domenica 29 dicembre 2013

Coppie

Cos'è che fa funzionare una coppia? cos'è che la rende " speciale "  cos'è che la fa crescere insieme e andare avanti nonostante la quotidianità, i figli, i problemi, l' abitudine ?
Cos'è ?

Perchè l'amore si trasforma, dopo tanti anni diventa quasi un'abitudine, non c'è più l'emozione dei primi tempi, non c'è più quell'adrenalina, quella voglia di stare sempre insieme senza sentirsi mai stanchi nè sazi.
Quando poi si vive insieme, la quotidianità davvero uccide il romanticismo.
Non parliamo di quando arrivano i figli: bisogna tenerlo bene a mente che si è una coppia sennò si finisce per essere solo mamma e papà.

Allora quali sono le coppie che funzionano?
Quelle che condividono ogni passione, ogni hobby, tutti i sogni ?
O quelle che non condividono niente e si arricchiscono reciprocamente delle loro differenze ?
E come si fa a conciliarle ?
Bisogna mettere dei limiti ?
" Va bene, vai a giocare a calcetto ma solo una volta alla settimana ", " ok, esci con le amiche ma una volta al mese, e a mezzanotte a casa ".
Bisogna lasciare correre, fare finta di niente, controllare il cellulare, dubitare, fidarsi ?
Gli uomini che ho amato erano molto diversi da me.
Passioni diverse, interessi diversi, gusti diversi, persino del gelato !

Le cose in comune le ho avute sempre solo con gli amici, non mi sono mai innamorata di qualcuno che mi somigliasse.
Di qualcuno che ammiravo , si.
Di qualcuno che mi faceva ridere, si.
Quasi sempre.

Qual'è il segreto per far durare una relazione ?

Forse quelle che durano sono quelle che, per paura, non si vivono fino in fondo, quelle che rimangono a metà.

Perché sono delle fantasie.

Come può la quotidianità competere con una cosa che non é reale, non lo é mai stato e mai lo sarà ?

sabato 28 dicembre 2013

Back home



Domani si torna a casa, nel freddo nord !
Con questo sole e questo calore nel cuore e sulla faccia, non è che ne abbia una gran voglia.

Sono state delle vacanze particolari.
La sinusite maledetta mi ha tenuta in casa più del voluto, e alla fine, dopo tutti i miei tentativi, oggi la dottoressa mi ha comunque dato l'antibiotico.

Maledizione!!!

Comunque, a parte questo, a parte il casino a casa e nella casa del piano di sopra, sono state vacanze troppo brevi.

Non sono riuscita ad incontrare tutti gli amici che avrei voluto vedere.
Ognuno preso dalla propria vita, dai propri impegni quotidiani.
Non è che arrivo io e tutti possono essere disponibili per me.

Però mi dispiace, vorrei che ci fosse tempo per tutti, abbracciare tutte le persone che amo, fare chiacchiere come ai vecchi tempi.

No, questa volta non sono soddisfatta.

Ho persino trascurato il mio appuntamento quotidiano con il gelato del bar Moka.
Ne ho mangiato solo uno.
No, dico, UNO !
Che vergogna !

Oggi, per recuperare diciamo, mi son fatta fuori una bella brioche con cioccolato e nocciola che resterà indelebile sulle mie papille gustative per i prossimi sei mesi !

Ho parlato troppo poco con gli amici più importanti, il tempo non basta mai.

Già mi mancano.
E non sapere quando tornerò, ecco, questo mi mette davvero in crisi.

Certe volte odio vivere cosi lontana da... tutti !
Soprattutto perchè ho amici ( e familiari ) che si sentono alberi, e non si muovono da questa città neanche sotto tortura !

Domani si parte !

Uff !

mercoledì 25 dicembre 2013

Maleducazione

Il mio livello di sopportazione è molto, molto elevato, nonostante i miei genitori dicano che sono intollerante.

Non è affatto vero, sono molto tollerante altrimenti adesso non sarei qui seduta sul divano ma al piano di sopra a prendere a parolacce e pedate le persone che abitano nell'appartamento proprio sopra a quello dei miei.

