sabato 29 novembre 2014

Spirito natalizio

Tre giorni e la casa profuma di Natale !
Luminarie alle finestre, candele rosse e bianche, pigne del giardino, addirittura un cervo, uno scoiattolo bianco e ben tre Babbo Natale a decorare la nostra casa.
Manca solo quello vero, e noi a contare i giorni aprendo finestrelle del calendario dell' avvento e tagliando la barba ad uno speciale Pere Noel attaccato al vetro.

Quanto mi piace il Natale !

Quest'anno, poi, é come se fosse doppio.
Decorazioni a casa e anche in negozio.
Non vedo l' ora di mettermi il cappello rosso con le lucine intermittenti e servire i clienti con le canzoni di Natale che passano in radio.
Poi dici che durante le feste la gente è più aggressiva.
Chissà perchè !

Doppio Natale ma anche un pó a metá visto che passeró tanto/troppo tempo al negozio e non potró approfittare delle vetrine ( quelle altrui ) dei negozi, delle coccole la mattina nel lettone, dei pomeriggi sul divano spalmata sotto un plaid a guardare Gli Aristogatti/MaryPoppins/Ilpiccololord/Piccoledonne/Prettywoman e tutto il repertorio natalizio da trent'anni a questa parte.

Vorrá dire che recupereró a febbraio quando, con molte probabilitá, saró disoccupata!

Domenica arrivano mamma e René.
Felicitá !!!

lunedì 24 novembre 2014

Dubbi

Lavoro part time.
Diciamo.
Poi ci sono le settimane che il Boss vede la sua bambina ( affido alternato ) e quindi lui non vuole chiudere e tocca a me ( o ad Andrea ), e prima c'è stata l'estate, poi le vacanze per halloween ( due settimane ), tra una settimana inizia Natale ( per i commercianti, almeno ), poi c'è da fare l'inventario....
Part time ?
Bah.

Non è perchè si arriva a casa stanche morte, è per quello che ci aspetta.
Bucati da fare, panni da stendere e poi stirare, cucinare, pulire la casa, prendersi cura dei figli e del marito, giocare con loro ( con tutti e due ), essere mammamogliepsicologadottoreinfermieracuocaamantecompagnadigiochi ecc ecc ecc ).

24 ore non bastano, bisognerebbe avere giornate di almeno 48 ore.
A qualcosa bisogna rinunciare, o almeno rimandare.
Che cosa è meno importante ?
Di solito, se stesse.
Niente parrucchiere questo mese, dall'estetista il prossimo, al ristorante neanche se ne parla, le amiche? una telefonata. Anzi no, meglio un sms.
E poi ci sono i sensi di colpa per le cose che non riusciamo a fare.

Non so come fanno quelle donne che parcheggiano i figli a scuola tutto il santo giorno.
Ne conosco una che la figlia la vede solo la sera a cena, per il resto non alza neanche il culo dal letto la mattina per accompagnarla a scuola delegando ai vicini di casa o a pseudo parenti acquisiti.
Ecco, lei, pur di tenersi il marito, quell'uomo che inspiegabilmente finalmente l'ha sposata coronando l'unico sogno della sua vita, mette da parte le figlie ( ne ha due, ovviamente avute con due uomini diversi, nessuno dei quali è rimasto con lei a lungo ).
Semplicemente se ne disinteressa.
Nella sua quotidianità e in tutti i weekend che le parcheggia a destra e a manca per andarsene in vacanza con il marito.
Non  ha neanche l'alibi della necessità di lavorare.

Perchè le mamme che devono lavorare per mantenere la famiglia, quelle le capisco.
Quelle vanno a lavorare con i sensi di colpa.
Le stronze invece no.
Fanno figli perchè cosi deve essere, nella loro testa malata di grandissime egoiste, e poi non vedono l'ora di scaricarne educazione e responsabilità su qualcun'altro.

Andrea resta a scuola solo poche ore e io mi sento in colpa quando devo lavorare tutto il giorno e non posso restare con lui.
Mi chiedo se ne vale la pena di fare un lavoro full time togliendo tempo a lui.
A che pro ?
Per avere più soldi ?
Li spenderei in baby sitter.
Per fare carriera ?
Domanda retorica.
O perchè i bambini crescono e un domani non avrò nient' altro che quello per cui sto lavorando ?

Domande che mi girano in testa mille volte.
Poi forse la risposta non è cosi complicata.
Andrea sarà piccolo ancora per poco.
Ancora per poco mi chiederà di giocare con lui.
Ancora per poco preferirà la mia compagnia a quella dei suoi amichetti.
E io voglio esserci quando lui ha voglia di stare con me.

Voglio lavorare perchè mi va, perchè è necessario, perchè mi fa sentire bene.
Ma non voglio perdermi tutta l'infanzia di mio figlio.

E nemmeno la mia vita.
Io non sarò mai solo il lavoro che faccio.
Non avrò mai solo questo.
Ho talmente tanti amici, e interessi e passioni che non posso ridurre tutto solo al lavoro.

Ogni tanto devo solo ricordare le mie priorità, che a volte si perdono nelle giornate tutte uguali.

Perle ai porci

Mia nonna diceva cosi quando faceva qualcosa per qualcuno che non lo meritava.
E aveva ragione.
Perle ai porci, che non le sanno apprezzare.

