lunedì 29 dicembre 2014

L'Amour

Raramente parlo della mia vita di coppia su questo blog.
Raramente lo faccio anche nella vita " reale ".
Nonostante racconti i fatti miei a destra e a manca, sotto questo aspetto sono abbastanza riservata.

Ma per questa volta faro' un'eccezione perché, a quanto pare, c'è chi si sente trascurato e mi accusa di parlare più del mio Boss che di lui.

Uomini, tsè !!!

Quindi vorrei dire, a lui che già lo sa, e al resto del mondo, al quale vuole farlo sapere, che lo amo alla follia.

Altre volte mi sono innamorata ma dopo 2 anni al massimo mi sono sempre rotta ampiamente le scatole, una noia mortale, fine della passione, fine dell'amore, purtroppo non fine della storia perché, nonostante l'evidenza, l'ho tirata sempre per le lunghe.
Tempo sprecato.

Con lui ho battuto il record !

Potrei elencare i suoi innumerevoli pregi ma poi stamperebbe questa pagina per rinfacciarmeli alla prima discussione quindi resterò sul generico.

Lo amo perché fa sempre di tutto per rendermi felice.

E la cosa incredibile è che ci riesce !!!



Chiusa una porta...


Vorrei dire a quella che scrive ridicole poesie erotiche online che esistono persone con una propria dignitá, che vanno avanti a testa alta perché possono permetterselo.

Perché sono delle Signore.

E poi ci sono quelle come te.
Hai spalancato un portone?
Brava, ora cosa vuoi, l ' applauso?

Mi verrebbe da dire che hai spalancato ben altro ma non ha piú importanza.

Ti diró una cosa: a diventare ex ci vuole un attimo.
E dovresti saperlo bene, tu.

E smettila di fare gli occhi torvi per la strada quando incontri donne del cui passato sei gelosa.
Sei ridicola.







venerdì 26 dicembre 2014

Natale

Il primo Natale in Francia.

Il primo Natale in cui ho lavorato dalle 9 di mattina alle 7 di sera senza neanche la pausa pranzo.

Eppure é stato bello, bellissimo.

Non ho mai acquistato regali la vigilia di Natale e non credevo che potesse esserci tanta gente che si riduce così all'ultimo minuto.
" Mi serve un regalo per mio nipote "
Ed é nato 5 minuti fa ? non poteva venire prima a comprarlo ?
" mi dia un gioco "
Mi dica almeno quanti anni ha.
" Non importa, me ne dia uno a caso che c'ho fretta ".

Con appena mezza pizza nello stomaco, alle 4 del pomeriggio mi é venuto il mostro. 
Soprattutto considerando la boulangerie di fronte che sfornava paninibaguettepizzettechiquebigné e ogni ben di Dio dalle 7 del mattino.
Ero già alla seconda cliente che mi richiamava all'ordine dal mio stato di ipnosi ( " madame ? Madame ? ...madaaame ??? ) quando sono riuscita a sgattaiolare 2 minuti per comprare qualcosa da mangiare e il panettiere, un gran soggetto, alle commesse:
" servite prima la signorina, che lavora di fronte ".
E meno male che ho mangiato qualcosa sennò non avrei certo retto la birra che ha portato il Boss alle 5 del pomeriggio.
E nemmeno lo champagne che ha portato un'ora dopo !!!

Poi mi ha pure dato un passaggio a casa e, quando sono arrivata, c'erano già gli amici che facevano l'aperitivo e avevano portato pure il catering per la serata.
Non ho dovuto neanche aprire un pacchetto di patatine, solo continuare a bere champagne !!!
Ah, che goduria !

Il pomeriggio del 25 mi sono spalmata sul divano, sotto il plaid, tazzone di cioccolata calda in mano e un bel filmone natalizio !
Questa si che è vita.

La cosa più bella di tutte, pero', è stata la gioia di Andrea quando si é svegliato la mattina e ha visto i regali sotto l' albero.
" Mammaaaaaaa... Babbo Natale é venuto, é venutooooo ".
E gli ha portato quello che gli aveva chiesto, un super garage a tre piani per giocare con tutte le sue macchine.
E infatti abbiamo giocato, almeno per 6 ore !
Il primo Natale di cui conserverà memoria.

Oggi sono tornata al lavoro per un altro tour de force fino a capodanno.
E il Boss oggi ha portato in dono una scatola di cioccolata finissima.

Cioccolatini e Champagne.

Buon Natale a tutti.




martedì 9 dicembre 2014

Tragedia inconsolabile

La mia vita, cosi felice, cosi piena di amici, di amore, di passioni, di speranze per il futuro, di sogni e progetti, non avrebbe più alcun senso, alcuna ragione di essere, se perdessi mio figlio.

Sono vicina a questi genitori che in un attimo terribile hanno perduto il loro.

Il dolore di una mamma e di un papà non troverà mai pace.

venerdì 5 dicembre 2014

Noel e i bambini



Natale sta arrivando, 20 giorni appena.

Mio figlio da 4 giorni apre le finestrelle del suo calendario dell'avvento e taglia la barba di uno speciale Babbo Natale/calendario contando i giorni per una delle feste più emozionanti per i bambini.
E' il primo Natale di cui conserverà memoria, credo
Finora era troppo piccolo.
Ha già deciso che vuole nascondersi per vedere Pere Noel la notte del 24.

Domani scriveremo la letterina. Sa già cosa vuole, una cosa sola, un garage multipiano per giocare con le sue 2000 macchinine, Flash Mc Queen in prima linea.
Gli ho chiesto se per caso desiderasse altre cose ma mi ha risposto:
" no mamma, ho già tutto, mi manca solo il garage perchè quello che avevo lo abbiamo dato ai bimbi poveri. "
Effettivamente, quando abbiamo traslocato dal Belgio, qualche gioco l'abbiamo regalato e tra questi il suo garage ( che aveva ereditato dal figlio di un amico ).
Non avevo capito che ci tenesse tanto altrimenti lo avrei conservato.
Comunque adesso ne avrà uno nuovo, dovessi cercarlo in capo al mondo.

Sei stato bravo, te lo sei meritato ?
Si mamma, penso che sono stato bravo.

E' stato bravissimo, non bravo.
E' un bambino MERAVIGLIOSO.
Ogni scarrafone è bello a mamma sua, si sa.
Ma lui è veramente bravo, è un angelo, è dolcissimo, mi riempe di baci e coccole, mi dice " mamma, ti voglio bene milioni di sacchi, da qui fino alla luna e ritorno con razzo missile ", mi coccola quando sono stanca, vediamo insieme i cartoni sotto il plaid sul divano mangiando biscotti e bevendo spremuta, prepariamo insieme i dolci e giochiamo a Uno a tavola, corriamo sotto la pioggia quando lo porto a scuola e saltiamo insieme nelle pozzanghere, si sveglia con un sorriso e va a letto ridendo, è sempre di buonumore e fa i capricci solo quando è molto stanco.

Quest'anno è stato difficile per lui: due traslochi, nuovo Paese, nuova scuola, nuove conoscenze, nuovi ritmi, la prima vacanza da solo dai nonni.

Sta crescendo troppo in fretta e io sono felice ma già nostalgica di quando era cosi piccolo che me lo portavo a spasso nel marsupio.

E come ho letto una volta in un libro, l'amore per i figli aumenta con il passare del tempo.
Appena nati li ami, è chiaro, sono i tuoi, sono stati nella tua pancia per nove mesi, li hai voluti, attesi, desiderati.
Ma è con il passare dei giorni, dei mesi e degli anni che quell'amore diventa smisurato, incommensurabile, senza limiti, senza neanche la minima possibilità di poterlo quantificare.

