lunedì 28 dicembre 2015

Regali riciclati

Ogni Natale che si rispetti porta con sé dei doni di mierda.

Non è che si può sempre indovinare il regalo giusto.
Ma forse anche si.

Io faccio pochi regali ( a Natale ) e solo alle persone a cui tengo davvero.
Capita che non ne faccio neanche a loro per contingenti ragioni economiche di sfiga planetaria.
Capita che ne faccio a persone di cui mi importa poco per contingenti ragioni di obblighi vari.
Ma non compro mai qualcosa senza riflettere veramente su cosa il destinatario del regalo potrebbe gradire.
Non è cosi difficile: che persona è ? che interessi ha ? cosa gli piace ? cosa detesta ?
E se proprio è quasi un estraneo, fiori , cioccolatini, vino sono sempre graditi.

Con i bambini, poi, è ancora più semplice.
Per me.
Per quasi tutti.

Evidentemente mi sbaglio.
Perché non ho mai visto una ' nonna ' che sbaglia regalo.
Come dire, una che regala ad un bambino di 5 anni un libro di esercizi di matematica e grammatica che si usa in quarta elementare.
Mio figlio è sperto ma non è un gegno !!!
Un libro per bambini di nove anni.
Per di più usato.
USATO.
Con metà degli esercizi già fatti.

Quando una è attenta e amorevole.
Poi dici che mio figlio ha espresso il desiderio di vivere in Italia vicino ai nonni e non ricorda niente del Belgio.
Chissà com'è !


Aperitivi e non solo

Ogni volta che torna a Casa ho una lista di cose da fare lunga due pagine.
Formato A4.

Vorrei passare del tempo con la mia famiglia, con i miei nipotini, con le mie amiche e i miei amici, andare dal parrucchiere che quelli francesi non mi ispirano, un saluto al mio dentista che è il solo uomo al mondo che non mi ha mai deluso, fare un giro in erboristeria per scorta annuale di integratori e oli vari ( che qui ci sono ma costano di più ), mangiare una pizza che sia pizza e abbia il gusto di pizza senza costare 10 euro ( la Margherita !!! ), mangiare più gelati possibili, una cenetta a base di pesce, una birretta con le amiche, un cinema dove finalmente comprendo ogni parola.

Insomma, fare in dieci giorni tutte quelle cose che facevo prima spalmate ben bene su un anno intero.

Ovviamente non ci riesco.
Mai.
Qualcuno resta deluso.
Sempre.
Qualcuno si incazza.
A volte.

Dopo sei anni di vita all'estero, e quindi di vacanze più o meno lunghe a Crotone, questa è stata la prima volta che non ho fatto nessuna lista.
Incredibilo !
Gliel'ho fatta !!!

Nessuna ( o quasi ) aspettativa.
Nessuno ( o quasi ) programma.

Solo un'idea vaga, un desiderio: mangiare.

Mo' non è che in Francia non si mangia o sto a dieta perenne.
Dieta de che ?
Ma avevo voglia di aperitivi all'italiana.
E di dolci italiani.
E di gelati italianissimi.

Incredibilmente, tra famiglia, amici, parenti, nipotini, figlio e marito ( che è stato particolarmente F A V O L O S O ) e cose varie, sono riuscita a fare il tour dei bar che neanche il peggiore degli ubriaconi.

Alef, Alexander, Florida, Italia, Moka, Noce ( in rigoroso ordine alfabetico ).
aperitif every night&day.

E i gelati del Bar Moka, ne vogliamo parlare ?
Goduria allo stato puro.
Quella nocciola è un'opera d'arte, patrimonio dell'umanità, balsamo per qualsiasi ferita.
E i bignè al cioccolato ? e i cannoli in pasta sfoglia, le diplomatiche ?

E i rustici di Emilia Noce  ? le pizzette, la pizza, le crocchette , le susumelle, i crustoli ?

Tre kg in più in 9 giorni.
La bilancia m'ha guardato e m'ha detto " nun ce pensà, è tutta salute ".

Vorrei mettermi a regime, come dicono i fransces, ma siamo rientrati con 7 kg di formaggi nella valigia.
Cosi su due piedi, la dieta non mi sembra un'idea geniale !






mercoledì 9 dicembre 2015

A Natale puoi...

Quando si avvicina Natale sono tutti più buoni.

Io pure.

Sono più buona con le persone che amo.
Facile.
Insomma, mica sempre.

Sono più buona con gli sconosciuti.
Facile.
Quasi sempre.

Sono più buona con me stessa.
Facile.
Perchè fa parte di un processo di ' autocura' che dura tutto l'anno, da tanti tanti anni.

Sono più buona con chi è cattivo, invidioso, geloso, maligno, falso e bugiardo.


Manco.
Ppe.
Gnente.


Se siete degli stronzi che la metà basta, avrete esattamente ciò che meritate.
Da me in primis, dalla vita poi.
Arriverà, arriverà.
Ognuno ha ciò che si merita e, prima o poi, si arriva alla resa dei conti.
Potrei citare numerosi esempi ma la privacy rovina sempre tutto.

Sappiate che io ho la mia bambolina vudùu con tanto di spilli e le vostre foto formato tessera da attaccarci sopra.

Sarà un Natale goduriosissimo.


Ps. Ma quando si invitano 40 persone a cena, i figli si buttano fuori di casa alle 6 ?
     Tingiti il ciuffo, babbiona !







lunedì 7 dicembre 2015

Rissa nel bar



Rissa in un bar.
Bottiglia di vetro va in mille pezzi e uno di questi mi fa un taglio bello profondo ( da punti ) in un dito.
Tutto questo per cercare di calmare gli animi.
Vai a fare del bene !

ps. non è vero, mi sono tagliata con una bottiglia di Crodino che mi si è spaccata in mano ma la storia della rissa mi sembrava più dignitosa.

ps2. Kinder sei il solito allocco :) 


venerdì 27 novembre 2015

Shit happens

Oggi sono stata ad una giornata di formazione.
Uffici con temperature desertiche e troppe informazioni da memorizzare, ancora mi scoppia la testa.
E' già la seconda che faccio, alla terza mi si bruceranno i due neuroni che ho e ne sapro' meno di prima.

Dei tre formatori, una era insignificante;
la seconda era la copia uguale uguale spiccicata della moglie di Piersilvio, come si chiama, la Toffanin ? Quella là, insomma.
Pero' gentile e senza tette rifatte.
Il terzo era un maschio, trentenne, gnocco assai.
Non mi ha staccato gli occhi di dosso per tutta la mattina.
So' soddisfazioni, alla mia età.

Devo dire che c'era poca concorrenza ma, comunque, so' soddisfazioni.
Soprattutto quando una si perde nel labirinto di corridoi per andare alla toilette e lui si offre di venire a cercarti.

Niente, figure di merda everywhere !




giovedì 26 novembre 2015

Ventimiglia mon amour

Che uno pensa " abita in Francia ", figo.
La Costa Azzurra, magnifique.

E poi ti viene voglia di, che so, un Pan di Stelle, e puoi morire.
O te lo fai in casa con la ricetta online che col cavolo che ti vengono uguali a quelli del Mulino Bianco oppure, se hai la chance e li trovi all'ipersupermercatomegagalattico, ti devi vendere un rene per comprarli.
Lascia stare che poi mangiandoli il rene ti cade insieme al fegato per tutta la robaccia che c'è dentro e spacciano per naturale, se ne hai voglia, te la devi togliere.

Ma noi emigrati di frontiera siamo fortunati, a un'ora di macchina c'è Ventimiglia, la mecca della spesa per i francesi.
Che a noi italiani ( del sudde ) ci fregano che le cose costano un botto lo stesso pero', in confronto ad Antibes, è poca cosa.

