venerdì 6 dicembre 2013

Dubbi esistenziali

Non vi vengono mai i dubbi esistenziali del tipo:
 
ma che campiamo a fare?
che vita è?
 
Nasci, cresci, vivi, muori e in mezzo c'è una vita...normale, che quando è finita chi si ricorderà di te?
 
Lavori, lavori, LAVORI per fare soldi e andare in vacanza quei quattro giorni all'anno, per pagare le tasse, per comprare oggetti inutili, per pagare le medicine perchè come fai a non ammalarti quando vivi rimandando le vacanze, gli incontri, le cose che ami veramente, gli amici, la vita ?
 
E poi cosa ti resta alla fine?
Niente, muori e qualcuno si ricorderà di te per un pò ma poi?
Nessuno, nessuno si ricorderà di te perchè che hai fatto di cosi speciale?
Non sono un genio, non ho creato niente di nuovo, non sono un artista che lascia opere d.arte, non sono uno scienziato, un medico che salva la vita al prossimo, non sono neanche ricca da poter fare beneficenza e così mi intitolano una strada, una scuola o un ospedale.
Sono una persona normale, normalissima; con una vita ancora più normale.
Non ho detto piatta, noiosa o banale, ma una vita normale.
Una famiglia, un lavoro ( ieri, forse domani ), una casa, dei progetti, piccoli e grandi sogni, faccio volontariato, aiuto la gente come posso, pochi spiccioli o il mio tempo.

Ma poi? cosa resterà quando non ci sarò più?

Ecco, questo video

http://www.youtube.com/watch?v=tXAg5XdK8ac

( sempre quei due là, che hanno capito tutto dell'esistenza ! ) mi fa sognare che un giorno, anche se avrò vissuto una (speriamo lunga) vita " normale ", qualcosa resterà: l'amore che ho dato.
Che non si perderà, che resterà nelle persone che ho amato, che lo trasmetteranno ad altre persone che a loro volta ameranno.

Forse un giorno nessuno si ricorderà di me, ma l'amore che ho dato, quello resterà, al di là dei nomi e del ricordo.

Perchè mio figlio è figlio mio e dell'uomo che amo, ma è anche figlio dell'amore che lega i miei genitori e che mi hanno reso la persona che sono, e dei miei fratelli; delle zie che mi sono state sempre accanto, di mia nonna Margherita, sempre viva nei miei ricordi, pensieri, memoria, cuore; di mio nonno Francesco, che mi ha insegnato a giocare a carte come io lo insegno ad Andrea; degli amici che mi hanno aperto il loro cuore, si sono fidati di me e mi sostengono tutti i giorni, e sempre lo faranno.
E' figlio di tutto l'amore che riempe la mia vita e mi circonda, sostiene, sommerge.

E allora penso che è proprio questo a trasformare una vita "normale" in una vita speciale, e indimenticabile.

Al di là dei nomi, al di là del tempo.

Mi sono spiegata come un cane ubriaco ma il concetto c'è :)

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