giovedì 27 dicembre 2018

Quest’anno sta finendo...

I bilanci di fine anno mi vengono malissimo.

Proverò con gli auguri:

Siate felici.

Non giustificate: scartate.

Dite più spesso No agli altri e Si a voi stessi.

Sorridete al prossimo e otterrete (quasi) tutto quello che chiedete.

Dite Fanculo ad alta voce invece che nella vostra mente, che poi diventa ansia e vi fa male alla salute.

Provate nuove cose, anche con esitazione o paura: provate e scoprirete che non erano così difficili.

Siate umani.

Siate grati. Sempre.

Siate felici.

Siate spudoratamente felici.

È la cosa migliore che potete fare per voi stessi e quella peggiore che potete fare ai vostri nemici, quei poracci invidiosi che hanno vite miserrime. Spesso piene di titoli e soldi ma profondamente miserrime.

Umani, Grati e felici.
Mi sembra il migliore augurio per l’ anno che sta per cominciare.
Buon 2019 !


lunedì 3 dicembre 2018

Recitare

La mia amica Ciccia mi consiglia di sminuire, ignorare, far finta di niente. Sempre.
Si vede che il suo passato ( in parte di sofferenza ) le ha insegnato anche come si fa.
Lei e io
che siamo cresciute insieme, che non siamo mai state le ' gatte morte ' della situazione, che le abbiamo sempre dette e mai mandate a dire,  che l'ipocrisia l'abbiamo sempre detestata
adesso non siamo più sulla stessa lunghezza d'onda.

Perché lei è avanti, mooolto più avanti.
Lei non solo ha capito come si sta al mondo, ma sa starci.
E cerca, da vera amica, di insegnarlo anche a me.

Essendo lontane, almeno una volta al giorno devo riascoltare i suoi messaggi registrati su wu.
Come un mantra.
Ignora, sminuisci. IGNORAAA !
E recita. Fai l'attrice, fai come loro.

E' che una vita da sincera è difficile cambiarla anche con soli 10 gg da ipocrita che dispensa finti sorrisi e un affetto che mai è esistito e mai esisterà.
E poi io lo so che mi fa male al fegato tenermi dentro le cose e fare finta di niente.
Mi fa incazzare e me la prendo con chi non c'entra niente, perdendo la pazienza con chi non ha nessuna colpa ma solo sfortuna di avere uno pseudo legame familiare con questa gente di merda.

Devo trovare il giusto mezzo.
Non perché li si trovi la virtù ma perché non voglio neanche spenderci troppe energie.

Quindi, cara Tropp i Scarola, non so come andranno le cose, spero di riuscire a seguire i tuoi saggi consigli dal primo all'ultimo...ma tu tieni a portata di mano il cellulare che forse sei l'unica che puo' salvarmi dalla galera. 
Forse.





domenica 2 dicembre 2018

Figli di separati

Ci sono madri e padri solo biologici, che fanno figli per dovere sociale e poi se ne strafottono, per egoismo, ignoranza o stupidità.
Capita che in una coppia solo uno dei due sia cosi scellerato e l'altro genitore riesca nell'impresa di salvare il salvabile, cioè il figlio.
Capita che alcune di queste coppie scoppino, allora, o sono in due a farsi la guerra usando i figli come merce di scambio, o la guerra la fa uno solo e l'altro la subisce.
Dentro o fuori le aule di tribunale.
Ma sempre nella testa e nel cuore dei figli.
Che crescono menomati negli affetti, un po' rancorosi quando va bene, odiando uno o l'altro genitore quando va male, specialisti nel giocare con i sensi di colpa di quello che se n'è andato e anche di quello che è rimasto.
Infelici, comunque.
Questi bambini, ragazzi, mi fanno ovviamente pena perché sono vittime e subiscono la cattiveria, la stupidità, l'egoismo, l'orgoglio ferito di chi invece dovrebbe proteggerli.
Ma purtroppo i bambini e i ragazzi crescono e diventano adulti altrettanto stronzi.
Non tutti, per fortuna, ma quando si vivono situazioni disequilibrate alle quali nessuno da importanza e si sforza di trovare rimedio, aiuto o soluzione, loro non fanno altro che seguire l'insegnamento che hanno ricevuto.

Non sono una di quelle per cui i neonati sono tutti belli, i bimbi tutti buoni, gli adolescenti tutti giustificabili. Per me ci sono bimbi belli e bimbi che non lo sono, bimbi educati e bimbi maleducati, adolescenti con un cervello che usano per fare le cose come si deve ( cazzate comprese, che se ne devono fare tante per capire come va la vita ) e altri stronzi.

Non sono buonista, no.

Perché non penso che una si svegli una mattina a 16 anni e diventi una troietta da du sordi o un bullo vigliacco e stronzo. non dico che cosi ci si nasce ma sicuramente il percorso per diventarlo è lungo e lineare: fatto di solitudine, menzogne, falsità, arroganza, umiliazioni, incomprensioni.
E non credo tanto nella redenzione: o si fa l'incontro della vita, quello che ti sconvolge, in meglio, che ti apre gli occhi e ti fa capire che si puo' cambiare davvero, oppure no.