L'importante è non commettere l'errore più di una volta.
Facciamo due, forse tre.
Vabbè, ho perso il conto.

Ma ogni volta mi dico: forse sarà diverso, forse questa volta la mia gentilezza/ disponibilità/ cordialità/ buona volontà ecc ecc sarà apprezzata.
Col cavolo.

Allora adesso mi sono stufata.
Che c'ho 40 anni e mica mi posso far trattare come una pischella.
Va bene la gentilezza, la comprensione, pure l'empatia ma non esageriamo.
Tanto non sono neanche apprezzate, come se tutto fosse dovuto.

Bon, da domani si cambia registro.
Chissà che vada meglio !

giovedì 13 novembre 2014

Al lavoro

Mi verrebbe da dire " per fortuna domani è venerdi " ma non lo dico, tanto io lavoro anche sabato.
E dal primo dicembre lavorerò anche la domenica, e il part time sarà solo un ricordo.
Altro che venerdi, altro che weekend.
Dal primo dicembre potrò solo cancellare i giorni sul calendario fino ad arrivare al 25, Natale, il mio unico giorno libero di tutto il mese.

Non mi drogo, non bevo, non fumo, non prendo neanche caffè.

Dovrò inventarmi qualcosa per sopravvivere al full time in un negozio che è un bazar, dove la gente spende soldi in cazzate e si ferma a chiacchierare anche se ci sono altre dieci persone in fila alla cassa, dove ancora non ho capito che differenza c'è tra i 20 tipi di carte da gioco che abbiamo ( ma non sono tutte uguali ? no, ma speriamo che i miei clienti se ne accorgano solo quando sono finite le loro vacanze ) per non parlare delle stecche da biliardo e delle decine di scatole che contengono scacchi, tutti diversi tra loro.

Vogliamo parlare dei giochi di società ?
No, meglio se non ne parliamo.
Appena imparo le regole di uno, ecco che ne arriva uno nuovo.

Quest'ultima settimana l'ho passata a scaricare cartoni, verificare bolle di accompagnamento, etichettare, esporre, mettere in stock giochi di strategia, dadi, scacchi, pelucches, la Reine de Niege e biglietti di auguri di Natale.

E ancora dobbiamo fare la vetrina per le feste.

Il Boss ?
Beato chi lo vede.

Ormai comunichiamo via sms.
Io gli mando le foto del materiale che ricevo quotidianamente, come il pane, e lui mi risponde " Lol, bon courage ".
Come farei senza di lui ?

Meno male che c'è Andrea, la mia collega, francese mezza cinese, mezza del Laos, bella, simpatica, lavoratrice, conoscitrice esperta di tecniche di marketing ( venderebbe ghiaccio pure agli eschimesi ) e ottima pasticciera.
I suoi cookies al cioccolato sono i più buoni che abbia mai mangiato.
Cédric aspetta ancora che li rifaccia.
Aspetta e spera, sarà un Dicembre caldo anche per lei.

Però sono contenta.
Pioggia, grandine, sole, acqua, vento.
In questa città sono davvero felice, mi sento bene.

Oggi ho portato Andrea al parco.
Dopo 3 giorni di pioggia torrenziale, ne aveva bisogno.
Io pure.
Parco sul mare, giornata meravigliosa.
Mi siedo sulla panchina e dopo un pò arrivano le mamme italiane che incontro ogni mattina a scuola di Andrea.
I nostri figli hanno la stessa età, più o meno.
Loro giocano, noi chiacchieriamo, io non mi sento neanche all'estero.
Arriva Cédric, facciamo la spesa, torniamo a casa in bus.

Quanto ci piace vivere qui.
Quanto siamo felici.

martedì 4 novembre 2014

Diluvio

Piove anche in Costa Azzurra.

Eccome.

Sono piú di 24 ore che diluvia, tuoni, lampi e acqua a non finire.

Il mare é uno spettacolo, le barche del porticciolo vicino casa galleggiano nel parcheggio, la traversa di casa é un fiume in piena, i miei poveri fiori in giardino sono stremati.

E la cosa piú bella é starsene a letto sotto le coperte.

Come avrei voluto fare stamattina.
Il boss ieri mi ha detto : " Domani é previsto un tempo di merda, non apriamo. "
Poi stamattina ha visto un angolo di cielo azzurro e si é illuso.
Ovviamente il diluvio é iniziato DOPO che avevo messo fuori tutti gli stand di cartoline e biglietti di auguri.
Di corsa rientro tutto mentre il telefono del negozio squilla ininterrottamente.
Lo sapevo che era lui, il capo, preoccupato che io non sapessi cavarmela da sola.
Arriva in 2 minuti.
" Non hai risposto al telefono, mi sono preoccupato ".
Ma io sto a lavorá mica a pettinare bambole.

Che giornata!

Per non parlare del pomeriggio a casa: Pulisci, lava, stira, racconta storie, gioca con didócavallimuccherennemototrenimacchinedacorsa...

Finalmente il pupo dorme, il pupo grande é vicino a lui e probabilmente dorme pure e io sono spalmata sul divano, sotto il plaid e con la borsa dell' acqua calda.

Freddo? No, neanche un pó.
Ma si sta cosí bene.

Ci vorrebbe una bella zuppa di patate e sarebbe perfetto.

Piú che una donna, un fermo immagine.
Con i bioritmi di un morto.