Capisco che non viviamo in un eremo sperduto sul cucuzzulo di una montagna e che le mura di questo palazzo sono di pastafrolla; capisco anche che sono giorni di festa, ci sono ospiti in ogni casa e gli orari di pranzo, cene e penniche varie sono sotto sopra.

Ma a tutto c'è un limite, e mi riferisco alla pazienza, certo non alla maleducazione.

Soprattutto quando non si tratta di una cosa di poche ore  o giorni ma una maleducazione e un menefreghismo che imperano da anni.

La signora, chiamiamola cosi, non usa pantofole ma zoccoli e tacchi.
Li indossa appena scende dal letto la mattina, alle 6, ogni santo giorno, festivi inclusi.
E picchietta avanti e indietro per tutta la casa, apparentemente senza ragione perchè non capisco come possa agitarsi tanto tutto il giorno.

A questa già di per sè deprecabile abitudine di usare in casa calzature da marciapiede ( nel senso che dovrebbe indossarle solo per uscire; non volevo sottindere niente ! ) , aggiunge una personale mania di pulizia.
Pulisce, pulisce continuamente.
O, almeno, questo è ciò che suppongo dato che la sento spostare sedie, letti, tavoli e quant'altro tutto il tempo, ovviamente sempre trascinandoli da una parte all'altra.
Gli adesivi da mettere sotto i piedi dei mobili per evitare, appunto, di fare rumore spostandoli, devo supporre le siano sconosciuti.

Ma che diavolo ha da pulire tutto il giorno, tutti i giorni ?
Dalle 6 del mattino alle 2 di notte ?
Deve avere una casa lucida come uno specchio.
Potrebbe venire un pò a casa mia, ogni tanto, così, per cambiare.

A volte, si dedica invece alle pareti.
Allora è tutto un martellare, inchiodare, scrostare...

Non li sopporto più.

Mia mamma dice che sono intollerante, che lei è talmente abituata che non ci fa neanche più caso, che bisogna avere pazienza se si vuole avere buoni rapporti con i vicini di casa.
Sono assolutamente d'accordo e sono molto paziente, ma non a scapito della mia salute o del mio riposo.
Inoltre, non vedo proprio nessun motivo per avere dei buoni rapporti come quelli che abbiamo con queste persone, che si risolvono in un saluto di cortesia quando ci si incontra al portone.
E poi perchè dovrei volere dei " buoni rapporti " con qualcuno cosi maleducato ?

Quando ci siamo trasferiti in questo appartamento, più di dieci anni fa, i figli della signora in questione stavano imparando a suonare la batteria. Passavano dalla stanza al garage ( sotto la mia finestra ) sempre con quel  "tummetumme " ( come lo chiamava mio padre ) nelle orecchie.
Ma almeno erano ragazzini, quindi giustificabili.
E poi comunque uscivano, avevano gli amici, le serate fuori.

Questa qui è pazza.
Non si può cominciare a pulire la casa alle 6 del mattino, sui trampoli per di più.

Siccome è Natale e mi sento ipocritamente più buona come tutti, ho deciso di farle un regalo: un bel paio di pantofole morbide morbide.
Magari avrebbe capito il messaggio subliminale.

Mia mamma me l'ha impedito, dice che a casa sua si fa come dice lei, quindi si tollera.

In questi momenti sono tentata di dare ragione a Cédric e cercare una casa sperduta sul cucuzzulo di una montagna e andare a viverci domani stesso.

Per fortuna dura un attimo e poi mi ravvedo.
E opto per una soluzione meno estrema: i tappi per le orecchie !

Buon Natale a tutti !

venerdì 20 dicembre 2013

Sinusite

L'aria di questa città mi fa male.

In aggiunta al raffreddore, mi è venuta la sinusite; mai avuta prima !
Me la sono autodiagnosticata dai sintomi !

Ieri ho passato il pomeriggio a letto, al buio, nell'illusoria speranza che se ne andasse cosi com'era venuta.
Dopo 8 ore mi sono arresa e ho preso un antinfiammatorio.
Credo di aver preso l'ultimo più o meno...15 anni fa.

