venerdì 9 dicembre 2016

Stress e antistress

Qual'è o quali sono i vostri metodi antistress ?
Quando state vivendo o sapete che vi aspetta un momento particolarmente stressante, cosa fate per rilassarvi, calmarvi, evitare di schiaffeggiare qualcuno ?

Il mio antistress per eccellenza è sempre stato lo sport, e ha sempre funzionato.
Soprattutto la bici e il karate.
Ma anche lo step, devo dire.
Attività aerobiche, cardio, movimentate insomma.
Non il golf o il tennis da tavolo, per capirci.

Ma attualmente il tempo che passo dentro casa è notevolmente superiore a quello che passo fuori e non posso fare niente per cambiare questa situazione ( nonostante mio marito pensi il contrario, sfidando la sorte ogni volta che me lo ripete ).

E, soprattutto, ho 5 kg impigiamati e ciuccialatte attaccati alle tette o sulla spalla quasi H 24.
( per chi volesse ribattere "hai voluto la bicicletta? e mo' pedali ", la risposta è: "la bicicletta l'ho voluta e pedalo ma cio' non toglie la stanchezza, i limiti, il nervosismo e le sputazzate in un occhio che vi darei quando fate i saputi" ).

La gym dentro casa potrei ma anche no.
Quindi sono alla ricerca di metodi alternativi.
Va bene tutto, accetto ogni consiglio, anche quello che sembra banale, la qualsiasi.
Sono stanca, morta di sonno ma soprattutto stressatissima !

Alla fine il sonno perso lo recupero ( forse ) e la stanchezza fisica pure.
Quello che mi stressa veramente è avere a che fare con gente idiota, mentalmente limitata, ipocrita.
Gente stupida e cattiva.
Non glia posso fare.
O glie meno o m'arrendo.
Dovrei arrendermi, per il mio bene.
Che te vuoi discutere con chi non vuole vedere, sentire, capire ?
Niente, c'è poco da discutere, fiato sprecato.
E quindi non lo spreco, pero' m'incazzo.
Silenziosamente ma m'incazzo.
E le emozioni represse fanno male.
E torniamo al punto di partenza:

Qual'è o quali sono i vostri metodi antistress ?

martedì 29 novembre 2016

EpiduraleSantaSubito

Io davvero non le capisco le donne che, potendo scegliere, decidono di partorire senza epidurale.
Dico ' potendo scegliere ' perchè ci sono luoghi dove non hanno questa possibilità
Non parlo del terzo mondo, parlo della civilissima Italia.
Del sud, d'Italia.

Non esiste, l'epidurale non te la fanno, la donna adda suffri'.
Perchè ? mistero.

Ma li dove viene offerta la possibilità di scegliere, di poter partorire senza soffrire, perchè certe donne dicono ' no grazie, voglio soffrire, tu donna partorirai con dolore, sta scritto nella bibbia, io credente sono, fatemi soffrire '?.
Ho provato a chiederlo ad un'amica che ha deciso di optare per un parto fisiologico e naturale, con travaglio in acqua, luci soffuse, massaggi, aromaterapia, yoga in travaglio, meditazione, ipnosi e tanto altro ( ciao Vero, parlo di te, amoro ).
Lei ha le sue ragioni, che forse non sono quelle di tante altre donne, non so.

Per avere un parto tutto nature.
Perchè l'anestesia ha comunque effetti collaterali per mamma e bebè.
Perchè non vuole cancellare il dolore ma accettarlo e viverlo.
Per altre ragioni a me incomprensibili.

Io, per parte mia, dico solo una cosa:

EPIDURALESANTASUBITO (tutt'attaccato ).

L'avevo provata in Belgio quando è nato Andrea e ne sono stata contenta. 12 e passa ore di travaglio non le avrei rette senza anestesia. Peccato che poi l'anestesista se ne sia andato sul piu bello lasciandomi a soffrire per tre ore quando nessuno gliel'aveva chiesto.
Maledetto !

Al colloquio con l'anestesista qui in Francia ho raccontato della mia esperienza belgica e lui, il sosia moro di Pierre Cosso', mi ha risposto che qui in Francia sono più bravi che in Belgio.
E che non lo sapevo io ?
Per questo mi sono trasferita.

Al momento fatidico, mi sono fatta una e dico un'ora di contrazioni.
UNA.
E stavo per morire.
Voi mi dovete dire come cacchio fate a farvene cinque, sei, sette, dodici.
Ma siete masochiste o che ?

So solo che quando l'anestesista mi ha fatto l'epidurale ero ancora scettica visto il precedente ma poi la sua assistente, che è rimasta con me ( entrando e uscendo dalla sala travaglio ) per otto ore a monitorarmi, mi ha rimesso in pace con questa categoria medica.

Dolore zero.
E, quando dico zero, voglio dire zero !!!
Ho sofferto di più sulla poltrona del dentista.
Moolto di più.

Nel solo momento in cui ho cominciato a percepire un certo dolore, lei mi ha chiesto
' da uno a dieci, quanto lo sente ? '
 ' mhmm... cinque '
' cinque è troppo, il massimo che accetto è due. Non vedo perchè deve soffrire, siamo nel 2016 non nel Medioevo '
e stanghete, una bella dose extra di anestesia.

Vi amo tutti anestesisti, sappiatelo !!!
Tutti tranne quello belga.
Niente, io e questo paese non ci piacciamo reciprocamente.
Marito a parte !