Andare in un mercato italiano con uno straniero, leggi belgese, leggi mio marito, è un'esperienza unica. 
Comincia a sbavare alla prima bancarella e finisce dopo due giorni che manco un alano !
Comprerebbe tutto.
E infatti lo fa.
Frutta che sa di frutta, verdura che sa di verdura, dei melograni giganti invece di quelli piccoli, molli e rinsecchiti che ho visto qui ( di provenienza USA ), prezzi comunque molto contenuti, direi dimezzati.
Che qui ad Antibes la frutta e la verdura sono buone, in genere, ma con dei prezzi che levati.

Poi siamo andati al supermercato.
Che anche li, prezzi dimezzati.
Reparto biscotti e merendine.
Decenni che non vedevo una confezione di crostatine Mulino Bianco.
E niente, le ho buttate nel carrello.
Il Pandoro che Natale é arrivato, le Gocciole, il crodino e pure i Baci Perugina.
Tutte cose sane e, soprattutto, indispensabili.

Hahahahahahah !

Noi italiani all'estero abbiamo bisogno di essere rassicurati, di ricreare un angolo di patria in casa nostra.
Ecco.
Io l'angolo di Italia non ce l'ho in casa mia.
Pero' un cassetto in cucina, glielhofatta !!!





domenica 22 novembre 2015

Weekend di singletudine


Meno male che sta fuori solo tre giorni.


Quando mio marito non c 'è, magno solo schifezze e leggo fino alle 3 di notte.


Voglio vedere come faccio a svegliarmi domani mattina per portare il pupo al cinema.
Che poi che é sta cosa dei cartoni animati alle 11 di mattina ?


Fransces !

Ps. scritto sabato scorso. Postato oggi che sto computer è una caccola !

martedì 10 novembre 2015

Canoa






Uno fa il figo che va in canoa a novembre, e c'è il sole, l'aria è pure calda ( ingannevole ) e la città vista dal mare è un'altra cosa ancora.
Magari mettersela una muta, un cappellino, non so, uno scafandro !

Il risultato non è un raffreddore come tutto il resto del mondo, che ne so, una febbre di quelle che resti tramortito sul divano per due giorni e tuo marito si occupa di figlioscuolacasaspesacucina ( sogna so' !)
No.
A me la sinusite mi deve venire.

Che, cacchio, due volte in quattro mesi mi pare troppo.

Ovviamente me la sono auto diagnosticata questa notte mentre respiravo come un babbuino ubriaco.
Poi alle sei non ce l'ho fatta più e mi sono alzata, sono venuta in cucina  a farmi i suffumigi.
Certo !
Perché io parto sempre dalle cure dolci e naturali.
Poi le mando a fanculo e vado dal medico.

Ad agosto ho fatto anche peggio.
Prima tre giorni di cure nature, che non sono servite ad una benamata; poi auto cura ( che non faccio mai ) pestemicolga con le cinque giornate di antinfiammatorio.
Vista l'inutilità del tutto, sono andata dalla mia dottoressa che mi ha dato una cura da cavallo con 7 giorni di antibiotico 3 volte al giorno e 2 di cortisone.
Dopo ciò, i miei succhi gastrici si son fatti la valigia e se ne sono andati !

Ovviamente, la sinusite è sparita. Sono spariti anche un pezzo di stomaco e uno di fegato ma, vabbè, non è che si può morire tutti interi.

Questa volta mi porto avanti, dalla dottoressa ci vado oggi e mi faccio dare quello che mi serve.
Non lo prendo subito, pero' lo compro, meglio averlo a portata di mano.

Aveva ragione mio zio, la vecchiaia è una carogna.


ps. Al momento di pubblicare questo post, sono andata dalla dottoressa. Niente sinusite, solo raffreddore bomba.
Ancora non mi sono guadagnata la laurea in medicina ad honorem. Alla mia etá, mia madre giá l'aveva ( dice lei ).



martedì 13 ottobre 2015

PPP

Quando ho finito il liceo ero convinta che l'università sarebbe stata una pacchia, senza interrogazioni ogni settimana, con l'indipendenza di programmarsi gli esami, la vita "da grandi ".

Invece é stato un bel fallimento.
Bisogna dirlo, eh, ammetterlo, fare coming out, per dirla alla moda.

Forse se fossi rimasta iscritta a psicologia a Roma ( per la quale, per inciso, avevo lottato per anni vista la disapprovazione dei miei genitori ) avrei avuto più successo.
Ma scegliere Giurisprudenza é stato un errore.
Enorme.
E' stata una scelta fatta sull'onda dell'entusiasmo di un concorso che stava andando bene ma poi é finito male.
Bah! male...
oggi sono contenta di non essere entrata nell'accademia di Polizia a 18 anni, non sarei la donna che sono e invece io, nonostante tutto, mi piaccio.
Di cio' che questi studi potevano offrirmi mi piaceva solo l'idea di poter aiutare gli altri: magistrato, avvocato dei poveri e degli oppressi, cose così.
Non é andata in questo modo, ho deluso chi ha creduto in me e mi dispiace ma nella vita si fanno tanti sbagli, soprattutto quando non ci si ascolta veramente, quando si fanno delle scelte più per accontentare gli altri che per rendere felici se stessi.
E a volte si sbaglia semplicemente perché si é giovani e non si sa veramente ciò che si vuole.
Come è stato per me.

Quando eravamo adolescenti, i miei migliori amici mi definivano " inquieta " e forse c'era un'accezione negativa in questo termine ma oggi, che in fondo mi sento ancora così, penso invece che sia un tratto del mio carattere: mi sento inquieta quando non sono soddisfatta di ciò che ho o che faccio in un dato momento.
E, se in passato facevo finta di niente, cercavo distrazioni altrove, mi accontentavo, adesso non è più così.
Adesso cerco di cambiare le cose.
Se é possibile.
Altrimenti cerco di cambiare quello che posso cambiare, cioè me stessa, il mio atteggiamento nei confronti delle situazioni e delle persone.

Per esempio, in un tempo non troppo lontano, mi sono circondata di estranei pur di avere una vita sociale pienissima; ho frequentato uomini che non valevano una cicca; ho tirato per le lunghe relazioni finite da un secolo.
Adesso sono diventata intollerante.
Soprattutto adesso non voglio più perdere tempo.
Sono diventata egoista.
Voglio solo relazioni che siano confortevoli per me, che non mi facciano sentire a disagio.
( Parlo di relazioni personali, nel lavoro è ben più complicato )
Ho imparato a dire di no per far piacere a me stessa invece di dire di si per far piacere a qualcun'altro.
Ho imparato che la vita è troppo breve per dare una seconda possibilità a chi non se la merita.
In certi casi, anche una sola é troppo.

Avere 40 anni dà una grande libertà.
Non si hanno più tutte le paure e le insicurezze dell'adolescenza, e nemmeno i dubbi esistenziali dei 30 anni.
E, nel mio caso, mi dà anche una grande voglia di rischiare.

Non li capisco quelli che ad ogni compleanno fanno una tragedia, che negano la loro età e pensano che dopo i 39 anni la vita sia un declino inesorabile.
Certo, potendo scegliere, anche io vorrei restare sempre giovane.
Sarebbe comodo: niente tinta per capelli, niente creme antirughe, niente di indigeribile, forma fisica al top e niente orologio biologico che segna le ore.

Ma, cacchio, 40 anni non sono mica 80 !

E, comunque, la zia di Cédric, che di anni ne ha 82, e ha superato ben tre tumori, fa ancora 1200 km in macchina da sola, fa trekking in alta montagna che io mi schianto solo al pensiero, cucina da Top Chef, si occupa di figli e nipoti, ha un orto incredibile, taglia la legna con l'ascia e spala il vialetto dalla neve da sola.
Ovviamente, ha uno spirito indomito e un motto che governa la sua vita:
PPP
Pensa positivo permanentemente.

Il pensiero positivo è una stronzata ?
Sarà...






giovedì 17 settembre 2015

Dietologa e Massaggi

Un mese fa ho deciso di mettermi a dieta.
Quattro giorni fa ho iniziato.

Sono decisioni che presuppongono una lunga elaborazione prima di passare all'atto pratico.