Mia madre, nota ai più come Cassandra, ovviamente mi aveva già dato diagnosi e ricetta medica all'ora di pranzo ma io ho preferito seguire il mio personale protocollo medico che prevede riposo, silenzio, meditazione, concentrazione e niente farmaci.
Dopo otto ore senza risultati, sono passata al protocollo numero due, quello delle parolacce, propedeutico al numero tre, quello farmacologico.

Io versavo quello schifo di polverina antinfiammatoria nel bicchiere e mia mamma osservava ma taceva.
Meglio: la sua bocca taceva ma la sua mente era rutilante di saccenza.
La frase della rivalsa, che tutte le mamme pronunciano milioni di volte nella vita, era li, sulla punta della sua lingua, ma l'amore materno ha prevalso sull'orgoglio, e ha taciuto.

Tanto lo sa che avrà altre mille occasioni per pronunciarla !

Oggi pomeriggio, dopo una mattinata abbastanza tranquilla, ecco la sinusite maledetta che torna.
Ho cercato un pò di notizie sul web e ho pensato di passare ai rimedi della nonna.
Suffimigi con acqua bollente, camomilla e bicarbonato.
Sono stata con l'asciugamano in testa e il vapore sulla faccia per mezz' ora ma il dolore non accenna a diminuire.

L'unico lato positivo è che mi sono fatta la pulizia del viso gratis!

Dunque, ancora, di nuovo, maledizione, antinfiammatorio !
E siccome bisogna prenderlo a stomaco pieno, susumella al cioccolato !

Per darmi un tono di fronte a Cassandra, e non darle piena soddisfazione della mia resa alla medicina ufficiale, mi sono messa sulla fronte una fascia calda di colore blu che, secondo la cromoterapia, dovrebbe alleviare l'infiammazione.

Lei non ha aperto bocca ma l'ho sentita ridere a crepapelle appena ha messo il naso fuori dalla porta di casa !

Adesso sembro Sandokan dopo la permanente e senza trucco.

Qualcuno salvi Cédric !!!

mercoledì 18 dicembre 2013

Parrucchiere

Oggi sono stata dal parrucchiere.

Di solito faccio un taglio a tenuta annuale e l'ultimo l'ho fatto ad agosto; oggi, però, ci sono andata perchè i miei riccioli non sono più quelli di un tempo.
Tutti danno la colpa alla gravidanza ma io ho notato un peggioramento solo da un anno a questa parte.

L'acqua in Belgio fa schifo, è calcare allo stato puro.
Le ho provate tutte: risciaqui con aceto, impacchi di olio di mandorle, gel che definiscono e danno lucentezza e morbidezza.
Ma quando mai ! Non funziona niente, quell'acqua maledetta me li ha seccati come acciughe sotto sale.

Il colpo di grazia me l'ha dato il mio ex parrucchiere al quale avevo chiesto di sfoltirmeli un pò ché non mi piace andare in giro con la chioma di una leonessa, soprattutto se è sfibrata.
E lui che fa? usa una forbice che da una parte ha una lama e dall'altra è seghettata, mi ha completamente rovinato i capelli, distrutti, finiti.

Ho valutato l'ipotesi di comprare una parrucca ma costa troppo.
Senza contare che il biondo platino non mi dona, e la frangia ancora meno!

Dunque, la nuova parrucchiera mi ha consigliato un leggero sostegno per " risvegliare il ricciolo sopito ".
Più che sopito, morto, defunto.

Si, vabbè, tentiamo questa resurrezione!

Mi sono seduta sulla poltrona all'una, ora di pranzo, consigliatami da mia mamma, esperta nell'evitare file di qualsiasi genere.
Sono uscita da quel salone tre ore dopo.

Allucinante !

Per tutto il tempo la televisione è stata accesa sul canale che trasmetteva Beautiful ( e, a seguire, altre soap dello stesso genere ).

Ma perchè, ancora esiste Beautiful?

