina funziona, non so se Vannoni è un truffatore o un genio, non so se sta disturbando poteri forti o vuole solo arricchirsi speculando sulla sofferenza altrui.
Non lo so e non voglio scrivere di questo.

Quello che però mi ha fatto davvero male, guardando il servizio delle Iene, erano le mamme di quei bambini malati.
Le mamme che dicevano " mio figlio era un bimbo sano, come gli altri; poi, all'improvviso, da un giorno all'altro, non è più riuscito a muovere le mani, i piedi, a parlare, a vedere  ".
Io non posso immaginare il dolore di queste mamme ( e papà ), la sofferenza nel vedere i loro figli spegnersi giorno dopo giorno, soffrire, diventare immobili.
E sapere che non esiste cura per questo.
Le aspettative di vita sono di appena due anni ( in media ).
Sono condannati a morte, dopo una breve vita piena di sofferenze.

Poi hanno fatto vedere alcune mamme della Terra dei fuochi ( www.laterradeifuochi.it ).
Mamme campane che sono state ricevute dal presidente Napolitano, al quale hanno chiesto un intervento forte delle autorità perchè si intervenga in questa regione martoriata dalla camorra, dai rifiuti, dall'incuria.
Mamme che si sono presentate con le foto dei loro figli morti per cancro.
Hanno fatto vedere anche un servizio in cui intervistavano una giovane mamma di appena 27 anni, gravemente malata. Anche lei, con forza denunciava quello che sta accadendo in questa bellissima regione che è la Campania.
Nel solo momento in cui ha ceduto all'emozione, ha detto: " non posso morire, ho tre bambini, hanno bisogno di me ".
Questa ragazza è morta a settembre, i suoi tre bambini sono rimasti soli con il loro papà.

Ecco, tutta questa premessa, tutta questa tristezza, purtroppo reale, per ribadire un concetto che mi sta particolarmente a cuore:
LA SALUTE è LA COSA PIU' IMPORTANTE.

E ne ho fin sopra i capelli di quelli che si lamentano per cose che non hanno nessuna importanza.

" Oddio, non posso comprare quel vestito da 300 euro "
" Quanto sono sfortunata, non posso comprare l'ultimo smartphone da 700 euro e quello che ho comprato 3 mesi fa ormai è fuori moda "
" Mio padre non mi vuole comprare la macchina nuova, dice che costa troppo "
" Come faccio a sposarmi se non posso pagare 2.000 euro di fioraio, 2.500 euro di fotografo ( come sopravvivere senza filmino prematrimoniale?), 30.000 euro di ricevimento e 3.000 di viaggio di nozze? e le bomboniere di cristallo ? e la carrozza per andare in chiesa ( manco fosse una mozzarella ) ? "

Mi avete rotto, non vi sopporto più.

E poi ci sono sicuramente cose più serie, più gravi, che ci preoccupano, come non trovare lavoro, o averne uno di merda.
Avete ragione, è difficile, ci sono mille cose da pagare, scadenze da rispettare, non è facile.
Posso capire.

E ci sono anche quelli che soffrono per amore.
Comprendo la preoccupazione, la sofferenza, il dolore, il dispiacere, la delusione, lo smarrimento.
Comprendo tutto.

Ma siete vivi. Siete sani.
Avete una vita davanti, fosse pure un solo giorno.
Ma come fate a farvi fermare, bloccare, pietrificare ?

E non è che parlo per parlare, non è che io vivo una vita perfetta, senza problemi, non è che non ho mai avuto dolori o sofferenze.
Sono stata mollata, sono stata ignorata da chi amavo, mi sono sentita delusa, tradita, abbandonata, maltrattata.
Non vivo nel lusso, non mi posso permettere di vedere, acquistare, fare tante cose che mi piacerebbero.
Non ho la vita dei sogni, non sono una strafiga che campa del suo aspetto esteriore, non sono ricca, non ho una relazione perfetta perchè nessuna relazione lo è, non ho una vita perfetta.

