Che moglie e madre degenere!
Dopo pranzo ho mollato marito e figlio malati e moribondi ( come tutti i maschi quando hanno 37.1 di febbre ) sul divano e me ne sono andata in centro, a riposarmi!
Tutti gli abitanti di Namur hanno avuto la stessa idea, era il delirio.
Il caos, per la strada e nei negozi.
Altro che crisi.
Non ho visto nessuna crisi.
Non come in Italia, dove la gente esce solo per guardare le luminarie natalizie, ammesso che le amministrazioni comunali se le siano potute permettere, i negozi sono vuoti e si riempono solo il giorno della vigilia, per acquisti frettolosi, disperati e, si spera, economici.
Qui le persone comprano, si affollano nei negozi, fanno la fila alle casse, siedono ai bar a mangiare gaufre e bere cioccolata calda, spendono, spendono, spendono.
Mi sono sentita una poveraccia!
Poi ho notato un aumento di gente che chiede l'elemosina.
Non i soliti volti noti: la signora grassa e sempre sorridente che canta seduta davanti a Pain Quotidien, il signore con la protesi sotto al ginocchio che si siede sui gradini di una chiesa sempre chiusa o il vecchietto della Place de l'ange.
No.
Altri poveri, mai visti prima.
Tanti con i cani, cuccioli bellissimi! Qualcuno anche con il gatto, rigorosamente al guinzaglio !
E tante donne con bambini; bimbi piccoli, tenuti in braccio, con le pantofole ai piedi, con questo freddo.
E mi sono ricordata di quanto sono fortunata.
Nessun commento:
Posta un commento