Non odio nessuno, nessuno davvero, nemmeno chi mi ha fatto del male nella vita, nemmeno questi politici di merda che hanno ridotto il mondo una pattumiera.
Ma quelli che fanno del male ai bambini, quelli che distruggono i loro sogni, quelli che ignorano i loro sguardi, quelli che sono genitori solo sulla carta...quelli si, quelli mai mi devono capitare tra le mani.
Mai.
Perchè non avrei nessuna esitazione davanti a qualcuno che fa del male, di qualsiasi tipo, ad un bambino.
Sono contro la guerra, senza se e senza ma.
Con un'unica eccezione, che è questa.

Se non volete fare i genitori, non mettete al mondo delle creature destinate ad essere infelici per colpa del vostro egoismo, della vostra inettitudine, della vostra insensibilità.

Si può vivere anche senza avere dei figli.
Una vita molto più misera, secondo me, ma si può.
Ma se si decide, o se " capita ", di diventare padre o madre, allora bisogna essere all'altezza di questo compito, all'altezza di questo grandissimo dono che sono i figli.

Gli stronzi e le stronze che li fanno per esibirli in società dovrebbero essere tutti sterili.

mercoledì 3 dicembre 2014

Treni parte seconda

Poi mi prendono in giro perché chiedo la stessa informazione a tutto il mondo prima di salire su un treno.

Oggi non l'ho fatto.

E infatti, invece di andare a Nizza , siamo finiti a Cannes, lato opposto.

Certo, se le ferrovie francesi mi avessero aiutato lasciando il binario numero 1 al posto suo, dove per logica dovrebbe stare, senza invertirlo con il numero due, forse a Nizza ci saremmo arrivati.

Se non altro, il tramonto ne é valsa la pena.






sabato 29 novembre 2014

Spirito natalizio

Tre giorni e la casa profuma di Natale !
Luminarie alle finestre, candele rosse e bianche, pigne del giardino, addirittura un cervo, uno scoiattolo bianco e ben tre Babbo Natale a decorare la nostra casa.
Manca solo quello vero, e noi a contare i giorni aprendo finestrelle del calendario dell' avvento e tagliando la barba ad uno speciale Pere Noel attaccato al vetro.

Quanto mi piace il Natale !

Quest'anno, poi, é come se fosse doppio.
Decorazioni a casa e anche in negozio.
Non vedo l' ora di mettermi il cappello rosso con le lucine intermittenti e servire i clienti con le canzoni di Natale che passano in radio.
Poi dici che durante le feste la gente è più aggressiva.
Chissà perchè !

Doppio Natale ma anche un pó a metá visto che passeró tanto/troppo tempo al negozio e non potró approfittare delle vetrine ( quelle altrui ) dei negozi, delle coccole la mattina nel lettone, dei pomeriggi sul divano spalmata sotto un plaid a guardare Gli Aristogatti/MaryPoppins/Ilpiccololord/Piccoledonne/Prettywoman e tutto il repertorio natalizio da trent'anni a questa parte.

Vorrá dire che recupereró a febbraio quando, con molte probabilitá, saró disoccupata!

Domenica arrivano mamma e René.
Felicitá !!!

lunedì 24 novembre 2014

Dubbi

Lavoro part time.
Diciamo.
Poi ci sono le settimane che il Boss vede la sua bambina ( affido alternato ) e quindi lui non vuole chiudere e tocca a me ( o ad Andrea ), e prima c'è stata l'estate, poi le vacanze per halloween ( due settimane ), tra una settimana inizia Natale ( per i commercianti, almeno ), poi c'è da fare l'inventario....
Part time ?
Bah.

Non è perchè si arriva a casa stanche morte, è per quello che ci aspetta.
Bucati da fare, panni da stendere e poi stirare, cucinare, pulire la casa, prendersi cura dei figli e del marito, giocare con loro ( con tutti e due ), essere mammamogliepsicologadottoreinfermieracuocaamantecompagnadigiochi ecc ecc ecc ).

24 ore non bastano, bisognerebbe avere giornate di almeno 48 ore.
A qualcosa bisogna rinunciare, o almeno rimandare.
Che cosa è meno importante ?
Di solito, se stesse.
Niente parrucchiere questo mese, dall'estetista il prossimo, al ristorante neanche se ne parla, le amiche? una telefonata. Anzi no, meglio un sms.
E poi ci sono i sensi di colpa per le cose che non riusciamo a fare.

Non so come fanno quelle donne che parcheggiano i figli a scuola tutto il santo giorno.
Ne conosco una che la figlia la vede solo la sera a cena, per il resto non alza neanche il culo dal letto la mattina per accompagnarla a scuola delegando ai vicini di casa o a pseudo parenti acquisiti.
Ecco, lei, pur di tenersi il marito, quell'uomo che inspiegabilmente finalmente l'ha sposata coronando l'unico sogno della sua vita, mette da parte le figlie ( ne ha due, ovviamente avute con due uomini diversi, nessuno dei quali è rimasto con lei a lungo ).
Semplicemente se ne disinteressa.
Nella sua quotidianità e in tutti i weekend che le parcheggia a destra e a manca per andarsene in vacanza con il marito.
Non  ha neanche l'alibi della necessità di lavorare.

Perchè le mamme che devono lavorare per mantenere la famiglia, quelle le capisco.
Quelle vanno a lavorare con i sensi di colpa.
Le stronze invece no.
Fanno figli perchè cosi deve essere, nella loro testa malata di grandissime egoiste, e poi non vedono l'ora di scaricarne educazione e responsabilità su qualcun'altro.

Andrea resta a scuola solo poche ore e io mi sento in colpa quando devo lavorare tutto il giorno e non posso restare con lui.
Mi chiedo se ne vale la pena di fare un lavoro full time togliendo tempo a lui.
A che pro ?
Per avere più soldi ?
Li spenderei in baby sitter.
Per fare carriera ?
Domanda retorica.
O perchè i bambini crescono e un domani non avrò nient' altro che quello per cui sto lavorando ?

Domande che mi girano in testa mille volte.
Poi forse la risposta non è cosi complicata.
Andrea sarà piccolo ancora per poco.
Ancora per poco mi chiederà di giocare con lui.
Ancora per poco preferirà la mia compagnia a quella dei suoi amichetti.
E io voglio esserci quando lui ha voglia di stare con me.

Voglio lavorare perchè mi va, perchè è necessario, perchè mi fa sentire bene.
Ma non voglio perdermi tutta l'infanzia di mio figlio.

E nemmeno la mia vita.
Io non sarò mai solo il lavoro che faccio.
Non avrò mai solo questo.
Ho talmente tanti amici, e interessi e passioni che non posso ridurre tutto solo al lavoro.

Ogni tanto devo solo ricordare le mie priorità, che a volte si perdono nelle giornate tutte uguali.

Perle ai porci

Mia nonna diceva cosi quando faceva qualcosa per qualcuno che non lo meritava.
E aveva ragione.
Perle ai porci, che non le sanno apprezzare.

L'importante è non commettere l'errore più di una volta.
Facciamo due, forse tre.
Vabbè, ho perso il conto.

Ma ogni volta mi dico: forse sarà diverso, forse questa volta la mia gentilezza/ disponibilità/ cordialità/ buona volontà ecc ecc sarà apprezzata.
Col cavolo.

Allora adesso mi sono stufata.
Che c'ho 40 anni e mica mi posso far trattare come una pischella.
Va bene la gentilezza, la comprensione, pure l'empatia ma non esageriamo.
Tanto non sono neanche apprezzate, come se tutto fosse dovuto.

Bon, da domani si cambia registro.
Chissà che vada meglio !

giovedì 13 novembre 2014

Al lavoro

Mi verrebbe da dire " per fortuna domani è venerdi " ma non lo dico, tanto io lavoro anche sabato.
E dal primo dicembre lavorerò anche la domenica, e il part time sarà solo un ricordo.
Altro che venerdi, altro che weekend.
Dal primo dicembre potrò solo cancellare i giorni sul calendario fino ad arrivare al 25, Natale, il mio unico giorno libero di tutto il mese.