Nella speranza che arrivi in tempo. Per se stessi e per chi sta intorno.

Quando si è figlia/exmoglie/madre/suocera/nonna di merda...direi che di tempo ne è passato troppo, non si puo' recuperare proprio niente.

Quando si è solo figlia forse ci sono ancora speranze.
A patto che scompaia la madre di merda per la quale la speranza non è mai esistita.

venerdì 30 novembre 2018

Acqua-gym: le regole

  1. Se sei alta, lascia stare. Se sei bassa, pure.
  2. Non bere per dimenticare.
  3. Se riesci ad andare a ritmo di musica, lo stai facendo male.
  4. L’anziana è competitor.
  5. Non ti scoraggiare. Alle brutte ti sei data una lavata.
L'anziana è competitor...Soprattutto l'anziana della Costa Azzurra 😂😂😂😂😂😂

Pero' adesso che sono ormai 5 mesi che vado in piscina, le vecchiette mi salutano, qualche coetanea si è iscritta, ho provato anche un paio di corsi serali e sono già migliori.

E ho provato i corsi di tutti gli istruttori.

Allora,

M. , palestrato, carino, sorriso a rilascio lento, è bravo ma non c'è feeling: scartato;
O., palestrato, simpatico, attento, socievole, è bravo: due vv a settimana il suo corso.
K., faccia da bambola russa ( non quella gnocca, più tipo Matrioska con le scocche rosse, e un po la stessa stazza ), gentile, brava: una volta a settimana;
M., la più giovane, anche lei fisico da ex nuotatrice ma con grinta da vendere, ritmo sostenuto e lezioni massacranti e soddisfacenti: corso con lei purtroppo solo quando è compatibile con pupi e marito.

Sono soddisfatta, in ogni caso.
Anche se si verifica uno strano fenomeno: durante la prima mezz’ora di lezione sono interamente concentrata sugli esercizi e sui muscoli che sto facendo lavorare; gli ultimi 15 minuti ho le apparizioni: vedo davanti a me lasagne, cannelloni, paninazzi ripieni di ogni schifezza, torte al cioccolato e gelati!
Non so, ci deve essere qualcosa che mi sfugge in questo sport...

lunedì 17 settembre 2018

Super appartamento sul Cap d'Antibes

La Costa Azzurra in una delle sue città più caratteristiche, con il centro storico pieno di locali, negozietti, boulangerie che profumano le stradine, spiaggie bianche e mare incantevole, clima mite tutto l'anno.
Per chi ha voglia di passare un weekend ad Antibes, o una settimana o anche due, vi consiglio questo bellissimo appartamento a due passi dal mare, ai piedi del famoso Cap d'Antibes.
Per i dettagli, contattatemi :)
















venerdì 24 agosto 2018

Acquagym terza puntata ( ste vecchie )

Quelle non sono vecchiette che fanno acquagym.
Sono vecchie incarognite.
Che mi guardano male se non mi piazzo in ultima fila.
Che mi fulminano se facendo gli esercizi gli schizzo qualche goccia sulla cofana.
Che non rispondono mai quando saluto.
Che mi guardano con gli occhi iniettati di sangue perchè l'istruttore mi ha sorriso due volte.

Signore...
c'avete n'età, io sono gggiovane e figa, volermi bene no ma almeno rispondere al mio saluto ?
Che nessuno ve lo tocca lo gnocco, io pago per fare sport mica per guardare il panorama !

Benvenuti sur la Côte d'Azur !!!

lunedì 13 agosto 2018

Acquagym, seconda volta

Arrivo in vasca e noto che, oltre alle arzille 70enni, c'è un gruppetto di quattro, due donne e due uomini, che, oltre ad essere in là con gli anni, sembrano anche piuttosto acciaccati.
Si tratta di anziani che non hanno MAI fatto sport di alcun genere in vita loro ma che il sindaco con tutto il Comune ritiene debbano cominciare a farlo.
Adesso.
Perchè si.

E con i soldi pubblici pagano un istruttore appositamente per questo.

Non il mio, un altro.

Ma dobbiamo condividere la stessa piscina.
Passare da un gruppo all'altro è un attimo !!!!
Bisogna vedere se sono loro che miglioreranno o noi a peggiorare !!!

Comunque Lui osa una lezione più dinamica accellerando il ritmo e inserendo esercizi di acqua combact ( che è uno dei corsi serali che fa in inverno ).

Le cose sono due: o voleva eliminarle tutte o doveva dimostrarmi la sua maschiale virilità, cioè che è capace di fare meglio di una lezione con i bioritmi di un morto.
Ma le signore e le loro cofane non si sono scomposte di un millimetro, tanto seguono un ritmo personale che gli permette di non bagnarsi neanche un capello; tutte tranne quelle due davanti e dietro di me perchè io mi agito come un gatto scaraventato in mare sollevando onde anomale ad ogni esercizio.