Ma sto bene, non ho problemi di salute seri, non ne ho mai avuti, per fortuna.
Mio figlio sta bene, le persone che amo stanno abbastanza bene.

Quindi so di cosa sto parlando.
Ed è senza nessuna presunzione, senza salire su alcun pulpito, che vi dico:
andatevene a fanculo! 

C'è un limite.
E se il limite non è la propria dignità, allora che almeno lo sia il rispetto per la sofferenza altrui, quella vera.

Mi sono sentita dire: " no, non posso sostenere questa o quell'altra associazione ( non importa quale ), ho i miei problemi, i miei guai ".

Non avete un euro per aiutare qualcuno che soffre davvero e poi però non si rinuncia alla pizza del sabato, alla borsa nuova, alle figurine da comprare all'edicola per i vostri figli.
Figli che hanno tutto, cosi tanto che non sanno più che farci, annoiati, ingrati, insoddisfatti, capricciosi.
Ma un euro per chi non ha niente, per chi lotta davvero tutti i giorni, quello non ce l'avete.

Peggio, mi hanno detto: " no, guarda, quest'anno non partecipo a cene, pranzi, raccolte solidali di nessun genere. C'ho i cazzi miei, non ho voglia di pensare a chi sta male ".

Mi sembra giusto, bisogna concentrarsi su se stessi per stare bene, se si pensa a chi sta male, come riuscirci?

No, dico, ma vi sembra normale ?

giovedì 6 febbraio 2014

Ogni cosa al momento giusto

Quando vivevo a Londra, nel ristorante in cui ho lavorato per qualche mese venivano spesso delle arzille vecchiette, tutte vestite bene, col cappellino in testa e le perle al collo.
Pranzavano con le amiche, prendevano il tè a fine pasto ( orrore ! ), chiacchieravano sorridenti ( e lasciavano laute mance ).
Erano nonnine, vecchiette col bastone, con gli acciacchi dell'età che, però, nonostante la vecchiaia e il freddo londinese, se ne andavamno in giro, non restavano chiuse in casa.

I musei erano pieni di nonni con i nipoti, o anche da soli, seduti sulle panchine ad ammirare la bellezza senza tempo di quelle opere di genio.

Dal ristorante sono passata a lavorare in una caffetteria; c'era un vecchietto che veniva tutti i giorni, alla stessa ora , si sedeva e beveva il suo caffè sfogliando il giornale.
Magari a casa era da solo, magari si annoiava, non c'era nessuno a fargli compagnia, quindi lui si preparava, si vestiva di tutto punto, bombetta in testa compresa e, con la pioggia, il vento, il caldo, il freddo, veniva a sedersi in mezzo alla gente per bere il suo caffè.

Non solo inglesi.

Mia suocera, sessantotto anni, stivaloni ai piedi e cappello in testa, lavora nel suo orto come se ne avesse venti.
Anzi, ai ventenni di oggi neanche li vede.
Gioca a tennis, ha una casa su tre piani che sale e scende tutto il giorno, fa passeggiate a ritmo sostenuto ogni domenica, coltiva l'orto, si prende cura del giardino, va a pranzo fuori; per vederla bisogna prendere appuntamento settimane prima.
E' appena tornata da un viaggio organizzato di due settimane in Cambogia e Laos, tra dieci giorni riparte e va sulle Alpi a trovare sua zia per altri quindici giorni per aiutarla a mettere ordine nel caos che hanno lasciato gli operai dopo che hanno cambiato le piastrelle del bagno.

Per restare in tema, sua zia di anni ne ha 78, ha avuto un infarto, un tumore, diversi arti fratturati e messi a posto eppure è ancora li che vive in una grande casa di montagna, affitta delle stanze ai turisti, fa viaggi di migliaia di km in macchina da sola.

Mio suocero e sua moglie ( la seconda, da vent'anni) sono appena rientrati da un mese in Costarica dove sono stati ospiti a casa del figlio di lei.
Sono venuti al compleanno di Andrea il giorno stesso in cui hanno fatto non so quante ore di volo per tornare dal Costarica in Belgio.
Il giorno dopo hanno festeggiato i 94 anni della mamma di lei, una donna minuta ed energica che vive da sola, è indipendente e va in giro in bici perchè, dice,  " l'autobus è per i vecchi ".

