Oggi giornata di saluti.
Pomeriggio dalla suocera, a prendere il tè e mangiare torte e crostate alla frutta.
Neanche l'ombra di un cioccolatino.
Merenda sprecata.
C'erano anche la nonna e la zia, novantenni e oltre, in gran forma, appena uscite dal parrucchiere, capello phonato e tailleur d'ordinanza.
Mi hanno chiesto se non sono triste di lasciare questo Paese.
Non capisco perchè me lo chiedono tutti, persino mia madre.
Cosa dovrebbe dispiacermi ?
Ho già lasciato la mia famiglia, i miei amici, il mare, il sole, le mie abitudini, il calore della mia gente e il gusto della buona cucina.
Ho lasciato tutto nel 2009.
Adesso non lascio niente.
Al contrario, porto con me mio figlio e il mio compagno.
Si riparte da zero.
Pagine bianche da riempire.
Nuove occasioni, prospettive, opportunità.
Incredibile ma vero, mi è dispiaciuto dover regalare il mio ciclamino.
Mi hanno reso triste gli occhioni di Nusca, il golden che mi ha accompagnato tante volte nelle mie passeggiate nel bosco, in mezzo alla neve.
E la Tanta Andrea, la zia novantenne di Cédric, che mi ha salutato dicendomi: " non potremo mai dimenticarti ".
Ecco, in quel momento ho sentito vacillare per un secondo il mio proposito di non rimettere piede in questa nazione.
Forse tornerò, una volta o due, per rivedere queste vecchiette che si sono cosi affezionate all'italiana che non parlava una parola di francese.
E per passeggiare ancora una volta nella neve con Nusca.
Il cielo custodisca i tuoi passi e liberi la strada dai sassi. E se proprio ne troverai qualcuno potrai sempre spostarli e lanciarli lontano (accertati di non colpire nessuno). Nel frattempo ti affido il mio universo, e so che sarà in buone mani.
RispondiEliminaCustodiremo il tuo universo come se fosse il nostro!
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