Qualche giorno fa l'ho beccata sull'autobus che andava a fare gym in palestra e l'avrei baciata in fronte se non mi avesse scambiata per una pazza psicopatica.

Otto ore di travaglio in cui mi sono anche appisolata, visto che ero li bella tranquilla con mio marito accanto a me ( appisolato pure lui ), le luci soffuse, musica in sottofondo...
un bel panino con Nutella e sarebbe stato tutto perfetterrimo.

45 minuti dopo la mezzanotte è nata la nostra patata, Olivia, la nostra capellina.
Ce ne siamo rimaste li, pelle a pelle, per due ore ( monitoraggio post anestesia indispensabile ) prima che ci accompagnassero in camera.
Due giorni dopo eravamo a casa.
Senza un dolore, un fastidio.
Nulla.
Se ripenso a quando è nato Andrea, all'episiotomia tipo quarto di bue che mi hanno fatto, ai dolori vari e al culo nuovo che ho desiderato per almeno un mese...

Mia mamma è venuta dopo un paio di giorni il che ha sconvolto quasi tutti quelli che conosco:
come ? partorisci e tua madre non è li con te ?
Esatto. Mia madre non era li con me per delle ragioni molto semplici.
La prima è che, a mio avviso, la nascita di un figlio è un momento molto privato che riguarda i suoi genitori.
C'è tutto il tempo per i nonni, gli zii ecc. C'è una vita intera, dopo. Ma in quel momento li, quando sta per nascere, beh, mamma e papà hanno bisogno di essere e sentirsi insieme, senza nessuno che aspetti fuori dalla sala parto.
Io la penso cosi !
Poi perchè, a differenza di Crotone, qui ( come in Belgio ) c'è un ospedale che funziona, dove non hai bisogno di qualcuno che ti pulisca il comodino prima di metterci la bottiglia d'acqua che ti porti da casa; non hai bisogno che tua mamma rimanga a dormire su una sedia accanto al tuo letto per aiutarti ad alzarti e ad andare in bagno ( che è fuori dalla stanza.. dal dormitorio da sei posti letto ) o che ti aiuti con il neonato.
Qui le visite sono ad orari prestabiliti ( e vengono rispettati ), l'assistenza la fanno, giorno e notte, le ostetriche, le stanze sono singole e con il bagno ( e pure vista mare ), quando suoni il campanello perchè hai bisogno d'aiuto, un'ostetrica arriva in meno di due minuti. E se la chiami 5 volte in una notte, lei viene 5 volte.
Se sei troppo stanca e hai bisogno di un paio d'ore di riposo, si occupa lei del tuo bebè.
Controllano te e il neonato più volte al giorno, ti fanno vedere come prenderti cura di lui una volta che sarai sola a casa, ti sostengono psicologicamente se ne hai bisogno, sono sempre presenti e sorridenti.
SEMPRE.
TUTTE.
Massima pulizia, massima igiene, massimo rispetto per la neo mamma.
Se dovessi fare proprio una critica riguarderebbe il cibo ma viene direttamente dai miei geni italiani.

Ecco perchè la mia mamma non era presente alla nascita di mia figlia.
Ma è venuta dopo tre giorni a casa ad accoglierla, coccolarla e amarla come solo una nonna sa fare !
Questo è per le malelingue crotonesi!

Detto cio', mi resta la curiosità: perchè non volete l'epidurale ma poi accettate che vi facciano il cesareo ( con epidurale ) anche quando non è davvero necessario ?

domenica 9 ottobre 2016

Gravidanza ' ultimo atto '




Se le ultime otto settimane di gravidanza mi sembravano lunghe, queste ultime due mi sembrano infinite.
Alla stanchezza/peso/impazienza si è aggiunto un raffreddore con i fiocchi: l'asilo è ricominciato e gli untori sono in libertà.
Naturalmente non prendo farmaci in tempo di pace figuriamoci in tempo di guerra, cioè adesso che penso sia anche vietato. Non lo so, non mi sono neanche presa la briga di informarmi, non ce la faccio.
Sono alle solite, con spremute di limone, propoli concentrata, caramelle al miele, cucchiaini di miele di eucaliptus ( che schifezza ), suffimigi e centinaia di fazzolettini di carta. Mastro Ciliegia, in confronto al mio, aveva un nasino di principessa.
Il tutto per evitare che il raffreddore/mal di gola degeneri in sinusite/faringite ( i miei spauracchi visti i precedenti ) perchè allora ci vuole l'antibiotico e, come tutti sanno, lo evito come la peste.
Il momento più brutto, si sa, è la notte.
Sarà la posizione distesa ma non riesco a respirare e, se lo faccio con la bocca, mal di gola assicurato.