Ecco.

Questo è lo spirito che non ho visto in nessun uomo e nessuna donna italiana che conosco.

Sto parlando di persone di una certa età, non di ragazzini.
Ovviamente gente che non ha problemi economici.

Spesso sento dire che ogni cosa ha la sua età per essere fatta, dopo di chè il tempo è scaduto.

Mia mamma pensa che dopo i 20 anni non si debba piu indossare la minigonna, dopo i trenta il bikini, dopo i 40 i capelli vanno tenuti sopra le spalle e dopo i 60 aspetti di morire.

No, forse quella dell'attesa della morte era mia nonna.

Ovviamente non voglio dire che gli italiani sono delle mummie e gli inglesi, i francesi o i belga sono meglio.
Voglio solo dire che lo spirito conta molto, e che da noi forse si tende a vivere troppo proiettati sulla gioventù come se dopo una certa età tutto finisse, non ci fosse piu la forza, il fisico, la salute per fare le cose.
O non fosse più " opportuno " .

Mi dispiace, trovo che sia un peccato.

Naturalmente bisogna avere i soldi per viaggiare, ma io parlo anche di piccole cose, come andare in bici: c'è un limite d'età, come per la patente? no, eppure io di vecchi che usano la bici ne vedo davvero pochi nel sud Italia.

E poi riunirsi con le amiche per fare una passeggiata, mettersi in macchina la domenica e andare a fare una gita in campagna, o a visitare un paesino a pochi chilometri da casa ma che non conosciamo.

Conosco anche tanti giovani che non amano viaggiare e se ne restano a casa loro senza vedere il mondo.

Non li capisco.

Anni fa andavo in montagna per alcuni fine settimana per un corso di trekking e arrampicata.
Alcune tra le mie amiche erano scioccate: ma come potevo rinunciare al cinema e alla solita pizza del weekend per andare in montagna, al freddo, a dormire in sacco a pelo in un rifugio senza nessuna comodità, a fare trekking per una giornata intera ?

Erano sconvolte da questo mio interesse per qualcosa di diverso, di nuovo.

Del resto, erano sorprese anche dal fatto che usavo la bici piuttosto che la macchina e che frequentavo la palestra di karate cinque volte la settimana: per loro fare aereobica sarebbe stato già troppo.
Infatti non facevano neanche quella.

Non sono una che ama le novità, sono abitudinaria e mi piace la mia zona di comfort.
Non sono neanche una che ama gli sport estremi o le vacanze avventurose.
Non mi piace neanche il campeggio, figuriamoci.

Però poi mi annoio, e devo cambiare, almeno ogni tanto.

Se potessi, starei sempre in viaggio, sempre in posti nuovi, per poi tornare a casa  e sentire nostalgia per quello che non ho piu.

Proprio non li capisco quelli che, avendone la possibilità, se ne stanno chiusi nel loro piccolo mondo ( antico ) e non hanno neanche la curiosità di guardare cosa c'è oltre la punta del loro naso.

" Al mio ritorno, molti di quelli che non sono partiti m'hanno detto che con un pò di fantasia e di concentrazione erano soliti viaggiare lo stesso, senza staccarsi dalla poltrona. Gli credo volentieri: sono dei forti. Ma io no, io ho troppo bisogno di questo contributo concreto che è lo spostamento nello spazio. Del resto, fortuna che il mondo si estende per i deboli e li soccorre ". ( Nicolas Bouvier )

mercoledì 5 febbraio 2014

Shopping

Un paio di giorni fa sono andata in centro a fare shopping.
Cioè, l'intenzione era quella.
Avrei bisogno di un paio di capi, niente di che, roba semplice, sono una ragazza classica.

Ho detto ragazza?

Beh, se la pubertà arriva fino a 30 anni, io ho appena superato l'adolescenza.
Certo, come no !

