venerdì 29 maggio 2015

Piccole cose

Stasera esco con le mie nuove amiche.
Italiane ad Antibes.
Organizziamo una serata una volta al mese ma poi, con alcune di loro, ci sono le colazioni dopo aver lasciato i pupi a scuola, i pomeriggi al parco, il picnic in spiaggia.

In quattro anni in Belgio non sono mai uscita con nessuno.
Voglio dire, da sola, senza Cédric, con delle conoscenze solo mie.
Eppure andavo in palestra, e Andrea a scuola, dove c'erano altre mamme, come quelle che ho conosciuto qui.
Beh, forse non proprio come quelle.

Comunque mi sono preparata per la serata, ho aperto l'armadio per decidere cosa mettere e mi sono sentita in difficoltà.
Ho troppe cose.
Ma veramente.
Certo, solo alcune sono davvero nuove: un jeans, due pantaloni di lino, un paio di vestiti.
Poi c'é il resto, che si é accumulato negli anni e, incredibilmente, ancora mi va !
Ho persino un pantalone comprato nel secolo scorso, forse l'ho pagato addirittura in lire.
Pero' ancora é come nuovo e, soprattutto, mi entra !!!

Dopo una gravidanza con 16 kg in più, per fortuna persi, e un corpo che comunque non é più quello di 5 anni fa, mi vanno !

Yeeeeeee !!!

Bisogna gioire anche delle piccole cose !
E io entro ancora nella taglia 40 !
Più piccola di cosi :)

venerdì 15 maggio 2015

Comprensione in differita

C'é chi parla due, tre e anche quattro lingue.
In realtà, non é una cosa dell'altro mondo, basta studiare e, soprattutto, esercitarsi nel dialogo altrimenti il vocabolario si dimentica facilmente.
Per esempio, io parlo tre lingue straniere anche se lo spagnolo é diventato un po' più difficile dal momento che ultimamente non ho più molte occasioni di parlarlo.

In compenso, il mio francese migliora di giorno in giorno.
Lo parlo e lo capisco bene, anche quando i francesi doc parlano alla velocità della luce.

Se non fosse che il suono mi arriva al cervello in differita, come le partite di calcio.
Ascolto ma capisco un attimo dopo, di solito troppo tardi per salvarmi da una figura barbina.

Tipo mercoledi.

Ferma alla fermata dell'autobus, aspetto il numero 2 perché é quello che mi porterà vicino all'ufficio per consegnare la dichiarazione dei redditi.
Cosi' credo.
Ma, naturalmente, siccome sono una frana inside, ho sbagliato persino a cercare l'itinerario su google map.
Al momento, pero',  non lo so, dunque aspetto fiduciosa.

Passa il numero 30, si ferma, l'autista apre le porte e mi chiede se voglio salire e io dico di no.
E lui " ah, perché ho visto che ha in mano i fogli per l'ufficio delle tasse e pensavo andasse li ".

No.
No no.

Chiude le porte, riparte.

Finalmente mi arriva il messaggio al cervello.
Ma
che 
caxxo
dico
???
Certo che devo andare li altrimenti perché tengo in mano i fogli ?

Niente, troppo tardi.
Mi resta sempre il numero 2, penso.

Arriva dopo mezzora in cui mi annoio a morte e mi intossico di gas di scarico.
Ma, almeno arriva prima che ripassi il 30 e così evito di dover scavare una fossa per nascondermi dalla vergogna.

Salgo, mi siedo e guardo il panorama.
Bello, andiamo fino al Cap d'Antibes, all'Eden Roc, hotel con 4 milioni di stelle, inavvicinabile dai comuni mortali.

Com'é che scendono tutti ?
Non può' essere il capolinea, deve fare un altro giro per andare all'ufficio imposte.

Stupida come un maschio, non domando spiegazioni all'autista.
Intelligente come una Donna, in tre nano secondi capisco che l'errore sta all'origine, su quella maledetta map di google che m'ha fatto sbagliare strada.
Il bus fa dietro front e torna indietro, io scendo alla fermata più vicina a casa.

Se conosci la lingua del Paese che ti ospita stai a posto.
Si.
A posto si, ma mica é detto che sia quello giusto !!!








venerdì 8 maggio 2015

Nature

Questo giardino mi sta riempiendo di soddisfazione.
Mi alzo presto al mattino per prendermene cura prima che faccia troppo caldo.
La natura ha i suoi tempi e mi sta insegnando molto, soprattutto ad essere paziente.
Sono una perfezionista che vuole tutto e subito ma la natura se ne infischia di quello che voglio io e fa come le pare.
Il che non é un male, anzi.

Lavoro anche tanto nel nostro piccolo orto e, anche se sono ancora in fase di apprendistato, mi piace informarmi, cercare notizie su riviste e su internet per prendermi cura delle mie piante, non vedo l'ora di raccogliere i primi pomodori.
Mi piacerebbe avere qui René, Marleen e mio padre che, con la loro esperienza, saprebbero consigliarmi meglio di qualunque rivista su come prendermi cura del mio giardino.

Io, che sono nata e vissuta in città e non ho mai neanche dato l'acqua alle piante sul balcone.
Io, che ho sempre considerato noiosa la campagna.
Deve essere la vecchiaia incalzante.

E ogni volta che facciamo un giro fuori Antibes, entro in pausa riflessione.
Cédric adora la natura, soprattutto la montagna, se potesse vivrebbe in un eremo.
Io non sono cosi pero' sempre di più mi rendo conto che non mi dispiacerebbe vivere più a contatto con la natura, lontana dal caos cittadino.

Sarà anche che vedo quanto Andrea sta bene quando andiamo in montagna, quando può correre per ore, buttarsi nell'erba, arrampicarsi sulle rocce o anche giocare in spiaggia tutto il pomeriggio.
Avrebbe una vita diversa, certo, forse non avrebbe tutto ciò che puo' offrire la città ma non so quanto effettivamente perderebbe e quanto, invece, guadagnerebbe.

Un altro weekend all'aria aperta si avvicina.
Altri mille pensieri in testa...


venerdì 1 maggio 2015

Gnocco


Ced va a fare una passeggiata in bici col pupo ma poi si fa riaccompagnare da un suo amico.

Senza avvisarmi.


Sapendo che ho avuto la febbre tutta la notte, che sono uno straccio e abbigliata con il mio look casalingo con tuta da mimo e pantofole con gatto morto ai piedi.


E non da un amico qualsiasi.


Da quello che fa l'ingegnere ma sprecato perché potrebbe fare il modello.
Anche a 39 anni.
Aggiungerei dei particolari ma ho un compagno geloso.


Maledetto, usalo il cellulare, USALO.