Premesso che da quando sono incinta mi sveglio ogni tre ore... per esigenze fisiologiche sopravvenute o solo per abituarmi alle future notti in bianco, ieri, dopo tre notti insonni, sono riuscita a chiudere occhio per più di un'ora di seguito. All'improvviso, mio marito sbuffa come un treno, col chiaro intento di svegliarmi, e mi dice che russo come un camionista ubriaco !!!
Sul momento, mi sono sentita in colpa e mi sono scusata.
Mi ha presa alla sprovvista !!!
Lui ovviamente si è girato dall'altra parte, rubandosi lenzuolo e copriletto come fa sempre ( mica si copre, si avvolge come Lazzaro ! ) e ha continuato a dormire come se niente fosse. 
Io invece sono rimasta sveglia perchè avevo paura di ricominciare a ronfare.
No, dico, ci rendiamo conto di come si diventa stupidi quando si hanno tutti questi ormoni che girano in corpo ????
Mi sono scusata !!!! E poi non ho più dormito per non svegliarlo !!!
Io !
a lui !
Fortunatamente la mattina dopo sono rinsavita e, appena mi ha rivolto la parola a colazione per dirmi " buongiorno amore, hai ronfato tutta la notte. Dormito bene ? ", l'ho guardato bene in faccia e gli ho risposto " sentimi bene Ciccio, io sono raffreddatissima e peso quanto una balena, russare la notte è il meno che possa succedermi, se non ti sta bene dormi sul divano ".
Chissà perchè mi ha guardato con un'espressione sorpresa !
E stanotte ho dormito le mie tre ore consecutive ronfando come un ubriacone ma senza essere disturbata da Lazzaro, qui.

Maschi, tsè !

lunedì 29 agosto 2016

Gravidanza

Chi dice che la gravidanza è un periodo di grazia è una bugiarda; oppure un uomo.

Non vedo dove stia la grazia nel diventare una balena, nell'avere la nausea ogni santo giorno per almeno tre mesi, nelle voglie strane che ti vengono, tipo mangiare fragole avvolte nel prosciutto all'una di notte, nell'insonnia, nello svegliarsi tutte le notti almeno due o tre volte per fare la pipi tipo uomini malati di prostata, nel sentirsi pesanti, stanche, nell'avere le caviglie gonfie come zamponi, nel dover fare esami tutti i mesi, dimenticare cosa sia la privacy, portarsi addosso almeno ( per le poche fortunate che ci riescono ) 10 kg, avere una fame da elefante e non riuscire a mangiare perchè lo stomaco te lo senti in gola, sentire un piccolo alien che ti si muove dentro e si allena per le prossime olimpiadi.
Non dico che questo accada a tutte e tutto insieme, ma ci sono buone possibilità.

Per non parlare di quelli che dicono che le donne incinta sono sexy !!!
Certo, se il tuo tipo ideale è Barbapapà...

La prima gravidanza è tutta una scoperta, un meravigliarsi della magia della natura, tutto ti sembra semplicemente fantastico, incredibile, anche i disturbi sono secondari.

La seconda è tutta un'altra storia.
Solo il fatto di avere già un altro figlio ti pregiudica ogni momento di riposo, relax, riflessione e pure una doccia in santa pace.
Tuo marito/compagno non è più cosi estasiato dal tuo stato interessante, anzi, di interessante ci vede poco non solo quando gli chiedi di andare a comprare il gelato alle 10 di sera perchè ne hai una voglia improvvisa ma persino se gli chiedi un bicchiere d'acqua mentre siete sbracati sul divano.
Ti guarda con un'espressione bovina che vorrebbe dire " amore, sono stanco, prenditelo da sola ".
A volte osa anche contraddirti.
Contraddire una donna incinta !!!
Perchè ormai lo sa: in fondo, ci siete già passate e siete sopravvissute, dunque ce la farete anche questa volta, e anche senza di lui.
E in effetti è proprio cosi !

Le visite dalla ginecologa durano in media 10 minuti tanto non avete domande da farle, l'esito degli esami lo ritirate sempre in ritardo e senza l'ansia della prima volta, la frutta e la verdura non le lavate più in litri di amuchina e se vi viene voglia di pane e prosciutto crudo crudissimo, lo mangiate: in fondo, se la toxoplasmosi non ve la siete beccata in tutta la vita, mangiando le peggio schifezze ( tipo panino fetuso della giostra ), perchè dovrebbe venirvi adesso ?
Durante l'ecografia non riuscite proprio a vedere quello che vi indica la dottoressa 
' guardi, quello è un piedino, lo vede ?'
non vedo un cavolo, come del resto non lo vedevo durante la prima gravidanza, ma li mentivo spudoratamente per non passare per un ( futura ) madre degenere; adesso me ne infischio e lo dichiaro apertamente ' scusi sa, ma io non vedo un accidente di niente '.

Nove mesi sono troppi, l'ho sempre sostenuto, sei sarebbero sufficienti.
Nove sono... troppissimi.
L'ultimo poi, non ne parliamo neanche.
Perchè non vedi l'ora di liberarti di questa pancia che non riesci neanche a vederti i piedi mentre fai la doccia, e sei stufa di ungerti di olio come una patata fritta, di camminare al rallentatore e di costringere il tuo primogenito a giocare sul tavolo perchè tu non puoi proprio più sbracarti per terra per costruire Lego city insieme a lui.

Ancora otto settimane, ancora otto settimane, ancora otto settimane... 
glia posso fare !





venerdì 29 luglio 2016

Terrorismo e paura di vivere

Il terrorismo c'è sempre stato e ha colpito ovunque quindi non mi meraviglia che l'abbia fatto a due passi da casa mia pero' devo ammettere che adesso mi fa più paura.
Quando vado al mare guardo con sospetto i miei vicini di ombrellone e soprattutto le macchine che passano a bordo spiaggia, mi viene in mente quel matto che l'anno scorso ha sparato sui turisti che prendevano il sole su una spiaggia privata in Tunisia.
Di viaggiare per visitare le capitali d'Europa non se ne parla da anni, anche se le ragioni sono diverse da quelle del terrore, ma adesso non vado neanche più a Nizza in un centro commerciale per paura che arrivi un matto a farsi esplodere in nome di Allah.
( Se Allah davvero esiste dovrebbe torcergli il collo a questi idioti. )
E non dopo il 14 luglio ma già dall'attentato a Charlie Hebdo.
Poi c'è stato Parigi, Bruxelles, Nizza, Monaco di Baviera... e mi limito a citare l'Europa. 