Sono stata in giro per negozi per due ore, e mi sono annoiata da morire, per non parlare del fatto che non ho trovato niente, e dico niente, che mi piacesse.
E non ho neanche guardato i negozi di scarpe, per quelli mi serve una preparazione psicologica ad hoc, almeno otto ore di yoga.

Odio comprare scarpe.

Conosco e indosso solo tre modelli: stivali per l' inverno, sandali per l' estate e Converse per i mezzi tempi.
Forse dovrei passare a una scarpa piu seria, come dice mia mamma ( sempre nei miei pensieri, quella santa donna ! ), che suggerirebbe mocassini.

Orrore !!!

Ballerine ?

Sono stressata solo al pensiero !

Sono l'unica donna che conosco che odia fare shopping.

Le uniche cose che avrei comprato erano vestiti, giocattoli e libri per Andrea.
Tutte cose di cui non ha bisogno in questo momento perchè ne ha a sufficienza, per fortuna mi sono trattenuta.
E, sempre per fortuna, vivo in una città dove è praticamente impossibile trovare libri scritti in italiano altrimenti sarei tornata a casa con una valigia piena.
Non mi piace leggere in francese, mi richiede una concentrazione che alle 10 di sera, cioè quando posso farlo, non ho !

Avrei voluto comprare anche tutti gli addobbi, le decorazioni e i bigliettini di Natale che erano in saldo al 70 %.
Lo so che Natale arriverà solo tra 11 mesi ma è così che si diventa ricchi, afferrando le occasioni al volo.

E magari vincendo al superenalotto.

Certo, ci sarebbero anche altre strade, tipo quella che porta ( va ) ad Arcore, ma sono fuori età per quello, e anche fuori misure.

Peccato.

Ah ah ah ah ah !
Scherzavo.

Comunque non le ho comprate, le decorazioni natalizie, perche avrei dovuto metterle in una scatola e sarebbe stata una di piu che si aggiunge a quelle che già ci saranno per il trasloco.

Si, dopo tre anni in questa casa, é ora di cambiare aria.

Non ve l'ho detto che trasloco ?
Magari ve lo racconto la prossima volta !

lunedì 3 febbraio 2014

Riso e piselli


www.micachef.it

Ingredienti
  • 150 gr di piselli già sgranati ( anche surgelati )
  • 1 lt di brodo vegetale
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 1 scalogno
  • sale
  • pepe
  • 140 gr di riso
  • 30 gr di parmigiano grattugiato ( per una versione vegan, omettere il formaggio )

Preparazione
  1. In una pentola far soffriggere lo scalogno tritato finemente con un cucchiaio di olio. Aggiungere un paio di cucchiai di brodo vegetale bollente e fare appassire.
  2. Unire i piselli e far cuocere qualche minuto a fiamma vivace, quindi unire un mestolo di brodo e portare a bollare, abbassare la fiamma e far cuocere 10 minuti a fiamma media ( aggiungere altro brodo se il fondo di cottura si asciuga troppo ).
  3. Unire il riso, farlo tostare per un minuto circa e poi coprire con il brodo bollente e lasciare cuocere secondo il tempo di cottura previsto ( di solito, 12-15 minuti ).
  4. Unire il brodo man mano che viene assorbito, senza lasciare che il composto si asciughi troppo.
  5. Quando il riso è cotto, spegnere il fuoco, spolverare di pepe nero macinato al momento ( aggiungere sale se necessario ) e mantecare con il parmigiano.
 

Festa di compleanno

Andrea ha compiuto tre anni giovedi 30 ma abbiamo festeggiato ieri a casa.

Da settimane cercavo nei negozi decorazioni per la tavola e per la casa con i protagonisti del cartone animato Planes.
Dusty, Ripslinger, Skipper, El Chupacabra, Dotty, Ned&Zed, Ishani e tutta la truppa !
Sono due mesi che guardiamo il cartone animato e leggiamo il libro a giorni alterni, conosciamo le battute a memoria, potremmo doppiarlo con accento calabrofrancese !
Ho cercato ovunque ma, evidentemente, questo cartone animato non ha riscosso lo stesso successo del suo predecessore, nonchè parente, Cars.