Ho apprezzato il suo impegno ma sono anche quasi morta.
E non posso neanche fermarmi: non si fermano le catananne, non posso mica farlo io.
Ho sempre una dignità da difendere !






mercoledì 8 agosto 2018

Acquagym in Antibes

Dopo tre settimane di vacanza in Calabria e 15 gg di acquagym con Giusy, al cui ritmo sono riuscita a sopravvivere, mi sono convertita a questo sport.
Per non perdere l'entusiasmo, appena rientrata ad Antibes mi sono iscritta alla piscina comunale.

Mi sarei dovuta insospettire quando ho visto che la lezione iniziava alle 9.
Di mattina.
D'estate.

Sono arrivata in anticipo per i documenti per l'iscrizione ( che i fransces sono pignoli per certe cose ) e ho visto qualche signora già incostumata che aspettava l'istruttore.
Fuori.
Come davanti a Buckingham Palace.
Mancava solo il tappeto rosso.

E lui è arrivato.
Tale Mathieu, fisico da nuotatore super palestrato, barba di qualche giorno, aria svogliata, sorriso a rilascio lento...lentissimo.
Praticamente non sorride mai.

Buffo, perchè la situazione è abbastanza comica.

L'età media è 70 anni.
La metà delle signore è appena uscita dal parrucchiere, la cofana è perfetta e ce n'è persino una che osa un ciuffo blu su un caschetto biondo.
Secondo me non gli sembra vero di avere questo gnocco tutto per loro per almeno un'ora.
Poi ovviamente lasciano gli occhiali da vista con le lenti spesse 3 centimetri sul bordo della piscina.

Naturalmente il ritmo è quello che puo' seguire questo pubblico, cioè lentissimo.
O forse normale ma il mio termine di paragone è Giusy. E le crotonesi sanno di chi sto parlando !
Lui non entra neanche in acqua, il che già non depone a suo favore.
Sta in piedi, accenna appena ai movimenti da fare, mette una musica di merda ( a volume basso per me, inesistente per le signore ), ha l'aria di Gesu Cristo in croce, dalla faccia che fa si direbbe che stia pensando che erano meglio i due ladroni accanto e non le arzille nonnine di fronte.

Ma in fondo non è colpa sua, neanche io sarei motivata ad alzarmi presto la mattina per andare ad insegnare ad un gruppo di vecchiette.
Vuoi mettere con tutte quelle gnocche che vedo passare mentre si vanno ad allenare nella vasca accanto ? Età media 18 anni, cosce che non sanno cosa sia la cellulite, bicipiti e spalle definiti e , soprattutto, chiappe tonde e dure come un pallone da calcio, roba che, se ci sbatti contro, rimbalzi !!!

Ma le signore le guardano sorridendo ' fai la figa fai, tanto la forza di gravità arriverà pure ppe te '.

Alla fine è venuto da me e si è scusato circa un milione di volte perche la lezione non è stata dinamica e si è premurato di dirmi che in inverno ci sono molti piu corsi, che il pubblico serale è piu giovane e di sicuro trovero qualcosa di piu conveniente.

Per ora mi alleno due volte a settimana e va bene cosi.
Non ho detto niente ma è facile fare la figa quando si è la più giovane del gruppo.
Voglio vedere a settembre nel gruppo serale dove l'età media sarà 30 anni ( e mi sto tenendo alta ) se riuciro' a stare a galla o mi toccherà aggrapparmi senza fiato al bordo.
Mathieu mi rispedisce dritta dritta nel gruppo delle ottuagenarie !!!












giovedì 2 agosto 2018

B&B Isabel - Crotone -

Quando dico di abitare in Costa Azzurra la reazione di solito è la seguente : " davvero ? woooooow ! che fortuna, è bellissima, chissà che mare fantastico, e cosa ci vieni a fare a Crotone ?"

Si, è vero, la Costa Azzurra non è male, il clima è bello ( quasi ) tutto l'anno, le cittadine sono incantevoli, il mare è limpido, le spiaggie libere sono attrezzate per i disabili e i bagni pubblici sono gratuiti. Ci sono musei, gallerie d'arte, ristoranti di ogni tipo e bei negozietti.

Ma, si sa, gli italiani sono esterofili e pensano che l'erba del vicino sia sempre più verde.

Pero' non è cosi.

A Crotone le spiaggie sono lunghissime e tutte diverse, si trova la spiaggia rossa in città e quella nera a Marinella, la sabbia è sottile, la costa è piatta e anche rocciosa nell'arco di pochi km, le albe sul mare emozionanti, la montagna a solo un'ora di distanza, la natura ancora selvaggia, la storia è a cielo aperto, la cucina, che ve lo dico a fare ?

E soprattutto, non bisogna vendere un rene per pagarsi una vacanza !!!

Il B&B Isabel è il posto perfetto per approfittare delle bellezze di questa città e della sua provincia.
A due minuti a piedi dal mare, circondato dal verde e in piena tranquillità e relax, offre ai suoi ospiti suite familiari e stanze doppie, uso cucina e tutti i comfort. 

I perfetti padroni di casa, Rosaria e Fabrizio ( e il piccolo Alessio ) propongono, su richiesta, servizi navetta da e per gli aereoporti di Crotone e Lamezia Terme, tour guidati e consigli per rendere indimenticabile le vostre vacanze.