Non mi drogo, non bevo, non fumo, non prendo neanche caffè.

Dovrò inventarmi qualcosa per sopravvivere al full time in un negozio che è un bazar, dove la gente spende soldi in cazzate e si ferma a chiacchierare anche se ci sono altre dieci persone in fila alla cassa, dove ancora non ho capito che differenza c'è tra i 20 tipi di carte da gioco che abbiamo ( ma non sono tutte uguali ? no, ma speriamo che i miei clienti se ne accorgano solo quando sono finite le loro vacanze ) per non parlare delle stecche da biliardo e delle decine di scatole che contengono scacchi, tutti diversi tra loro.

Vogliamo parlare dei giochi di società ?
No, meglio se non ne parliamo.
Appena imparo le regole di uno, ecco che ne arriva uno nuovo.

Quest'ultima settimana l'ho passata a scaricare cartoni, verificare bolle di accompagnamento, etichettare, esporre, mettere in stock giochi di strategia, dadi, scacchi, pelucches, la Reine de Niege e biglietti di auguri di Natale.

E ancora dobbiamo fare la vetrina per le feste.

Il Boss ?
Beato chi lo vede.

Ormai comunichiamo via sms.
Io gli mando le foto del materiale che ricevo quotidianamente, come il pane, e lui mi risponde " Lol, bon courage ".
Come farei senza di lui ?

Meno male che c'è Andrea, la mia collega, francese mezza cinese, mezza del Laos, bella, simpatica, lavoratrice, conoscitrice esperta di tecniche di marketing ( venderebbe ghiaccio pure agli eschimesi ) e ottima pasticciera.
I suoi cookies al cioccolato sono i più buoni che abbia mai mangiato.
Cédric aspetta ancora che li rifaccia.
Aspetta e spera, sarà un Dicembre caldo anche per lei.

Però sono contenta.
Pioggia, grandine, sole, acqua, vento.
In questa città sono davvero felice, mi sento bene.

Oggi ho portato Andrea al parco.
Dopo 3 giorni di pioggia torrenziale, ne aveva bisogno.
Io pure.
Parco sul mare, giornata meravigliosa.
Mi siedo sulla panchina e dopo un pò arrivano le mamme italiane che incontro ogni mattina a scuola di Andrea.
I nostri figli hanno la stessa età, più o meno.
Loro giocano, noi chiacchieriamo, io non mi sento neanche all'estero.
Arriva Cédric, facciamo la spesa, torniamo a casa in bus.

Quanto ci piace vivere qui.
Quanto siamo felici.

martedì 4 novembre 2014

Diluvio

Piove anche in Costa Azzurra.

Eccome.

Sono piú di 24 ore che diluvia, tuoni, lampi e acqua a non finire.

Il mare é uno spettacolo, le barche del porticciolo vicino casa galleggiano nel parcheggio, la traversa di casa é un fiume in piena, i miei poveri fiori in giardino sono stremati.

E la cosa piú bella é starsene a letto sotto le coperte.

Come avrei voluto fare stamattina.
Il boss ieri mi ha detto : " Domani é previsto un tempo di merda, non apriamo. "
Poi stamattina ha visto un angolo di cielo azzurro e si é illuso.
Ovviamente il diluvio é iniziato DOPO che avevo messo fuori tutti gli stand di cartoline e biglietti di auguri.
Di corsa rientro tutto mentre il telefono del negozio squilla ininterrottamente.
Lo sapevo che era lui, il capo, preoccupato che io non sapessi cavarmela da sola.
Arriva in 2 minuti.
" Non hai risposto al telefono, mi sono preoccupato ".
Ma io sto a lavorá mica a pettinare bambole.

Che giornata!

Per non parlare del pomeriggio a casa: Pulisci, lava, stira, racconta storie, gioca con didócavallimuccherennemototrenimacchinedacorsa...

Finalmente il pupo dorme, il pupo grande é vicino a lui e probabilmente dorme pure e io sono spalmata sul divano, sotto il plaid e con la borsa dell' acqua calda.

Freddo? No, neanche un pó.
Ma si sta cosí bene.

Ci vorrebbe una bella zuppa di patate e sarebbe perfetto.

Piú che una donna, un fermo immagine.
Con i bioritmi di un morto.

giovedì 16 ottobre 2014

Treni

Oggi niente scuola per il pupo e niente lavoro per me.
Una giornata insieme, cibo spazzatura autorizzato e un regalino fuori programma perché é stato troppo bravo.
Siamo andati a Nizza, in treno, mezz'ora appena.
Ogni volta che viaggio in treno ho paura di prendere quello sbagliato, quello che va nella direzione opposta a quella dove devo andare io.
Timore fondato e supportato dall'esperienza.
Decine le volte in cui ho preso quello sbagliato.
In treno, in autobus e persino in bici, ho sbagliato strada.

Dunque, mi informo, domando, ridomando, domando ancora.
Per avere la certezza matematica, non quella statistica.

Quindi anche oggi.
Guardo il monitor, chiedo in biglietteria e poi, sul binario, chiedo ad una tipa lì in attesa.
" Scusi, questo treno va a Nizza ? "
Si. Perfetto, saliamo.

Una bella giornata, pranzo a base di patatine fritte e cioccolata, pomeriggio a guardare gli altri fare shopping, relax, coccole, risate.
Il pupo e io.
Bellissimo.

Torniamo in stazione verso le 4 del pomeriggio.
Monitor: Binario C, direzione Canne, ferma in tutte le stazioni intermedie.
Bigliettaio conferma.

Ma il dubbio mi attanaglia.
Mi avvicino ad una tipa in attesa sul binario.
" Scusi, questo treno ferma ad Antibes ? ".
Si gira. Mi guarda.
Lei.
La stessa di questa mattina.
" Signora ! Si. Il treno è quello giusto. Lei però non mi sembra molto sveglia . "

W la France !

venerdì 3 ottobre 2014

36

Il ' problema ' di vivere in un luogo dove il clima é magnifico é che in casa non ci stai mai.


E che le varie incombenze domestiche ( lava, stira, pulisci, spolvera, metti in ordine ...) si rimandano e si accumulano.


Beh, 36 gradi al sole fanno questo effetto.


Vado a farmi una nuotata al mare, va !!!

mercoledì 1 ottobre 2014

Come farsi fregare 69 € sotto il naso

Stupida, stupida, stupida.
Me l'ha fatta sotto il naso.
Come il gioco delle tre carte solo che lui l'ha fatto con i pezzi da 5 euro.
M' ha fottuto 69 euro e pure un gioco.

Maledetto Maledetto Maledetto.

Ha fatto talmente casino con tutti quei soldi che non abbiamo capito niente.
Perchè eravamo in due.
Ma lo stavo servendo io.
Quindi sono io che rimborso.

Certo, sono cose che succedono.
Dobbiamo stare più attente.
Intanto le telecamere le registriamo anche sull'hard disk.
Non per mancanza di fiducia, no, ma sempre di soldi si tratta.
Ecco, che venga meno la fiducia di Alexandre, questo no.
Questo mi dispiacerebbe.

Maledetto bastardo.
Ma me la ricordo bene quella faccia, se si ripresenta lo prendo a calci in culo.
Poi chiamo la polizia.
Ma prima tanti di quei calci che da noi non si deve più neanche avvicinare.

Dentista

Sei giorni dai nonni.
Solo sei.
E sei appuntamenti dal dentista.
Sei.
I giorni possono essere tanti o pochi, dipende dai punti di vista !!!

martedì 23 settembre 2014

Disperazione

Una ragazza si é tolta la vita saltando dal balcone di casa, quinto piano.

Una giovane donna, una mamma.

Una che sorrideva sempre.
Almeno fino a un paio d' anni fa, quando il suo bimbo di un anno o poco più ebbe un terribile incidente domestico. Si salvò per miracolo ma é stato sottoposto a tanti interventi chirurgici da allora, e il suo calvario non é ancora finito.

