venerdì 26 giugno 2015

Maledizione di Montezuma n. 2

Se le maledizioni di ieri non fossero bastate a quel pezzo di sterco che é venuto fino in casa a rubarmi la bici, ne vorrei aggiungere delle altre.

Gira, infatti, voce che in questo periodo ci sia un aumento di furti di biciclette che vengono rivendute a 200 euro l'una ai migranti bloccati a Ventimiglia che cercano un modo per attraversare la frontiera che i francesi, EgualitéFraternitéTienitelité, non vogliono fare passare.

Se fosse stato un furto proletario, avrei chiuso un occhio, ergo non mi sarei incazzata come una iena.

Ma non lo é.

Ci sono sempre degli stronzi che speculano sulla povera gente.



Albanese parla del suo motorino ma il concetto si applica anche alla bici.
E le maledizioni pure.






giovedì 25 giugno 2015

I ladri in casa

A te

brutto pezzo di merda

che stanotte sei entrato nel giardino di casa mia e mi hai rubato la bici

ti auguro di sfracellarti contro un albero

che ti cadano tutti i denti

che ti possa rompere sei costole

e avere una frattura multipla e scomposta al femore, all'anca e 'ndo cojo cojo

che tu possa restare inchiodato a letto per i prossimi sei mesi

con un catetere per espletare i tuoi bisogni.

E nessuno che te lo venga a svuotare.

Maledetto.

lunedì 15 giugno 2015

Matrimoni



Non ho mai immaginato veramente il giorno del mio matrimonio.
Forse qualche volta, sognando ad occhi aperti, ho immaginato l'abito.
Volevo un vestito come quello di Sissi l'imperatrice.
O come una meringa, dipende dai punti di vista.

Sono stata invitata ad un certo numero di matrimoni, non tantissimi nonostante abbia vissuto in una parte d'Italia dove questa é un'occasione in cui si riuniscono famiglie intere fino ai cugini di settimo grado che, naturalmente, non si parlano da anni dopo l'ultima litigata.
ma che vuol dire?
Si DEVE invitare il cugino che t' ha quasi portato in tribunale pur di avere quel pezzo di terra in eredità, e la cugina che non vedi da quando avevate sei anni.
Si deve perché senno sembra brutto.
E poi la commara, il compare d'anello, l'amico dell'amico ecc ecc.
Cosi ci si ritrova in 200, gli sposi non mangiano niente e si fanno delle foto con dei perfetti estranei.

Vogliamo parlare dei costi ?
No, non ne parliamo, tanto chi è già sposato li conosce e chi non lo è...mai sia che si scoraggi a causa mia.

Sono andata solo ai matrimoni di persona per me davvero importanti, e ad un paio importanti per il mio ex ma non sono riuscita a trovare scuse valide per evitarli.
Non é che non mi piacciono i matrimoni, al contrario, li adoro.
La considero una questione di sincerità: perché devo andare a festeggiare qualcuno di cui non m'importa, che mi invita solo perché deve ?

Mi commuovo sempre.
E poi mi piace stare seduta a tavola per ore e mangiare tutto, ma veramente tutto.
Dall'aperitivo al dolce, non ho mai lasciato niente nel piatto, mai !
Una volta un cameriere mi ha pure sgridato quando ho chiesto la terza fetta di torta.
Mi ha detto che quella che restava era per loro ma dovevo smetterla di domandarne altre porzioni !!!

Nonostante cio', non era questo che volevo per me, e nemmeno Cédric.
Quindi l'abbiamo fatto come ci rappresentava meglio.

Mi scuso se qualcuno si é sentito offeso perché non ne ha ricevuto comunicazione prima della data ufficiale, e mi dispiace per chi voleva essere presente e non é stato invitato.
Sono arrivata alla conclusione che, come la fai la fai, la sbagli.
C'é sempre chi si offende, chi pensa che non si fa così, che non sta bene, che dovevo ricambiare il suo invito del secolo scorso, che ' che modi sono e che maleducazione, e non pensi a chi ti vuole bene ' e blablabla.
Io ci penso a chi mi vuole bene e spero che me ne voglia così tanto da accettarmi per quella che sono e per le scelte che faccio.
Sono un essere imperfettissimo, ho commesso tanti sbagli nella vita e tanti ancora ne faro' e per questi chiedo scusa in anticipo ma non posso vivere la mia vita cercando di accontentare le aspettative altrui.
Per citare massimo Troisi ( anche se lui si riferiva ad una cosa molto diversa )
" io sono una, voi siete tanti ".
Non saranno mai tutti contenti di me al 100% ma mi auguro che le persone che mi amano davvero, con tutto il loro cuore, non misurino il loro amore basandosi sulle scelte che faccio nella mia vita ma sull'amore che provo per loro.
Non avrò' realizzato i vostri sogni ma, appunto, sono i vostri, non i miei.
Io sono felice cosi, spero vi basti.