La Calabria è una delle regioni più belle d'Italia ma ancora poco conosciuta.
Non perdete l'occasione di scoprirla, e innamorarvene.

Maggiori dettagli sul sito http://www.bebisabel.com


Capo Colonna 
Le Castella 
Chiesa di Capo Colonna

Santa Severina
Castello Carlo V


Sila crotonese





Corona di Hera Lacinia



















sabato 28 luglio 2018

Marchionne e le vacanze

In questi giorni leggo articoli su Marchionne ovunque, ognuno dice la sua sul super manager che ha risollevato le sorti della Fiat, che ha chiuso con i sindacati, che comunque aveva a cuore solo l'azienda e non i lavoratori ( ma va ? ).

Ho letto anche che il lavoro era tutto per lui, era la sua vita, che lavorava senza mai riposarsi se non un giorno tra un volo intercontinentale e l'altro, che in dieci anni aveva fatto solo una settimana di vacanza.

E' morto a 66 anni.
Giovane.
Forse pensava che una volta in pensione ( ma queste persone ci vanno davvero mai in pensione ? ) si sarebbe riposato, che avrebbe avuto più tempo per i figli e la famiglia, magari per leggere o per fare viaggi che non fossero d'affari.

Invece la vita è imprevedibile.

E io mi pongo una domanda: ma è una vita vera quella che si spende solo lavorando, per arrivare ( professionalmente ) sempre più in altro, per fare più soldi, per avere più prestigio sociale ?
Davvero conta solo questo ?
Ma ad essere felici non ci pensa più nessuno ?




mercoledì 20 giugno 2018

I nonni

I miei nonni materni abitavano a 70km da noi, io li vedevo un paio di volte al mese.
Ci sono stati periodi in cui sono stata da loro senza i miei genitori, che erano altrove, sempre e solo per motivi di salute.
Da adolescente ci andavo spesso in estate perchè cosi potevo passare una parte delle vacanze con mia cugina.

Mi ricordo la nonna sempre in cucina, ai fornelli, dove solo lei poteva cucinare perchè ' quando troppi galli cantano non fa mai giorno ', nel senso che, se anche mia madre e le zie si mettevano a cucinare , le usurpavano il potere e questo non le stava bene.
Non le stava bene neanche a 90 anni ma allora ha dovuto ( quasi ) deporre le armi perchè era quasi cieca. Stava seduta li in cucina e dava ordini.
Era la ' comandante '. 
Per tutti.
Per me solo ' nonnina mia '.

Il nonno me lo ricordo in giacca da camera quando arrivavamo la domenica in visita, con la pipa in bocca, che leggeva il giornale nello studio; me lo ricordo mangiare in cucina da solo, anche durante i pranzi di famiglia ( dove si sedeva a capotavola ma solo per presenziare ) i pasti sconditi che la nonna gli preparava, perchè doveva mangiare senza sale e senza condimento. Me lo ricordo quando mi ha insegnato a giocare a carte.

Ricordo i compleanni, i Natale, le feste con tutte le zie e i cugini.

Ma quello che ricordo piu intensamente sono le volte in cui ho desiderato che abitassero nella mia città, nel mio stesso palazzo, cosi avrei potuto andare da loro dopo la scuola, chiamarli dal balcone, vederli piu spesso.
E invidiavo mia cugina che abitava ad un piano di distanza da loro, che il nonno andava a prenderla a scuola e le spiegava la matematica, che la nonna le cucinava le cose buone.

Solo crescendo questo desiderio si è attenuato, perchè non ero più bambina e la mia vita era concentrata più su quello che c'era fuori casa che dentro, persone comprese.

Oggi mio figlio mi chiede spesso perchè non abitiamo a Crotone, cosi potrebbe vedere i nonni tutti i giorni.
E chissà se anche lui è un po' geloso di sua cugina che abita a 5 minuti da loro, che va a scuola sotto casa loro e la nonna la va a prendere all'uscita e poi le fa la pasta che le piace;
che non sa cosa sia sentirne la nostalgia.

Vivere lontano dalla famiglia è stata una scelta, anche se per certi versi capitata per caso, e dopo tanti anni finalmente vivo in un posto che amo e dove mi sento a Casa.
Ma gli affetti più profondi mancano sempre, manca quella quotidianità che, quando c'è, si da per scontata.

Mi piacerebbe che Andrea decidesse di passare un po di tempo da solo dai nonni, per goderseli a lungo e non nelle risicate vacanze che passiamo da loro. Per ora, nonostante il grande desiderio che ha di vivere con loro, prevale ancora l'attaccamento materno ma magari un giorno non troppo lontano me lo chiederà. 

E quando quel momento arriverà, non so quale cuore sarà più colmo d'amore, se il mio, il suo o quello dei nonni.

sabato 9 giugno 2018

I fidanzati sbagliati

Di cazzate ne facciamo a milioni senno' che vita sarebbe, una noia mortale.

Io per esempio ho sempre scelto i fidanzati sbagliati.
Secondo mia madre ho sempre avuto il gusto dell'orrido.
Punti di vista: diciamo che non sono una superficiale che guarda le apparenze, io guardo la sostanza.