Mio marito propone di trasferisci a vivere in una landa sperduta e potrei anche essere d'accordo ma poi li ci dovremmo anche restare. Niente più viaggi, non solo di piacere ma anche per andare a trovare la famiglia.

Domenica ero all'aeroporto di Fiumicino che pranzavo col pupo in attesa di imbarcarmi sul volo per Nizza. Al tavolo accanto al nostro c'erano dei bagagli incustoditi e li sono rimasti almeno per venti minuti fino a quando non li ho segnalati ad una addetta del ristorante. Pensavo che i proprietari stessero facendo la fila al buffet, e forse era cosi, ma oramai la sindrome dell'attentato prevale anche sul raziocinio.

Non ho visto militari in servizio, pochissima polizia...dove sono tutti questi controlli ?
Chiunque può entrare, lasciare un bagaglio che contiene chissà cosa e andarsene indisturbato.
Per non parlare di questi matti che si fanno saltare in aria.
Se questa è la sicurezza di cui parla il Governo, stiamo freschi.
Non che a Nizza sia meglio.
All'aeroporto c'erano quattro militari sbarbatelki col mitra in mano che chiacchieravano tra loro mentre noi aspettavamo i bagagli, insieme alle persone venute ad accoglierci.
Chiunque può entrare, con o senza biglietto, nessun controllo da parte di nessuno.

E' questo che vogliono i terroristi, la nostra paura di vivere come abbiamo sempre fatto, liberi; vogliono privarci di quei valori che loro non hanno e non riconoscono. 
Secondo me un po' ci stanno anche riuscendo. 

Non mi lancio in analisi politicheconomichesocialiopportunistiche ecc ecc perché non è il luogo e io non sono la persona adatta per farle.. dico solo che adesso mi hanno davvero rotto le balle.
E che i politici me le hanno rotte ancora di più con le cazzate che raccontano per distrarci dalla verità.
Almeno fossero loro i bersagli.. tutto avrebbe senso e i terroristi guadagnerebbero pure la mia gratitudine. 

lunedì 4 luglio 2016

Quelli che ti cancellano da fb...

A quelli che mi hanno tolto l'amicizia su fb;
a quelli che mi hanno bloccata su fb;
a quelli che vorrebbero leggere quello che pubblico su fb ma non ci riescono;
a voi vorrei dire due cose:
1) smettetela di leggere il mio blog per farvi i cazzi miei, se non altro per coerenza;
2) fatevi una vita.


E, visto che ci siete, andatevene pure a fanculo 😂😂😂
Quanta gente miserrima che c'è al mondo!!!

martedì 31 maggio 2016

Spina mia





Vivere con una cane ( o un gatto, un canarino, è uguale ) è come avere un figlio.
Questo post non vuole alimentare polemiche su chi dice che queste sono solo cazzate, che gli esseri umani sono una cosa e le bestie restano bestie, che non si devono umanizzare ecc ecc.
Non c'è una graduatoria di chi si ama di più e chi di meno.
Si ama e basta, ognuno a modo suo, ognuno in modo diverso.

E' un post dedicato alla mia Spina, un cane dolcissimo che è stato abbandonato sulla strada che da Catanzaro porta a Lamezia Terme da qualche bastardo vigliacco che non ha avuto neanche il coraggio di lasciarla davanti ad un canile.
L'ha abbandonata legata con una corda al guard rail, condannandola a morte atroce.
Invece destino, fortuna, fato ha voluto che quel giorno il nostro amico Alessio arrivasse in vacanza dal nord e che mio fratello percorresse in auto quella strada per andarlo a prendere.
L'ha vista, era riuscita chissà come, con la forza della disperazione, a liberarsi e vagava come impazzita in mezzo al traffico.
Mio fratello ha piantato la macchina li dov'era e, senza curarsi del traffico, è riuscito ad avvicinarla e farla salire in macchina.
Lei, come se avesse capito subito, e infatti è cosi, gli animali sono cosi, lo sentono subito di chi possono fidarsi, anche dopo mille delusioni, ha fatto tutto il viaggio di ritorno seduta ai piedi del passeggero e con la testa vicina a quelli di mio fratello che guidava.

Questo è successo un'estate di tanti, tanti anni fa, 16 se non mi sbaglio ( Alessio potrà confermare ).

