giovedì 5 novembre 2020

Lockdown n.2

Di natura sono polemica ma penso di essere migliorata con l'età. In gioventù discutevo, mi incazzavo, litigavo per le mie idee, adesso lo faccio solo se mi rendo conto che di fronte a me c'è una persona che usa la testa, e non solo per separare le orecchie. Ognuno segue la sua strada.

Durante il primo lockdown gli italiani hanno fatto scuola in tv e sui social per il loro ottimismo: canti patriottici dai balconi, disegni di bambini che vedevano il mondo a colori, buoni propositi, ' andrà tutto bene '.

Ma quante risate si devono essere fatte quelli che decidono tutto ?

Non è andato bene un cazzo e non mi stupisce affatto, la gente è, se possibile,  peggiore di prima. Penso che la crisi sanitaria abbia amplificato tutto : chi era una brava persona, lo è ancora di più; chi era un cretino, lo è ancora di più ( se uno pensa che ci sia un limite a tutto, non ha letto Einstein ) 




Allora, dopo un momento di smarrimento, ho preso delle decisioni che sono certa mi faranno bene. 

Innanzitutto mi sono cancellata da facebook, unico social che seguivo.
Sin dall'inizio era chiaro che fosse solo finalizzato ad una forma di voyerismo ma trovo che nel tempo sia peggiorato notevolmente. In un'epoca cosi difficile, accentua la cattiveria, l'invidia, la gelosia,  il male più che il bene. Non ne ho davvero bisogno. Posso restare in contatto in altro modo con le persone a cui tengo.

Poi ho deciso di non perdere tempo, non ne vale la pena. Per nessuno. Preferisco dedicarlo alle persone che amo e alle cose che mi piace fare. Certo, ci vuole una certa dose di distacco per non farsi coinvolgere, nonostante tutto, in questo delirio in cui siamo immersi quotidianamente ma ce la posso fare. 

                                        


E, soprattutto, non mi deprimo ( non posso permettermelo, gli anti depressivi non li passa lo Stato ) nonostante la situazione merdica.