Di lunedì, poi. Gravissimo errore.
Non si deve iniziare niente di lunedì, si sa che porta sfiga.
Comunque,  lo stesso giorno sono andata al supermercato e c'era una tipa che offriva buoni gratuiti per una consulenza con una dietologa nutrizionista e un massaggio anticellulite di prova.
Ovviamente l'ho accettato, non ero mai stata da una dietologa, ero curiosa.

Oggi sono andata.
Ho scoperto diverse cose.
La prima é che le donne perdono centimetri di altezza con ogni gravidanza.
Io sapevo che perdono la linea ma l'altezza, questa proprio mi giunge nuova.
Vabbè.

Poi, la madame là, mi ha detto che io non ho cellulite ma ritenzione idrica.
Si, vabbè, il risultato estetico é uguale.
Ma l'indice di massa grassa va bene, il tono muscolare pure, il peso é perfetto ( la mia bilancia a casa segna un kg in più ) e blablabla.
A livello di dieta, mi ha anche detto, non ho bisogno di grandi cambiamenti, le cose classiche, mangiar sano, meno sale, meno zuccheri, più acqua.

Poi sono passata alla parte più bella, cioè al massaggio gratis, con un attrezzo rotante tipo lame d'acciaio e poi manuale.
Ovviamente, siccome non si paga, é durato solo 15 minuti anziché un'ora e in più mi ha massaggiato una sola gamba !!!
Poi l'estetista mi ha consigliato almeno 5 sedute per avere dei buoni risultati estetici, cioè una riduzione della cellulite che io vedo ma le altre forse no o fanno finta visto che mi dicono " ma che ci  sei andata a fare ? "
Vatti a fidare delle amiche....

40 euro a massaggio in questo momento di penuria di lavoro non li ho.
Considerato che per avere un risultato me ne servono almeno 5, che fa in totale 200 euro, ne ho ancora di meno.

Ma la cosa positiva di tutto ciò é stato che, appena uscita da li, la mia dieta é finita.
Voglio dire, il peso é perfetto, ciccia non ne ho, mi serve quello che già sapevo: più acqua, più movimento aerobico ( la bici every day già da 3 settimane ), potenziamento muscolare.

E quindi sono andata al Carrefour e avrei voluto riempire il carrello di schifezze: coca cola, patatine, nutella, gelati.
Avrei comprato tutto, pure merendine che non mangio mai.

La libertà mi ha inebriato.
Dovete capire che in tutta la vita non mi sono mai, mai, maissimo messa a dieta.
Mai fatte, di nessun tipo, mai avuto bisogno, mai rinunciato a niente.
Del resto, con lo sport che facevo 5 giorni alla settimana, la libertà di mangiare di tutto era il minimo.

Con tre traslochi internazionali ( senza contare i 5 di Londra e quello in Belgio ) in 5 anni, una gravidanza da Barbapapà, una pigrizia dovuta al gelo del Belgio e la vecchiaia incalzante, che il mio corpo si modificasse era il minimo.
Ma da quando abito in questo bellissimo angolo di mondo, ho ripreso la bici, faccio sport, vivo di più all'aria aperta.

E quindi posso ricominciare a vivere, dopo ben 4 giorni di dieta hahahahahahah !!!!

Le persone che stanno a dieta le ammiro, bisogna avere una forza di volontà incredibile, non so come ci riescano.
Io non ce la faccio.
Appena sento la parola ' dieta ', ho le visioni di cioccolato, gelati, torte cremose, lasagne e patate fritte.
Pure la pubblicità delle scatolette per gatti mi fa venire l'acquolina in bocca.

E' proprio la parola ' dieta ' che mi disturba, é il divieto, l'imposizione.

' Posso resistere a tutto ma non alle tentazioni ' ....
e se l' ha detto Oscar Wilde, chi sono io per affermare il contrario ?







giovedì 10 settembre 2015

Amicizia

E' come la Luce -
Un Piacere - che non conosce la stagione -
E' come l'Ape - 
Una melodia - al di là del tempo -

E' come i Boschi -
Un segreto - come la Brezza -
Priva di parole - eppure capace
Di muovere gli Alberi più superbi -

E' come il Mattino -
Al suo meglio - quando si chiude -
E gli Orologi che non conoscono la Fine -
Rintoccano - il Mezzogiorno !

E.D.

lunedì 7 settembre 2015

Madri

Madri casalinghe che pensano di aver fallito perché hanno anteposto la famiglia alla loro realizzazione professionale.

Madri in carriera che si sentono in colpa perché non hanno abbastanza tempo da dedicare ai propri figli.

Madri.
Donne.

E' sempre un gran casino.

Nella prossima vita voglio rinascere Uomo.

Anzi no.
Voglio rinascere donna, ed essere madre, magari diventarlo ben prima dei 35 anni.
Ed essere ricca, ma ricca ricca, così ricca da poter scegliere il lavoro che amo e farlo senza togliere troppo tempo a mio figlio che è la cosa più bella della mia vita.

E naturalmente voglio anche una terza coppa C.



martedì 1 settembre 2015

La rentrée

Primo giorno di scuola, classe dei moyen, cioè seconda della scuola materna.

Ormai lo choc della scuola l'abbiamo superato ma quest'anno c'é una novità, la mensa.
La novità é tutta per mio figlio perché gli altri bambini ci sono sempre andati.

Ovviamente, come tutte le cose nuove, lo spaventa ( tutto sua madre ).
E quindi piange.
Andrea non é un bambino intraprendente o incosciente, di quelli che si buttano nella mischia o che amano le novità.
E' stato sempre piuttosto prudente e riflessivo.
Si prende il suo tempo per provare una cosa e poi decidere se gli piace oppure no.
Paradossalmente, con le persone fa il contrario, secondo me segue l'istinto: una persona gli piace subito oppure no. 
Magari poi la conosce e comunque ci sta, ci gioca ecc ma resta quella distanza di fondo che ha percepito al primo sguardo ( anche in questo, tutto sua madre ).

Forse conta anche il modo in cui io ho impostato il momento dei pasti sin da quando era piccolo: se ci sono anche altre persone, si mangia e si chiacchiera; ma se siamo soli, si raccontano storie, si colora, si gioca a carte :)

Non so cosa gira nella sua testolina, ha delle immagini dei suoi compagni che si preparavano per andare alla mensa l'anno scorso mentre lui invece tornava a pranzo a casa.
E' l'ignoto, il pensiero di non saper gestire la situazione sconosciuta, che lo preoccupa.
( Merde, é davvero uguale a me. )

Già lo so che ci metterà un po' ad abituarsi, che ci saranno altri pianti e altre giornate no, sarà dura.
Almeno sono contenta di averlo lasciato in questa scuola nonostante l'avessero ammesso in altre due da tutti giudicate 'migliori' ( come se fosse Oxford e non un asilo !!! ) in cui l'avevo iscritto consigliata e pressata psicologicamente da una madre che... vabbè, non voglio aprire il repertorio di prima mattina.
Ha ritrovato il suo ambiente, alcuni compagni di classe sono gli stessi dell'anno scorso e gli altri li ritroverà nel cortile durante la ricreazione. Anche la maestra, che é pure la direttrice, pare sia molto brava.
Lo spero.
L'anno scorso ne ha avuto una che io non sopportavo, che aveva i suoi cocchi e gli altri ' chi se ne frega '. ( Andrea era tra i chisenefrega). Per fortuna, a gennaio ne é arrivata una nuova, giovanissima, motivata, intelligente, spiritosa e di carattere. Li ha rimessi tutti in riga, quelli che facevano troppo chiasso, i bulletti che menavano i più piccoli ( cominciamo bene, già all'asilo ) e li ha davvero fatti ' lavorare ', hanno imparato un sacco di cose.
Staremo a vedere.

