Andrea è di nuovo raffreddato, con una tosse da fumatore incallito.
Che stress !!!
Questa settimana è previsto sole tutti i giorni. Freddo ma con il sole !
Potrei approfittare.
Potrei.
Intanto per lui oggi niente scuola. L'avrei anche mandato se non fosse che, con qualsiasi temperature e in qualsiasi condizione fisica siano i bambini, nella ricreazione si sta in cortile.
Punto e basta.
Non sono la tipica mamma italiana che si preoccupa della maglia della salute e se non ci sono almeno 15 gradi non si esce di casa, e senza vento perchè sennò il pupo si innervosisce; so bene che il freddo tonifica e rinforza, che basta avere l'abbigliamento adatto.
Però, dopo che Andrea ha avuto la febbre per tre volte il mese scorso, ho pensato che forse un giorno a casa non gli avrebbe fatto male, e farlo vedere da un dottore neanche.
Il suo abita proprio dietro casa, è' un uomo giovane e cordiale, gentile, paziente, sempre sorridente.
Ovviamente Andrea lo odia!
Non è che proprio lo odia, diciamo che non ne gradisce la compagnia.
Visitarlo è un'impresa, comincia a piagnucolare già nella sala d'attesa.
Se il dottore riesce in qualche modo ad auscultare i suoi bronchi, solo dopo averlo fatto prima con i miei per dimostrargli che non è un'operazione letale, è praticamente impossibile guardargli la gola.
Non c'è distrazione/promessa/corruzione che tenga: piange, si agita, urla ( ma con la bocca serrata: mistero ! ), si dimena cosi tanto che suo padre e io non riusciamo a tenerlo.
Non ha due braccia, ne ha 40, sembra la reincarnazione della dea Kalì !
Alla fine della visita, noi due siamo sudati come minatori dopo una giornata di lavoro, il dottore sempre sorridente e pacioso come se avesse appena finito di bere una tazza di tè.
Bisogna avere un dono per fare il pediatra, altrimenti si impazzisce.
In ogni caso, gli ha prescritto l'aerosol.
Due volte al giorno.
Si.
Certo.
No, dico, ma ha visto bene la sua reazione quando cercava di misurargli la febbre?
E lo ha fatto con un termometro modernissimo, di quelli che li tieni a dieci centimetri dalla fronte e sul display appare la temperatura!
Ad ogni modo, fedeli al dettato della medicina, abbiamo noleggiato in farmacia l'apparecchio necessario, comprato le medicine e siamo tornati a casa fiduciosi.
Cioè, suo padre era fiducioso, io non ho pronunciato parola perchè già sapevo come sarebbe andata a finire.
Andrea, non appena ha visto la mascherina da mettere sul viso, si è irrigidito, non ha voluto neanche toccarla.
Ma il bello è stato quando suo padre ha acceso l'aerosol che, diciamo, non deve essere proprio di ultimissima generazione, e neanche penultima, considerando che fa più rumore della centrifuga della lavatrice.
Andrea ha spalancato gli occhioni e ha cominciato a gridare " Noooooo ", mentre suo padre cercava di convincerlo di quanto potesse essere divertente ( Yuppi !!! ), con tanto di prova pratica sulla sua, di Cédric, faccia.
Suo figlio ha pensato bene di darsi alla fuga.
Non ho pronunciato la frase della rivalsa ( " te l'avevo detto " ) però lui sapeva benissimo a cosa stavo pensando !!!
Quindi adesso l'aerosol è in bella mostra su un ripiano del bagno e, ogni volta che lo vede, Andrea dice : " mamma, io non me la metto quella mascherina ".
<< Va bene amore, non te la mettere >>.
Poi, appena si addormenta, et voilà l'areosol ca marche!
Dove non arriva la forza, arriva l'ingegno !!!
Povero cuzzupino mio !!!
Ricordo anch'io le strategie usate per utilizzare il famigerato aerosol. Devo dire che una bella canzoncina e una caramella in bocca (che a parer del medico migliora l'efficacia del trattamento) poi nel tempo è diventata una passeggiata. Auguri di pronta guarigione al piccolo Andrea ....e detto tra noi io oooodiioo l'aerosol.
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