Apro parentesi :
Mia madre naturalmente aveva da ridire anche sulla sostanza ma lei è quella che ancora oggi mi dice ' eri una bambina bravissima, poi ad un certo punto sei cambiata e sei diventata ...cosi '
Che che vuol dire ' cosi ' non l'ho ancora capito.
Penso voglia dire che sono cambiata nel momento in cui non ho piu fatto le cose che lei voleva per me.
Tipo suonare il piano, iscrivermi al magistrale, studiare lingue, buttare la minigonna dopo i 20 anni, scegliere fidanzati-amiche-amici-sport-hobbies-passioni-vestiti che piacevano a lei, laurearmi in tempo, scegliere il lavoro giusto, il marito giusto e vivere nel posto giusto ( cioè kr ).
Insomma tutto.

Chiusa parentesi.

I miei ex leggono questo blog, ufficialmente o di nascosto dalle loro attuali compagne.
Lo so, non posso dire come ma lo so.
Quindi non posso fare nomi ma posso dare una soddisfazione a quella santa donna di mia madre: mamma, avevi ragione, nessuno di loro somigliava a Paul Newman.
Tranne uno che non gli somigliava ma era ( ed è ) figo lo stesso. 

Ma erano tutti bravi ragazzi, e mi hanno amata davvero.
A dire il vero su uno nutro qualche dubbio ma non è questo il punto.

Il punto è che uno di questi era davvero in assoluto l'uomo più sbagliato per me, e io lo sapevo solo che mi sono ostinata per anni a non ammetterlo, soprattutto con me stessa.
E adesso che lo vedo, pure felice, accanto ad una donna che è il mio opposto, con una famiglia che è l'opposto della mia, cosi perfettamente a suo agio circondato da quella manica di tamarruni, allora mi dico 
'fiuuuuuuuuuuuuuuuuu, l'ho scampata bella '.

Ahhh, la gioventù ! meno male che non dura per sempre !



venerdì 8 giugno 2018

Il filo del destino

Quando mi guardo indietro vedo il filo che lega tutto:
ogni azione, ogni sbaglio, ogni scelta fatta dopo indecisione e quelle fatte d'istinto, ogni persona alla quale mi sono avvicinata e quelle da cui mi sono allontanata, ogni cambiamento che faceva paura, ogni sensazione assecondata, ogni sguardo raccolto... 
in tutto vedo il destino/il fato/ DioBuddhaAllah, tutto quello che mi ha portato fino a qui.

Ogni scelta fatta per compiacere gli altri è stata sbagliata.

Rimpianti ? no, perchè sono quella che sono grazie alla vita che ho deciso di fare, qualunque siano state le ragioni che mi hanno fatto scegliere una strada piuttosto che un'altra.

Ma nella prossima vita spero di capirlo prima che bisogna sempre seguire il proprio cuore.

Cuore suona troppo Susanna Tamaro ?
Allora seguire l'istinto.
Istinto fa troppo animalesco senza raziocinio ?
Allora cuore.
O uno o l'altro.
che poi per me è uguale.

E' vero pero' quando si dice che pure le situazioni piu difficili o pesanti servono.
A me sono servite per capire cosa non volevo o non volevo più.
E cambiare.

E quando ho deciso, perchè ho capito, cosa volevo davvero, è come se tutto l'universo si fosse messo dalla mia parte per farmi raggiungere il mio obiettivo.
Cazzate ?
Puo darsi.
Fortuna ?
Puo' essere.
Intanto tutto è andato come doveva andare. Tutto va come deve andare.

E questo tutto mi piace. Mi piace assaissimo :)





giovedì 7 giugno 2018

Vita sociale

' ciao mammima, come va? Io ho stirato due ore, poi solita routine, giochi con i bimbi ecc ecc. Sono stanca morta. Tu che fai ? '
' sono in pizzeria con le mie amiche, a domani '.


Quando le madri hanno più vita sociale delle figlie!!!

sabato 2 giugno 2018

La Felicità

Non il potere, non i soldi, non l'amore, non le vacanze, i vestiti, i gioielli, lo status symbol, il lavoro.
No.
Quello che la gente invidia è la Felicità.
Vedere qualcuno felice fa rosicare.
Non tutti, ovviamente e per fortuna.
Rosicano solo quelli che felici non sono, che vivono una vita che non li soddisfa, che non è fino in fondo quella che volevano.
Quelle persone che fanno delle scelte per convenienza, opportunismo, necessità, perchè si deve, perchè cosi si fa.

Poi pero' i nodi vengono al pettine, sempre.
E si vede.

Nessuno puo essere cosi falso da ingannare tutti e per sempre.
Prima o poi si fanno sgamare.
E fanno tutto da soli, eh, basta aspettare e arriva il giorno in cui cade la maschera ed eccolo la, il re è nudo. E la regina pure.
Ma loro neanche se ne accorgono; sono gli altri che, se pure magari avevano qualche minimo dubbio ( che a volte si da fiducia pure a chi non se la merita, e troppo a lungo ), sono costretti ad aprire gli occhi e a dire a se stessi: ma come ho fatto a non capire prima ?