Come può una mamma togliersi la vita e abbandonare i suoi figli ?
Quel bambino che dipende da lei in tutto, che guarda nei suoi occhi per sapere che può farcela, che riuscirà a tornare ad essere un bimbo come gli altri ?

Come si può prendere una decisione così terribile ?
Quanto si deve essere disperati ?
E com'é possibile che nessuno si sia accorto del suo malessere ?
Quanto bene deve averlo nascosto, dietro i sorrisi della quotidianità ?

Non riesco a smettere di pensare al suo bambino, alle persone che amava e che ora sono lì,  incredule, a sentirsi in colpa per non aver compreso in tempo.

E penso a lei.
Deve essere terribile sentirsi cosi soli, impotenti, senza speranza da pensare che l'unica soluzione sia la morte.


lunedì 22 settembre 2014

40 anni

40 anni tempo di bilanci.
Ma i bilanci si fanno pure a 20 e a 30, pure a Capodanno e alla fine dell'estate.
E poi i bilanci non mi piacciono, la matematica non è il mio forte.

E, comunque, ho 40 anni e un mese, giusto giusto.
Il mese scorso sono stata troppo impegnata per scrivere.

Il Boss mi ha regalato un'orchidea ( Otello, qui, non ha gradito ).
Mio figlio, una catenina con un ciondolo a forma di cuore.
Suo padre, una Vespa 125 rosso fiammante.

...sulla carta.

Da un  pò di tempo i regali ce li facciamo cosi.
Un bel bigliettino con sopra scritto quello che avremmo comprato se avessimo avuto i soldi, e che comunque compreremo quando li avremo.

Dunque, io avanzo una Vespa e un viaggio a Parigi.
Lui una vacanza in un agriturismo di lusso in Umbria.

Due a uno per me.
Dal momento che non abbiamo saltato nessuna ricorrenza, a conti fatti io sono stata più generosa.

L'importante è il pensiero, si dice.
Noi lo mettiamo pure per iscritto.
Non per mancanza di fiducia ma, si sa, scripta manent !

Vivo in un posto che mi piace tantissimo, lavoro, mio figlio è felice, noi pure.
Ho tanto tanto tanto.

Viva i 40 anni !

sabato 20 settembre 2014

H 10

Sabato mattina, h 10.

' Ciao Boss, mi dispiace per oggi. Tutto bene ? '
' Tutto bene, non ti preoccupare. Non ho ancora aperto '.

Bon, allora da lunedi apro anche io alle 10 !

Raffreddore

Amore, domani vieni a lavorare con mamma, poi alle 10 viene a prenderti Debora e vai al parco con lei e la piccola Sophie. Quando mamma finisce di lavorare torniamo a casa e pomeriggio andiamo alla giostra e a prendere un super gelato. Ti va ?

' Siiiiiiii '.

...

Raffreddore che non lo fa neanche respirare, messaggio al Boss per dirgli che non posso andare a lavoro.
Dopo 3 mesi, gli tocca aprire.
Di sabato, per di più !
Mi ha risposto con una faccina che piange, uahahah !

Il pupo dorme nel lettone con me e russa come un ubriaco tutta la notte.
Non ho chiuso occhio !
Mi sono detta ' vabbé, domani almeno ci svegliamo tardi e recupero ' invece la sveglia suona al solito orario.
Ma non l' avevo spenta, la maledetta ?
Lui si agita tutto il tempo avvolto nel lenzuolo come Lazzaro.

Una notte insonne, potevo pure alzarmi e mettermi a stirare, cosi almeno guadagnavo quelle due ore che mi servono per la montagna di panni che sta per seppellirmi.

E non posso neanche uscire.

Vabbé, la spesa l' ho fatta.
Nutella, cioccolato al 70%, Magnum Infinity, Pan di Stelle e patatine per l'aperitivo.
Sopravviveremo !

Madre snaturata, ahahahah !

venerdì 19 settembre 2014

Il colpo al cuore

Cédric è andato in Belgio per il fine settimana, io sono qui con il pupo.
Domani me lo porterò anche a lavoro, per qualche ora.
E' la prima volta che restiamo da soli in questa nuova casa e mi fa uno strano effetto, sembra quasi vuota.
Eppure manca solo uno di noi !!!

Anche a Namur sono pochissime le volte che sono rimasta da sola; ero io quella che faceva i bagagli e partiva, di solito. Adesso che viviamo in un Paese che è straniero per entrambi, ogni tanto anche Cédric torna alle origini.

Non che faccia i salti di gioia.
Il Belgio fa uno strano effetto anche ai suoi stessi abitanti.
O forse solo a noi due, che siamo felici di essercelo lasciato alle spalle.

Io per sempre.
Dubito che ci tornerò.
Nella vita non si può mai dire ma diciamo che non rientra nei miei programmi a breve/medio/lungo termine.

Siamo qui da sei mesi.
Mi sembra di essere sempre stata qui.
Forse perchè il passato non è stato esattamente quello che mi aspettavo e che avrei voluto quindi, non potendo cancellarlo, semplicemente non ci penso più.

La mattina faccio una corsa in bici per portare in orario il pupo a scuola  ( " mamma, ma io non ci volevo andare a scuola " ), in salita arranco e lui, seduto sul sediolino, mi spinge.
Cuore di mamma !!!

Poi due chiacchiere con le mamme dei compagni di classe che se ne vanno al parco con i secondi/terzi figli non in età da scuola, e vado al lavoro.
Se sono in anticipo, mi fermo alla boulangerie a comprare una super brioche al cioccolato che è la fine del mondo.
E baguette per il languore di mezzogiorno.
Se sono in ritardo, pure.
Tanto è proprio di fronte al negozio.

Uscire tutte le mattine in bici, pedalare sul lungomare, con il sole in faccia e davanti un magnifico panorama.
Fare un lavoro che non è quello per cui ho studiato, certo, e non è quello che vorrei fare per sempre, ma mi diverte, mi fa incontrare tanta gente, mi fa imparare cose nuove e non mi pesa neanche un pò, mai, neanche quando lavoro 49 ore a settimana ( ne riparleremo a Natale ).
Avere un capo disponibile, simpatico, divertente, con cui si lavora ( quando viene, a lavorare ! ) piacevolmente, tra un cazzeggio e l'altro.
Sfatare il luogo comune che i francesi sono tutti snob e antipatici ( noi abbiamo incontrato solo gente carina e disponibile ).

Lo sapevo che questo era il posto giusto per noi.
Lo sapevo.
L'ho sentito, appena ci abbiamo messo piede, quasi un anno fa, nel viaggio di perlustrazione che abbiamo fatto.
L'ho sentito quando siamo arrivati in Costa Azzurra e ci siamo lasciati alle spalle un cielo grigio e una situazione pesante.

Vence, Nizza, Cannes, Menton e tutto il resto.
Si, belli.
Ma Antibes è stato il colpo al cuore.

Come quando sei piccolo e assaggi per la prima volta la Nutella.
Come il primo bacio.
Come il primo viaggio da sola con le amiche.
Come quando, dopo troppe relazioni sbagliate, arriva l'uomo giusto.

Per me Antibes è stato questo.
E' questo.
L'amore a prima vista.
Il colpo al cuore.

Sono troppo felice.

lunedì 15 settembre 2014

Pollice verde

Devo prendermi 5 minuti di riposo tra il taglio dell'erba del giardino e la montagna di panni da stirare.
Ho un marito che non può vivere in appartamento, ha bisogno del giardino.
Ed è allergico ai pollini, alle graminacee e a tutto quello che in natura è di colore verde !!!
Lui vuole il giardino, io taglio l'erba.
Naturalmente poi non va bene come lo faccio, non è perfetto.
Secondo mr. pollice verde.