Da allora ha vissuto con noi, è diventata cane di quartiere, è stata accolta dai cani di cui già ci occupavamo e negli anni ne ha preso il posto, diventando lei stessa quella che accoglieva i nuovi arrivati, che fossero di passaggio o definitivamente con noi, come Spaghetto.
Nel 2009 mi sono trasferita all'estero, prima in UK per poche settimane che poi sono diventati mesi; poi in Belgio, da due anni in Francia.
Spina mi è mancata in ogni giornata, sono sempre andata a farle un saluto e una carezza ogni volta che sono tornata a Kr.
Da diversi anni non viveva più sotto casa dei miei ma in quella di mio fratello che l'aveva presa con sé per sottrarla alle minacce di morte e alle continue polemiche della vicina di casa che rompeva le palle ogni momento, non potendo usare mezzi legali e neanche illegali per farla rinchiudere in un canile ( e cosi vendicarsi di me che l'avevo denunciata, vincendo la causa e smerdandola sui giornali, per avermi fatto lavorare in nero, lei, garante dei diritti delle donne e dei bambini; si, come no. Delle donne come lei e dei suoi figli sistemati a destra e a manca ).

Spina è stata bene in questi anni a casa di Giuseppe e Mery, circondata da altri cani, in vacanza in montagna d'estate, con le carezze e le attenzioni dei miei nipoti.

Era vecchietta e malata.
Ieri ci ha lasciato e, anche se io non la vedevo più quotidianamente, anche se sapevo che non poteva andare avanti ancora a lungo, questa notizia mi ha spezzato il cuore.
Sono contenta di averla accarezzata ancora una volta due settimane fa quando sono stata a Kr. 
Era vecchietta e sbarellava un po', trascinava un po' le zampe e non vedeva bene, penso.
Pero' le mie carezze e il mio odore l'ha riconosciuto e cosi ci siamo salutate un'ultima volta.

Mi ricordo i pomeriggi di chiacchiere sotto casa con Andy e lei che ci seguiva ovunque e si sedeva in mezzo a noi.
Le carezze della sera quando mi dispiaceva farla dormire in garage e l'apprensione che avevo quando in garage non ci voleva entrare e abbaiava in giardino tutta la notte.
Il pelo lucido e pulito quando la portavamo a lavare e, più spesso, tutto arruffato dalle corse in giardino dietro le lucertole.
Le sue penniche al sole.
I cinque minuti di follia in cui correva come una matta intorno alle palme e quando mi accompagnava a piedi fino all'edicola e poi tornava indietro perché sapeva che era pericoloso per lei allontanarsi troppo.

Ho tantissimi ricordi di Spina e li porto tutti nel cuore.`

Ho conosciuto e voluto bene a tantissimi cani, che sono stati con noi pochi giorni o tanti anni; Max, 16 anni in casa nostra, e tutti gli altri: Zelda, Rocky, Jerry, Nerina, Tigre, Spillo... sono cosi tanti che sicuramente dimenticherò' qualche nome.

Ma Spina ( insieme a Max, naturalmente ) ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore e sempre lo avrà.

Un amico ieri mi ha scritto ' vedi ? è per questo che io non voglio cani '.
E' vero, quando ci lasciano stiamo male; quando sono malati e ci guardano muti soffriamo ancora di più insieme a loro.

Ma crescere con un animale ci rende delle persone migliori.
Non è solo la responsabilità nel doversene prendere cura, i sacrifici che si fanno, le rinunce.
E' l'amore incondizionato che loro ci danno che ci spiazza.
E' la riconoscenza che dovremmo provare già solo per questo che dovrebbe renderci persone migliori.
Non a tutti succede forse, ma a quelli che amano davvero gli animali, a loro si.

Ciao Spina.



venerdì 29 aprile 2016

Se la gente fosse meno stupida...

Non so dove vi trovate voi lettori e com'è il tempo da quelle parti ma qui ad Antibes è una meraviglia.
Dire che le spiagge sono piene di gente come nel mese di luglio non rende bene l'idea perché qui i turisti, soprattutto quelli che vengono dal nord, in infradito e bermuda si vestono pure a febbraio.
Io che vengo dalla Calafrica, invece, pur non appartenendo alla schiera dei freddolosi, ancora i sandali li lascio nella scarpiera.
Ma ieri la mini me la sono messa.
Bisognerà pur prendere un po' di colore, le gambe abbronzate sono più belle.
E oggi in spiaggia ho fatto il primo bagno della stagione.
Bagno....ho messo i piedi ammollo...ma fino alle ginocchia pero', eh, e ho pure camminato in acqua per una quindicina di minuti.
Acqua a 15 gradi.

Non so come fanno quelle centenarie che nuotano pure.
Forse gli fa bene, è cosi che arrivano a 100 anni.

O forse anche facendosi un po' di sani affaracci loro, che anche quello male male non fa.

Ah, di gentaglia è pieno il mondo.
Di bugiardi non ne parliamo.
Di invidiosi poi...

Non so, mi vengono in mente almeno due persone, due donne...
bah, due femmine direi perche le Donne sono un'altra cosa.
Due femmine che si somigliano molto e infatti hanno fatto e continuano a fare gli stessi imperdonabili sbagli.
Che qui nessuno è perfetto, sia chiaro, tanto meno la sottoscritta.
Ma fare del male volutamente.... questo no, non credo che mi appartenga.

Avere a che fare con persone cattive, avide, bugiarde, invidiose, gelose ma anche stupide, infinitamente stupide, è davvero snervante.

La cattiveria, l'invidia e il resto non mi fanno paura, le posso affrontare.

Ma quando ci si trova di fronte una cretina, cattiva per di più, come si fa ?
Voglio dire, quando non si può assolutamente evitarlo ?

