mercoledì 25 dicembre 2013

Maleducazione

Il mio livello di sopportazione è molto, molto elevato, nonostante i miei genitori dicano che sono intollerante.

Non è affatto vero, sono molto tollerante altrimenti adesso non sarei qui seduta sul divano ma al piano di sopra a prendere a parolacce e pedate le persone che abitano nell'appartamento proprio sopra a quello dei miei.

Capisco che non viviamo in un eremo sperduto sul cucuzzulo di una montagna e che le mura di questo palazzo sono di pastafrolla; capisco anche che sono giorni di festa, ci sono ospiti in ogni casa e gli orari di pranzo, cene e penniche varie sono sotto sopra.

Ma a tutto c'è un limite, e mi riferisco alla pazienza, certo non alla maleducazione.

Soprattutto quando non si tratta di una cosa di poche ore  o giorni ma una maleducazione e un menefreghismo che imperano da anni.

La signora, chiamiamola cosi, non usa pantofole ma zoccoli e tacchi.
Li indossa appena scende dal letto la mattina, alle 6, ogni santo giorno, festivi inclusi.
E picchietta avanti e indietro per tutta la casa, apparentemente senza ragione perchè non capisco come possa agitarsi tanto tutto il giorno.

A questa già di per sè deprecabile abitudine di usare in casa calzature da marciapiede ( nel senso che dovrebbe indossarle solo per uscire; non volevo sottindere niente ! ) , aggiunge una personale mania di pulizia.
Pulisce, pulisce continuamente.
O, almeno, questo è ciò che suppongo dato che la sento spostare sedie, letti, tavoli e quant'altro tutto il tempo, ovviamente sempre trascinandoli da una parte all'altra.
Gli adesivi da mettere sotto i piedi dei mobili per evitare, appunto, di fare rumore spostandoli, devo supporre le siano sconosciuti.

Ma che diavolo ha da pulire tutto il giorno, tutti i giorni ?
Dalle 6 del mattino alle 2 di notte ?
Deve avere una casa lucida come uno specchio.
Potrebbe venire un pò a casa mia, ogni tanto, così, per cambiare.

A volte, si dedica invece alle pareti.
Allora è tutto un martellare, inchiodare, scrostare...

Non li sopporto più.

Mia mamma dice che sono intollerante, che lei è talmente abituata che non ci fa neanche più caso, che bisogna avere pazienza se si vuole avere buoni rapporti con i vicini di casa.
Sono assolutamente d'accordo e sono molto paziente, ma non a scapito della mia salute o del mio riposo.
Inoltre, non vedo proprio nessun motivo per avere dei buoni rapporti come quelli che abbiamo con queste persone, che si risolvono in un saluto di cortesia quando ci si incontra al portone.
E poi perchè dovrei volere dei " buoni rapporti " con qualcuno cosi maleducato ?

Quando ci siamo trasferiti in questo appartamento, più di dieci anni fa, i figli della signora in questione stavano imparando a suonare la batteria. Passavano dalla stanza al garage ( sotto la mia finestra ) sempre con quel  "tummetumme " ( come lo chiamava mio padre ) nelle orecchie.
Ma almeno erano ragazzini, quindi giustificabili.
E poi comunque uscivano, avevano gli amici, le serate fuori.

Questa qui è pazza.
Non si può cominciare a pulire la casa alle 6 del mattino, sui trampoli per di più.

Siccome è Natale e mi sento ipocritamente più buona come tutti, ho deciso di farle un regalo: un bel paio di pantofole morbide morbide.
Magari avrebbe capito il messaggio subliminale.

Mia mamma me l'ha impedito, dice che a casa sua si fa come dice lei, quindi si tollera.

In questi momenti sono tentata di dare ragione a Cédric e cercare una casa sperduta sul cucuzzulo di una montagna e andare a viverci domani stesso.

Per fortuna dura un attimo e poi mi ravvedo.
E opto per una soluzione meno estrema: i tappi per le orecchie !

Buon Natale a tutti !

1 commento:

  1. Grazie adesso so che pantofole comprare. Così tanto per essere sicura di no sbagliare. Per fortuna al piano di sotto a casa mia ci abito io. Ahahahah

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