Si abbiglia come quei tecnici entrati nelle centrali nucleari di Fukushima dopo il terremoto e poi mi guarda tutto il giorno con gli occhi rossi e il naso che cola dicendomi: " la prossima volta devi farlo tu, io sono allergico " !.
Ma allora perchè vuoi una casa con il giardino ?

Per non parlare delle piante.
Le rare volte che se n'è occupato, sono morte.
Gli da l'acqua con la pompa aperta alla massima potenza, e le piante che stanno in casa le innaffia mettendole sotto il rubinetto aperto.
Una strage.

Mi ha dato il tormento per una settimana dicendomi che dovevo mettere fuori le piantine di basilico che aveva comprato al mercato.
Ho provato a spiegargli che, si, è una pianta che ha bisogno di sole ma difficilmente sopravvive ai 40 gradi che ci sono qui in estate.
Niente, inutile.
Due giorni e le ha stese.
Le ho recuperate in tempo, salve per miracolo.

Adesso aspetto di mettermi al lavoro nell'orto, con lui che sogghigna sotto i baffi.

giovedì 11 settembre 2014

La commessa

Il sosia invecchiato di Mac Giver che compra una cartolina e mi saluta mandandomi baci, un anziano italofrancese che viene ogni giorno a salutarmi, un signore di mezza età che ieri ha comprato un biglietto di auguri e oggi mi ha portato una poesia, un altro che passa per farmi i complimenti per come decoro le vetrine.
Sò soddisfazioni !
La commessa perfetta !

mercoledì 3 settembre 2014

Lo sconto

É entrato un bambino, biondo, un pò ciccio, otto anni circa.
Ha puntato il pelucche piu costoso che abbiamo, una coccinella formato maxi, 22.50 €.
Si avvicina alla cassa tenendosela stretta e mi guarda ma non parla francese.

Il padre un pò si e mi dice
' vorrebbe comprarla ma ha solo 20€, vorrebbe chiederle se può fargli uno sconto ".
Cavolo, con quegli occhioni dolci, come si può dire di no ?

Il capo non c é, vada x lo sconto.

Dopo 5 minuti torna e, in un francese più stentato del mio, con le parole suggerite dal padre ( che aspetta davanti alla porta ) imparate a memoria, porgendomi un sacchetto della boulangerie con dentro due pain aux chocolat, mi dice

' questo é per voi, per la vostra gentilezza ".

Si chiama Noah.
...
Il bello di questo lavoro :)

sabato 23 agosto 2014

Boulangerie

Boulangerie di fronte al negozio e un'altra accanto.
Profumo di pane, pizzette, quiche, pain au chocolate, croissant a tutte le ore.

Dopo una vita da magra, ora posso ingrassare.
Con soddisfazione !

La gente sta in fila indiana.
Fuori dal negozio.
In Italia la fila si fa dentro, a casaccio !!!

Paese che vai...

venerdì 22 agosto 2014

Parlare francese

Sono riuscita a intrattenere una conversazione di 13 minuti con una signora che parlava in un modo incomprensibile.

Infatti non ho capito niente.

Ma mi é bastato buttare qua e là ogni tanto un
'voilà, c'est vrai?, mais oui '
e il discorso é fatto!

Poi dicono che il francese é difficile

:)

lunedì 28 luglio 2014

Cinturone

Ore 9.
Ho appena aperto, ancora devo mettere fuori tutti gli stand di cartoline, costumi da bagno, t-shirt e occhiali da sole che abbiamo nel bazar !

Entra una coppia di russi che discute, dico, discute, su quali magneti scegliere come souvenir.
Alle 9 di mattina, non ce la posso fare.

Ore 11, nel mortorio generale (fa troppo caldo, saranno tutti al mare ), entra un signore sui 70.
Canottiera stile Bossi anni d'oro, bermuda beige di un paio di taglie più grandi, calzini di spugna al polpaccio, sandali francescani.

Tenendosi i panataloni con una mano
" Eschevusavède...cinturon ? "

Così, ad orecchio, e anche ad occhio, non mi è sembrato francese.

domenica 27 luglio 2014

SMS con il Boss

Domenica, ore 10, apro io il negozio, come sempre.

Ore 11.30, il boss mi manda un sms
' Tutto bene ? Poso dormire ancora un po ? '

Si, caro, dormi che tanto non c é nessuno.

E poi

' in fato vado bevere un cafe vicino al sole grazie. Tu mi chiami cuando la gente arrivi '.

Francese con genitori piemontesi.
Scuole alte.

The Gift

Finalmente oggi ho un pò di tempo per scrivere.
Da quando ho iniziato a lavorare, non riesco a fare altro.
Certo, 50 ore alla settimana sono un pochino troppe, non è che lascino molto tempo al resto.
Per fortuna ci pensa Cédric: fare la spesa, cucinare, pulire la casa.
Lavorare a distanza ha i suoi vantaggi.
Peccato che non durerà.

Io lavoro in un negozio che sembra il mercato delle pulci, con la sola differenza che i prodotti sono nuovi e non usati.
E che, al posto delle pulci, abbiamo zanzare a kg.

Ogni giorno sugli scaffali scopro qualcosa che non avevo mai visto prima.
Ogni giorno Alexandre, the Boss, decide di mettere ben in vista qualcosa e, incredibilmente, riesce a trovare il posto.
L'ultima in ordine di tempo sono i costumi da bagno.
Spero che riusciremo a venderli perchè in stock ce ne sono almeno quattro casse piene.
Per non parlare delle t-shirt.

Vendiamo tutto.
Essenzialmente sarebbe un negozio di giochi da tavolo e giochi di società, classici ( scacchi, dama ecc ) e non.
Personalmente, della maggior parte ne ignoravo anche l'esistenza.
Poi ci sono le cazzate da turista, quelle che si vendono al kg.
Magliette, magneti, cartoline, penne, bicchierini e altre mille cose kitch che tutti vogliono.

Naturalmente, nella mia vita da turista le ho comprate anche io, tutte.
Soprattutto le pins, ma quelle, incredibilmente, non le abbiamo.
Alexandre dice di si ma nel caos non riesce più a trovarle.

Lui, the boss, non è male.
E' simpatico e quando lavoriamo insieme le giornate passano velocemente.
Neo padre single, la sera folleggia con amici e donne, la mattina dorme e dunque sono io che apro il negozio.

Sulla clientela farò un post a parte, perchè merita.
Tipo l'italiana alla ricerca di uno sciamano che è venuta ieri.
O quell'altra che si è incazzata con me perchè sono italiana e lo era pure il suo primo fidanzato, un secolo fa.

Poi c'è la madre del boss, la domatrice.
Quando c'è lei, le ore non passano mai.
O meglio, passano, però malissimo.
Il suo unico pensiero è come fare più soldi.
Spostiamo questo di qua, quello lo mettiamo là, le cartoline più su, i magneti più giù.
Tutto in funzione dei soldi.

Io mi domando: a 70 anni, dopo una vita di lavoro, ma perchè non te ne stai spalmata su un lettino nella tua villa con piscina a goderti la pensione invece di venire a stressare a me ?
Naturalmente il figlio, come il 90% dei maschi di questa terra, non è capace di tenerle testa.
Neanche un pò.
Niente, l'altra metà del cielo, che siete voi maschi, non ha speranza.

venerdì 18 luglio 2014

giovedì 17 luglio 2014

La Stronza

Per te, STRONZA che dici di comprendere l'italiano, ti faccio solo una domanda:

é perché sei una mamma con tante inquietudini che trascuri tua figlia, non ti alzi al mattino per prepararle la colazione, non la accompagni a scuola, ce la lasci fino a quando le maestre non la buttano fuori e la depositi a destra e a manca per andartene in vacanza ?

Accidenti, a giudicare dalle volte in cui tua figlia ha passato i suoi weekend da nonni, parenti acquisiti e vicini vari, devi averne di pensieri.