Io intanto mi sento una madre cattivissima perché lo lascio a scuola a tempo pieno come tutti gli altri bimbi.
Potrei portarlo a casa per il pranzo e poi riportarlo il pomeriggio ma vorrei che si abituasse in previsione di una formazione che mi terrà impegnata tutto il giorno per dei mesi.
Davvero non so come fanno quelle donne che li smollano a scuola fino alle 6 di sera anche senza averne la necessità.
Non parlo delle mamme che lavorano, parlo di quelle che non fanno un cacchio ma vogliono la giornata libera.
Di quelle che lavorano da casa e non vogliono bambini tra i piedi ( e non li vogliono neanche durante il weekend o durante le vacanze e quindi, w i nonni, i vicini e i conoscenti ai quali sbolognarli.
Parlo di te, di te che mi leggi con google traduttore.
Ci siamo capite. )

Una cara amica e una GRANDE mamma alla quale mi rivolgo sempre per un consiglio o anche solo per essere consolata quando devo prendere una scelta che per me é troppo dura, mi ha scritto
" Non si é cattivi se si lascia che i figli diventino grandi; ciò che importa é che lui sappia che ci sei per lui, sempre "

A volte vorrei che crescesse in fretta per superare le sue paure, altre volte vorrei che restasse sempre piccolo.
E' dura essere mamme.



martedì 11 agosto 2015

Notte di stelle

Una notte come quella di tanti anni fa, ma neanche troppi.
Una vacanza in montagna, stessi alberi, stesso profumo, stesso cielo.


Seduta sulla sdraio in terrazza a guardare le stelle.


Non ricordo se ne ho vista cadere una, due,,cinque o nessuna ma ricordo l'attesa, l' emozione, i desideri.


La montagna non é la stessa, la compagnia neanche, la mia vita nemmeno.
Potrei dire che tutto é cambiato ma, in realtá, sarebbe una bugia.
Quando guardo questo cielo cosi bello mi sembra di guardarlo con gli stessi occhi pieni di attesa, emozioni e desideri.


In fondo, ció che conta é rimasto uguale.

martedì 28 luglio 2015

Riflessioni

Sono tornata a casa e ho trovato un lazzaretto.
Zie malate, uno zio operato, mio padre ancora con la tosse dopo mesi di cure, mia cugina venuta in vacanza che si è beccata la bronchite e se ne sta buttata nel letto da una settimana con febbre alta, Ciccia stremata da questo caldo infernale e A. che deve fare accertamenti per un sospetto dei medici.

E che è !

Altro che medicine, ci vuole Lourdes.

La vecchiaia è una carogna ma di questi tempi anche la gioventù non se la cava alla grande.
Non siamo più giovani ?
E che siamo, vecchi, a quarant'anni ?

Io quelli che si lamentano tanto per fare li appenderei.
Ma che c'avete da lagnarvi tutto il tempo ?

Ho due kg di troppo, i capelli bianchi, le tette troppo piccole, le chiappe troppo grandi, e fa caldo, e fa freddo, la mia collega è una strega, e mio marito mi affligge, e il mio ex marito è uno stronzo, e la compagna del mio ex marito è una bagascia , e mia suocera è una bastarda...
no, vabbè, gli ultimi due non contano, al 99% corrispondono a verità.

Insomma, dovunque mi giro,sento gente che si lagna.
Ma di ogni cosa.
Del caldo, del vento, delle vacanze, dei figli, del traffico, della crisi.

Poi c'è chi avrebbe motivo davvero di lamentarsi e anche imprecare, e invece resta calmo, tranquillo, sereno per quello che è possibile.

Solo una cosa mi fa paura, ed è la malattia.
Mia e delle persone che amo.
E secondo me davvero solo questo è importante.

Si, lo so, il lavoro, i soldi, l'amore e bla bla bla.
Lo so.

Ma la salute, davvero, se non c'è, è finita, tutto il resto perde importanza.
Tempo perso a fare progetti, valutare, soppesare, immaginare, temere, esitare.
E poi cosa ?
Ti ammali e non hai più niente, nè la forza nè la voglia di fare ciò che prima volevi, che ti sembrava cosi importante ma non era il momento adatto, non avevi i soldi, non avevi il lavoro sicuro, non avevi accanto la persona giusta, non avevi certezze.
E davvero siamo sicuri che col passare del tempo le avremo, queste certezze ?

Aspetto a fare un figlio, aspetto a fare quella vacanza che desidero da anni, aspetto ad usare il servizio buono, aspetto a richiamare quell'amica che ho perso tanti anni fa ( e magari era pure colpa mia ), aspetto a chiedere scusa, aspetto a dire ti amo.

Aspettiamo come se la nostra vita fosse infinita, e così le nostre energie.

Un amico una volta mi ha detto che viveva con il rimpianto di aver lasciato andare la donna che amava, di averla persa per sempre.
Per vigliaccheria.

Ecco, le persone malate non conoscono questa paura, questa paura di darsi, di esporsi, di soffrire, ma anche di amare, di fidarsi e di affidarsi, di essere se stessi.

Non lo so, dobbiamo arrivare a questo ?
all'ultimo istante della nostra vita per guardarci indietro e renderci conto che abbiamo vissuto una vita diversa da quella che volevamo e l'abbiamo fatto solo per paura, per il giudizio degli altri, per stanchezza, per abitudine ?
Non potremmo provare, almeno provare, ad essere onesti con noi stessi prima che sia troppo tardi ?

Che tristezza vivere una vita in cui non ci riconosciamo.


sabato 25 luglio 2015

Relazioni

La differenza non é tra fidanzati, conviventi o sposi.
Il rispetto per l'altro, per la persona che ci sta accanto e che ci ama, che noi ricambiamo col nostro amore, prescinde dallo status che ci tiene insieme.
Lo ami, lo rispetti, gli sei fedele.
Punto.


A volte non va proprio cosí, purtroppo.
A volte l'amore finisce ma non ce ne rendiamo conto, non subito.
O forse si, ma non vogliamo arrenderci e proviamo e riproviamo a far rinascere qualcosa che é morto, che non esiste piú.
Qualcuno, piú onesto con se stesso prima che con gli altri, e anche coraggioso, decide di chiudere la storia prima che sia troppo tardi, prima che ci si faccia troppo male.
Molti non ci riescono.


Del resto, qualcuno ha detto che il coraggio é dei nuovi amori, quelli vecchi sono tutti un pó vigliacchi.


Altri prendono tempo, e in questo tempo fanno grandissime cazzate, come tradire il proprio partner o, peggio, mettere al mondo un figlio nell'illusione che questo possa far rinascere il sentimento.


E poi c'é chi é infelice li dov'é, nella storia che un tempo era tutto e ora non é piú niente, che tradisce ma con la consapevolezza che resterá li, che quella persona non la lascerá mai.
Per abitudine, convenienza, vigliaccheria, stanchezza.
Queste persone, secondo me, sono molto tristi.
E non hanno granché da dare neanche all'amante di turno.


Se si ha la fortuna di trovare una persona che ci rende felici o, almeno, ci prova con tutte le sue forze,
una persona che ci ama e ci fa sentire speciali
una persona il cui solo pensiero ci fa sorridere di tenerezza
non dovremmo mai lasciarla andare.
E se viviamo felicemente con questo uomo o con questa donna, e ne incontriamo un'altra che ci sembra interessante, che ci piace, ci intriga, c'é una sola cosa da fare se vogliamo portare avanti la nostra relazione.
Ed é girare i tacchi e andarsene.


Il mondo é troppo grande perché possa esserci una sola anima gemella ma ció non significa che dobbiamo avere una storia,,d'amore o di sesso,,con ognuna di loro.


Bisognerebbe smettere di pensare che ' ogni lasciata é persa ' e ricomimciare a credere che ció che davvero conta merita tanto tanto impegno e buona volontá.


E amore, naturalmente,!

mercoledì 1 luglio 2015

Coppia VIP ( veri indiscutibili pezzidimerda )

Nella mia ricerca di lavoro ho trovato questo annuncio:

Nannie - Aiuto babysitter -

Non babysitter.
Aiuto babysitter.

Trattasi di coppia VIP, come specificato nell'annuncio, che vive a Monaco e cerca una aiuto babysitter per occuparsi di un bebè che nascerà tra settembre e novembre !!!