Siccome lo ignoravo, le ragazze mi hanno edotta in materia: Brooke ancora campa, anzi, tutto ruota intorna a lei, soprattutto mariti, amanti, ex e trombamici.
Ho saputo che Stephanie, la matriarca, è morta ma resuscitata in un corpo più giovane, quello di un'altra attrice.
Suo marito Eric, centenario, sarà stato contento.
Ridge è fuori dal cast, da vivo. Qualcun'altro ce l'ha fatta solo morendo, ma nella vita reale !!!

Ma la cosa più allucinante erano i commenti: quando Brooke è entrata in scena, con il suo ultimo amante, cioè il marito della sorella, tutte le donne presenti in sala si sono scatenate: " sta zoxxxxa, sta pxxxxxa, guarda guarda, che figlia di xxxxxxx...".

Poi una di loro, mossa a pietà, ha specificato: " si, vabbè, ma nella vita reale è un'altra cosa, non sarà mica cosi davvero, Brooke ".
Le ha dato il beneficio del dubbio, è già qualcosa !

Non vedevo l'ora di alzarmi da quella poltrona, con tutte quelle chiacchiere inutili non sono riuscita a concentrarmi sulla lettura altamente culturale che stavo facendo, ergo non sono riuscita ad arrivare alla fine dell'articolo in cui si parlava del nuovo fidanzato minorenne di Lory Del Santo, un tipo tutto muscoli e zero cervello, almeno a giudicare dall'espressione bovina che aveva stampata sul volto ( certo, anche il fatto che stia con la Del Santo non depone a suo favore ).

Mi hanno tenuta sotto il casco, con i bigodini in testa, per un'ora, più shampoo, fissaggio ( !!! ), crema, srotolamento di bigodini ecc ecc.

Alla fine dell'asciugatura sembravo una pecora !

Volevo solo riavere i miei riccioli invece adesso somiglio a Lenny Kravitz !

E ho dovuto pure pagare, per questo !
Per non parlare del fatto che ho lottato un'intera adolescenza per domare queste chiome ribelli, e ho passato ore e ore a farmeli stirare con phon e piastra nel ( vano ) tentativo di somigliare ad una donna e non ad un riccio ( per inciso, alla fine di ogni stiratura, l'unica donna a cui somigliavo era una monaca, il che non era esattamente il risultato a cui aspiravo ).

Stefania, la boss del salone, soddisfatta mi ha detto: " Stai benissimo, e vedrai che ogni giorno che passa saranno più belli. Adesso puoi farli crescere finchè vuoi ".

Certo.

I fans sono avvisati, Lenny is back !!!

domenica 15 dicembre 2013

Casa

É veramente il colmo !
A Namur ci sono 4 gradi e non mi sono beccata neanche un mal di gola.
Sono arrivata a Crotone, 15 gradi, e ho un raffreddore terribile.
Sono in poltrona con plaid e cioccolata calda, Cédric mi ha detto che sembro sua nonna.
Sò soddisfazioni.
Comunque oggi ho fatto l'albero, di Natale, voglio dire ( al presepe aveva già pensato mia mamma ).
In teoria avrebbero dovuto aiutarmi anche Andrea e Alice, in pratica erano troppo occupati a giocare-litigare tutto il tempo.
Cédric, mosso a pietà ( parole sue ), mi ha dato una mano e ha sistemato l'illuminazione.
É bellissimo, ciuffo al punto giusto,come deve essere un vero albero di Natale.
Stamattina passeggiata sul lungomare, sole, caldo e neanche un alito di vento.
Allora perché erano tutti imbacuccati come se stessero andando a sciare?
Noi veniamo dal gelido nord e va bene, é normale che le temperature locali ci ricordino la nostra primavera, ma oggi era ( quasi ) primavera davvero !!!
Mistero !
Del resto, mia mamma accende il riscaldamento in casa, dunque...
Siamo felici di essere qui, per tutte le ragioni immaginabili e non.
Il più felice di tutti é mio marito, non sa cosa mangiare per prima.
Mette in bocca qualcosa, qualsiasi cosa, dal caffé al pane con l'olio, dal limone all'insalata, mi guarda con un'espressione ebete sulla faccia e sorride, poi mi dice :
" che buono ".
<< si, ma il caffé é lo stesso che bevi a casa, e pure l'olio, dato che i miei ce lo spediscono >>.
" Che ci posso fare? Qui é più buono !!! ".
Come ribattere ?


mercoledì 11 dicembre 2013

Sito web

Cari voi,

dopo il blog, ecco il mio sito web: www.micachef.it .

