lunedì 23 ottobre 2017
Un anno di Olivia mon amour
" Alla mia bimba, per il suo primo compleanno, auguro di camminare proprio così come fa ora: a passi pesanti e decisi, entusiasta, un velociraptor felice di sentire tutta la pianta del piede sul pavimento.
A lei auguro di lasciare perdere la delicatezza, il procedere nella vita in punta di piedi.
In punta di piedi, amore mio, stacci solo per guardare oltre l’ostacolo."
( non l'ho scritto io ma condivido ogni parola, ed è esattamente ciò che auguro alla mia bimba!)
( l'autrice del testo è la magnifica Enrica Tesio del blog Tiasmo-prima o poi l'amore arriva. E t'incula).
mercoledì 4 ottobre 2017
La felicità, una cosa piccolissima.
Parlavo con un'amica oggi, diceva che non bisogna dire che si è felici altrimenti poi, sai, la gente è invidiosa...
La gente, certe gente, è invidiosa lo stesso, anche se non dici nulla, anche se lei sta meglio di te, anche se non le manca proprio niente per essere felice.
E poi l'invidia fa male solo a chi la prova e io non ci credo al ' malocchio', alle cose che cambiano perchè gli altri ti invidiano e allora ti 'adocchiano' e poi ti va tutto male.
Ma che è sto Medioevo !
E poi, se proprio la gente avesse questo potere, allora penso che sarebbe più forte quello delle persone che invece amano, fanno il tifo per te, sono felici dei tuoi successi.
Io quando sono felice lo dico, lo dico al mondo intero, e comunque, anche se non lo dicessi, si capirebbe lo stesso. Forse perchè sono una persona sincera, schietta, trasparente direi, non ho sovrastrutture, non ho una faccia per ogni occasione, non frequento nessuno per opportunismo o solitudine, non l'ho mai fatto in tutta la vita.
Al liceo, come tutti gli adolescenti, ero ancora più estremista, più intransigente, più bianco o nero; mia madre, dall'alto della sua esperienza di vita, mi diceva che era sbagliato, che esisteva anche il grigio, che non potevo avere solo migliori amici e che dovevo avere anche rapporti più superficiali.
All'epoca era come se parlasse arabo, adesso che sono quasi arrivata all'età che aveva lei quando mi diceva queste cose, adesso la capisco; non sono d'accordo neanche adesso ma la capisco. E in un certo senso sono cambiata: accetto il grigio nei rapporti personali ma continuo a cercare e vivere solo il bianco o il nero. Non ci si puo' circondare di persone solo per opportunismo.
Eppure, in quanti lo fanno, in quanti vivono in questo modo.
Io sono felice e lo dico a tutti e se vogliono invidiarmi, si accomodino.
Che persone piccole e meschine esistono, mi farebbero una gran pena se non fossero anche stronze. Ma siccome lo sono, gli auguro un bel travaso di bile.
Sono sempre stata una seguace del carpe Diem, prima era la moda del film, poi uno stile di vita sbagliato perchè non avevo trovato la mia strada e adesso è la consapevolezza che la vita è troppo imprevedibile per essere vissuta male.
Io me ne strafrego.
Me ne strafrego dei soldi, della casa al mare e di quella in montagna, del posto fisso e degli orari da schiavo.
Si lavora per vivere e non il contrario.
Si lavora per permettersi il lusso di godersi la vita che è l'unica cosa che conta.
Vivere con le persone che si amano, vivere a contatto con la natura, godersi ogni attimo, ogni momento.
Io sono felice e sono grata.
Sono grata per quello che ho, per la salute mia e delle persone che amo, per gli amici che ho, per la vita che faccio, per il posto in cui vivo, sono felice per cosi tante cose che non posso farne un elenco.
Sono felice e lo dico, lo dico perchè so che chi mi ama è felice per me e con me.
Quanto agli altri...che si arrangino.
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