Requisiti: parlare in inglese al bebè e ovviamente avere almeno cinque anni di esperienza, essere puntuali, flessibili, avere capacità di adattamento, essere pedagoghi, pazienti e disponibili all'ascolto.

E poi sono elencate le mansioni:


-) sorvegliare il bebè con un interphone con monitor;
-) occuparsene se si sveglia di notte, dargli il biberon, farlo riaddormentare, cantargli la ninna nanna;
-) partecipare allo sviluppo del bebè attraverso giochi educativi;
-) cucinare pasti semplici, vari ed equilibrati;
-) lavare e vestire il bambino in funzione del meteo e delle attività;
-) praticare le regole d'igiene e di sicurezza per il nuovo nato ( sterilizzazione dei biberon etc );
-) viaggiare con la famiglia preparando le valigie e quanto necessario;
-) somministrare le medicine e le cure necessarie quando richiesto dalla famiglia;
-) FORNIRE AI GENITORI INFORMAZIONI SUI PROGRESSI DEL BAMBINO TRAMITE UN DIARIO.

Vi pongo solo una domanda:

MA CHE CAZZO LI METTETE A FARE AL MONDO I FIGLI ???

Coppia VIP ?
Coppia di stronzi.
Ancora deve nascere e già tutto deve essere pronto perché niente possa interferire con la vostra miserabilissima vita.

Si, é miserabile, é triste pure se avete la Ferrari in garage, lo yacht ormeggiato a Cannes e la villa  di 400 mq con piscina e giardiniere paesaggista incluso.

Ma perché ste donne non nascono sterili ?
Ma perché devono mettere al mondo degli infelici ?
Non saranno adolescenti e poi adulti infelici, dite ?
Oh si, eccome se lo saranno.

Conosco anche io una madre così, solo che lei non é VIP nel senso classico del termine.
Ma stronza di sicuro.

Deposita le figlie a destra e a manca con la scusa che deve lavorare, ovviamente palesemente falsa; 

poi le deposita ancora durante TUTTI i fine settimana e TUTTE le vacanze perché lei deve partire col marito, da SOLA;

non dedica del tempo alle sue figlie che, naturalmente, crescendo finalmente hanno aperto gli occhi e si stanno dolorosamente rendendo conto di avere una madre stronza;

ovviamente critica tutte le altre donne, soprattutto me, perché é una persona molto, molto invidiosa;

la sua unica preoccupazione é che qualsiasi cosa riguardi le figlie ( scuola, doposcuola, sport, vacanze ma anche malattie ) non interferisca con la sua vita, vale a dire non comporti perdite di tempo né tanto meno di soldi ( e sto parlando anche di problemi seri di salute, fisica e psicologica, accertati );

dà la colpa agli altri per i suoi fallimenti come madre;

é brutta, com'é giusto che sia una persona così brutta dentro: a volta la natura é coerente con se stessa !!!
Con quella cresta bianca come na gallina !!!

Ci sono tante donne che desiderano essere mamme e non possono, che avrebbero tantissimo amore da dare ad un bambino...
E poi ci sono queste, che fanno i figli per status sociale e poi li fanno crescere da qualcun'altro.
Che persone tristi.

Ps. per chi fosse interessato, il salario per l'aiuto babysitter é di 4.000 euro al mese.
Più vitto, alloggio e viaggi.
Se questo bebè è fortunato, troverà un surrogato di madre ( e padre ) che potrà salvargli la vita.













venerdì 26 giugno 2015

Maledizione di Montezuma n. 2

Se le maledizioni di ieri non fossero bastate a quel pezzo di sterco che é venuto fino in casa a rubarmi la bici, ne vorrei aggiungere delle altre.

Gira, infatti, voce che in questo periodo ci sia un aumento di furti di biciclette che vengono rivendute a 200 euro l'una ai migranti bloccati a Ventimiglia che cercano un modo per attraversare la frontiera che i francesi, EgualitéFraternitéTienitelité, non vogliono fare passare.

Se fosse stato un furto proletario, avrei chiuso un occhio, ergo non mi sarei incazzata come una iena.

Ma non lo é.

Ci sono sempre degli stronzi che speculano sulla povera gente.



Albanese parla del suo motorino ma il concetto si applica anche alla bici.
E le maledizioni pure.






giovedì 25 giugno 2015

I ladri in casa

A te

brutto pezzo di merda

che stanotte sei entrato nel giardino di casa mia e mi hai rubato la bici

ti auguro di sfracellarti contro un albero

che ti cadano tutti i denti

che ti possa rompere sei costole

e avere una frattura multipla e scomposta al femore, all'anca e 'ndo cojo cojo

che tu possa restare inchiodato a letto per i prossimi sei mesi

con un catetere per espletare i tuoi bisogni.

E nessuno che te lo venga a svuotare.

Maledetto.

lunedì 15 giugno 2015

Matrimoni



Non ho mai immaginato veramente il giorno del mio matrimonio.
Forse qualche volta, sognando ad occhi aperti, ho immaginato l'abito.
Volevo un vestito come quello di Sissi l'imperatrice.
O come una meringa, dipende dai punti di vista.

Sono stata invitata ad un certo numero di matrimoni, non tantissimi nonostante abbia vissuto in una parte d'Italia dove questa é un'occasione in cui si riuniscono famiglie intere fino ai cugini di settimo grado che, naturalmente, non si parlano da anni dopo l'ultima litigata.
ma che vuol dire?
Si DEVE invitare il cugino che t' ha quasi portato in tribunale pur di avere quel pezzo di terra in eredità, e la cugina che non vedi da quando avevate sei anni.
Si deve perché senno sembra brutto.
E poi la commara, il compare d'anello, l'amico dell'amico ecc ecc.
Cosi ci si ritrova in 200, gli sposi non mangiano niente e si fanno delle foto con dei perfetti estranei.

Vogliamo parlare dei costi ?
No, non ne parliamo, tanto chi è già sposato li conosce e chi non lo è...mai sia che si scoraggi a causa mia.

Sono andata solo ai matrimoni di persona per me davvero importanti, e ad un paio importanti per il mio ex ma non sono riuscita a trovare scuse valide per evitarli.
Non é che non mi piacciono i matrimoni, al contrario, li adoro.
La considero una questione di sincerità: perché devo andare a festeggiare qualcuno di cui non m'importa, che mi invita solo perché deve ?

Mi commuovo sempre.
E poi mi piace stare seduta a tavola per ore e mangiare tutto, ma veramente tutto.
Dall'aperitivo al dolce, non ho mai lasciato niente nel piatto, mai !
Una volta un cameriere mi ha pure sgridato quando ho chiesto la terza fetta di torta.
Mi ha detto che quella che restava era per loro ma dovevo smetterla di domandarne altre porzioni !!!

Nonostante cio', non era questo che volevo per me, e nemmeno Cédric.
Quindi l'abbiamo fatto come ci rappresentava meglio.

Mi scuso se qualcuno si é sentito offeso perché non ne ha ricevuto comunicazione prima della data ufficiale, e mi dispiace per chi voleva essere presente e non é stato invitato.
Sono arrivata alla conclusione che, come la fai la fai, la sbagli.
C'é sempre chi si offende, chi pensa che non si fa così, che non sta bene, che dovevo ricambiare il suo invito del secolo scorso, che ' che modi sono e che maleducazione, e non pensi a chi ti vuole bene ' e blablabla.
Io ci penso a chi mi vuole bene e spero che me ne voglia così tanto da accettarmi per quella che sono e per le scelte che faccio.
Sono un essere imperfettissimo, ho commesso tanti sbagli nella vita e tanti ancora ne faro' e per questi chiedo scusa in anticipo ma non posso vivere la mia vita cercando di accontentare le aspettative altrui.
Per citare massimo Troisi ( anche se lui si riferiva ad una cosa molto diversa )
" io sono una, voi siete tanti ".
Non saranno mai tutti contenti di me al 100% ma mi auguro che le persone che mi amano davvero, con tutto il loro cuore, non misurino il loro amore basandosi sulle scelte che faccio nella mia vita ma sull'amore che provo per loro.
Non avrò' realizzato i vostri sogni ma, appunto, sono i vostri, non i miei.
Io sono felice cosi, spero vi basti.



mercoledì 10 giugno 2015

Prima volta

C'é sempre una prima volta.
O fore potrei dire " non é mai troppo tardi ".
Ma mi piace di più il motto di Federico Garcia Lorca: " Tardi ma in tempo ".