Non è terminato, e probabilmente mai lo sarà, mancano ancora tante foto, tante pagine, commenti ecc ecc, però c'è, è on line!

Se vi va di dargli un'occhiata, ogni tanto!

martedì 10 dicembre 2013

Tranquillità

Stamattina il pupo è venuto nel lettone e si è addormentato per un pò.

Poi si è svegliato e ha cominciato ad esplorare le profondità del suo naso con le dita alla ricerca di cacchinoni!

Gli ho detto di smetterla un sacco di volte e lui mi ha ignorato.

Al mio ennesimo rimprovero ( ovviamente suo padre ha continuato a dormire o a fingere di farlo ) mi ha detto: " mamma, mi lasci tranquillo che sono occupato ? ".

Qualcuno mi salvi!

lunedì 9 dicembre 2013

Aerosol

Andrea è di nuovo raffreddato, con una tosse da fumatore incallito.
Che stress !!!

Questa settimana è previsto sole tutti i giorni. Freddo ma con il sole !
Potrei approfittare.
Potrei.

Intanto per lui oggi niente scuola. L'avrei anche mandato se non fosse che, con qualsiasi temperature e in qualsiasi condizione fisica siano i bambini, nella ricreazione si sta in cortile.
Punto e basta.

Non sono la tipica mamma italiana che si preoccupa della maglia della salute e se non ci sono almeno 15 gradi non si esce di casa, e senza vento perchè sennò il pupo si innervosisce; so bene che il freddo tonifica e rinforza, che basta avere l'abbigliamento adatto.

Però, dopo che Andrea ha avuto la febbre per tre volte il mese scorso, ho pensato che forse un giorno a casa non gli avrebbe fatto male, e farlo vedere da un dottore neanche.

Il suo abita proprio dietro casa, è' un uomo giovane e cordiale, gentile, paziente, sempre sorridente.
Ovviamente Andrea lo odia!
Non è che proprio lo odia, diciamo che non ne gradisce la compagnia.
Visitarlo è un'impresa, comincia a piagnucolare già nella sala d'attesa.
Se il dottore riesce in qualche modo ad auscultare i suoi bronchi, solo dopo averlo fatto prima con i miei per dimostrargli che non è un'operazione letale, è praticamente impossibile guardargli la gola.
Non c'è distrazione/promessa/corruzione che tenga: piange, si agita, urla ( ma con la bocca serrata: mistero ! ), si dimena cosi tanto che suo padre e io non riusciamo a tenerlo.
Non ha due braccia, ne ha 40, sembra la reincarnazione della dea Kalì !

Alla fine della visita, noi due siamo sudati come minatori dopo una giornata di lavoro, il dottore sempre sorridente e pacioso come se avesse appena finito di bere una tazza di tè.
Bisogna avere un dono per fare il pediatra, altrimenti si impazzisce.

In ogni caso, gli ha prescritto l'aerosol.
Due volte al giorno.
Si.
Certo.

No, dico, ma ha visto bene la sua reazione quando cercava di misurargli la febbre?
E lo ha fatto con un termometro modernissimo, di quelli che li tieni a dieci centimetri dalla fronte e sul display appare la temperatura!

Ad ogni modo, fedeli al dettato della medicina, abbiamo noleggiato in farmacia l'apparecchio necessario, comprato le medicine e siamo tornati a casa fiduciosi.
Cioè, suo padre era fiducioso, io non ho pronunciato parola perchè già sapevo come sarebbe andata a finire.