Per fortuna, nella vita si riceve sempre quello che si dà!
Tieniti pronta.

Ah, dimenticavo: si, qui siamo molto felici, grazie.
E oggi siamo ancora più felici di averti causato un travaso di bile !






domenica 13 luglio 2014

Turista per sempre

Stamattina siamo andati a piedi in centro, al mercato provenzale, a comprare il pane da mettere sotto il braccio ( così, per integrarci con gli autoctoni ), pranzo in giardino e sole sul lettino, verso le 4 un salto in spiaggia, sempre a piedi, 200 mt da casa, direttamente con costume e pareo.

Ci sembra di essere in vacanza.

Invece Cédric lavora ( da casa, questi due mesi ) e io, in attesa di trovare qualcosa di più definitivo e gratificante, lavorerò per un pò in un negozio di giochi da tavolo e souvenir.
Lunedi sono in prova anche se non penso ci voglia una laurea in utilizzo di registratori di cassa per battere due scontrini ai turisti che vengono a comprare cartoline e magneti.
Il boss ha una faccia furba però è stato molto disponibile, sia sugli orari sia sui giorni.
Io gli ho detto che posso lavorare due settimane adesso e poi dopo il 15 agosto perchè prima devo andarmi a riprendere il pupo che ho lasciato dai nonni.

Non c'è problema.
Bene.

E siccome in queste due settimane il pupo non c'è, gli ho dato la più ampia disponibilità d'orario possibile.
Mi ha fatto un calcolo di circa 50 ore alla settimana !!!
Mi sembrano un tantino troppe ma per 15 giorni posso farcela, così mi faccio un pò di soldi, considerato che ancora devo prenotare i voli che hanno, ovviamente, raggiunto cifre che farei prima a noleggiare un jet privato.

Andrea si diverte dai nonni, è felice, sereno, sta benissimo.
E non mi vuole parlare al telefono.
Disperazione.
E se poi non mi vuole neanche vedere quando arrivo ???

domenica 6 luglio 2014

Su con la vita

Sono stata a casa dei miei e ho lasciato Andrea dai nonni.

Ancora mi domando perché l'ho fatto.

Perché ho dato la mia disponibilità a lavorare il mese di luglio, anche se non mi pare di vedere datori di lavoro in fila davanti alla porta di casa ?
Perché voglio che passi un po' di tempo con i nonni e con i suoi cuginetti ?
Perché si rilassi e non sia più stressato da traslochi e continue ricerche di appartamenti da affittare ?
Perché si goda un po' di compagnia che non sia la mia ?

Non so, vi sembrano motivazioni valide ?

Ieri mattina ho preso l'autobus per iniziare il mio viaggio della speranza.
Speranza di arrivare.
Che avevo pure perso, a dirla tutta, visto che, dopo appena 7 ore di pullman, mezzora di treno, 6 ore di attesa in aeroporto, si era palesata la possibilità di rimandare il volo all'indomani.
Sono quasi certa che, a quel punto, sarei tornata in Calabria a piedi.
Un segno del destino, dovevo restare con mio figlio.
Il pilota del volo Easyjet Roma-Nizza era di altro avviso.
In ritardo, ma di altro avviso.

Ho cominciato a piangere appena  ho messo il naso fuori dal portone di casa dei miei genitori.
Mia madre mi ha accompagnata alla fermata del pullman ( dato che mio fratello se ne é dimenticato, il rincoglionito ) e cercava di consolarmi dicendomi che Andrea si sarebbe trovato bene, che non dovevo stare in pena per lui ecc.
In effetti, lui sta benissimo.
Ogni tanto chiede di me ma la risposta ' é a casa con papà ' é sufficiente a rasserenarlo.
L'avevo preparato psicologicamente a questo distacco.
Devo aver fatto un buon lavoro.

Sono io che non sono pronta !!!

Ho pianto anche quando il pullman si é fermato per fare una sosta in autogrill.
Una signora mi ha dato una pacca sulla spalla e mi ha detto " su con la vita " !!!
Ahahahahah !!!

Sto messa proprio male !

Avrà pensato che piangevo per amore.
Effettivamente, di lacrime per amore ne ho piante tante.
Che idiota !
Poi, voglio dire, non è che ne valesse proprio la pena.
Fossi stata con Jude Law, allora si.
Ma per i miei ex potevo risparmiarmele.
Con il senno di poi, non sarebbero mai stati nemmeno ex.
Non li avrei neanche degnati di un'occhiata, con la consapevolezza data dalla vecchiaia e dall'esperienza.
Tranne uno.
Uno meritava.
Non che abbia mai pensato di tornarci insieme, neanche se fosse possibile.
Pero' é l'unico del quale penso che, nonostante sia finita, ne sia valsa la pena.

Oggi l'unico uomo al mondo per il quale sono disposta a piangere, non mi ha voluta neanche salutare al telefono e se n'é andato in montagna a raccogliere more e fragoline di bosco con gli zii e i cuginetti.

I figli ti calpestano il cuore.
E mia mamma, Cassandra, che ha sempre rotto dicendo ' vedrai quando sarai mamma anche tu ', sogghigna.
A chi sputa per aria glie ricasca in testa, si dice a Roma.
Parole sante !!!




domenica 29 giugno 2014

Trasloco...di nuovo

Ieri abbiamo firmato il contratto d'affitto per la casa.
Un anno, poi si vedrà.

Oggi abbiamo
abbiamo ?
HO
pulito, spolverato, lavato, preparato valigie, impacchettato, rimesso a posto tutti i sopramobili di questa bomboniera di appartamento.
Mi restano i dettagli per domani.

Cédric, invece, ha...
Ch'ha fatto ?

Ah si, ha impacchettato il Suo pc, la Sua stampante, poi ha preso i Suoi zaini pieni di mappe, cartine, sentieri di montagna, parapendio, roller e ha portato tutto a casa di Madame Myrielle.
Poi domani porterà anche le cose importanti.

Naturalmente tutto questo lavoro lo ha distrutto.
Adesso dorme.

Uomini.
Tsè !

Sono felicissima di questa casa in cui ci trasferiamo.
E' bella, ha il giardino, la proprietaria mi ha detto che le farebbe molto piacere se piantassimo alberi, fiori, ortaggi.
E' in un residence calmo, strada privata che porta al mare, vicini silenziosi.
Un incanto.

Però oggi riflettevo sul fatto che un pò mi dispiace lasciare questo mini appartamento.
Siamo stati bene qui, ha un bel terrazzo da cui si vede il mare, affaccia su un giardino di ulivi, palme e oleandri, i vicini sono simpatici, due passi dal mare e dal centro.
Che buffo, siamo rimasti qui appena 3 mesi e mezzo eppure mi dispiace.

Dei miei 3 anni e mezzo in Belgio che ne è stato ?

Belgio ?
Ci sono stata veramente tutto quel tempo ?
E come ci sono riuscita ?

Sono così felice di essere qui, finalmente sono di nuovo io, di nuovo quella che ero e non quella che ero diventata in Belgio e che non mi somigliava affatto.
E poi è proprio vero che bisogna allontanarsi da situazioni e persone negative, che ci fanno stare male.
Non è sempre possibile, lo so.
E all'inizio non sembrava possibile neanche a me.
In fondo, Cédric mi ha sempre detto che non voleva/poteva spostarsi dal Belgio.
Eppure ha cambiato idea.

E io non potrei essere più contenta.
Certe persone purtroppo non si possono eliminare fisicamente, ma solo perchè sono protette dalla legge.
Ma tenerle a un migliaio di km di distanza e vederle solo occasionalmente, beh, fa bene alla salute, mentale e fisica.