Le persone sincere pensano che nessuno possa mentire.

Ma per fortuna la resa dei conti arriva.
E da soddisfazione.

Una volta mi incazzavo con gli ipocriti, i falsi e gli opportunisti.
Poi con il tempo ho imparato a riconoscerli da lontano quindi è davvero difficile che riescano ad entrare a far parte della mia cerchia ( ristretta e selezionatissima ) di amicizie e anche di conoscenze.

A volte ci provano ma MAI ci riescono.
E allora restano al di fuori e rosicano.
E invidiano.
E ovviamente gettano fango e insinuano dubbi su chi mi mi circonda.
Ma non attacca.
Mai.
Con nessuno.

E invidiano questo: non la bellissima casa in cui viviamo ( ma quanto devono guadagnare per potersela permettere ? ), non i figli adorabili ( ma che sfigati, sempre con i figli dietro, non ce l'hanno una babysitter ? la loro vita di coppia è pari a zero ), non le vacanze che possiamo fare nè la salute, bene più prezioso e sottovalutato in assoluto.

Invidiano la nostra felicità.
Ci invidiano quando ci incrociano per strada, quando ci vedono da soli, in coppia o con gli amici.
Ci invidiano se stiamo a casa e se partiamo.

Invidiano quello che loro non sono e non saranno mai.
Neanche con laurea, master e stipendio a 4 zeri .




martedì 29 maggio 2018

Dignità da difendere

Sono in cura da un kinesiologo per una contrattura alla spalla che mi ha bloccata fino all'ultima vertebra del collo e giu fino alla scapola. A parte la prima seduta dove mi ha scrocchiata come una nocciolina, ora va molto meglio. Il suo responso è stato che dipende da una posizione sbagliata ( quella dell'allattamento protratto, che mi ha lasciato con le spalle curve in avanti ) che devo quindi raddrizzare; niente di grave.

Oggi quarta e penultima seduta.

Prima di andare, non so come, ho fatto inavvertitamente un movimento sbagliato e ho sentito un dolore acuto alla gamba destra. E non riuscivo piu a camminare senza sentire dolore. 
Sono andata in centro in autobus ( età media 65 anni ), poi, mentre aspettavo il mio turno, chattavo con un'amica per dirle che sono un rottame e che mi vergognavo di dire al kine quello che era successo: ora che sono quasi guarita alla spalla, comincio con la gamba !

E poi che dovevo dirgli ? scusi dottore, non so come ho fatto ma mi fa male sotto la chiappa ?
Certo in fransces è più raffinato ma vabbè, siamo là !

Inoltre ci vado sempre vestita con i jeans ma siccome oggi faceva caldo mi sono messa una tuta corta ( a fior di culo, come direbbe mia madre ).
Ovviamente la mia ceretta non è mai impeccabile perchè invece dell'estetista mi servirebbe un esorcista ma sono più difficili da trovare !

E poi l'età media delle pazienti è di 80 anni e lui ne avrà appena 30...
Insomma, ho sempre una dignità da difendere !

Invece la mia amica, per incoraggiarmi, mi ha detto ' sarai la gioia di sto povero ragazzo '. 
Grazie Laura, c'est çà !

E quindi ho confessato.

Anche perchè sarebbe stato difficile negare, ero zoppa come un cane ubriaco !

Almeno mi sono guadagnata un massaggio come si deve.
Se la prossima volta mi fa anche una ceretta lo eleggo Uomo dell'anno !







giovedì 12 aprile 2018

Lamentarsi

Quella di lamentarsi è un'arte o un hobby, o più spesso entrambe le cose.

Che tempaccio
piove
fa freddo
fa caldo
c'è vento
è estate
è inverno
ci sono i pollini
cadono le foglie
non c'è lavoro, i giovani non vogliono lavorare, gli immigrati ci rubano il lavoro...

Le persone che si lamentano per hobby lo fanno per passare il tempo, secondo me. 
Non hanno granchè da fare e neanche da argomentare.
Sono sostanzialmente innocue ma noiose fino alla morte.

Poi ci sono quelli che si lamentano per farsi compatire.

Sentirsi dire ' poverinaaaa, sei stanca, hai ragione, con due figli, da sola, senza aiuto, con un lavoro, e blablabla ' è la loro aspirazione.
Lamentarsi come stile di vita, insieme alla borsa firmata e le scarpe col tacco.


Sei stanca ? riposati.
Ti serve una mano d'aiuto ? chiedila invece di fare la martire.
Non ti piace quello che fai ? cambia.
Non ti piace dove stai ? vai altrove.

Non mi piacciono le persone che si lamentano ma non fanno nulla per cambiare la situazione.
Per anni, mi sono sentita quasi in dovere di aiutarle ( spesso credevo fossero mie amiche ) a cambiare le cose di cui si lamentavano. Poi ho capito che non volevano cambiare proprio nulla altrimenti non avrebbero avuto più scuse per fare quello che invece non volevano fare.
Ma anche loro, alla fine, sono abbastanze innocue. 
Noiose, stancanti ma fanno male solo a loro stesse.

