Mi verrebbe da dire " per fortuna domani è venerdi " ma non lo dico, tanto io lavoro anche sabato.
E dal primo dicembre lavorerò anche la domenica, e il part time sarà solo un ricordo.
Altro che venerdi, altro che weekend.
Dal primo dicembre potrò solo cancellare i giorni sul calendario fino ad arrivare al 25, Natale, il mio unico giorno libero di tutto il mese.
Non mi drogo, non bevo, non fumo, non prendo neanche caffè.
Dovrò inventarmi qualcosa per sopravvivere al full time in un negozio che è un bazar, dove la gente spende soldi in cazzate e si ferma a chiacchierare anche se ci sono altre dieci persone in fila alla cassa, dove ancora non ho capito che differenza c'è tra i 20 tipi di carte da gioco che abbiamo ( ma non sono tutte uguali ? no, ma speriamo che i miei clienti se ne accorgano solo quando sono finite le loro vacanze ) per non parlare delle stecche da biliardo e delle decine di scatole che contengono scacchi, tutti diversi tra loro.
Vogliamo parlare dei giochi di società ?
No, meglio se non ne parliamo.
Appena imparo le regole di uno, ecco che ne arriva uno nuovo.
Quest'ultima settimana l'ho passata a scaricare cartoni, verificare bolle di accompagnamento, etichettare, esporre, mettere in stock giochi di strategia, dadi, scacchi, pelucches, la Reine de Niege e biglietti di auguri di Natale.
E ancora dobbiamo fare la vetrina per le feste.
Il Boss ?
Beato chi lo vede.
Ormai comunichiamo via sms.
Io gli mando le foto del materiale che ricevo quotidianamente, come il pane, e lui mi risponde " Lol, bon courage ".
Come farei senza di lui ?
Meno male che c'è Andrea, la mia collega, francese mezza cinese, mezza del Laos, bella, simpatica, lavoratrice, conoscitrice esperta di tecniche di marketing ( venderebbe ghiaccio pure agli eschimesi ) e ottima pasticciera.
I suoi cookies al cioccolato sono i più buoni che abbia mai mangiato.
Cédric aspetta ancora che li rifaccia.
Aspetta e spera, sarà un Dicembre caldo anche per lei.
Però sono contenta.
Pioggia, grandine, sole, acqua, vento.
In questa città sono davvero felice, mi sento bene.
Oggi ho portato Andrea al parco.
Dopo 3 giorni di pioggia torrenziale, ne aveva bisogno.
Io pure.
Parco sul mare, giornata meravigliosa.
Mi siedo sulla panchina e dopo un pò arrivano le mamme italiane che incontro ogni mattina a scuola di Andrea.
I nostri figli hanno la stessa età, più o meno.
Loro giocano, noi chiacchieriamo, io non mi sento neanche all'estero.
Arriva Cédric, facciamo la spesa, torniamo a casa in bus.
Quanto ci piace vivere qui.
Quanto siamo felici.
Nessun commento:
Posta un commento