Non ho ancora trovato una soluzione, se non la distanza.
Il distacco è la miglior difesa, in certi casi.
Negli altri, esistono mezzi legali e anche illegali.
Cosi', perché la diretta interessata che pretende di comprendere ciò che scrivo ( non lo capirebbe neanche se glielo spiegassi con i disegnini ) sappia con chi ha a che fare.

Fare del mare volutamente no, non mi è mai successo.
Non l'ho mai voluto.
Ma farmi mettere i piedi in testa, neanche.
E la vendetta, si, è contemplata.
Eccome se lo è.
A freddo, a caldo, poco importa.
Tu fai del male a me e alle persone che amo ?
Stai in guardia culo secco che io ho una memoria di elefante e non perdono proprio niente.
Di Madre Teresa non ce ne sono più.






domenica 13 marzo 2016

Vita da espatriata

Ho una nuova amica qui ad Antibes; è arrivata un anno dopo di me e conosce già mezza città.
Prende il caffè sempre negli stessi bar, la sua parrucchiera è una fonte inesauribile di risorse, il giornalaio la saluta con affetto, al supermercato acquistano prodotti italiani solo perché lei gliel'ha chiesti e ha amici francesi a cena almeno due volte alla settimana.
Mi ha detto che queste erano le sue abitudini in Italia, che faceva colazione sempre nello stesso bar e che andava a pranzo fuori con il marito almeno una volta a settimana.
E qui cerca di ricreare il mondo che ha lasciato.
Direi che c'è riuscita benissimo.

Fa stare bene, ci si sente un po' a casa anche se la famiglia è lontana e gli amici cari pure.

Anche io ho ricreato il mio piccolo mondo ( antico ): il tipo figo della Boulangerie fa sempre il galante e mi regala le mini quiche ( panino con mortadella era meglio ma vabbè ! ); quello della lavanderia mi parla in italiano e mi consiglia i metodi di lavaggio casalinghi; con la vicina di casa ci scambiamo i favori e con l'amica tedesca i consigli e le idee; con le italiane andiamo a cena fuori una volta al mese ( malanni dei figli permettendo ) e qualche volta a colazione ( spremuta e croissant, come in Italia, anche se li si chiama cornetto ); la fioraia si ferma sempre per una chiacchiera, la proprietaria della boutique mi fa il 20% di sconto e la signora della piadineria mi serve sempre prima degli altri.

Ma in assoluto quello che mi fa sentire veramente a casa è il mio gelataio.

Una gelateria minuscola ma artigianale, un signore con il quale sono diventata amica in diciamo.... cinque minuti. Mi fermo sempre per una chiacchiera anche quelle rarissime volte in cui non compro niente.
Rarissime, appunto.

Qui le migliori gelaterie sono italiane, e artigianali e bio. Cosi dicono loro.
Ma il gelato lo vendono a peso d'oro.
Quasi quattro euro per due mini palline.
Saprei dove mettergliele.
Quattro euro.
Ladri.

Ma il ' mio ' gelataio fa un prezzo decente; non come in Italia ma, dice lui, li è ovvio che costi meno.
Boh.
Da fedele cliente, e che gli sta evidentemente pure simpatica, oltre a farmi lo sconto ( sempre ), un gelato su due me lo offre.
E se la qualità degli altri è passabile, i suoi sono buonissimi.
Soprattutto i miei due gusti preferiti.
Nocciola e cioccolato.
La nocciola è quasi quasi la stessa del Bar Moka di Kr, famosa ovunque.
Non so se mi spiego, la nocciola del Bar Moka.
Dico ' quasi ' per fedeltà sentimentale a Serena e la sua famiglia che m'hanno cresciuto a gelati e brioche.

In ogni caso, j'adore !!!

Tra altro, da quando vivo con mio marito sono tranquilla che il gelato che c'è in casa è solo per me.
Per una che è cresciuta con due fratelli e un genitore golosi come la sottoscritta, la sopravvivenza è stata dura.

Ced non mangia gelato, tanto meno le creme che lo disgustano.

Orrore e sacrilegio.

Meglio per me.
Vuoi mettere mangiare il gelato direttamente dalla vaschetta e con il cucchiaio grande ?
Che goduria !

Ieri sera alle 7 ho comprato una vaschetta da portare a casa.
Oggi alle 5 ho mandato Ced a comprarmene un'altra.

" Certo che a sua moglie piace molto il gelato "
" Non è che le piace. E' drogata ! "

Per cosi poco !

lunedì 15 febbraio 2016

Qu'est ce que tu deviens ?


Hanno questo modo di dire i francesi che mi fa venire voglia di suonarli come una batteria.
Ma che vor di ?

Hai perso il lavoro, già stai incazzato/depresso di tuo, loro ci mettono su un bel carico da 100 chiedendoti " che cosa sei diventato adesso ? "
e che sono diventato ? quello che ero prima, una persona, con una vita, una famiglia, degli amici, degli interessi.
Senza lavoro ma con tutto il resto, tutto quello che avevo prima.

Invece loro hanno questo modo di dire che è come se la tua identità fosse data dal lavoro.
Bello, soprattutto quando cambi spesso lavoro: che cosa diventi ? una commessa, un barista, un cameriere, un avvocato, un ingegnere, una giornalista.
Cosa diventi ?
Una persona, un essere umano, io.

Non è che ti domandano " adesso che fai, di cosa ti occupi ? ".
Che quello ci sta, è comprensibile.