Quelle davvero odiose sono quelle che si lamentano per scena: sono stanche anche se non fanno una mazza, non stanno bene con se stesse ma accusano il luogo, gli altri, le circostanze, la sfiga e , soprattutto, credono all'invidia come mezzo di malocchio.
Pensano veramente che dire ' sono felice ' possa portargli sfiga, credono che l'invidia altrui possa  nuocergli quando si sa, l'invidia nuoce solo a chi la prova.
Naturalmente, dall'altra parte, assicurano di essere delle streghe loro stesse che, quando scagliano la maledizione, non sbagliano mai. 

Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah !

Nel 2018 ?
No, ma dico, seriamente ? 

Se funzionavano ste minchiate a quest'ora la terra era un pianeta abitato solo da amebe !!!
Non siete l'ombelico del mondo, rilassatevi, godetevi le vostre piccole vite misererrime e soprattutto non rompete le palle al prossimo 😄















mercoledì 14 marzo 2018

Un figlio, due figli...

C'è chi dice che i primi sono angelici e i secondi sono tremendi 
e chi dice che i maschi sono più buoni/monelli e le femmine terribili/tranquille,
tutto dipende dalla propria esperienza.

Per me la differenza la fa la mamma.
La faccio io.

Che con Andrea seguivo il pediatra/la nonna/la zia/le amiche alla lettera 
con Andrea andavo in giro con una borsa trolley piena di ' e se poi succede che...? ' ergo pannolini, salviettine,vestitini, fazzolettini, calzinibodytshirt, biscottinicrackersfruttacqua e ' nel deserto senno' poi come faccio ?'
con Andrea d'inverno sciarpa guanti berretto e d'estate occhiali da sole cappellino con ventilatore incorporato crema solare protezione equatore 
con Andrea ' stai attento non ti sporcare vieni qui dai la mano a mamma '
con Andrea milioni di baci e coccole e abbracci e carezze e ' teniamoci stretti che ci bastiamo tu e io '

Poi è arrivata lei, 6 anni dopo...
e non è più buona o più monella, più tranquilla o più peste, sono io che sono una bismamma

con Olivia dal pediatra solo in caso di estrema necessità che sono io a decretare come tale, non la nonna/la zia/le amiche
con Olivia la borsatrolley l'ho venduta e il suo cambio sta in un sacchetto minuscolo dentro il mio zainetto mini
e il più delle volte lo lascio a casa e mi dico ' se scacazza entro in un supermercato e compro i pannolini '
con Olivia basta la sua bottiglietta d'acqua e, se non c'è, w le fontanelle 
con Olivia d'inverno sciarpa guanti e berrettino restano nell'armadio e d'estate boccoli al vento e ' continua a muoverti cosi il sole non ti scotta ma ti colora in modo uniforme '
con Olivia ' vieni amore che mamma oggi ti toglie quella tuta e ti veste da femmina ' e dopo 5 minuti al parco sembra la ciociara con una scarpa si e una no, i collant strappati e il vestitino che era bianco e adesso boh
con Olivia milioni di baci e coccole e abbracci e carezze e ' teniamoci strette che ci bastiamo tu e io... e Dadà '

Dicono che fare un secondo figlio rende tutto più faticoso, il tempo ( per se stesse ) diminuisce e la stanchezza aumenta.
Vero.
Ma si diventa più leggere.
E la vita diventa più facile, anche se si dorme molto meno.

ps. In vacanza dai nonni, parcogiochi, neanche il tempo di far scendere Olivia dal passeggino, Andrea cade in una pozzanghera, infangato dai piedi alle chiappe. neanche un fazzolettino nella mia borsa, l'ho asciugato con un pannolino di ricambio che ( per puro caso ), avevo con me.
7 anni fa non sarebbe stato contemplabile, 7 anni fa non mi sarebbe mai successo. 

Questo fanno i secondi figli, rendono la vita più leggera ( anche ai fratelli maggiori ).








venerdì 16 febbraio 2018

Madri ( solo ) biologiche

Giornate di riflessione, sola e con due amiche.

Abbiamo figli della stessa età, siamo mamme che si pongono mille domande e alla fine siamo arrivate alla stessa conclusione.
I bambini hanno diritto di crescere con le loro mamme e non di essere parcheggiati al nido/dalla tata/dai nonni/dai vicini.

Certo, decidere di occuparsene e poterlo fare sono un privilegio che non è dato a tutte.
Chi ha un lavoro se lo tiene stretto e questo comporta tanti sacrifici, in primis lasciare un bebè di 4/6 mesi con delle perfette estranee, per tutto, o quasi, il giorno.
Ogni giorno.
E' difficile per i bimbi ma lo è anche per le mamme.

Bah, forse non per tutte.
Ne incontro sempre di più che vivono i propri figli come un peso, come una seccatura.
Bambini desiderati, presumo, ma poi troppo ' esigenti ', troppo presenti, che stanno li a prendersi tutto il tempo di mamma e papà che invece pretendono di continuare a vivere la vita che avevano quando erano solo una coppia e non genitori.
Che tristezza queste donne che sono madri solo biologiche.