Macchine ovunque ma neanche un aereo.

Io, però, non mi sono arresa, perchè una mamma farebbe qualsiasi cosa per rendere felice il proprio bambino.

Ho visualizzato diversi siti web e alla fine ho scelto il sito www.usagetta.it .
Un sito fatto bene, con tanti prodotti e i prezzi più bassi.
Avevano tutto: piatti, bicchieri, tovaglia, palloncini, tutto. E, cosa più importante, avevano la cialda di zucchero da mettere sulla torta.
Li ho contattati per sapere se effettuavano spedizioni anche all'estero.
Sono stati gentilissimi, rapidi ed efficienti.
Purtroppo non ho potuto ordinare i prodotti dal loro sito perchè le spese di spedizione che mi hanno preventivato erano superiori alla somma che avrei speso in prodotti.
Mi hanno detto che gli costa meno ricevere un pacco dalla Cina che spedirne uno in Europa.

A malincuore, ho comprato tutto su un sito inglese.
Servizio rapido ma pessimo, hanno sostituito alcuni prodotti con altri, uno non c'era proprio...
maledetti !

Comunque, alla fine abbiamo addobbato la stanza con bandierine, festoni, ghirlande, un migliaio di palloncini, una cosa veramente kitsch, com'è giusto che siano TUTTE le feste !

Tutto era pronto, tutto perfetto, una tavola imbandita di leccornie ( panini con Nutella, cioccolatini, smarties, Mikado e dolci in tutte le forme, a prova di diabete ! ) quando Andrea mi guarda serio serio e mi dice: " mamma, ma io non volevo la festa degli aerei, volevo quella delle macchine ".

Cédric, che mi prende in giro da settimane per questa mia ricerca affannosa e perfezionista, se n'è andato a ridere in cucina, ben sapendo il rischio che avrebbe corso facendolo davanti a me.
Quanto a mio figlio, l'ho ignorato.
Maschi, tsè !

I festeggiamenti sono iniziati alle 15.30 e sono finiti a mezzanotte: neanche un matrimonio calabrese oserebbe tanto!

E' stata una festa ad arrivi scaglionati: prima mio suocero con la moglie, direttamente dal CostaRica, sulla via del ritorno in Francia e, contemporaneamente, l'amichetto del cuore di Andrea, Tibeau, con in regalo un intero set di bricolage ( il trapano finto elettrico ha riscosso grande successo ); poi, cambio di ospiti, i suoceri e Tibeau sono andati via e sono arrivati Sebastien e i suoi figli e zia Gaelle.
Siamo passati dal dolce alla quiche e alla pizza.

Arrivi scaglionati, genitori scoglionati, ahahahahhaah.
Scherzo, è stata una bella giornata!
Andrea si è divertito tanto e noi pure.

Gli assenti, i nonni, gli zii, gli amici lontani, hanno tutti scritto, telefonato, mandato messaggi.
Anche Thomas, direttamente dal catamarano a Tahiti, ha inviato un video messaggio!
Poi ha anche telefonato. Rientra tra un mese ma gli ho detto che non voglio vederlo fino a che non si sarò scolorito: il maledetto sta passando tutto il nostro odioso inverno belga su una barca in mezzo all'oceano Pacifico !!!
E lo chiama " lavoro " ! ( www.searchprojects.net )

Il pupo ha ricevuto tanti regali ma quello che lo ha reso più felice è senza dubbio la bici che gli hanno regalato i nonnini. Lui ne ha scelto una rossa !
Oggi l'abbiamo portato a fare un giro dietro casa.


All'inizio non voleva pedalare, voleva solo che lo spingessimo.
Aveva un pò paura, il mio Riccardino cuor di leone.
E' prudente, il ragazzo !
Ma appena ha preso un pò di confidenza, via, è partito, non si è mai voltato a guardare se suo padre e io eravamo ancora dietro di lui.
Anzi, ad un certo punto si è fermato e ha detto: " papà, io voglio andare veloce, voglio diventare campione del mondo di bicicletta " !