Che cosa diventi ? Come se il lavoro che fai potesse farti diventare una persona diversa.
Ti dà delle competenze, nuovi punti di vista, nuove conoscenze.
Ma sempre tu sei.
Come se da domani mi mettessi a zappare la terra ( magari ne avessi una ) e allora diventerei contadina e non sarei più tutto quello che sono stata fino a ieri, non contano più gli studi, gli anni all'estero, le esperienze, essere mamma e moglie ecc.

Questo voler a tutti i costi definire qualcuno da quello che fa: guarda, c'è il Dottore, l'avvocato, e frequenta un po' la gente di un certo livello, dei professionisti. Cioè dei laureati.

Di professionisti e figli di professionisti ne ho conosciuti e ne conosco tanti ( lo sono anche io, to' ) e, senza voler generalizzare, non è davvero questo a fare la differenza, quel pezzo di carta che li legittima a presentarsi come Dottori, tutti, basta che siano laureati, come se questo automaticamente gli desse qualcosa in più.
Mi fanno ridere ma si vede che loro ne hanno bisogno per sentirsi qualcuno, per mettersi al di sopra degli altri, per sentirsi più sicuri di sé.
Non sono più Francesca Trocino, sono la Dottoressa Francesca Trocino.
e dunque ?

E poi vai ad ascoltare una conferenza di Pierre Rabhi, che la laurea di sicuro non ce l'ha ma ti fa venire voglia di diventare una persona migliore, di vivere in un modo diverso, di pensare un po' più all'essere che all'avere, che di questi tempi facile facile non è.

Oppure leggi ( e rileggi ) Terzani e pensi che, dopo una vita spesa ad essere e fare il grande giornalista, si è ritirato sull'Himalaya dov'era il signor nessuno.

Anam, il senza nome.

Altro che qu'est ce que tu deviens !

ps. per i soliti polemici, non è un post contro i laureati, contro i professionisti che svolgono bene il loro lavoro, contro chi ha avuto la possibilità di studiare.  E' un post contro quelli che usano i loro studi come un vanto invece che come mezzo di conoscenza. E che rompono le balle al prossimo.








venerdì 12 febbraio 2016

Everest

L'altra sera abbiamo visto Everest.
In francese.
L'avevamo già visto in inglese e diciamo che non avevamo capito proprio tutti i dialoghi, ma il concetto c'era.
Cioè sono morti.
Non tutti ma quasi.
E chi non è morto, è tornato a casa lasciando naso e mani sotto la neve.

Direi che una visione era sufficiente, a me era bastata.
Invece no; l'abbiamo rivisto in francese cosi adesso sappiamo esattamente cosa ha detto la moglie di Rob alla radio parlandogli per l'ultima volta mentre lui lentamente moriva congelato in cima all'Everest da cui non era più riuscito a scendere causa tempesta, mancanza di bombole d'ossigeno, morte di due amici che volevano soccorrerlo e sfighe varie.

Gli ha detto Je t'aime.
Che poi, non per dire, ma l'avevamo capito pure quando aveva detto I love you.
Ma si sa, il frances è più romantico.

Io, al posto della moglie, tra l'altro incinta, gli avrei detto anche un'altra cosa.
ma vattinn struuuunz !

Ma cosi si fa ? si va a scalare la montagna più pericolosa del mondo mentre tua moglie aspetta un figlio senza riflettere n'attimo ?
Io l'avrei preso a badilate in fronte.
Sarà che io amo il mare e la passione della montagna non l'ho mai avuta, sarà che il coraggio non rientra tra le mie innumerevoli doti ma neanche nei miei sogni più reconditi mi verrebbe in mente di rischiare la vita per...
perché ?
io vorrei qui chiederlo, se c'è qualcuno che ama la montagna, che me lo spieghi.
davvero siete disposti a perdere la vita, a far soffrire le persone che amate e vi amano per vincere una sfida ?
E' questo, no ?

Ma voi, che avete bisogno di vivere sempre con l'adrenalina a mille, sempre di corsa, sempre sfidando in continuazione le forze della natura e i vostri limiti...

lo sapete che da Ikea vendono i divani a 99 euro ?




lunedì 1 febbraio 2016

5 anni



" Mamma, è troppo bello avere cinque anni, è troppo bello crescere ".

Una bellissima festa dei Peanuts per festeggiare il pupo, insieme ai suoi migliori amici e alle loro simpatiche mamme.

Fa strano vederlo crescere, diventare ogni giorno più indipendente, più curioso di ciò che lo circonda,  sempre contento, sempre con il sorriso e, allo stesso tempo, dolce e coccolone come quando era un neonato da sbaciucchiare.

Vorrei dire tante cose ma mi vengono in mente solo banalità sdolcinate che le mamme comprenderebbero e le nonancoramamme leggerebbero con una smorfia da diabete.

Quindi quest'anno mi astengo.

...
...
...

ma quanto è meraviglioso essere mamma ????

:)










giovedì 21 gennaio 2016

Footing


Ho deciso di fare footing.
Snobbato da sempre in favore della bicicletta, ho voluto dargli una chance.
Una che sia una.

Step e aerobica non li faccio da 4 anni e non ne ho più voglia;
Il karate mi piacerebbe ma il Maestro qui è troppo grosso e troppo burbero per i miei gusti: dopo 5 anni con l'AKC e il M° Enzo Migliarese è difficile accontentarsi di meno;
Pilates e yoga mi dico di si ma poi anche no, ngna posso fare.

