Odio comprare scarpe.
L'ho già detto ?
E' così, lo odio.
Sono la prima donna al mondo.
Anzi, la seconda.
La prima è mia mamma che odia venire a comprare scarpe con me e per me: le faccio fare km per entrare in tutti i negozi della città e poi torno a casa sempre con un paio di Converse.
Soprattutto, odio comprare scarpe in primavera e in autunno, odio le mezze stagioni.
Prima passavo direttamente dai Dr. Martens alle infradito.
Adesso, dagli stivali ai sandali.
E viceversa.
E viceversa.
Una volta, in un momento di aberrazione mentale, ho comprato le Hogan.
Sorvolando sul prezzo folle, sono anche brutte. Ma brutte forte.
Le ho usate due volte.
Poi sono andata a Londra, mi servivano delle scarpe nere per servire ai tavoli del ristorante: ero la cameriera con le scarpe più costose di quelle delle clienti.
Quando sono partita, le ho regalate alla mia collega Andrea.
Per non parlare di quanto mi ha potuto prendere in giro Pachi.
Vabbè, ma lui non è normale, colleziona e indossa solo Adidas.
E quando dico "solo", intendo dire che non ha scarpe di altre marche.
Per nessuna occasione.
Però sulle Hogan aveva ragione, sono orribili.
Comunque arriva un momento nella vita in cui bisogna fare anche cose che non ci piacciono, cosi oggi siamo andati a comprarle.
Per solidarietà, le abbiamo comprate tutti.
In missione, Cédric, il pupo e io.
Ne ho visto un paio in una vetrina, accettabili, ho deciso di prenderle.
Ma prima ho fatto comunque un giro per vedere qualche altro negozio, per un senso di giustizia nei confronti di mia mamma: prima stressavo lei, ora stresso mio marito.
Siamo entrati in uno dove c'era il cartello: " regala le tue vecchie scarpe ad Oxfam ( www.oxfam.be) e avrai uno sconto di 10 euro sul tuo prossimo acquisto".
Decidiamo di entrare a dare un'occhiata, ne trovo un paio carine per il pupo, gli piacciono, le misura, le prendiamo.
Il pupo grande mostra le scarpe che ha ai piedi al commesso per chiedergli se sono abbastanza decenti per avere lo sconto.
Non lo sono.
Per me.
Lo sono.
Per il commesso.
Allora Cédric guarda su tutti gli scaffali se per caso c'è qualcosa che gli piace, ne trova un paio, le prova, lascia le vecchie ed esce dal negozio con le nuove ai piedi.
Quanto possiamo essere diversi ?
Poi torniamo li dove io ho visto quelle accettabili dal mio gusto ipercritico.
Le guardo e riguardo in vetrina mentre il pupo grande e il pupo piccolo entrano nel negozio che è grande e di arredo minimalista: poche scarpe, ovviamente costose, molti divani.
Si siedono, si tolgono i giubbini, si rilassano, il piccolo con il lecca lecca in bocca, il grande gioca con il telefono.
La commessa si avvicina a Cédric e gli domanda se può aiutarlo e lui:
" No grazie, approfitto solo del vostro salotto "
" Ah, bon ! "
" Mancano solo il caffè e i pasticcini. "
" Ce li abbiamo , li vuole ? "
...
...
" Scusi, potrei provare il numero 39 di quelle scarpe in vetrina ? "
" Può ripassare più tardi ? Non vede che stiamo prendendo il caffé ? "
" Amore, numero 39 ? Non é proprio il piedino di Cenerentola ! "
Ha parlato il principe azzurro !
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