Oh Signur !

Beh, comunque lui lo dice di ogni sport/attività che fa o vorrebbe fare: bici, pattini, parapendio, corsa, nuoto, sommozzatore, pilota d'aereo, di treno, nave.
Ha lo spirito competitivo, dice il padre.

Con un padrino come quello che abbiamo scelto per lui, non vedo vie di scampo.

Per me !

Domani a scuola !
Ci impiega 5 giorni per abituarsi alla sveglia all'alba, quando arriva il weekend a sovvertire orari e abitudini.
E il lunedi ricomincia la tragedia.

Qualcuno salvi le mamme !!!

domenica 2 febbraio 2014

Spicchi al cioccolato e smarties


www.micachef.it 


Ingredienti
  • 300 gr di farina bianca
  • 125 gr di cioccolato fondente
  • 50 gr di smarties
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 125 gr di burro
  • 70 gr di zucchero semolato
  • 100 gr di zucchero di canna chiaro
  • 1 uovo
  • 1/2 cucchiaino di essenza di vaniglia
  • sale

Preparazione 
  1. Riscaldate il forno a 180°.
  2. Ricoprite con carta da forno uno stampo da pizza del diamero di 30 cm.
  3. Setacciate la farina, il bicarbonato e mezzo cucchiaino di sale in una ciotola.
  4. Lavorate il burro, lo zucchero e lo zucchero di canna in una terrina capiente con il frullatore ad alta velocità fino ad ottenere una crema.
  5. Unite l’uovo e la vaniglia, senza mescolare troppo.
  6. Incorporate gli ingredienti secchi, le gocce di cioccolato e gli smarties, poi versate il composto nello stampo e fate cuocere per 15 minuti circa o fino a quando la superficie del dolce apparirà leggermente dorata.
  7. Lasciatelo raffreddare completamente nella teglia e poi tagliatelo a spicchi o con formine per biscotti.

 

sabato 1 febbraio 2014

Torta Margherita con smarties


www.micachef.it


Oggi nella classe del pupo hanno festeggiato 5 bimbi che hanno fatto il compleanno questo mese.
Tra questi, naturalmente, il mio cuzzupino.

Ogni genitore ha portato qualcosa, tutto organizzato dalle maestre che hanno fatto in modo di evitare sprechi, tipo quelli che ci sono quando ci si ritrova con 4 torte e magari neanche un piattino.

Io mi sono offerta per preparare un dolce.

Ed eccolo qui !
Una semplice e leggera torta margherita, farcita con confettura alla ciliegia e decorata con glassa di zucchero e smarties.

Quando sono andata a prendere Andrea all'ora di pranzo, la maestra mi ha detto che i bambini erano impazziti per la torta, soprattutto per gli smarties, ovviamente.
L'avevano mangiata quasi tutta.

Tranne mio figlio, che non l'ha neanche voluta assaggiare.

Sò soddisfazioni !

 

 

Ingredienti

  • 200 gr di zucchero
  • 100 gr di farina
  • 100 gr di maizena
  • 70 gr di burro
  • 1 bustina di vanillina
  • 4 uova
  • 1 bustina di lievito


Preparazione


  1. Con le fruste sbattete le uova ( 3 intere e 1 tuorlo ) con lo zucchero e la vanillina fino ad ottenere un composto molto chiaro, spumoso e denso.
  2. Unite la farina, la maizena e il lievito setacciati, incorporandoli delicatamente con movimenti dal basso verso l’alto.
  3. Fate fondere il burro e aggiungetele a filo ben caldo.
  4. Imburrate e infarinate una tortiera del diametro di 24 cm e versateci dentro il composto ottenuto; mettete in forno caldo a 180° per circa 40 minuti.
  5. Quando è cotta, togliete dal forno e lasciate raffreddare, quindi estraetela dallo stampo, capovolgetela e spolverizzatela di zucchero a velo.
  6. Per una festa di bambini, sarà perfetta tagliata a metà e farcita con marmellata,  decorata con glassa allo zucchero e una cascata di smarties