giovedì 17 settembre 2015

Dietologa e Massaggi

Un mese fa ho deciso di mettermi a dieta.
Quattro giorni fa ho iniziato.

Sono decisioni che presuppongono una lunga elaborazione prima di passare all'atto pratico.

Di lunedì, poi. Gravissimo errore.
Non si deve iniziare niente di lunedì, si sa che porta sfiga.
Comunque,  lo stesso giorno sono andata al supermercato e c'era una tipa che offriva buoni gratuiti per una consulenza con una dietologa nutrizionista e un massaggio anticellulite di prova.
Ovviamente l'ho accettato, non ero mai stata da una dietologa, ero curiosa.

Oggi sono andata.
Ho scoperto diverse cose.
La prima é che le donne perdono centimetri di altezza con ogni gravidanza.
Io sapevo che perdono la linea ma l'altezza, questa proprio mi giunge nuova.
Vabbè.

Poi, la madame là, mi ha detto che io non ho cellulite ma ritenzione idrica.
Si, vabbè, il risultato estetico é uguale.
Ma l'indice di massa grassa va bene, il tono muscolare pure, il peso é perfetto ( la mia bilancia a casa segna un kg in più ) e blablabla.
A livello di dieta, mi ha anche detto, non ho bisogno di grandi cambiamenti, le cose classiche, mangiar sano, meno sale, meno zuccheri, più acqua.

Poi sono passata alla parte più bella, cioè al massaggio gratis, con un attrezzo rotante tipo lame d'acciaio e poi manuale.
Ovviamente, siccome non si paga, é durato solo 15 minuti anziché un'ora e in più mi ha massaggiato una sola gamba !!!
Poi l'estetista mi ha consigliato almeno 5 sedute per avere dei buoni risultati estetici, cioè una riduzione della cellulite che io vedo ma le altre forse no o fanno finta visto che mi dicono " ma che ci  sei andata a fare ? "
Vatti a fidare delle amiche....

40 euro a massaggio in questo momento di penuria di lavoro non li ho.
Considerato che per avere un risultato me ne servono almeno 5, che fa in totale 200 euro, ne ho ancora di meno.

Ma la cosa positiva di tutto ciò é stato che, appena uscita da li, la mia dieta é finita.
Voglio dire, il peso é perfetto, ciccia non ne ho, mi serve quello che già sapevo: più acqua, più movimento aerobico ( la bici every day già da 3 settimane ), potenziamento muscolare.

E quindi sono andata al Carrefour e avrei voluto riempire il carrello di schifezze: coca cola, patatine, nutella, gelati.
Avrei comprato tutto, pure merendine che non mangio mai.

La libertà mi ha inebriato.
Dovete capire che in tutta la vita non mi sono mai, mai, maissimo messa a dieta.
Mai fatte, di nessun tipo, mai avuto bisogno, mai rinunciato a niente.
Del resto, con lo sport che facevo 5 giorni alla settimana, la libertà di mangiare di tutto era il minimo.

Con tre traslochi internazionali ( senza contare i 5 di Londra e quello in Belgio ) in 5 anni, una gravidanza da Barbapapà, una pigrizia dovuta al gelo del Belgio e la vecchiaia incalzante, che il mio corpo si modificasse era il minimo.
Ma da quando abito in questo bellissimo angolo di mondo, ho ripreso la bici, faccio sport, vivo di più all'aria aperta.

E quindi posso ricominciare a vivere, dopo ben 4 giorni di dieta hahahahahahah !!!!

Le persone che stanno a dieta le ammiro, bisogna avere una forza di volontà incredibile, non so come ci riescano.
Io non ce la faccio.
Appena sento la parola ' dieta ', ho le visioni di cioccolato, gelati, torte cremose, lasagne e patate fritte.
Pure la pubblicità delle scatolette per gatti mi fa venire l'acquolina in bocca.

E' proprio la parola ' dieta ' che mi disturba, é il divieto, l'imposizione.

' Posso resistere a tutto ma non alle tentazioni ' ....
e se l' ha detto Oscar Wilde, chi sono io per affermare il contrario ?







giovedì 10 settembre 2015

Amicizia

E' come la Luce -
Un Piacere - che non conosce la stagione -
E' come l'Ape - 
Una melodia - al di là del tempo -

E' come i Boschi -
Un segreto - come la Brezza -
Priva di parole - eppure capace
Di muovere gli Alberi più superbi -

E' come il Mattino -
Al suo meglio - quando si chiude -
E gli Orologi che non conoscono la Fine -
Rintoccano - il Mezzogiorno !

E.D.

lunedì 7 settembre 2015

Madri

Madri casalinghe che pensano di aver fallito perché hanno anteposto la famiglia alla loro realizzazione professionale.