Vive la France !

venerdì 20 giugno 2014

Scuola materna

La scuola di Andrea è a 2 minuti a piedi dall'appartamento in cui abitiamo adesso e a cinque in bicicletta dalla casa in cui ci trasferiremo.
La vicina ci ha detto che è una scuola molto buona, che i figli di medici, avvocati e professionisti vari ( diciamo cosi ) vengono da tutta la città per iscrivere qui i loro figli.
 Dovrebbe essere garanzia di che ?
A Kr conosco medici e avvocati ignoranti come capre, sono certa che anche qui non mancano.

Comunque a me non ha fatto tutta questa impressione.
Innanzitutto, è molto grande.
Poi, esteticamente, non mi piace.
Che ci posso fare, quella di Namur era pure grande però era molto carina, tenuta bene, spazi per giocare.

E la direttrice ci aveva fatto un'ottima impressione.
E anche le maestre.

Oggi c'è stata la riunione per i bambini nati nel 2011 che andranno a scuola a settembre.
Entriamo con due, e dico due, minuti di ritardo nell'ingresso della scuola e la direttrice e le due insegnanti ci fulminano.

E ancora non sanno che non siamo francesi.
Ma devo dire che eravamo in buona compagnia.
Mi sa che di francesi là dentro ce n'erano ben pochi: arabi, marocchini, un italiano completamente tatuato dal collo in giù ( o comunque tutte le parti scoperte del suo corpo ) e altri di cui non ho riconosciuto l'origine dal cognome.

Questo melange di culture mi piace.
Quello che non mi è piaciuto, nell'ordine, sono stati
la direttrice dalla faccia truce del tipo guardastiquattroignorantichemetoccavedè;
le insegnanti scazzate perchè dei bimbi giocavano nella stanza ( e meno male che sono maestre );
il fatto che ogni insegnante ha 30 alunni per classe.

30 !

Da sola con 30 bambini.

Alle 12.15 DEVONO dormire.
Devono ?
e se non ne hanno voglia ?

Ma la cosa che mi ha fatto davvero decidere che mio figlio in questa scuola non ci andrà è che l'hanno iscritto nella prima classe.
Scusate, ma voi li leggete i dossier dei bambini?
Mio figlio l'ha già fatta la prima classe, deve andare in seconda.

" Si signora ma vede qui funziona per anno: tutti i nati nel 2011 fanno la prima materna. "
Certo, solo che ci sono bambini nati a ottobre 2011 e altri, come Andrea, nati a gennaio.
Che la prima materna l'ha già fatta !!!
Che volemo fa, gli facciamo fare l'asilo fino a sette anni ?

Soprattutto non mi è piaciuta la mancanza di disponibilità al dialogo e all'ascolto.

Lunedi vado al Centro per l'istruzione a comunicare il nostro nuovo indirizzo, sperando che ci sia ancora posto nella scuola di quartiere e, comunque, mi incazzerò come una iena ( che mi viene particolarmente bene, a dire di mia madre ) perchè non mi sembra affatto logico che per una stupida regola mio figlio debba farsi quattro anni di asilo.

Per di più in una classe cosi numerosa che manco al liceo.

E poi quella faccia di culo rinsecchita della direttrice mi sta già sulle palle.

martedì 10 giugno 2014

Botta di cu...fortuna

Che sono fortunata l'ho sempre saputo.
Sarò banale e ripetitiva ma ho la cosa più importante al mondo, cioè la salute.
Senza quella, tutto il resto conta meno di niente.
Almeno per me.
Fortuna grandissima, perchè anche tutte le persone che amo stanno ( abbastanza ) bene.

Quest'anno è stato veramente pesante, difficile, merdoso solo per una mia amicasorella che, però, ha combattuto come una leonessa.
Del resto, da lei non mi sarei mai aspettata qualcosa di meno.
E ce l'ha fatta.
Con i capelli a zero, la nausea, il vomito, la stanchezza cronica.
Ce l'ha fatta.
Ed adesso è finalmente tornata a casa e al suo mare.
Non potrà goderselo quest'estate però è lì, vicino, a casa, tra le sue cose, con i suoi amici.
Brava Ciccia !

Tornando a me e alla mia fortuna, devo dire che mi assiste sempre, soprattutto quando sto per credere che mi abbia abbandonata.
Tutta questa premessa per dire che finalmente abbiamo trovato casa.
Non so come i miei amici abbiano potuto credere che davvero avessi trovato QUESTA casa



Sto con Cédric del Belgio, non con Albero di Monaco.

Comunque quella che abbiamo trovato non è male, visti gli standard.
Per chi non lo sapesse, affittare una casa in Francia è quasi impossibile.
In Costa Azzurra è un miracolo.

In questo Paese l'affittuario gode di un enorme tutela, una volta entrato in casa è difficile buttarlo fuori, anche se non paga l'affitto.
Figli, condizioni economiche disagiate, perdita del lavoro ecc contribuiscono a farne un intoccabile.

Ragion per cui i proprietari di appartamenti e case richiedono almeno tre condizioni indiscutibili.
Avere un contratto a tempo indeterminato da più di tre mesi.
Guadagnare il triplo dell'affitto ( anche in due, fortunatamente )
Avere un garante.

Quanto ai prezzi degli affitti, dirò solo che 60 mq costano tra i 900 e i 1000 euro al mese.
A settimana, da aprile a settembre.

Normalmente degli affitti se ne occupano le agenzie che prendono la loro quota, una mensilità, e controllano la veridicità delle garanzie offerte.

Impossibile un contatto diretto con i proprietari.
Impossibile trattare sulle condizioni.
Quasi impossibile trovare un bene in affitto che non sia stato affidato ad un agente immobiliare.

Ho detto " quasi ".

Ed è qui che interviene Dio, Allah, Maometto, Buddha, il Fato, il Destino.
La botta di culo, insomma.
Nel nostro caso, è un fondoschiena un pò datato visto che è quello della nostra vicina 75 enne.
Una signora simpaticissima, si è molto affezionata ad Andrea e quando le ho detto che ancora non avevamo trovato casa e che a fine mese dobbiamo lasciare questo appartamento, ha cominciato a domandare a tutti i suoi conoscenti, dalla farmacista al postino.
Poi ha incontrato una sua vecchia amica, due chiacchiere su tutto e su niente, ha visto dei bimbi che giocavano sulla spiaggia e le è venuto in mente Andrea.

Ed era veramente preoccupata che noi finissimo tutti e tre a dormire sulla spiaggia.

Oppure a casa sua.

Ha domandato alla sua amica se conosceva qualcuno che affittava casa e lei ha detto " ma certo".
E così, per farla breve, ci ha messo in contatto con la proprietaria di questa bella casetta con giardino, vicina al mare, vicina al centro, semplicemente perfetta.

E lei, senza averci mai visto, solo fidandosi della garanzia ( a parole ) della nostra vicina, ci ha detto SI.
Senza condizioni.

Dal 30 giugno saremo finalmente in una casa un pò più grande di un guscio di noce e, soprattutto, dove potremo restare per un periodo più lungo di tre mesi.
Siamo increduli e basiti.
Ci avevano detto che la Costa Azzurra è piena di gente snob, fredda, che è difficile farsi degli amici, che non ti fila nessuno e che la vita qui è davvero dura.
Noi abbiamo incontrato solo persone gentili, disponibili, amichevoli, simpatiche e che ci hanno dato una mano ogni volta che lo abbiamo chiesto e anche quando non abbiamo chiesto niente.

Se non è fortuna questa !

mercoledì 4 giugno 2014

Un weekend in paradiso

Costa Azzurra.
Festival di Cannes.
Le Vele di Antibes.
La villa di Johnny Depp.
Hotel 5 stelle lusso.
Ferrari.
Granpremio di Montecarlo.
Turismo, traffico, soldi, opportunità.

E poi, a 5 ore di macchina, il Paradiso.
La casa del suocero e di sua moglie.
Karel e Marleen.
2 cani e 3 gatti.
2 cavalli, 2 asini, qualche pecora e qualche gallina.
Rane che gracidano nello stagno.
Una terrazza per prendere l'aperitivo.
Una piscina per godersi il sole.