Ieri sono andata dall'estetista a farmi la manicure.
Per la prima volta.

Del resto per i miei 40 anni mi sono regalata parecchie prime volte:
un taglio corto di capelli, un sostegno per i miei riccioli un po' perduti e i colpi di luce per dare un nuovo tono.
Mi sono regalata una nuova vita in un nuovo Paese, un nuovo lavoro, dei nuovi amici.
E quindi perché non la manicure ?

L'estetista mi ha guardato per tutto il tempo come se fossi stata una contadina scesa da una timpa sperduta, sia per lo stato delle mie mani sia perché non ci poteva credere che era la mia prima volta.
Non che gliel'abbia detto.
Si capiva.
Per giustificare lo stato delle mie mani " rovinate " le ho detto che lavoro molto in giardino e nell'orto.
" Questo spiega tutto ".
Neanche avessi ettari di terra da coltivare a mani nude !

D'altra parte, anche io la guardavo esterefatta: come si può condurre una vita normale con tre cm di unghie finte appiccicate alle mani ?
Sorvolando sul colore, io con quelle unghie non potrei resistere neanche se spendessi la mia vita sdraiata sul divano, figuriamoci se dovessi VIVERE !
Come minimo mi cadrebbe la pupilla al primo tentativo di mettere le lenti a contatto.

Ma forse la sera se le toglie e le mette sul comodino come si fa con la dentiera !
Volevo chiederglielo ma già mi guardava male, non ho voluto auto infierire !

La cosa positiva é che appena sono uscita da li sono andata direttamente in profumeria e ho comprato il kit per la perfetta French manicure. Tanto, voglio dire, per quello che ho pagato e per quanto mi durerà, cioè al massimo 48 ore, posso fare da me.
Quando ho detto a Lucia che non ho neanche uno smalto a casa e che mai l'ho usato mi ha guardata incredula e mi ha detto " che tristezza "!!!
Ah se avessi avuto una figlia femmina, a quest'ora vedevi...
Forse c'é una ragione divina per cui invece ho avuto un maschio !


sabato 6 giugno 2015

Il Paradiso dipende da noi

Fa caldo, è estate, spiagge affollatissime, turisti ovunque, tempo di gelati, mare, tuffi, giri in canoa, castelli di sabbia e colazioni pranzi merende aperitivi e cene in giardino.

Il mio orto è magnifico, i pomodori maturano ogni giorno, le insalate sono verde brillante e le zucchine crescono piano piano.
Il gelsomino si arrampica sul portico e la sera é profumatissimo.

Impossibile prendere il sole in giardino, fa troppo caldo, ma in casa si sta benissimo.
Questa casa è magnifica, è perfetta, è il posto migliore che potessimo trovare.

Non sono mai stata così felice di aver fatto una pazzia come quella di trasferirci in questa città, così come l'abbiamo fatto: senza un lavoro, senza una casa, senza soldi e senza certezze.

La fortuna aiuta gli audaci.

E le follie sono davvero l'unica cosa di cui non ci pentiamo mai.

Come quando sono andata in UK per due settimane e ho deciso di non tornare più.
Certo, non pensavo sarebbe stato per sempre, credevo che mi sarei fermata a Londra solo un anno...
ma si sa, noi facciamo programmi e il destino ride di noi ( citazione, rivisitata, di qualcun famoso ).

L' importante è crederci.
Credere che le cose possano andare meglio.
Credere che possiamo realizzare i nostri sogni.
Credere che qualcosa di buono e di bello ci attende, ma che siamo noi a dover andare a cercare, a prendercelo.



" Il Paradiso dipende da noi.
  Chiunque voglia
  vive nell'Eden, nonostante Adamo
  e la Cacciata. "

 ( Emily Dickinson )

venerdì 29 maggio 2015

Piccole cose

Stasera esco con le mie nuove amiche.
Italiane ad Antibes.
Organizziamo una serata una volta al mese ma poi, con alcune di loro, ci sono le colazioni dopo aver lasciato i pupi a scuola, i pomeriggi al parco, il picnic in spiaggia.

In quattro anni in Belgio non sono mai uscita con nessuno.
Voglio dire, da sola, senza Cédric, con delle conoscenze solo mie.
Eppure andavo in palestra, e Andrea a scuola, dove c'erano altre mamme, come quelle che ho conosciuto qui.
Beh, forse non proprio come quelle.

Comunque mi sono preparata per la serata, ho aperto l'armadio per decidere cosa mettere e mi sono sentita in difficoltà.
Ho troppe cose.
Ma veramente.
Certo, solo alcune sono davvero nuove: un jeans, due pantaloni di lino, un paio di vestiti.
Poi c'é il resto, che si é accumulato negli anni e, incredibilmente, ancora mi va !
Ho persino un pantalone comprato nel secolo scorso, forse l'ho pagato addirittura in lire.
Pero' ancora é come nuovo e, soprattutto, mi entra !!!

Dopo una gravidanza con 16 kg in più, per fortuna persi, e un corpo che comunque non é più quello di 5 anni fa, mi vanno !

Yeeeeeee !!!

Bisogna gioire anche delle piccole cose !
E io entro ancora nella taglia 40 !
Più piccola di cosi :)

venerdì 15 maggio 2015

Comprensione in differita

C'é chi parla due, tre e anche quattro lingue.
In realtà, non é una cosa dell'altro mondo, basta studiare e, soprattutto, esercitarsi nel dialogo altrimenti il vocabolario si dimentica facilmente.
Per esempio, io parlo tre lingue straniere anche se lo spagnolo é diventato un po' più difficile dal momento che ultimamente non ho più molte occasioni di parlarlo.

In compenso, il mio francese migliora di giorno in giorno.
Lo parlo e lo capisco bene, anche quando i francesi doc parlano alla velocità della luce.

Se non fosse che il suono mi arriva al cervello in differita, come le partite di calcio.
Ascolto ma capisco un attimo dopo, di solito troppo tardi per salvarmi da una figura barbina.

Tipo mercoledi.

Ferma alla fermata dell'autobus, aspetto il numero 2 perché é quello che mi porterà vicino all'ufficio per consegnare la dichiarazione dei redditi.
Cosi' credo.
Ma, naturalmente, siccome sono una frana inside, ho sbagliato persino a cercare l'itinerario su google map.
Al momento, pero',  non lo so, dunque aspetto fiduciosa.

Passa il numero 30, si ferma, l'autista apre le porte e mi chiede se voglio salire e io dico di no.
E lui " ah, perché ho visto che ha in mano i fogli per l'ufficio delle tasse e pensavo andasse li ".

No.
No no.

Chiude le porte, riparte.

Finalmente mi arriva il messaggio al cervello.
Ma
che 
caxxo
dico
???
Certo che devo andare li altrimenti perché tengo in mano i fogli ?

Niente, troppo tardi.
Mi resta sempre il numero 2, penso.

Arriva dopo mezzora in cui mi annoio a morte e mi intossico di gas di scarico.
Ma, almeno arriva prima che ripassi il 30 e così evito di dover scavare una fossa per nascondermi dalla vergogna.

Salgo, mi siedo e guardo il panorama.
Bello, andiamo fino al Cap d'Antibes, all'Eden Roc, hotel con 4 milioni di stelle, inavvicinabile dai comuni mortali.

Com'é che scendono tutti ?
Non può' essere il capolinea, deve fare un altro giro per andare all'ufficio imposte.