Andrea, non appena ha visto la mascherina da mettere sul viso, si è irrigidito, non ha voluto neanche toccarla.
Ma il bello è stato quando suo padre ha acceso l'aerosol che, diciamo, non deve essere proprio di ultimissima generazione, e neanche penultima, considerando che fa più rumore della centrifuga della lavatrice.
Andrea ha spalancato gli occhioni e ha cominciato a gridare " Noooooo ", mentre suo padre cercava di convincerlo di quanto potesse essere divertente ( Yuppi !!! ), con tanto di prova pratica sulla sua, di Cédric, faccia.
Suo figlio ha pensato bene di darsi alla fuga.

Non ho pronunciato la frase della rivalsa ( " te l'avevo detto " ) però lui sapeva benissimo a cosa stavo pensando !!!

Quindi adesso l'aerosol è in bella mostra su un ripiano del bagno e, ogni volta che lo vede, Andrea dice : " mamma, io non me la metto quella mascherina ".
<< Va bene amore, non te la mettere >>.

Poi, appena si addormenta, et voilà l'areosol ca marche!

Dove non arriva la forza, arriva l'ingegno !!!

Povero cuzzupino mio !!!

venerdì 6 dicembre 2013

Dubbi esistenziali

Non vi vengono mai i dubbi esistenziali del tipo:
 
ma che campiamo a fare?
che vita è?
 
Nasci, cresci, vivi, muori e in mezzo c'è una vita...normale, che quando è finita chi si ricorderà di te?
 
Lavori, lavori, LAVORI per fare soldi e andare in vacanza quei quattro giorni all'anno, per pagare le tasse, per comprare oggetti inutili, per pagare le medicine perchè come fai a non ammalarti quando vivi rimandando le vacanze, gli incontri, le cose che ami veramente, gli amici, la vita ?
 
E poi cosa ti resta alla fine?
Niente, muori e qualcuno si ricorderà di te per un pò ma poi?
Nessuno, nessuno si ricorderà di te perchè che hai fatto di cosi speciale?
Non sono un genio, non ho creato niente di nuovo, non sono un artista che lascia opere d.arte, non sono uno scienziato, un medico che salva la vita al prossimo, non sono neanche ricca da poter fare beneficenza e così mi intitolano una strada, una scuola o un ospedale.
Sono una persona normale, normalissima; con una vita ancora più normale.
Non ho detto piatta, noiosa o banale, ma una vita normale.
Una famiglia, un lavoro ( ieri, forse domani ), una casa, dei progetti, piccoli e grandi sogni, faccio volontariato, aiuto la gente come posso, pochi spiccioli o il mio tempo.

Ma poi? cosa resterà quando non ci sarò più?

Ecco, questo video

http://www.youtube.com/watch?v=tXAg5XdK8ac

( sempre quei due là, che hanno capito tutto dell'esistenza ! ) mi fa sognare che un giorno, anche se avrò vissuto una (speriamo lunga) vita " normale ", qualcosa resterà: l'amore che ho dato.
Che non si perderà, che resterà nelle persone che ho amato, che lo trasmetteranno ad altre persone che a loro volta ameranno.

Forse un giorno nessuno si ricorderà di me, ma l'amore che ho dato, quello resterà, al di là dei nomi e del ricordo.

Perchè mio figlio è figlio mio e dell'uomo che amo, ma è anche figlio dell'amore che lega i miei genitori e che mi hanno reso la persona che sono, e dei miei fratelli; delle zie che mi sono state sempre accanto, di mia nonna Margherita, sempre viva nei miei ricordi, pensieri, memoria, cuore; di mio nonno Francesco, che mi ha insegnato a giocare a carte come io lo insegno ad Andrea; degli amici che mi hanno aperto il loro cuore, si sono fidati di me e mi sostengono tutti i giorni, e sempre lo faranno.
E' figlio di tutto l'amore che riempe la mia vita e mi circonda, sostiene, sommerge.

E allora penso che è proprio questo a trasformare una vita "normale" in una vita speciale, e indimenticabile.

Al di là dei nomi, al di là del tempo.

