Questo giardino mi sta riempiendo di soddisfazione.
Mi alzo presto al mattino per prendermene cura prima che faccia troppo caldo.
La natura ha i suoi tempi e mi sta insegnando molto, soprattutto ad essere paziente.
Sono una perfezionista che vuole tutto e subito ma la natura se ne infischia di quello che voglio io e fa come le pare.
Il che non é un male, anzi.
Lavoro anche tanto nel nostro piccolo orto e, anche se sono ancora in fase di apprendistato, mi piace informarmi, cercare notizie su riviste e su internet per prendermi cura delle mie piante, non vedo l'ora di raccogliere i primi pomodori.
Mi piacerebbe avere qui René, Marleen e mio padre che, con la loro esperienza, saprebbero consigliarmi meglio di qualunque rivista su come prendermi cura del mio giardino.
Io, che sono nata e vissuta in città e non ho mai neanche dato l'acqua alle piante sul balcone.
Io, che ho sempre considerato noiosa la campagna.
Deve essere la vecchiaia incalzante.
E ogni volta che facciamo un giro fuori Antibes, entro in pausa riflessione.
Cédric adora la natura, soprattutto la montagna, se potesse vivrebbe in un eremo.
Io non sono cosi pero' sempre di più mi rendo conto che non mi dispiacerebbe vivere più a contatto con la natura, lontana dal caos cittadino.
Sarà anche che vedo quanto Andrea sta bene quando andiamo in montagna, quando può correre per ore, buttarsi nell'erba, arrampicarsi sulle rocce o anche giocare in spiaggia tutto il pomeriggio.
Avrebbe una vita diversa, certo, forse non avrebbe tutto ciò che puo' offrire la città ma non so quanto effettivamente perderebbe e quanto, invece, guadagnerebbe.
Un altro weekend all'aria aperta si avvicina.
Altri mille pensieri in testa...
Nessun commento:
Posta un commento