Stupida come un maschio, non domando spiegazioni all'autista.
Intelligente come una Donna, in tre nano secondi capisco che l'errore sta all'origine, su quella maledetta map di google che m'ha fatto sbagliare strada.
Il bus fa dietro front e torna indietro, io scendo alla fermata più vicina a casa.

Se conosci la lingua del Paese che ti ospita stai a posto.
Si.
A posto si, ma mica é detto che sia quello giusto !!!








venerdì 8 maggio 2015

Nature

Questo giardino mi sta riempiendo di soddisfazione.
Mi alzo presto al mattino per prendermene cura prima che faccia troppo caldo.
La natura ha i suoi tempi e mi sta insegnando molto, soprattutto ad essere paziente.
Sono una perfezionista che vuole tutto e subito ma la natura se ne infischia di quello che voglio io e fa come le pare.
Il che non é un male, anzi.

Lavoro anche tanto nel nostro piccolo orto e, anche se sono ancora in fase di apprendistato, mi piace informarmi, cercare notizie su riviste e su internet per prendermi cura delle mie piante, non vedo l'ora di raccogliere i primi pomodori.
Mi piacerebbe avere qui René, Marleen e mio padre che, con la loro esperienza, saprebbero consigliarmi meglio di qualunque rivista su come prendermi cura del mio giardino.

Io, che sono nata e vissuta in città e non ho mai neanche dato l'acqua alle piante sul balcone.
Io, che ho sempre considerato noiosa la campagna.
Deve essere la vecchiaia incalzante.

E ogni volta che facciamo un giro fuori Antibes, entro in pausa riflessione.
Cédric adora la natura, soprattutto la montagna, se potesse vivrebbe in un eremo.
Io non sono cosi pero' sempre di più mi rendo conto che non mi dispiacerebbe vivere più a contatto con la natura, lontana dal caos cittadino.

Sarà anche che vedo quanto Andrea sta bene quando andiamo in montagna, quando può correre per ore, buttarsi nell'erba, arrampicarsi sulle rocce o anche giocare in spiaggia tutto il pomeriggio.
Avrebbe una vita diversa, certo, forse non avrebbe tutto ciò che puo' offrire la città ma non so quanto effettivamente perderebbe e quanto, invece, guadagnerebbe.

Un altro weekend all'aria aperta si avvicina.
Altri mille pensieri in testa...


venerdì 1 maggio 2015

Gnocco


Ced va a fare una passeggiata in bici col pupo ma poi si fa riaccompagnare da un suo amico.

Senza avvisarmi.


Sapendo che ho avuto la febbre tutta la notte, che sono uno straccio e abbigliata con il mio look casalingo con tuta da mimo e pantofole con gatto morto ai piedi.


E non da un amico qualsiasi.


Da quello che fa l'ingegnere ma sprecato perché potrebbe fare il modello.
Anche a 39 anni.
Aggiungerei dei particolari ma ho un compagno geloso.


Maledetto, usalo il cellulare, USALO.

giovedì 16 aprile 2015

Stronzi vari

Posso usare il blog per inviare messaggi personali ? 
Certo che posso, é il mio.
Dice che c'é la privacy e rischio la denuncia.
Pure se non metto nomi e cognomi.
Vabbé, chi se ne frega, mio fratello é avvocato, deve pur lavorare.

Oggi mi sento in vena poetica:

Stronza numero 1 - i figli non si fanno per accalappiare gli uomini. Dovresti averlo imparato ormai, non hai più' 20 anni. E direi che si vede. Un parrucchiere ogni tanto ? suggerirei anche uno stilista ma, vabbè, quella sei, miracoli non ne potrebbe fare comunque.

Stronza numero 2 - gli ominicchi e i quaquaraqua come quello che ti trovi al fianco e con il quale pensi di aver fatto l'affare della tua vita ( pensa un po' come stiamo messi ancora nel 2015 ) non cambiano perché hanno al loro fianco una donna diversa. Al contrario, con l'età peggiorano. E io me la voglio proprio godere quando arriverà il momento in cui tu resterai con il tuo grosso culone per aria. 

Stronza numero 3 - se esiste un Dio, Buddha, Allah, Ismael, Maometto, Krhisna, Giove, Mosé,  GesuGiuseppeeMaria, Topolino e Pluto, tu schiatterai prima di me. E io versero' lacrime copiose. La gioia é difficile da contenere.

Ci sarebbero tante altre stronze ma queste tre,in realtà, rappresentano perfettamente anche tutte le altre.

Passiamo agli stronzi.

...

...

...

incredibile come gli uomini possano essere così insignificanti.
Voglio dire, o li amo o non esistono.

Pero', proprio volendo essere pignoli e cercarne qualcuno, me ne viene in mente almeno uno.

Stronzo numero 1 - vigliacco, falso, ipocrita, bugiardo. Neanche bello sei. Non che avrebbe cambiato qualcosa. Soprattutto, egoista. Ma, vedi, caro pezzo di sterco, nella vita c'é una sola certezza. La morte, ovvio. Ma prima il boomerang. Si riceve quello che si dà. Si riceve quello che si merita. E tu sei sulla buona strada.
Sei un poveraccio.


Questo appena passato é stato un anno difficile per tante persone che mi sono care.
Sono, casualmente, tutte donne.
E come tutte le Donne

( non parlo di femmine, di sciacqualattuga acchiappa marito, proprio o altrui, di donnette scialbe e insignificanti con il loro trucco di facciata, di aspiranti veline de noartri e di quelle che si prendono il primo donatore di sperma che passa perché l'orologio biologico va troppo in fretta )

come tutte le donne, hanno combattuto la loro battaglia, si sono rialzate e camminano di nuovo a testa alta guardando con fiducia al futuro.

Sono le amiche che avrei voluto se avessi potuto sceglierle.
E forse é andata proprio così, non sono solo capitate nella mia vita, le ho scelte.
E loro hanno scelto me.

Quanto alle stronze e allo stronzo di cui sopra...beh, vi auguro esattamente quello che avete nella vita.
Siete talmente tristi così come siete che augurarvi di peggio mi viene difficile.

Ps. Caro Avv. D.S., così va bene? sono stata abbastanza generica o rischio qualche querela ???

mercoledì 15 aprile 2015

Gli Amici

Agli amici si perdona tutto ?

A quelli veri, dico, non a quelli che chiamiamo così pure se li abbiamo visti solo una volta in palestra e poi clicchiamo mi piace sulle loro foto su fb.

Non so fino a che punto arrivi la lealtà, la fedeltà a questo sentimento.

Quando ero adolescente lo sapevo, ne avevo la certezza matematica : un amico non si tradisce, non si dubita di lui, lo si difende sempre a spada tratta, si é sempre dalla sua parte.

Crescendo ho capito che è un po' più complicato di così, che tra il bianco e il nero ci sono almeno 50 sfumature di grigio, e non hanno niente a che fare con quel film idiota tratto da un libro ancora più allucinante.

Alcuni amici li ho persi per strada e mi sono detta che, forse, non erano poi così amici.
Alcuni li ho ritrovati dopo anni e giri immensi ed é stato come se non ci fossimo mai persi di vista.

Altri ancora non si sono mai allontanati, né io da loro, siamo li, fianco a fianco ( almeno in senso figurato ) da tanto di quel tempo che devo fermarmi a contarlo per sapere con certezza quanto ne é passato.
Penso ad Alex, a Cinzia, Fransuà ( scritto esattamente così ).

Ma anche a quelli venuti dopo, e sono troppi per nominarli tutti.
Poi non stiamo mica al Grande Fratello, le nominations qui non contano.

Cio' che conta é comprendere, accettare, immedesimarsi.
Scusarsi, quando si sbaglia.
Perché forse é proprio così, anche nell'amicizia vera si commettono degli errori ma si può sempre rimediare perché l'altro, il nostro amico, ci capisce, ci perdona, ci ama con tutto il cuore.

E ci sta vicino quando più ne abbiamo bisogno.
Magari lo fa a modo suo.
Non tutti siamo bravi ad affrontare un dolore che annienta, una paura che angoscia, una disperazione silenziosa.