Mi sono spiegata come un cane ubriaco ma il concetto c'è :)

giovedì 5 dicembre 2013

Best wedding proposal ever

La maternità è terribile, ti brucia quei due neuroni che ti restano e non hai più chance di tornare come prima.

Nessuna.

All'inizio pensi che sia colpa degli ormoni della gravidanza ancora in circolo; quando tuo figlio ha compiuto due anni ti viene il dubbio che non sia proprio cosi.

Ed è un processo irreversibile.

Qualunque cosa riguardi un bambino mi commuove.

Ma la cosa grave è che mi commuove anche tutto il resto.

Per esempio questo video:


Non è la più bella dichiarazione d'amore che sia mai stata fatta ?
Voglio dire, se escludiamo Romeo e Giulietta, Dante e Beatrice e Jack e Rose sul Titanic, mi sembrano la coppia più romantica del mondo.

Che posso dire?
Sono una sognatrice!
A Londra il mio amico Pachi mi prendeva in giro perchè mi piacciono le commedie romantiche, quelle americane, dove finisce sempre tutto a tarallucci e vino, dove, alla fine, l'amore trionfa sempre!
Tipo Serendipity, C'è posta per te, L'amore non va in vacanza.
E pure Pretty woman !!!

Mi viene da ridere se ripenso alla faccia che ha fatto quando gli ho detto che amo questo genere di film.
Può eguagliarla solo quella che ha fatto quando ho fatto volare la salsiccia dal piatto!
Ma questo magari lo racconto un'altra volta.

Mi piace questo video, mi piacciono questi due, mi fanno sognare un mondo migliore.
Perchè se qiualcuno è capace di fare una cosa del genere per la persona che ama, e di coinvolgerne altre 60 per realizzare il suo sogno, penso che sia capace di fare grandi cose, di realizzare grandi sogni nella vita perchè è mosso dall'amore.

E questo mi dà una speranza.

Tra tutte le brutture quotidiane che passano in televisione, ogni tanto potrebbero mostrare queste cose belle, che danno speranza.

Perchè finchè si sogna, c'è la speranza di poter cambiare il mondo.

martedì 3 dicembre 2013

San Nicolà

Oggi a scuola di mio figlio è arrivato san Nicolà, una tradizione nei Paesi nordici.

E' una specie di fratello gemello di Babbo Natale, però è più magro e va girando con un asino al posto delle renne.
Ha anche una lontana parentela con la Befana infatti, come lei, distribuisce caramelle e cioccolata.

In passato portava frutta e qualche biscotto, oggi anche lui si è dovuto adeguare ai tempi e quindi è tutto un trionfo di cioccolatini di ogni tipo, biscotti, caramelle e, soprattutto, giocattoli.
Una corsa all'acquisto sfrenato che inizia nel mese di Novembre e si intensifica in questi ultimi giorni.
Si va dai giocattoli da 1 euro, quelle cose inutili che si autodistruggono appena spacchettati, fino ai giocattoli super costosi, dai Lego City alla casa delle Barbie, passando per i peluche parlanti, tutta la serie dei Barbapapà in ogni formato e materiale e, naturalmente, tutti i giochi tecnologici di cui non so assolutamente nulla.

Dunque questo santo sulla groppa di un povero asinello è arrivato anche nella scuola del pupo.
Si è seduto sulla sedia della maestra-capo ( in classe ce ne sono 55 di maestre, più degli alunni ) e questo ha generato grande stupore e ammirazione nei bambini; dopo due chiacchiere senza formalità ( "sei stato bravo?" certo, come no, sono mesi che mi preparo a questa domanda ) ha distribuito i doni: un sacchetto pieno di prelibatezze cioccolatose per ogni bambino, con tanto di asinello di carta attaccato sopra.

Immagino la gioia e la sorpresa dei bambini, avrei voluto essere li per vedere la faccia di mio figlio !!!

La scuola, pubblica, non ha chiesto un soldo a noi genitori per questa simpatica iniziativa, cosi come per le altre (Carnevale, Pasqua, Natale ecc ).
Dovrebbe essere una cosa normale e probabilmente qui lo è ma non in Italia, dove gli alunni devono portarsi pure la carta igienica da casa perchè la scuola non ha i soldi per comprarla.

