sabato 2 novembre 2013

Andrea Cisternino

Andrea Cisternino è un fotografo di moda e costume ma, soprattutto, è un amante degli animali.
E quando dico "amante" voglio dire una persona che li ama, tutti, sempre, incondizionatamente, e che per salvargli la vita, combatte ogni giorno.
E non è una metafora.

Vive in Ucraina, è sposato, lavora come fotografo ed è rappresentato dalla galleria d'arte Brucies Collection di Kiev.

"Da quando ha scoperto cosa succedeva nelle strade di Kiev, ma anche in altre città Ucraine, ha iniziato a documentare di cosa è capace l’uomo: cani avvelenati, uccisi a fucilate, narcotizzati e gettati vivi in fosse comuni. Andrea si è chiesto quale colpa potessero avere. La risposta: sono randagi e nella società “civile” per loro non c’è posto."

Nel 2012 si sono svolti gli Europei di calcio in Ucraina; occorreva mostrare al mondo un Paese "pulito", non certo pieno di randagi che affollano le strade.
Invece di risolvere il problema alla radice, partendo da sterilizzazioni di massa e costruzioni di oasi canine dove accogliere questi randagi e permettergli di vivere una vita dignitosa seppur priva dell'amore di una famiglia, le istituzioni hanno pensato ad una risoluzione più rapida del problema: lo sterminio di massa.
Non ufficiale, sia chiaro. Ma il risultato è lo stesso.

I dog hunters torturano, avvelenano, uccidono questi poveri cani con i metodi più brutali che si possano immaginare.
Riprendono le loro "bravate" con video e foto che vengono pubblicate sui loro siti; intervengono in programmi televisivi, minacciano di morte i volontari che cercano di salvare i cani e, nonostante tutto ciò, nessuna azione legale è stata intrapresa contro di loro.
Nessuna, da parte di nessuna istituzione.

Solo Andrea, e i volontari che in lui hanno trovato una guida e il coraggio, lotta contro questa gente di merda, fa appelli che spesso purtroppo cadono nel vuoto (leggi: Platini, Comitato Europei di calcio, on. Brambilla e molti altri ), promuove azioni legali, raccoglie fondi per costruire rifugi per i pochi superstiti, tiene conferenze in Ucraina e all'estero (anche in Italia) per sensibilizzare l'opinione pubblica al problema, cerca di apparire più spesso che può davanti ai riflettori televisivi (per esempio, Striscia la Notizia) per divulgare quello che sta accadendo nella civilissima Europa , sotto gli occhi di tutti.

Rischia la vita Andrea, e con lui i volontari. Sono stati più volte minacciati di morte dai dog hunters, anche in diretta televisiva.

Adesso, grazie all'aiuto di alcuni volontari italiani, sta costituendo la sede italiana dell'associazione, in modo da poter raccogliere fondi e avere una maggiore visibilità.

Triste ammettere che le altre organizzazioni animaliste italiane sono completamente assenti in questa vicenda, come se aiutare gli animali in difficoltà avesse dei limiti territoriali.
O è questione di soldi???

Il progetto di Andrea prevede la realizzazione dell'oasi Rifugio Italia, un canile gestito da volontari come lui, dove i cani possano vivere tranquilli, e ricevere le cure ( e magari anche l'amore) che non hanno mai avuto.
E soprattutto, possano SOPRAVVIVERE.

E' necessario costruire al più presto questo rifugio (i lavori sono già iniziati e il loro avanzamento è subordinato alle condizioni meteo e ai soldi per pagare i lavoratori).

Lo so che c'è la crisi e tutto il resto però si possono donare anche piccole somme che non ci cambiano la vita ( con 5 euro in meno saremmo più poveri?) ma che , insieme a tutte le altre, possono fare la differenza per questi poveri animali.

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