mercoledì 10 giugno 2015

Prima volta

C'é sempre una prima volta.
O fore potrei dire " non é mai troppo tardi ".
Ma mi piace di più il motto di Federico Garcia Lorca: " Tardi ma in tempo ".

Ieri sono andata dall'estetista a farmi la manicure.
Per la prima volta.

Del resto per i miei 40 anni mi sono regalata parecchie prime volte:
un taglio corto di capelli, un sostegno per i miei riccioli un po' perduti e i colpi di luce per dare un nuovo tono.
Mi sono regalata una nuova vita in un nuovo Paese, un nuovo lavoro, dei nuovi amici.
E quindi perché non la manicure ?

L'estetista mi ha guardato per tutto il tempo come se fossi stata una contadina scesa da una timpa sperduta, sia per lo stato delle mie mani sia perché non ci poteva credere che era la mia prima volta.
Non che gliel'abbia detto.
Si capiva.
Per giustificare lo stato delle mie mani " rovinate " le ho detto che lavoro molto in giardino e nell'orto.
" Questo spiega tutto ".
Neanche avessi ettari di terra da coltivare a mani nude !

D'altra parte, anche io la guardavo esterefatta: come si può condurre una vita normale con tre cm di unghie finte appiccicate alle mani ?
Sorvolando sul colore, io con quelle unghie non potrei resistere neanche se spendessi la mia vita sdraiata sul divano, figuriamoci se dovessi VIVERE !
Come minimo mi cadrebbe la pupilla al primo tentativo di mettere le lenti a contatto.

Ma forse la sera se le toglie e le mette sul comodino come si fa con la dentiera !
Volevo chiederglielo ma già mi guardava male, non ho voluto auto infierire !

La cosa positiva é che appena sono uscita da li sono andata direttamente in profumeria e ho comprato il kit per la perfetta French manicure. Tanto, voglio dire, per quello che ho pagato e per quanto mi durerà, cioè al massimo 48 ore, posso fare da me.
Quando ho detto a Lucia che non ho neanche uno smalto a casa e che mai l'ho usato mi ha guardata incredula e mi ha detto " che tristezza "!!!
Ah se avessi avuto una figlia femmina, a quest'ora vedevi...
Forse c'é una ragione divina per cui invece ho avuto un maschio !


sabato 6 giugno 2015

Il Paradiso dipende da noi

Fa caldo, è estate, spiagge affollatissime, turisti ovunque, tempo di gelati, mare, tuffi, giri in canoa, castelli di sabbia e colazioni pranzi merende aperitivi e cene in giardino.

Il mio orto è magnifico, i pomodori maturano ogni giorno, le insalate sono verde brillante e le zucchine crescono piano piano.
Il gelsomino si arrampica sul portico e la sera é profumatissimo.

Impossibile prendere il sole in giardino, fa troppo caldo, ma in casa si sta benissimo.
Questa casa è magnifica, è perfetta, è il posto migliore che potessimo trovare.

Non sono mai stata così felice di aver fatto una pazzia come quella di trasferirci in questa città, così come l'abbiamo fatto: senza un lavoro, senza una casa, senza soldi e senza certezze.

La fortuna aiuta gli audaci.

E le follie sono davvero l'unica cosa di cui non ci pentiamo mai.

Come quando sono andata in UK per due settimane e ho deciso di non tornare più.
Certo, non pensavo sarebbe stato per sempre, credevo che mi sarei fermata a Londra solo un anno...
ma si sa, noi facciamo programmi e il destino ride di noi ( citazione, rivisitata, di qualcun famoso ).

L' importante è crederci.
Credere che le cose possano andare meglio.
Credere che possiamo realizzare i nostri sogni.
Credere che qualcosa di buono e di bello ci attende, ma che siamo noi a dover andare a cercare, a prendercelo.



" Il Paradiso dipende da noi.
  Chiunque voglia
  vive nell'Eden, nonostante Adamo
  e la Cacciata. "

 ( Emily Dickinson )