Non pretendo di dare lezioni su come si crescono i figli, io parlo e vivo per me, non me ne frega niente di come gli altri vivono le loro vite.
Non me ne frega niente fino al momento in cui invece loro si sentono autorizzati a dirmi quello che devo fare.
Queste donne in carriera predicano che bisogna smettere di allattare i figli a 4 mesi, a 8 bisogna mandarli al nido per farli socializzare  ' e poi imparano tante cose ...', parcheggiarli a scuola fino alle 6 di sera, trovare una tata perchè bisogna pur godersi la vita.

Le super fighe sono le stesse che poi su facebook si lamentano di quanto sono stanche, non a causa del loro lavoro e dei mille impegni extra che hanno per divertirsi, in coppia o con amici, ma ' per colpa dei figli piccoli '. 
Parliamo degli stessi figli che sono in casa solo a colazione e a cena ?

Certo, fare la mamma a tempo pieno è stancante: dover esserci sempre, 24 h su 24, rispondere ad ogni richiesta domanda necessità;
è stancante non avere tempo per se e fare i salti mortali per trovarlo comunque;
è stancante rimandare progetti e sogni a domani, quando loro, i figli,  saranno più autonomi.

Ma essere mamme vuol dire anche questo, prendersi cura delle loro piccole vite e aiutarli a diventare grandi.
I bambini crescono talmente in fretta e io sono felice di aver potuto scegliere di occuparmi dei miei a tempo pieno nei primi anni delle loro vite.

E' una scelta e un privilegio, il mio.

Ma ci sono anche le mamme che lavorano e i salti mortali li fanno carpiati, per essere presenti anche quando non ci sono e per non perdersi nulla delle vite dei propri figli, anche se perdono ( ? ) qualcosa delle loro.
Conciliare vita professionale e vita familiare si puo', le donne lo fanno da sempre.
Mia madre l'ha fatto per 40 anni, e di figli ne ha cresciuti tre.

Eppure ha lavorato tutta la vita. Fuori casa e anche dentro.

Ma io me la ricordo presente, quando giocava con noi bambini, quando ci portava al mare e ci guardava stando in piedi sulla riva, quando lavava i piatti mentre noi facevamo i compiti seduti al tavolo della cucina, quando andavamo in montagna o a trovare i nonni la domenica.

Non ci ha mai parcheggiato per andarsene al cinema con le amiche o in vacanza con mio padre, per avere tempo solo per lei o perchè era stanca di occuparsi di noi.
Eppure doveva esserlo, eccome...

Non so, mi sembra talmente assurdo ascoltare queste madri che si lamentano delle vacanze scolastiche troppo lunghe, delle domeniche di pioggia ( ' e che facciamo tutto il giorno in casa con i bambini ? ' ), dei momenti di ozio dei loro figli che cercano di impegnare con un'infinità di attività extra scolastiche. Sport, musica, lingue straniere...tutto va bene purchè se ne occupi qualcun'altro.

I bambini crescono in fretta, come si fa a non approfittare dei pochi anni in cui hanno bisogno e desiderio di stare con noi ? come si fa a preferirgli costantemente il cellulare, il pc, l'aperitivo, la cena fuori, gli amici, ?

Ho detto "costantemente ", non occasionalmente.
La differenza è tutta li.
E anche nel farsi i cazzi propri.
Fateveli ogni tanto.





martedì 13 febbraio 2018

7 anni




Sette anni, tre torte, tre giorni di festeggiamenti.
A scuola, al parco con gli amici, all'acquario con noi tre.

Da quando c'è Olivia, Andrea mi sembra grande, e invece è ancora solo un bambino.

Che sta crescendo, ( troppo ) in fretta;
che va alle elementari e non mi racconta più tutto come faceva prima;
che con gli amici fa il duro e con me il ' distaccato', ma solo in pubblico,
che ha regalato alla sorellina i suoi libri ' da bebè ';
che le insegna le sue prime parole;
che le dà un bacino prima di andare a scuola;
che poi la mattina vuole ancora che gli racconti le storie e la sera coccole e chiacchiere nel suo lettino prima di dormire;
che fa domande e discorsi che ci sorprendono per la curiosità e la maturità e poi pero' gli piace ancora guardare i Disney Classici con me sul divano.

Andrea è stato la sorpresa arrivata nel momento più improbabile, più complicato e più bello della mia vita.
Andrea è il sorriso dolcissimo che risana tutto, è la risata che scoppia all'improvviso e non puoi trattenerla, è il calore dell'abbraccio che ti fa stare bene, è la tenerezza delle mani che si stringono per strada, è il fuoco che ti scalda ma non ti brucia, è la dolcezza che ti scioglie il cuore.

Penso che un giorno troppo vicino non mi chiamerà più quando si sveglierà di notte per un brutto sogno, un giorno smetterà di credere che un mio bacio risana ogni ferita, non correrà più nel nostro letto la domenica mattina, preferirà la compagnia degli amici alla nostra.


Per questo, nonostante la stanchezza, lo sclero, la mancanza di tempo, mi godo i miei figli.
Tutto il tempo.
Tutto il tempo che posso, che passa e che non tornerà più.

Buon compleanno Andrea, il mio cielo senza nuvole.