Pero' lui c'é, sempre, ogni giorno, al nostro fianco.

I miei AMICI, le mie AMICHE, velluto e acciaio nel mio cuore.




Allergia

Ora capisco perche gli uomini, quando tagliano l'erba del prato, si tolgono la maglietta e bevono una birra o un'altra bevanda ghiacciata.
Almeno nei film americani e nella pubblicità della Coca Cola.
E' perché fa un caldo terribile e quella specie di tagliaerba pesa un accidente.

Quello che invece non capisco é perché gli uomini allergici a qualunque cosa di colore verde insistano per volere una casa col giardino.

Per esempio mio marito.

" Bisogna tagliare l'erba "

E bisogna farlo proprio in questo esatto momento che sono spalmata al sole con un succo di frutta fresco e l'autobiografia di Agatha Christie tra le mani ?

" Si, perché se aspettiamo l'erba cresce troppo e poi... "

Poi che ?

" Vabbé, non lo vuoi fare , lo faccio io. "

Ma non ho detto che non voglio farlo, ho detto solo che preferirei farlo in un altro momento.

" Lo sai, il giardino bisogna curarlo ! "

Subito, altrimenti muore tutto.

" Non ti preoccupare, lo faccio io. Ma poi lo sai come mi riduco a causa dell'allergia... "

Piuttosto che vederlo abbigliato da ingegnere di Fukushima post esplosione nucleare e sorbirmelo tutta la serata con occhi lacrimosi e starnuti, preferisco farlo io.

E lui in spiaggia con la prole.

Comincio a sospettare che finga spudoratamente.

lunedì 30 marzo 2015

Eroe per un giorno

Oggi ho assistito ad una scena che mi ha commosso.

Non é che ci voglia molto, a dire il vero.

Da quando sono rimasta incinta mi commuovo per la qualunque, per la tenerezza dei bambini, per i gesti d'amore di un papà affettuoso ma anche per la pubblicità del pandoro Bauli a Natale, dei baci Perugina a San Valentino e pure dell'uovo di Pasqua della Kinder ( così, per restare in tema di festività e anche di pubblicità non occulta ).

Ma quello che ho visto oggi meritava le lacrime di commozione e l'applauso, mio e delle altre persone che hanno assistito alla scena.

Lungomare, spiaggia già affollata come fosse giugno (  quasi tutti russi ) e tanti, troppi piccioni.
Li odio, credo sia noto a tutti.

Anzi, non li odio ma mi fanno paura, una paura folle ed invalidante.
Queste spiagge sono meravigliose ma invase da questi uccellacci che zampettano tra i corpi al sole alla ricerca di briciole.
Ci sono anche i gabbiani ma almeno questi sono ancora selvatici, scendono sulle spiagge solo la mattina presto quando non c' é quasi nessuno.

Pomeriggio ce n'era uno in acqua, il che non é una novità.
La cosa strana che mi ha fatto fermare a guardare, e tanti altri come me, era il fatto che in cielo, proprio sopra di lui, volavano in circolo tantissimi altri gabbiani.
E facevano un chiasso infernale.
Era chiaro che ci fosse qualcosa che non andava e, infatti, dopo qualche minuto abbiamo capito di cosa si trattava: il gabbiano in acqua apriva le ali per provare a volare ma non ci riusciva.
Sembrava ferito.

Tutti dalla riva guardavamo ma nessuno sapeva cosa fare; una signora é andata alla vicina scuola di vela a chiedere se potevano aiutarlo, magari avvicinandosi con una barca, non so.

Mi si stava spezzando il cuore.
A me, con la fobia dei pennuti.

Avrei voluto fare qualcosa ma non avrei saputo cosa.
Forse si fosse trattato di un cane mi sarei tuffata per prenderlo ma un gabbiano... 

E mentre noi assistevamo a questa scena straziante del gabbiano che non riusciva a volare e dei suoi compagni che gli restavano intorno, un Uomo con la U maiuscola, si é tuffato, ha nuotato fino a lui, lentamente si é avvicinato ed é riuscito a farlo entrare in un sacco di tela.
Poi lo ha trascinato fino a riva ( saranno stati un 200 mt ), lo ha tolto dal sacco e, mentre con una mano gli teneva fermo il becco, con l'altra, e con l'aiuto di un altro bagnante, é riuscito a liberare un'ala da una corda, un filo lunghissimo, non saprei, in cui era rimasta incastrata.
Poi lo ha liberato e lui é volato via, ha fatto dei giri incredibili in alto nel cielo, poi ha planato sul mare ed é ripartito seguito dai suoi compagni.

Ecco.
Io mi sono commossa.
Perché quest'uomo si é tuffato per salvare un animale selvatico da morte certa.
Perché lui ha fatto qualcosa mentre noi stavamo solo li a guardare pensando " come faccio ad aiutarlo " oppure " é la natura, pazienza ".

Quest'uomo ha salvato una Vita.

Se invece di un gabbiano fosse stato un altro essere umano, ci sarebbe stata tanta esitazione ?
A giudicare da quello che si sente e si legge tutti i giorni, forse si.

Ma questo signore mi fa ancora sperare nel genere umano.

domenica 15 marzo 2015

Un anno di noi ( ad Antibes )



Un anno puó essere breve o lunghissimo.
Un anno a Londra é volato via come il palloncino di Andrea una volta per strada.
Velocissimo e senza possibilitá di averne un altro ( non subito, comunque ).


Ogni anno in Belgio é stato lungo come quando mi siedo sulla poltrona del dentista, come l'attesa dei risultati di un esame, come un appuntamento con un ragazzo bello ma poi scopri che ha il quoziente intellettivo di un pacchetto di crackers.
Lentissimo !


Oppure un anno puó essere semplicemente giorni spesi bene, tante ore di sole, weekend alla scoperta di nuovi posti da amare, serate in compagnia di nuovi amici, nuove possibilitá di lavoro, nuovi incontri.


Il nostro primo anno in Francia.
Il nostro primo anno ad Antibes.
Il nostro primo vero grande desiderio ( dopo Andrea, chiaro ) diventato realtá.
E adesso niente ci sembra piú troppo lontano o difficile da raggiungere.
Adesso sappiamo che possiamo farcela.
" ... non solo camminare su una fune ma anche volare..." ( H.Hesse ).







mercoledì 25 febbraio 2015

Topless

Una giornata di sole meravigliosa, di quelle che sarebbe un peccato sprecare restando in casa a fare le pulizie.

Non c'é pericolo, esco.

Qui é peggio che in Belgio, quando vedono un raggio di sole sono tutti al mare, anche in costume, anche in topless.

Siete gnocche con due tette da paura, vere o rifatte?
Siete autorizzate.
Certo, mortificate il resto del genere femminile, ma, vabbé, le cose belle sono fatte per essere guardate ( e invidiate ).

Ma se avete un'etá che non puó sfidare la legge di gravitá neanche con un reggiseno al titanio,
se quello che in gioventú era un davanzale adesso é tuttuno con il terrazzo della panza,
se il collo somiglia a quello dello Sharpei

che bisogno c é di mettersi in topless?

Giá mi fa orrore che siete piú nere di un mattone, sembrate la vecchia zia di Cameron Diaz in Tutti pazzi per Mery.

Un pó di senso del pudore, no?
No.

Forse sono tra quelle persone che, come leggevo ieri, in punto di morte non vogliono avere rimpianti perché, quando stai per morire, te ne freghi di quello che pensano gli altri.
Allora perché non fregarsene anche da vivi ?

Questo non vale per il gentiluomo che ho visto sugli scogli stamattina.
Giacca, cravatta, elegante, distinto.
Ho pensato: ecco un uomo che deve adeguarsi ai dettami della societá, vestirsi secondo le regole ma appena ha un momento per lui viene qui, davanti al mare, a respirare l'infinito.

Non ho fatto neanche in tempo a finire di formulare questo pensiero che lui si é tolto scarpe e calzini e ha cominciato a tagliarsi le unghie dei piedi.

Meglio le novantenni in topless.