Madri in carriera che si sentono in colpa perché non hanno abbastanza tempo da dedicare ai propri figli.

Madri.
Donne.

E' sempre un gran casino.

Nella prossima vita voglio rinascere Uomo.

Anzi no.
Voglio rinascere donna, ed essere madre, magari diventarlo ben prima dei 35 anni.
Ed essere ricca, ma ricca ricca, così ricca da poter scegliere il lavoro che amo e farlo senza togliere troppo tempo a mio figlio che è la cosa più bella della mia vita.

E naturalmente voglio anche una terza coppa C.



martedì 1 settembre 2015

La rentrée

Primo giorno di scuola, classe dei moyen, cioè seconda della scuola materna.

Ormai lo choc della scuola l'abbiamo superato ma quest'anno c'é una novità, la mensa.
La novità é tutta per mio figlio perché gli altri bambini ci sono sempre andati.

Ovviamente, come tutte le cose nuove, lo spaventa ( tutto sua madre ).
E quindi piange.
Andrea non é un bambino intraprendente o incosciente, di quelli che si buttano nella mischia o che amano le novità.
E' stato sempre piuttosto prudente e riflessivo.
Si prende il suo tempo per provare una cosa e poi decidere se gli piace oppure no.
Paradossalmente, con le persone fa il contrario, secondo me segue l'istinto: una persona gli piace subito oppure no. 
Magari poi la conosce e comunque ci sta, ci gioca ecc ma resta quella distanza di fondo che ha percepito al primo sguardo ( anche in questo, tutto sua madre ).

Forse conta anche il modo in cui io ho impostato il momento dei pasti sin da quando era piccolo: se ci sono anche altre persone, si mangia e si chiacchiera; ma se siamo soli, si raccontano storie, si colora, si gioca a carte :)

Non so cosa gira nella sua testolina, ha delle immagini dei suoi compagni che si preparavano per andare alla mensa l'anno scorso mentre lui invece tornava a pranzo a casa.
E' l'ignoto, il pensiero di non saper gestire la situazione sconosciuta, che lo preoccupa.
( Merde, é davvero uguale a me. )

Già lo so che ci metterà un po' ad abituarsi, che ci saranno altri pianti e altre giornate no, sarà dura.
Almeno sono contenta di averlo lasciato in questa scuola nonostante l'avessero ammesso in altre due da tutti giudicate 'migliori' ( come se fosse Oxford e non un asilo !!! ) in cui l'avevo iscritto consigliata e pressata psicologicamente da una madre che... vabbè, non voglio aprire il repertorio di prima mattina.
Ha ritrovato il suo ambiente, alcuni compagni di classe sono gli stessi dell'anno scorso e gli altri li ritroverà nel cortile durante la ricreazione. Anche la maestra, che é pure la direttrice, pare sia molto brava.
Lo spero.
L'anno scorso ne ha avuto una che io non sopportavo, che aveva i suoi cocchi e gli altri ' chi se ne frega '. ( Andrea era tra i chisenefrega). Per fortuna, a gennaio ne é arrivata una nuova, giovanissima, motivata, intelligente, spiritosa e di carattere. Li ha rimessi tutti in riga, quelli che facevano troppo chiasso, i bulletti che menavano i più piccoli ( cominciamo bene, già all'asilo ) e li ha davvero fatti ' lavorare ', hanno imparato un sacco di cose.
Staremo a vedere.

Io intanto mi sento una madre cattivissima perché lo lascio a scuola a tempo pieno come tutti gli altri bimbi.
Potrei portarlo a casa per il pranzo e poi riportarlo il pomeriggio ma vorrei che si abituasse in previsione di una formazione che mi terrà impegnata tutto il giorno per dei mesi.
Davvero non so come fanno quelle donne che li smollano a scuola fino alle 6 di sera anche senza averne la necessità.
Non parlo delle mamme che lavorano, parlo di quelle che non fanno un cacchio ma vogliono la giornata libera.
Di quelle che lavorano da casa e non vogliono bambini tra i piedi ( e non li vogliono neanche durante il weekend o durante le vacanze e quindi, w i nonni, i vicini e i conoscenti ai quali sbolognarli.
Parlo di te, di te che mi leggi con google traduttore.
Ci siamo capite. )

Una cara amica e una GRANDE mamma alla quale mi rivolgo sempre per un consiglio o anche solo per essere consolata quando devo prendere una scelta che per me é troppo dura, mi ha scritto
" Non si é cattivi se si lascia che i figli diventino grandi; ciò che importa é che lui sappia che ci sei per lui, sempre "

A volte vorrei che crescesse in fretta per superare le sue paure, altre volte vorrei che restasse sempre piccolo.
E' dura essere mamme.