Fa veramente rabbia vedere quanto poco basterebbe per risanare la scuola, la sanità, lo stato sociale in Italia.
Poco, pochissimo.
Basterebbe allineare lo stipendio dei politici a quello dei loro colleghi del nord Europa.
Basterebbe togliergli tutti i privilegi.
Basterebbe mandarli a lavorare in bicicletta invece che con l'auto blu.
Magari costruirle, le piste ciclabili.
Basterebbe smetterla di finanziare le scuole private, e le università private, e gli ospedali privati, e le tv private ecc ecc ecc.
E tanti altri " piccoli " interventi che salverebbero la nostra economia.
Perchè si potrebbero usare questi soldi ( e parliamo di milioni di euro ) per far funzionare quello che non va: la scuola, la sanità, le infrastrutture, le aziende pubbliche, le opere d'arte in rovina..

Demagogia spicciola, la mia, lo so.
Per questo mi fa incazzare ancora di più. 

domenica 1 dicembre 2013

Hard disk

Mi è caduto l'hard disk esterno.
Vorrei aggiungere altro ma da due ore dico solo parolacce, non è il caso di metterle anche per iscritto.

Non ci posso credere, tutte le foto che ho scattato negli ultimi 6 anni sono li dentro, ancora, spero.

No, non ne ho una copia di sicurezza.

L'hard disk era la sicurezza.

Forse ho qualche cd con le foto del Karate, forse il weekend a Stilo con gli amici, forse qualche cosa che ora mi sfugge.
Ma di sicuro non ho quelle dei miei viaggi, non ho Praga nel 2008 con Alessio, Madrid nel 2009 con Emy, Chiara e Gabriella, non ho il mio anno londinese, Bournemouth, Dublino, Edimburgo...
Non ho il matrimonio di mio fratello, le foto della mia nipotina, tutte le foto del mio amico Andrea, l'ultima estate di Carlo prima di ammalarsi...

Merdamerdamerda !!!!

Mi veniva da piangere.
Veramente pure adesso.

Andrea ha cercato di consolarmi con carezze e coccole: " mamma, non essere triste, ora lo mettiamo a caricare ".
<< No, amore, non è scarico, è caduto e si è rotto >>
" Ah...beh, allora mamma, adesso arriva papà e...ti fa le coccole ".

In questo momento  preferirei che venisse un tecnico geniale a ridarmi speranza e fotografie.

Merdamerdamerda !!!!

Madre degenere

Che moglie e madre degenere!

Dopo pranzo ho mollato marito e figlio malati e moribondi ( come tutti i maschi quando hanno 37.1 di febbre ) sul divano e me ne sono andata in centro, a riposarmi!

Tutti gli abitanti di Namur hanno avuto la stessa idea, era il delirio.
Il caos, per la strada e nei negozi.
Altro che crisi.
Non ho visto nessuna crisi.
Non come in Italia, dove la gente esce solo per guardare le luminarie natalizie, ammesso che le amministrazioni comunali se le siano potute permettere, i negozi sono vuoti e si riempono solo il giorno della vigilia, per acquisti frettolosi, disperati e, si spera, economici.

Qui le persone comprano, si affollano nei negozi, fanno la fila alle casse, siedono ai bar a mangiare gaufre e bere cioccolata calda, spendono, spendono, spendono.

Mi sono sentita una poveraccia!

Poi ho notato un aumento di gente che chiede l'elemosina.
Non i soliti volti noti: la signora grassa e sempre sorridente che canta seduta davanti a Pain Quotidien, il signore con la protesi sotto al ginocchio che si siede sui gradini di una chiesa sempre chiusa o il vecchietto della Place de l'ange.

No.

Altri poveri, mai visti prima.
Tanti con i cani, cuccioli bellissimi! Qualcuno anche con il gatto, rigorosamente al guinzaglio !
E tante donne con bambini; bimbi piccoli, tenuti in braccio, con le pantofole ai piedi, con questo freddo.

E mi sono ricordata di quanto sono fortunata.