E dunque corsa.

Mo, io dico, uno decide di andare a correre, e che fa ? 
Compra le scarpette fighe, un bel completo da corsa che ti fa le chiappe belle pure se nun ce l'hai ( ma io ce l'ho, sia chiaro :) !), cuffie e smartphone appeso al bicipite per non sentire i commenti di quelli che vanno più veloci di te, occhiali da sole all'italiana ( cioè anche se piove ) e si parte.

Dico io. Dici tu.
Mio marito no !
Non so, quando dico 'mio marito' mi sento tanto Sandra Mondaini.
Comunque, mi prepara un programma d'allenamento.
Ma serio.
Lui.
Io ho cominciato a ridere appena me l'ha messo sotto gli occhi.
Pero' ha funzionato.
Sono sopravvissuta.
Alla prima séance.
Vediamo se dura :)


  • Semaine 1

    SÉANCE 1
    10 mn de marche accélérée progressivement suivi de 6 fois 2 mn course entrecoupé de 1 mn de récupération marche
    SÉANCE 2
    10 mn de marche accélérée progressivement suivi de 5 fois 3 mn course entrecoupé de 1 mn de récupération marche
  • Semaine 2

    SÉANCE 1
    Séance 1 - 8 mn de marche accélérée progressivement suivi de 4 fois 4 mn course entrecoupé de 1 mn de récupération marche
    SÉANCE 2
    8 mn de marche accélérée progressivement suivi de 4 fois 5 mn course entrecoupé de 1 mn de récupération marche
  • Semaine 3

    SÉANCE 1
    2 fois 6 mn course suivi de 2 fois 5 mn entrecoupé de 1 mn 30 de récupération marche
    SÉANCE 2
    2 fois 8 mn course suivi de 3 fois 4 mn entrecoupé de 1 mn 30 de récupération marche
  • Semaine 4

    SÉANCE 1
    12 mn - 10 mn - 8 mn de course entrecoupés de 2 mn de marche
    SÉANCE 2
    2 fois 10 mn entecoupés de 2 mn de récupération marche puis de 2 fois 5 mn avec récupération de 1 mn
  • Semaine 5

    SÉANCE 1
    15 mn de course puis 3 fois 5 mn, entrecoupé de 1 à 2 mn de récupération marche
    SÉANCE 2
    20 mn - 10 mn - 5 mn de course entrecoupé de 2 mn de marche
  • Semaine 6

    SÉANCE 1
    25 mn de course puis 2 fois 5 mn entrecoupé de 1 à 2 mn de récupération marche
    SÉANCE 2
    30 mn de course en continu - Bravo vous y êtes !!!

mercoledì 20 gennaio 2016

EX

Qualcosa mi dice che non è la mia giornata.

Ho rovesciato un piatto con le uova, fatto cadere la tazza piena di zuppa nel microonde, la torta s'è cotta solo ai lati e ho dovuto buttare il pezzo centrale e, per completare in bellezza la serata, ho mandato un messaggio su whatsapp al mio amico Paolo stupendomi del fatto che avesse finalmente comprato uno smartphone.
Infatti non era lui.
In effetti, la foto del profilo con due bambini avrebbe dovuto quantomeno insospettirmi: lui di figli ne ha uno solo.
Tra l'altro più grande di quelli in foto.

Ma siccome è la mia seratona, ho fatto anche la simpatica nei messaggi.

Ovviamente non è il mio amico ma un suo omonimo.
Cosa ben più grave, è un mio ex !!!

Non so come sia potuto accadere.
Sul mio contatto ci sono numero fisso di telefono, email e indirizzo di casa del mio amico.
Ma il numero di cellulare è quello del mio ex.

Che non sento da quando l'ho lasciato... 10 anni fa? Anno più anno meno.

Ma com'è possibile? Perchè ho il suo numero tra i miei contatti?
Tra l'altro, è un numero di telefono diverso da quello che aveva quando stavamo insieme.

Tecnologia...un mistero simile a quello della santissima trinità.

Mio marito crede alla mia buona fede e al mio essere clumsy inside.

Chissà se la moglie del mio ex gli crederà!

venerdì 1 gennaio 2016

Buon anno nuovo a me


Il mio augurio per questo nuovo anno:


Non fasciarmi la testa prima di rompermela.
Ergo, non preoccuparmi inutilmente.
Non preoccuparmi e basta.


Non lagnarmi, non fare la vittima,
Allontanarmi dalle persone negative, che hanno sempre un problema per ogni soluzione, che si piangono addosso, che si lamentano ma non osano cambiare
Dagli ipocriti, dai pessimisti, dai 'sotuttoio', dai 'vorreimanonposso'.
Da quelli che tengono sempre il muso, che non sorridono mai, che non ridono dei propri errori e si prendono troppo sul serio.
Da quelli che sono in basso e non guardano neanche le stelle.
Dai mai contenti.
Dagli stupidi e presuntuosi, arroganti e sboroni.


Godermi la vita che ce n'è una sola.
Approfittare di ogni raggio di sole, di ogni goccia di pioggia e ogni alito di vento,,di ogni tramonto e di qualche alba ogni tanto.
Godermi la vita con le persone che amo e non sprecare neanche un istante con chi non se lo merita.
Questo vorrei per il nuovo anno.
Questo auguro a chi avrà la forza di 'prenderselo'.