martedì 12 aprile 2022

La gegna della matematica





Oggi ho avuto uno scambio di messaggi con lei, la gegna della matematica da quando era in culla, quella che non ne ha mai sbagliata una beataallei, quella che, se non ci fosse stata,  sarei ancora al liceo scientifico a cercare di capire come cacchio si calcola il teorema di Euclide ( a quello di Pitagora ci sono arrivata da sola).

Avendo bisogno di comprendere come calcolare una certa cifra, dopo uno scambio di messaggi audio in cui io le facevo una domanda e lei mi rispondeva con un'altra, finalmente sono riuscita a spiegarmi un tantino meglio di un cane ubriaco e ci siamo capite. Con grande soddisfazione personale, la sua risposta combaciava con quella a cui ero arrivata anche da sola, il che mi ha riempito di orgoglio matematico. Ma lei, che da studentessa è passata dall'altra parte della cattedra e di conseguenza è diventata 'la prof stronza' , mi ha subito messo alla prova per vedere se bluffavo e mi ha fatto una domanda di verifica. Ho risposto con esitazione ma l'ho indovinata !!!! 


E poi non ho più smesso di ridere e sono sicura che anche lei, la maledetta, in macchina, mentre tornava a casa dopo una mattinata di lezioni a dei minorenni disinteressati e anche un po' disadattati, se la rideva come una scema come me.


Come abbiamo fatto per anni, sedute nello stesso banco, chiacchierando al telefono per ore anche se abitavamo una di fronte all'altra, sedute a congelarci le chiappe nel mio/suo portone in inverno come in estate, pur di stare fuori casa e essere libere di parlare lontane dalle orecchie indiscrete di genitori e fratelli, chiuse nella mia stanza o nel suo studio, dal parrucchiere mentre cercavamo di farci domare i riccioli ribelli, in spiaggia a rosolarci al sole, nei giri in macchina o sullo scooter...


Cara Cinzia,


tu che mi hai rovinato un ciuffo e per questo non ti ho parlato per giorni (a 15 anni un ciuffo conta),

tu che mi hai fatto la prima ceretta meglio di un'estetista,

tu che, quando mi disperavo per amore, sei sempre venuta a prendermi a pedate dicendomi  ' Alzati Lazzara, che senno' ti ritaglio il ciuffo e quel mezz'omo non lo vale nemmeno',

tu che mi facevi copiare i compiti di matematica,

tu che scrivevi sul mio diario nelle ore di latino e di filosofia,

tu che hai coperto le mie bugie, le mie cazzate, perdonato i miei sbagli, ascoltato le mie farneticazioni, 

tu che ci sei sempre stata, anche quando ci siamo allontanate per un po',

in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, sempre, molto più che un marito,

tu sei stata, sei e sempre resterai la mia Cicciabummatroppiscarola 

che mai si é arresa davanti alle difficoltà, mai. 

💙💙💙


mercoledì 6 aprile 2022

Amici

Quando si è giovani è piuttosto frequente avere degli amici; te li fai a scuola, facendo sport, nelle serate fuori, con amici degli amici. Pensi che sia normale averli, quasi scontato, ci chiacchieri, ci litighi, fai pace, ti dividi il sonno e il pane, le lacrime e le risate, i dolori e le gioie immense, quelle tipiche dell'adolescenza, quelle che ti trascinano dal inferno al paradiso in una frazione di secondo, o più spesso al contrario.

Ma quando diventi grande, grande che vuol dire vecchia, ma tipo vecchia per avere dei figli non vecchia che puoi anche morire, quando diventi grande così, avere degli amici che siano sopravvissuti alla lontananza, ai dissapori e ai dispiaceri, alle proprie vite con il carico che si portano dietro, alle invidie e alle gelosie ( si, ci sono anche tra amici veri) , è li che la conta degli amici si fa veramente.

Io diffido sempre di chi non ha amici di lunga data, non so, questa cosa mi lascia un po’ perplessa. Può capitare di litigare con uno o due, non vedersi e non sentirsi più, succede. Ma non averne neanche uno d'infanzia, quel periodo della vita in cui davvero ci si lega agli altri senza pregiudizi, senza interessi, spontaneamente, per vera affinità, è strano. In quest'epoca in cui possiamo essere sempre in contatto con chiunque, non esistono più scuse, non si puo' più dire ' ci siamo persi di vista '.

Poi ci sono anche le amicizie che si fanno strada facendo, quando siamo ben oltre gli anni di scuola, quando siamo adulti. E' più difficile, la vita ci ha già impartito parecchie lezioni, qualche bastonata presa, qualcuna data. Ma si incontrano sempre persone interessanti, se siamo aperti al dialogo, al confronto, se siamo semplicemente noi stessi. E con qualcuno, se siamo fortunati, si crea un legame forte anche se non abbiamo condiviso tanto tempo insieme. 

Gli amici ci danno un‘idea di ciò che siamo e di cio' che potremmo essere, sono come uno specchio in cui riflettiamo noi stessi.

Io vivo lontana da tutti i miei amici da più di 10 anni. Da qualcuno anche da prima perché abbiamo sempre vissuto in posti diversi. Ma quando ho avuto bisogno di loro, fosse anche solo per una parola di conforto, per ridimensionare i miei dolori e le mie pene ( quelle d'amore sempre da me esagerate), per darmi un punto di vista obiettivo, per consolarmi o per darmi una pedata nel sedere, per fortuna il più delle volte solo metaforica, per svegliarmi dal mio torpore occasionale, loro ci sono sempre stati. Ci sono ancora.

Quasi tutti. Ma sempre.

Il che mi fa pensare che forse anche io sono stata per loro una buona amica, ci sono stata quando avevano bisogno, ero li, magari solo con la mia presenza, con pochi mezzi ma tanta buona volontà, tempo e amore, per loro, con loro. 

Con questo post voglio ringraziare tutti i miei amici e le mie amiche, quelli che conosco da sempre, quelli conosciuti a metà strada, quelli persi e ritrovati ( Tiziana, Alfredo: voi 💖 ) e quelli che sono entrati nella mia vita da poco e, in modo imprevisto e imprevedibile, sono diventati improvvisamente fondamentali ( Valerio, parlo di te 😉). 

Non ho bisogno di nominarvi uno per uno, sapete che parlo di voi, sapete che io per voi ci saro' sempre, che niente e nessuno mi impedirebbe di essere al vostro fianco se aveste bisogno di me. 

E io so che voi sarete accanto a me quando ne avro' bisogno.

In questi giorni me ne avete dato ( ancora una volta ) prova concreta e forse non sapete fino in fondo quanto lo apprezzi. La stima e la fiducia che avete in me e nelle mie capacità mi riempie di gratitudine.

La vostra presenza nella mia vita è per me un incoraggiamento e un monito, una ragione di più per viverla in modo retto, per farne un capolavoro. 

Ai miei amici e alle mie amiche, velluto e acciaio nel mio cuore.