Ogni volta che sono lì, mi viene voglia di ritirarmi dal mondo e vivere di pastorizia e agricoltura.





lunedì 26 maggio 2014

La casa puzza

La casa puzza !

In senso figurato !

Mia zia Cenzy dice così quando telefona da mia mamma e non la trova.
La versione più raffinata è che mia madre, insegnante in pensione, in realtà fa il vigile urbano.
La conclusione è uguale, cioè non sta mai in casa.
In realtà non è affatto vero ma, si sa, basta farsi la " nominata " !

Mio marito non fa il vigile urbano.
Perchè i vigili fanno i turni di lavoro.
Invece Cédric, quando non deve lavorare, non conosce orari nè meteo, l'importante è stare all'aria aperta, soli o in compagnia, mare o montagna.

Fuori !

Casa nostra non puzza ma puzzerà se non la smette di trascinare anche me fuori da queste quattro mura.
Che poi non capisco perchè fa tanto il difficile nella ricerca di un appartamento.
Tanto non ci sta mai.
Potremmo affittare un bel terreno e piantarci su una tenda e lui sarebbe felicissimo.
Anzi, meglio se non glielo suggerisco sennò finisce che lo fa davvero.

Sabato bellissima giornata estiva.
Andare in spiaggia sotto casa, 2 minuti a piedi ?
NOOOOO !
Troppo facile.
Poi che noia, stare sdraiati su una spiaggia.
Andiamoci in bici, a 22 km di distanza.
Vabbè, tanto la bici mi piace e poi devo fare sport visto che seguo una strana dieta che, chissà perchè, non mi dà grandi risultati.


C'è una bella pista ciclabile che va da Antibes a Nizza.
Andrea, ovviamente, sul suo sediolino dietro di me.
Ci fermiamo su una spiaggia con pochissima gente, compriamo pane, pomodori e frutta in un supermercato e facciamo un picnic.
Dobbiamo ricordarci che viviamo al mare, ormai, e portarci dietro sempre costume e pareo.
Torniamo a casa verso le 15.30. Troppo presto per restare tra quattro mura anche solo per dieci minuti.
Infiliamo il costume, prendiamo i giochini per il pupo e per un paio d'ore ci accontentiamo della nostra spiaggia affollata.
Domenica andiamo a vedere San Paul de Vence.
Paesino arroccato su una montagna e pieno pieno di gallerie d'arte e negozi di souvenir.
Bellissimo, mi sono innamorata !

Pranzo al sacco sul Col de Vence e passeggiata nella natura. Un percorso di poco più di un'ora perchè Andrea non ha le scarpe adatte e poi è stanco.
A volte suo padre si dimentica che ha solo 3 anni e non può reggere i suoi ritmi.
Non importa se è solo per il weekend, mica accumula la stanchezza come noi adulti.
Lui si stanca e basta.
E poi piange e fa i capricci.
E' il suo modo di dire: " OH, sono un bambino, sono stanco, voglio riposarmi, giocare e oziare ".
Ma è cosi difficile da capire ???

Lo strozzerei, certe volte.
Suo padre, non Andrea.
Poi mi ricordo che è solo un uomo.

giovedì 22 maggio 2014

Ricchezza esagerata

La ricchezza non mi ha mai impressionata.

Diciamo che nella mia vita c'erano pochi esempi di gente ricca.
Qualche imprenditore, il magistrato, il politicante.
Benestanti, diciamo.

Ma da quando abito in Costa Azzurra, la ricchezza, quella vera, mi vienbe sbattuta in faccia ogni giorno.
Johnny Depp ha la sua residenza ( una delle tante) di vacanze a 5 km dal mio nido, non nel senso romantico del termine ma perchè quello di una gazza è sicuramente piu grande dell'appartamento in cui abitiamo.
Bono Vox ha una megavilla a picco sul mare a mezzora di macchina.
Il proprietario di Sky ha una villa grande quanto 3/4 del Lussemburgo, di cui, tra le altre cose, è proprietario.

E poi ci sono imprenditori, principi, re e regine, e altra gente di cui non riesco neanche ad immaginare la professione, ammesso che ne svolgano una.

In Italia al massimo mi sembrava ricco Flavio Briatore. E con questo ho detto tutto.

Qui parliamo di gente che ha tanti di quei soldi da potersi permettere una villa con piscine ( al plurale, si ), giardini da fare invidia a Versailles, personale che se ne occupa tutto l'anno mentre loro ci vengono in vacanza si e no per un weekend.
Gente che vola solo sul jet privato.
Per non parlare degli yacht che sono ormeggiati nei porti di Antibes, Nice, Villefranche sur mer, Cannes, Monaco.
Yacht a 4 piani, pista di elicottero, piscine, cinema, centro benessere.
Ci vuole lo scoooter per girarci su.
E autisti in livrea e macchine con i finestrini scuri che aspettano sul molo che i signori scendano per portarli ovunque decidano di andare.
Una volta li ho visti.
5o anni, a testa.
E già mi sono stupita, pensavo che lei ne avesse 25.
Invece no, una normale donna di mezza età.
Bellissima, ovviamente.

Che mi aspettavo, dei mostri con due teste e sei braccia?
Non lo so, forse si.
Il fatto è che questa gente è cosi ricca che per loro fare questa vita è normale.
Voglio dire, è gente che non si deve preoccupare delle cose di cui ci preoccupiamo noi.
Fare la spesa, trovare casa, aspettare i saldi per fare shopping, fare la fila dal dottore.
Non si devono preoccupare di niente, al massimo di controllare i loro titoli in borsa.
Ma c'è chi lo fa per loro.

Sono affascinata da questo mondo.
Si, lo so, tanta ricchezza è ingiusta, rappresenta l'1% della popolazione mondiale mentre c'è un buon 70% che sta dalla parte opposta: senza casa, senza cibo, senza acqua. La miseria più assoluta.
E poi un 29% che vive una vita cd normale. Come noi.

Però mi affascina questo loro mondo.
Il mondo di gente che decide una mattina di andare a fare un tuffo al mare, sale sul superyacht e parte, per qualsiasi destinazione.
Gente che per cena siede vicino a principesse, re, attori, modelle, ricchissimi uomini d'affari, sceicchi arabi.
Gente che, quando decide di fare shopping, ci va in limousine con autista, gente per la quale il negozio viene chiuso al resto del mondo fintanto che ci sono loro dentro.
Gente che non vede il film al cinema perchè il cinema ce l'ha in casa.

E' un mondo a sè, un mondo di cui non facciamo parte e che non potremo mai capire veramente.

Chissà cosa pensano queste persone di noi comuni mortali che facciamo i salti mortali per pagare il mutuo, che abitiamo in case in affitto, che portiamo i figli a scuola e ci sentiamo in colpa se li lasciamo con la babysitter perchè dobbiamo lavorare.
Ma lo sanno che esistiamo ?

Tra i miei innumerevoli difetti manca l'invidia.
Non sono mai stata una persona invidiosa. Per fortuna.
Deve essere devastante guardare sempre a quello che hanno gli altri e rosicare, come si dice a Roma.

Di solito guardo il bicchiere mezzo pieno. E il mio lo è.
Una bella famiglia, un figlio che è la mia vita, la possibilità di scegliere il posto in cui vogliamo vivere, un tetto sulla testa, la pancia piena e infinite cose di cui tanta gente è privata.
Affrontiamo le difficoltà di molti: affitti da pagare, scadenze, qualche rinuncia.

Ma siamo fortunati.

Soprattutto, stiamo bene.

Mia nonna diceva sempre " chi ha sanità è ricco e non lo sa ".
La salute prima di tutto, e sono sempre stata d'accordo con lei.

Però questa gente ha pure la salute.
Non vi sembra troppo ?